Le poesie più belle

  • Sì, al di là della gente
    ti cerco.
    Non nel tuo nome, se lo dicono,
    non nella tua immaginazione, se la dipingono.
    Al di là, più in là, più oltre.
    Al di là di te ti cerco.
    Non nel tuo specchio
    e nella tua scrittura,
    nella tua anima nemmeno.
    Di là, più oltre.
    Al di là, ancora più oltre
    di me ti cerco. Non sei
    ciò che io sento di te.
    Non sei
    ciò che mi sta palpitando
    con sangue mio nelle vene,
    e non è me.
    Al dì là, più oltre ti cerco.
    E per trovarti, cessare
    di vivere in te, e in me,
    e neglio altri.
    Vivere ormai di là da tutto,
    sull'altra sponda di tutto
    - per trovarti -
    come fosse morire.

    Pedro Salinas

  • Sei la mia schiavitù
    sei la mia libertà
    sei la mia carne che brucia
    come la nuda carne delle notti d’estate.
    Sei la mia patria
    tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
    tu, alta e vittoriosa.
    Sei la mia nostalgia
    di saperti inaccessibile
    nel momento stesso
    in cui ti afferro.

    Nazim Hikmet

  • E so molto bene che non ci sarai.
    Non ci sarai nella strada,
    non nel mormorio che sgorga di notte
    dai pali che la illuminano,
    neppure nel gesto di scegliere il menù,
    o nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo” delle sotterranee,
    nei libri prestati e nell’arrivederci a domani.

    Nei miei sogni non ci sarai,
    nel destino originale delle parole,
    nè ci sarai in un numero di telefono
    o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
    Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
    e non per te comprerò dolci,
    all’angolo della strada mi fermerò,
    a quell’angolo a cui non svolterai,
    e dirò le parole che si dicono
    e mangerò le cose che si mangiano
    e sognerò i sogni che si sognano
    e so molto bene che non ci sarai,
    nè qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
    nè la fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
    Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
    e quando ti penserò, penserò un pensiero
    che oscuramente cerca di ricordarsi di te.

    Julio Cortázar

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Io di più non posso darti.
    Non sono che quello che sono.
    Ah, come vorrei essere
    sabbia, sole, in estate!
    Che tu ti distendessi
    riposata a riposare.
    Che andando via tu mi lasciassi
    il tuo corpo, impronta tenera,
    tiepida, indimenticabile.
    E che con te se ne andasse
    sopra di te, il mio bacio lento:
    colore,
    dalla nuca al tallone,
    bruno.
    Ah, come vorrei essere
    vetro, tessuto, legno,
    che conserva il suo colore
    qui, il suo profumo qui,
    ed è nato tremila chilometri lontano!
    Essere la materia che ti piace,
    che tocchi tutti i giorni,
    che vedi ormai senza guardare
    intorno a te, le cose
    - collana, profumi, seta antica -
    di cui se senti la mancanza
    domandi: "Ah, ma dov'è?".
    Ah, come vorrei essere
    un'allegria fra tutte,
    una sola,
    l'allegria della tua allegria!
    Un amore, un solo amore:
    l'amore di cui tu ti innamorassi.
    Ma non sono che quello che sono.

    Pedro Salinas

  • Il modo tuo d’amare
    è lasciare che io t’ami.
    Il sì con cui ti abbandoni
    è il silenzio. I tuoi baci
    sono offrirmi le labbra
    perché io le baci.
    Mai parole e abbracci
    mi diranno che esistevi
    e mi hai amato: mai.
    Me lo dicono fogli bianchi,
    mappe, telefoni, presagi;
    tu, no.
    E sto abbracciato a te
    senza chiederti nulla, per timore
    che non sia vero
    che tu vivi e mi ami.
    E sto abbracciato a te
    senza guardare e senza toccarti.
    Non debba mai scoprire
    con domande, con carezze
    quella solitudine immensa
    d’amarti solo io.

    Pedro Salinas

  • Saprai che non t’amo e che t’amo
    perché la vita è in due maniere,
    la parola è un’ala del silenzio,
    il fuoco ha una metà di freddo.
    Io t’amo per cominciare ad amarti,
    per ricominciare l’infinito,
    per non cessare d’amarti mai:
    per questo non t’amo ancora.
    T’amo e non t’amo come se avessi
    nelle mie mani le chiavi della gioia
    e un incerto destino sventurato.
    Il mio amore ha due vite per amarti.
    Per questo t’amo quando non t’amo
    e per questo t’amo quando t’amo.

    Pablo Neruda

  • Nobilissimi ierei,
    grazie per il silenzio,
    l'astensione, la santa
    gnosi della distanza,
    il digiuno degli occhi, il veto dei veli,
    la nera cordicella che annoda ai cieli
    con centocinquanta volte sette nodi di seta
    ogni tremito del polso,
    l’augusto canone dell’amore incommosso,
    la danza divina del riserbo:
    incendio imperiale che accende
    come in Teofano il Greco e in Andrea Diacono,
    di mille Tabor l’oro delle vostre cupole,
    apre occhi del cuore negli azzurrissimi spalti,
    riveste i torrioni di Sangue.
    Che prossimità spegne
    come pioggia di cenere.

    Cristina Campo

  • Il momento migliore dell’amore
    non è quando si dice «Ti amo».
    È nel medesimo silenzio
    diviso a metà tutti i giorni;
    E' nell’intesa
    immediata e furtiva dei cuori;
    È nei finti rigori
    è nelle segrete indulgenze;
    È nel brivido del braccio
    dove si posa la mano tremante,
    nella pagina che si volta assieme
    e che nessuno legge.
    Il momento unico in cui la bocca chiusa
    per modestia dice tante cose;
    Quando il cuore si apre scoppiando
    dolcemente, come un bocciolo di rosa;
    Quando il solo profumo dei capelli
    sembra un favore conquistato!
    L’ora della squisita tenerezza
    In cui il rispetto è una confessione.

    Sully Prudhomme

  • E poiché l’amore battaglia
    non solo nelle ardenti agricolture
    ma anche nella bocca di uomini e donne,
    Voglio finire imboccando il sentiero lontano
    a colui che tra il petto e il tuo profumo
    vuole interporre i propri impianti oscuri.

    Su di me, niente di peggio
    ti riferiranno amore mio
    di quello che ho detto

    Ho vissuto nelle praterie
    prima di conoscerti
    e non mi aspettavo e non aspettavo l’amore
    sdraiato attendevo e saltai sulla rosa.

    Che altro ti possono dire?
    Io non sono né buono né cattivo, ma un uomo
    e quindi assoceranno il pericolo
    della mia vita, che tu conosci
    e che con la tua passione condividi.
    Ebbene, questo pericolo
    è un pericolo di amore, di amore completo
    per tutta la vita,
    per tutte le vite,
    e se questo amore ci porta
    la morte e le prigioni,
    Sono sicuro che i tuoi occhi grandi,
    come quando li bacio,
    saprai chiudere con orgoglio,
    in doppio orgoglio, amore,
    con il tuo orgoglio e il mio orgoglio.

    Ma per le mie orecchie verranno prima
    di logorare il tour
    di dolce e duro amore che ci lega,
    e diranno: “L’unica
    Che ami,
    non è una donna per te,
    Perché la ami? Credo che
    tu possa trovarne una più bella,
    più seria, più profonda,
    più di altri, lei mi capisce, guarda come lei è la luce,
    e che mente che ha,
    e guardate come si veste,
    ” e eccetera e eccetera “.

    Ed io in queste righe dico:
    Ti voglio in questa maniera, amore,
    ti amo così amore,
    come ti vesti..e in che modo sollevi i capelli
    e come la tua bocca sorride,
    leggera come l’acqua
    della sorgente sulle pietre pure,
    ti amo così, adorata

    Al pane quotidiano non chiedo di insegnarmi
    ma solo di non mancare durante la vita quotidiana.
    Io non so niente di luce, né da dove
    viene né dove va,
    Voglio solo che la luce sorga
    Non chiedo alla notte
    spiegazioni,
    Io la aspetto e mi avvolge,
    E così, voi, pane e luce
    E ombra sono.

    Sei arrivata nella mia vita
    con ciò che ti stavi portando,
    già fatto
    di luce, di ombra e di pane io ti aspettai,
    e come tale ho bisogno di te,
    Così ti amo,
    ed a coloro che vogliono sentire domani
    quello che io non gli dico, lasciate che leggano qui,
    e lasciali perdere per oggi, perché è presto
    per questi argomenti.

    Domani daremo loro solo
    una foglia dell’albero del nostro amore, una foglia
    che cadrà sulla terra
    come se fosse stata prodotta dalle nostra labbra
    come un bacio che cade
    dalle nostre altezze invincibili
    per mostrare il fuoco e la tenerezza
    di un amore vero.

    Pablo Neruda

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Terrazza al Pincio

    Dai viali, a fiotti, corre sullo spiazzo
    una fragranza amara d’oleandri.
    Roma, immensa, s’abbuia a poco a poco,
    sfiorata di rintocchi. Non un volto,
    né una voce, né un gesto afferro intorno:
    solo l’anima tua, solo il mio amore,
    sbiancato dalla tua purezza. In breve,
    nel cielo smorto di sfrenata attesa,
    proromperà un rimescolio di stelle.

    Antonia Pozzi (Roma, 27 luglio 1929)

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