Non so da dove iniziare questo thread, in parte perché mi rendo conto che, visto dall'esterno, il mio non può essere considerato un vero problema, e in parte perché conosco già la prevedibile risposta ad ogni mio sfogo di questo tipo. Ho 22 anni, quasi 23 per l'esattezza (ed essere esatti in questo è fondamentale perché mi sento come se avessi un orologio sulla testa che conta i giorni che impiego a risolvere il problema) e la paura di rimanere sola è diventata ormai una vera ossessione. La mia vita dall'esterno può essere considerata perfetta, so che da molti è invidiata e mi rendo conto di avere tutte le carte in regola per essere ammirata e stimata. Mi sono da poco laureata a pieni voti, a settembre inizierò il corso di laurea magistrale, ho appena trovato un lavoro per il periodo estivo che sono felice iniziare, sto viaggiando tanto, pratico uno sport che amo, la mia famiglia mi vuole bene e mi sostiene sempre, ho tanti amici.. tutte cose di cui sono grata, ma non riesco ad essere felice perché in tutto questo mi sento sola. Lo sono sempre stata, sono uscita con qualche ragazzo, ma mai nulla di importante e soltanto due volte mi è successo di provare davvero quell'euforia che si sente quando si incontra una persona speciale. Poi per vari motivi non è andata avanti in nessuno dei due casi e una parte di me vorrebbe non aver mai vissuto niente di tutto ciò perché ora che so cosa si prova la mancanza di quella sensazione è insopportabile. Si è ormai radicata in me la consapevolezza che sarò sempre sola e, di conseguenza, non avrò mai una famiglia e per questo motivo non riesco ad essere felice di tutto il resto e di tutte le fortune che ho. La mia vita non avrà mai un senso se le cose andranno in questo modo e non c'è lavoro, amico o viaggio che possa o potrà colmare in futuro questa mancanza che sento. Mi rendo conto che organizzo ogni cosa con l'intento di essere perfetta e degna di essere amata e che ogni mio piccolo o grande insuccesso diventa per me una catastrofe per il semplice fatto che mi sento sola ad affrontarlo e diventa nella mia testa un tassello che va ad accrescere le probabilità che io sia sola per il resto dei miei giorni. E non riesco più a tollerare la vicinanza delle altre persone, nemmeno dei miei migliori amici che riescono sempre ad attrarre a sé persone interessate a loro, ad affezionarsi, a provare sentimenti. Io, invece, non solo non suscito l'interesse dei ragazzi, ma quando succede non riesco a ricambiarlo e, come ho già scritto, sono stata davvero infatuata (invaghita, innamorata?) soltanto in poche occasioni che mi hanno lasciato soltanto amarezza. Perché sono così diversa? Perché sembra che io sia destinata a restare sola? Mi sono sempre impegnata ad essere una bella persona e chi mi circonda mi dice che lo sono, fatta eccezione per le crisi periodiche che mi prendono senza apparente motivo. La ragione è in realtà quella che ho scritto, ma faccio fatica a parlarne e ogni volta riverso questo mio terrore su un problema diverso, che sia l'ansia da esame, un vestito che mi sta male e via dicendo, trasformando questi episodi in vere tragedie. Non so come devo fare, vado da una psicoterapeuta che mi ha aiutato tantissimo, ma ora sento che non ho più tempo, che è un problema che devo risolvere subito, che da sola non ho ragione di vivere, se non evitare di distruggere la vita dei miei genitori.

La solitudine è diventata un'ossessione
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Perché pensi di essere destinata a rimanere da sola? Il grande amore mica arriva a comando. Dici varie volte concetti come "essere perfetta" "Per essere amata". Non sono uno psicologo, ma sotto ci deve essere qualche tua insicurezza. La perfezione non esiste e uno non si innamora perché l'altra persona è perfetta.
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Hai ragione, so che hai ragione.. so che la perfezione non esiste e che non è di questo che ci si innamora.. però è l'unica cosa che posso fare, anche se ormai mi sono resa conto che non ha senso e che le cose non cambieranno mai e allora preferisco che finisca tutto..
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Ciao, non per sminuire il tuo problema, anzi, capisco tutto il disagio che puoi provare ma non creerei tutto questo allarmismo.
Hai 23 anni, tutta la vita davanti (magari non sono l'unico che te lo dice ma obiettivamente è così), senza fare troppe ipotesi contorte sul fatto di non attrarre le persone e che non provi nulla verso gli altri, semplicemente penso che tu non abbia ancora trovato la persona giusta. E guarda che non è per niente semplice! Spesso la gente si accontenta di quello che trova... coppie apparentemente "felici" che poi alle prime difficoltà si lasciano o peggio ancora tradiscono ma continuano la relazione per paura di rimanere soli... forse sei più esigente rispetto alla media, se ti trovi davanti la persona giusta fidati che non rimarrai indifferente e insensibile, quindi non è ancora accaduto, tutto qui.
Fantasticare sul rimanere sola per sempre è azzardato poiché le cose possono accadere da un giorno all'altro. Anche io fino a 29 anni sono stato solo come un cane, di punto in bianco ho trovato un amore durato quasi quattro anni che mi ha cambiato la vita, mi ha fatto crescere e provare un sacco di emozioni nuove. Poi, ahimé, è finito ma non rinnego ne rimprovero nulla di quel periodo, sono felicissimo di averlo vissuto!
Per il momento cerca di focalizzarti su quello che ti piace e sul tuo futuro professionale, oltretutto hai la grande fortuna di avere degli amici, non darlo per scontato.
Spero di non averti dato l'impressione di aver risposto con troppa sufficienza, se così fosse ti chiedo scusa.
Un abbraccio. -
Non penso affatto che tu mi abbia risposto con sufficienza, anzi, ti ringrazio davvero per averlo fatto.
Condivido pienamente tutte le cose che hai scritto e sono consapevole di avere tempo e di non aver incontrato la persona giusta (anche se appunto in un paio di occasioni mi sono illusa che fosse così), però non riesco a vivere serenamente. Alterno momenti di tranquillità a momenti in cui sembra che tutto mi crolli addosso per il semplice fatto che mi sento sola, provo odio anche verso i miei migliori amici per il semplice fatto che loro possono avere quel che io temo di non avere mai e non so come fermare tutto questo perché mi sale proprio una sensazione di panico che mi impedisce di respirare o, peggio ancora, di ragionare. Ho bisogno di avere il controllo, ma purtroppo in questo ambito non riesco e sono stanca dell'idea che le persone hanno di me. Sono stanca di non riconoscere e di non veder riconosciuti dagli altri i miei bisogni e, soprattutto, di vergognarmene. -
Anche io tendo a voler controllare tutto, purtroppo non è possibile. Tante cose sono fuori dal nostro controllo e bisogna imparare ad accettarlo, possiamo solo fare del nostro meglio, in ogni ambito, per cercare di indirizzare il nostro percorso dove vogliamo ma non è detto che basti solo questo.
In ambito sentimentale soprattutto è un'incognita totale.
Sei sicura che avere una relazione sia la soluzione a tutti i tuoi problemi? Io pensavo fosse così, invece ho solo nascosto paure e insicurezze molto più grandi che alla lunga sono venute fuori...
Ti sei mai chiesta perché, secondo il tuo punto di vista, non susciti interesse? Hai mai provato a cambiare atteggiamento? A comportarti in modo differente...
Quale idea pensi che le persone abbiano di te? -
Ne sono consapevole purtroppo, ma non riesco a lasciar andare le cose, ho bisogno di programmare, pianificare, controllare e ricontrollare ogni cosa. Ovviamente il mio atteggiamento varia, nel senso che ci sono ambiti in cui questo mio lato emerge e ambiti in cui invece sono diversa. Emerge anche nelle cose più piccole, ad esempio prima di andare a dormire sono schiava di un rituale che odio, la mia mente mi costringe a controllare anche più volte che il gas sia chiuso e che alcune (per quale motivo solo alcune e non tutte non me lo spiego) prese della luce non abbiano nulla di attaccato.. e sono capace di stare anche qualche minuto a fissare la stessa perché non riesco nemmeno a fidarmi di quel che vedo.. è assurdo lo so, è un comportamento ossessivo e la mia psicologa dice che posso controllare la mia mente, ma io non ci riesco, non posso dormire se prima non sono passata attraverso questa "tortura psicologica". Questo solo per farti capire quanto appunto io abbia bisogno di controllo..
Per quanto riguarda la tua domanda, sì, onestamente ora penso che l'unico problema sia il terrore di rimanere sola perché se sarò sola tutto il resto per me può anche sparire.. non mi interessa più studiare, diventare insegnante, avere amici, viaggiare, ogni mia passione impallidisce al pensiero che mi ritroverò sempre sola come adesso.. e so che è un circolo vizioso, ma per me ruota tutto attorno a questo ormai: ho riversato la mia ansia su tante cose più o meno importanti (esami, tesi, laurea, le scarpe che il giorno della laurea di abbinassero bene al vestito, cercare un lavoro estivo) e mi sono sempre resa conto che lo facevo perché aspiravo ad essere perfetta, impeccabile, come se questo potesse aumentare le possibilità di essere desiderata.. ora non ho problemi da risolvere, nel senso che attualmente va tutto bene (mi sono laureata, ho trovato un lavoro per l'estate non troppo pesante, ho dei giorni liberi in cui vedere gli amici e via dicendo), e non riesco ad essere felice perché appena sono libera mentalmente inizio ad arrovellarmi su questi pensieri e mi sembra che anche tutto il resto perda colore.. ovviamente finché non succede non posso dire se effettivamente questa sia la soluzione.
Non sono nella mente degli altri e penso che i miei amici non mi direbbero mai nulla che possa ferirmi sapendo quanto sono critica ed esigente verso me stessa, però sulla base di quel che dicono e che traspare dal loro comportamento credo che ritengano che i miei difetti siano sostanzialmente due: sono testarda e insicura. Insicura in ogni ambito: non mi vedo abbastanza bella, abbastanza intelligente, ho sempre paura di fallire e fino ad ora non è mai successo, avevo paura di non riuscire a laurearmi e ce l'ho fatta a pieni voti, avevo paura di non passare gli esami e andavo in crisi ogni volta e quasi sempre è andata alla perfezione.. mi sento un mostro fisicamente e tutti mi dicono che sono carina e per certi versi da invidiare.. dicono che ho un'immagine distorta di me stessa, ma non riesco a sentirmi la persona che loro vedono. Tutti mi dicono che sono una ragazza dolce, ingenua, a volte troppo buona, mi definiscono "pura".. e puntualmente nella mia testa "pura" diventa sinonimo di suora, ingenua di vergine, dolce di sfigata.. ed entro nel mio inferno in cui mi sento bloccata e non riesco ad esprimermi e a fare in modo che gli altri mi vedano per quel che sono.
Poi c'è una parte di me più presuntuosa che mi dice che ho fatto tutto come andava fatto, mi sono sempre impegnata nello studio, ho cercato un lavoro appena ne ho avuto la possibilità per qualche mese, sono sempre buona e gentile, come dicono gli altri, mi comporto bene, da quel che dicono sono almeno carina, perché gli altri sì e io no? Passo da un estremo di autostima sotto i piedi all'esatto opposto di presunzione esagerata e mi sento come se fossi sulle montagne russe dell'umore..
A comportarmi in modo differente no, non ho provato.. l'ultimo ragazzo con cui c'è stato qualcosa (che si è interrotto perché vive in un altro stato) credo sia stato colpito dalla spensieratezza che emanavo nel periodo in cui ci siamo conosciuti (il periodo della mia laurea), però non so come fare per essere così sempre.. ora come ora quella spensieratezza è perduta.
Scusami per il papiro che ho scritto, mi è servito come sfogo, ma non preoccuparti di rispondere per forzae grazie ancora per le tue parole
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ciao, ti dedico il mio primo post su questo forum
Io sono pazzo, e non ho nessuna competenza in termini di psicologia, ti prego quindi di non prendere realmente sul serio quello che scrivo. Al massimo voglio provare a darti uno spunto per riflettere.
Io sono completamente l'opposto rispetto a te, ho cercato tutta la vita la solitudine, e solo adesso mi sto' rendendo conto che forse vale la pena cercare di accettare gli altri e di comunicare con loro.
Da quello che hai scritto, mi sembra che tu non abbia realmente idea di cosa voglia dire restare da soli, non mi sembra che tu sia mai stata sola, o meglio forse a livello mentale si, ma non realmente. Da come scrivi mi sembra che tu sia sempre stata circondata dal prossimo e hai sempre ricercato nel prossimo la felicità. Ma la felicità non puo' venire dal prossimo, la felicità e' un qualcosa di personale che ti nasce dentro e dentro rimane. Certo puoi provare a condividerla ma non potrai mai realmente riuscire trasmetterla o riceverla. Non e' così che funziona. Non sono gli altri a renderti felice, e non e' quello che dici o fai che rende falici gli altri, sei tu, e solo tu che puoi rendere felice te stessa. E secondo me, non riuscirai mai a capirlo rimanendo circondata dalle altre persone. Devi isolarti per forzare la tua mente a cercare altri stimoli per renderti felice.
Se posso darti un consiglio, prova ad isolarti, ma ad isolarti davvero, potresti ad esempio provare a farti un viaggio di qualche settimana su un mercantile, ovviamente come turista mica come marinaio, ho sentito storie molto interessanti sui risultati dell'isolamento, da chi ha fatto questo genere di esperienza. -
Su alcune cose mi ci ritrovo, ad esempio io tendo spesso a paragonarmi con gli altri e con la vita che fanno, ovviamente dentro di me ne esco sempre sconfitto, questo non fa che portare la mia autostima, quasi inesistente, sempre più in basso...
Trovare l'amore, che sia quello della vita o anche uno "temporaneo" non è facile, o quantomeno dipende dalla persona. Da quello che mi pare di capire mi sembri una che non si accontenterebbe di stare col primo che capita, e se così fosse: meglio direi. Magari con questo lavoro estivo farai nuove conoscenze, chi può dirlo? Prova a darti questa prospettiva perché davvero le cose accadono da un giorno all'altro...
Anche io sono insicuro ma sono riuscito a migliorare molto sotto questo punto di vista curando il mio aspetto e costruendo un fisico come piace a me attraverso il fitness, una mia passione, questo mi sta aiutando molto, e non solo per l'aspetto estetico ma anche per tutta un'altra serie di cose come l'essere più in salute. Da qualche mese ho anche iniziato un corso di teatro per mettermi alla prova in situazioni completamente nuove, anche questo sta facendo la sua parte. Tu hai qualche passione? Credo che sia importante avere uno stimolo al di fuori di lavoro/studio e amici, aiuta come conseguenza ad essere più sicuri di noi stessi e stare bene, o quantomeno meglio, in generale. -
ciao, ti dedico il mio primo post su questo forum
Io sono pazzo, e non ho nessuna competenza in termini di psicologia, ti prego quindi di non prendere realmente sul serio quello che scrivo. Al massimo voglio provare a darti uno spunto per riflettere.
Io sono completamente l'opposto rispetto a te, ho cercato tutta la vita la solitudine, e solo adesso mi sto' rendendo conto che forse vale la pena cercare di accettare gli altri e di comunicare con loro.
Da quello che hai scritto, mi sembra che tu non abbia realmente idea di cosa voglia dire restare da soli, non mi sembra che tu sia mai stata sola, o meglio forse a livello mentale si, ma non realmente. Da come scrivi mi sembra che tu sia sempre stata circondata dal prossimo e hai sempre ricercato nel prossimo la felicità. Ma la felicità non puo' venire dal prossimo, la felicità e' un qualcosa di personale che ti nasce dentro e dentro rimane. Certo puoi provare a condividerla ma non potrai mai realmente riuscire trasmetterla o riceverla. Non e' così che funziona. Non sono gli altri a renderti felice, e non e' quello che dici o fai che rende falici gli altri, sei tu, e solo tu che puoi rendere felice te stessa. E secondo me, non riuscirai mai a capirlo rimanendo circondata dalle altre persone. Devi isolarti per forzare la tua mente a cercare altri stimoli per renderti felice.
Se posso darti un consiglio, prova ad isolarti, ma ad isolarti davvero, potresti ad esempio provare a farti un viaggio di qualche settimana su un mercantile, ovviamente come turista mica come marinaio, ho sentito storie molto interessanti sui risultati dell'isolamento, da chi ha fatto questo genere di esperienza.Innanzitutto ti ringrazio davvero per avermi dedicato un po' del tuo tempo
Sicuramente quel che dici è vero, nel senso che non sono mai stata veramente isolata per molto tempo perché anche nei periodi peggiori avevo sempre attorno qualcuno, che fossero amici, genitori o coinquiline. Però sono certa del fatto che la solitudine mi faccia sprofondare, se ripenso ai periodi che ho trascorso senza nessuno attorno (e non parlo di mai più di una settimana) nell'appartamento all'università mi sale ancora il panico, sia perché appunto mi sentivo sola sia perché non avevo nulla da fare, essendomi appena laureata. So che tu parli di un isolamento diverso, e una parte di me ti dà pienamente ragione, tuttavia sento che quel che mi serve ora è semplicemente contatto umano, la cosa più banale del mondo. E sì, ho degli amici, però sento che adesso vorrei avere qualcuno al mio fianco e le mie crisi nascono dal fatto che vedo che gli altri riescono ad avvicinare le persone (anche in maniera temporanea o magari fallimentare, ma riescono e non sono soli), mentre per me non è così. E nessuno riesce a capire come questo bisogno possa oscurare tutte le cose belle che ho e che faccio, non ci riesco nemmeno io, ma è così.
Credo comunque che l'esperienza di cui parli potrebbe aiutarmi, anche se onestamente non la vedo molto realizzabile, sia perché manca il tempo (anche se forse potrei trovarlo se lo volessi davvero), sia perché se dicessi ai miei che parto su un mercantile da sola, sarei causa di un infarto
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