Ansia generalizzata, somatizzazione, panico e daparox

  • Ciao a tutti...
    Sono Corinna, 33 anni, 3 figli, figlia di madre ansiosa, nipote di nonna esaurita ed ansiosa.
    Ho sempre e dico sempre rifiutato l'idea dell'esistenza di malattie che non colpissero direttamente il corpo, mi arrabbiavo vedendo mia mamma stare male.
    Dopo il mio secondo figlio, 4 anni fa, ho avuto un tracollo psicofisico importante.
    L'ipocondria e l'ansia dominavano le mie giornate, sono morta innumerevoli volte, cancro alla gola (di cui è morta mia nonna nel 2010), cancro al colon, allo stomaco, ovunque.
    Non ero più padrona di me stessa, ho combattuto per mesi col bolo isterico, fatto visite otorinolaringoiatriche, gastroenterologiche, e chi più ne ha più ne metta.
    Poi un percorso di psicoterapia e torno finalmente padrona di me stessa dopo qualche mese.
    Nessuno apprezza una normalissima giornata come chi come me ne ha vissute di terribili, pensando di impazzire o morire, sempre al limite tra il pianto, il voler dare capocciate al muro o voler andare in PS.
    Poi un altro figlio, e sono stata bene per 4 anni. 4 lunghissimi e stupendi anni.
    Stavo bene, a parte ansie occasionali ed estemporanee, controllabili e dominabili. Nonostante il mio terzo figlio abbia avuto anche importanti problemi di salute.
    Fino luglio di quest'anno, quando ho iniziato a soffrire di dispnea.
    La mia dottoressa mi ricomicia a parlare di ansia ed io mi dico no, non è possibile.
    In fondo sto bene, sì ho tanti carichi emotivi, tanti pensieri, ma sto bene.
    Invece evidentemente così non è...
    Ho passato un mese in vacanza da dimenticare, ho avuto i miei primi attacchi di panico scaturiti da iperventilazione dovuta a dispnea.
    Tornata ho fatto ECG ecocardiocolordoppler RX torace e visita pneumologica con spirometria.
    Tutto nella norma, e la pneumologa che è anche neurologa oltre a prescrivermi una serie di analisi di controllo che farò questo sabato, mi ha fatto iniziare DAPAROX 20mg 1 compressa la mattina.
    Dopo una settimana vista una grende astenia e nausea mi ha fatto abbassare a 10 mg per poi eventualmente rialzare il dosaggio.
    Devo dire che rispetto al mese che ho trascorso mi sembra di rinascere, effetti collaterali a parte... la sera ho sempre comunque bisogno di 5/7 gtt di xanax per il momento.
    Vi va di condividere qualche esperienza con DAPAROX con me?
    E in generale esperienze di somatizzazioni....
    Ho ancora un pò timore del farmaco e di una possibile dipendenza, ma ero arrivata a non gestire più la mia vita...

  • Ciao cara, per quanto riguarda il farmaco non posso dirti nulla poiché io per adesso ancora non assumo nulla, ma posso condividere quella che è la mia situazione in quanto simile alla tua per alcuni aspetti!
    Anche io sono figlia di una mamma che ha sofferto per anni di attacchi di panico e ipocondria, nipote di zio che hanno sofferto di attacchi di panico e depressione, nonché cugina di un cugino ed una cugina che soffrono di depressione!
    Ora partendo dal presupposto che io abbia maturato l'idea che sia genetico d che dunque io sia sempre stata in un certo senso predisposta a maturare questa problematica , ovviamente ci devono essere dei fattori scatenanti per il tutto e io aimè conosco bene i motivi della mia ansia!
    Ho cominciato a soffrire di attacchi di panico (fortunatamente molto modesti) ed ipocondria 6 anni fa!
    Passai due anni relativamente difficili e comparvero le prime somatizzazioni quali derealizzazione, spasmi muscolari, mal di testa, colite cronica, dimagrimento, tachicardia e per un brevissimo periodo anche una controllabilissima fame d'aria (nonostante tutto riuscivo a svolgere una vita normalissima).
    Dopo di che grazie al tempo che passava e alle tranquillità della mia vita finalmente ero riuscita a sconfiggere (quasi) del tutto quella bestia che si chiama Ansia e a tornare la persona felice e piena di energia che ero sempre stata!!!
    Questo bel periodo duro fino ad aprile dell'anno scorso quando a mia madre come un fulmine a ciel sereno stato diagnosticato un brutto male!
    Dal giorno della diagnosi qualcosa in me è cambiato drasticamente, quell'equilibrio che ero riuscita finalmente a conquistare si era spezzato!
    inizialmente mi si amplifico a mille l'ipocondria, dopo di che mi venne un attacco di panico allucinante (credevo realmente di morire) che mi ha segnata totalmente!
    Da lì è cominciata una derealizzazione assurda, la pura di fare qualsiasi cosa, ipocondria ai massimi livelli ed ovviamente il ritorno delle somatizzazioni... ma non lievi e sopportabili come anni fa, bensì somatizzazioni che mi rendono veramente la vita un inferno tra cui la peggiore è quella che temo maggiormente è la DISPNEA!
    Ormai sono 5 mesi quasi 6 che è comparsa e in modo altalenante sembra che non vuole più mollarmi assume a contratture muscolari nella parte alta della schiena e del torace fastidiosissime.
    Delle volte sento come un qualcosa che mi ostruisce la gola(forse bolo isterico?), delle volte un peso sullo sterno e delle volte semplicemente mi sembra di non riuscire a controllare il respiro!
    Purtroppo non ho consigli validi da darti, ne parole di conforto poiché io stessa non ho ancora trovato la soluzione a tutto ciò...
    Ma ho sentito comunque la necessità di raccontare la mia esperienza!
    (Scusa per il poema) :-WD

  • Cara Liz, innanzitutto mi spiace tantissimo per tua mamma. Non ti chiedo nulla, ti stringo solo forte.
    Io sto facendo un lavoro su me stessa, e da che io abbia ricordi, questa brutta bestia chiamata ansia me la ricordo. Ovviamente in modalità e misure differenti, ma la ricordo benissimo. Da bambina dopo la morte di mio nonno, avevo 8 anni, ho iniziato ad avere paura di tutto. Paura che morissero le persone intorno a me, che mio padre non tornasse da lavoro. Ho avuto un periodo, lo ricordo benissimo, in cui avevo paura di deglutire e masticavo ogni boccone tantissimo tempo.
    Sono cresciuta diciamo serenamente perchè comunque mia mamma, di cui ho un ricordo vivissimo circa il suo periodo di dispnea/fame d'aria (me la ricordo che cercava aria a bocca aperta), ha poi iniziato a curarsi ed è sempre stata molto attiva prendendosi cura di noi in tutto e per tutto senza farci mai mancare nulla.
    Io ho avuto un primo momento molto complesso nel 2010, quando è venuta a mancare mia nonna per un cancro alla gola. La mia nonna che aveva vissuto 18 anni con noi, una seconda mamma.
    Mi ero fissata di avere anche io qualcosa in gola, passavo ore a guardarmela finchè ho deciso di andare da un otorino per mettere fine a questo strazio. E così è stato, una volta fatto il controllo sono stata bene.
    Poi ho avuto i bimbi, ed anche molte difficoltà per averli, e dopo il secondo un tracollo.
    Colon irritabile, stomaco contratto, e bolo isterico, quello di cui parli anche tu. Visita gastroenterologica, otorinolaringoiatrica ed endocrinologica. Metto a posto la tiroide, elimino glutine e lievito per un pò, inizio la psiocoterapia.
    E inizio a stare meglio, a rinascere. Rimango nuovamente incinta e sto benissimo durante la gravidanza ed affronto anche un periodo molto difficile di ricovero del bimbo una volta nato, rischiando di perderlo, senza cedere mai. Mai.
    Sto bene tre anni. Certo sempre con un sottofondo di ipocondria e paura di perdere le persone che amo, ma sto davvero bene.
    A luglio di quest'anno faccio tramite il lavoro un corso di primo soccorso, si parla di sintomi, di infarto ictus e chi più ne ha più ne metta, e contemporaneamente un mio collega della mia età viene a mancare.
    Tutto coincide nuovamente con una disfunzione tiroidea che mi dà forti extrasistole ed affaticamento, l'endocrinologo mi setta nuovamente la cura.
    Un giorno, un venerdì, torno a casa convinta di avere un infarto in corso. sento formicolio alle mani ed alle braccia ed inizio ad agitarmi, a cercare aria.
    Non ricordo il giorno preciso in cui la dispnea si è impossessata della mia vita, ma da quel momento non vivo più. ad agosto in vacanza mi alzo una notte senza aria ed iperventilando arrivo ad avere un attacco di panico.
    Il mio primo terribile attacco di panico, 4 ore tremende.
    Le mie giornate sono dominate da questo non controllare il respiro... a volte credo di aver respirato in maniera controllata e non spontanea h24...
    Insomma torno a casa, faccio una serie di controlli ed approdo dalla neurologa/pneumologa che mi tranquillizza in quanto la funzionalità polmonare è ottima e mi prescrive il daparox.
    Non ho accettato ancora benissimo la cura, ma devo ammettere che ho avuto anche giornate buone da quando l'ho iniziata. A volte integro con qualche goccia di xanax, ma sulla respirazione fa poco.
    Tu la notte come stai? Dormi bene?
    Grazie per aver condiviso la tua esperienza con me, significa davvero molto.
    Un abbraccio

  • Ciao cara, anche io soffro di ansia generalizzata, lieve depressione e ipocondria e assumo xanax+daparox ma mezza compressa. Sto facendo psicoterapia cognitivo comportamentale e piano piano forse va leggermente meglio. Il daparox la prima settimana di assunzione (ne prendevo pochissimo, un quarto di compressa) e mi ha fatto esplodere tutti i sintomi, sono stata malissimo . Piano piano sembra andare meglio anche se forse dovrò arrivare a prendere una compressa intera. Che dirti, all'inizio sono stata molto peggio, ma secondo me dipende da persona a persona.
    Per quanto riguarda le somatizzazioni io sono una campionessa!!! Davvero di tutto e di più. Ma ora sto leggermente meglio ad un mese e mezzo dall'inizio della terapia combinata di farmaci+TCC .

  • Ciao cara, anche io soffro di ansia generalizzata, lieve depressione e ipocondria e assumo xanax+daparox ma mezza compressa. Sto facendo psicoterapia cognitivo comportamentale e piano piano forse va leggermente meglio. Il daparox la prima settimana di assunzione (ne prendevo pochissimo, un quarto di compressa) e mi ha fatto esplodere tutti i sintomi, sono stata malissimo . Piano piano sembra andare meglio anche se forse dovrò arrivare a prendere una compressa intera. Che dirti, all'inizio sono stata molto peggio, ma secondo me dipende da persona a persona.
    Per quanto riguarda le somatizzazioni io sono una campionessa!!! Davvero di tutto e di più. Ma ora sto leggermente meglio ad un mese e mezzo dall'inizio della terapia combinata di farmaci+TCC .

    Ciao confusa.
    Guarda anche per me la prima settimana è stata terribile...
    Quando lo assumi? io la mattina.
    E di xanax che dosaggio hai?

  • Innanzitutto mi dispiace con tutto il cuore per tutto quello che hai dovuto passare!
    Io ricordo benissimo il giorno in cui la dispnea è iniziata in modo "cronico"... una notte (era più o meno fine marzo/primi di aprile di quest'anno) mi sono alzata per andare a bere (ho bevuto un bicchiere d'acqua ghiacciato) mi sono rimessa a letto ed ho cominciato ad avvertire fame d'aria, è stata una sensazione bruttissima tanto che volevo realmente correre in pronto soccorso ma non so come sono riuscita a riaddormentarmi (razionalmente parlando può darsi che l'acqua gelata mi abbia dato fastidio allo stomaco e per questo mi sentivo così? Chissà)
    Quando mi sono svegliata la mattina ho cominciato a controllare il respiro in modo paranoico perché sentivo come se i miei polmoni non ricevessero aria a sufficienza e da lì la dispnea ha cominciato a cronicizzarsi!
    Mi sento come se il mio respiro non mi soddisfacesse a pieno, come se i polmoni si riempiano solo a metà e come già ti ho accennato spesso questa sgradevole sensazione viene aggravata da un peso sullo sterno o un nodo alla base della gola!
    La notte spesso faccio fatica ad addormentarmi perché pensò costantemente a questa sensazione ma una volta che mi addormento dormo senza problemi fino alla mattina dove appena mi alzo dal letto tutto ricomincia da capo!
    In momenti in cui accuso maggiormente la Dispnea è quando mi trovo fuori casa, mentre cammino per strada spesso comincio a focalizzarmi sul respiro e inizio a fare respiri profondi con la bocca, mi sento stringere il petto
    e corro subito a casa per sdraiarmi e calmarmi!
    Ciò che mi tranquillizza lievemente è che in quelle pochissime circostanze in cui la mia mente è distratta respiro normalmente senza farci caso ma ciò accade davvero poche volte purtroppo poiché il mio pensiero è perennemente concentrato su questo sintomo!
    Ho sempre sperato/pensato che lo xanax o comunque gli ansiolitici in generale potessero attenuare questo sintomo (difatti volevo prendere al più presto appuntamento con uno psichiatra) ma se mi dici che aiuta poco alla respirazione che soluzione esiste per debellare questo sintomo?
    Io in quanto ipocondriaca patologica mi rassereno un po' con le visite mediche (ieri ho fatto un ecodoppler) ma nessuna visita è mai abbastanza per rasserenarmi al 100%!!!!
    Ti abbraccio forte cara e per qualsiasi cosa contattami senza problemi ^^

  • Ciao Liz.. .guarda io mi sento esattamente come te. Sicuramente c'è il fattore tiroide, poi un pò di reflusso, ma l'ansia fa la maggior parte del lavoro per regalarmi delle giornate terribili tipo quella di ieri. Sono talmente stanca che oggi ho deciso di prendere un giorno di malattia per stare un pò a casa e rilassarmi se riesco..
    Lo xanax a me anche se lo assumo sublinguale non fa effetto istantaneo sw io sono già molroagitata.. anzi ci mette anche più di un'ora... qualcosa fa ma devi essere predisposta anche tu ad assecondare l'effetto miorilassante... anche il daparox la neurologa me lo ha dato proprio per il forte effetto miorilassante sulla muscolatura liscia.. e a differenza dello xanax che è un sintomatico, il daparox dovrebbe essere curativo... dopo il primo periodo di assunzione in cui può addirittura amplificare i sintomi.
    Io in parallelo ho iniziato una terapia osteopatica... poi sicuramente deciderò per la psicoterapia.
    Un abbraccio

  • ciao.......il daparox non è altro che la classica paroxetina appartenente alla SSRI in commercio dai primi anni 90. Alcuni farmaci serotoninergici (SSRI) possono causare un effetto paradosso con incremento dei livelli di ansia all'inizio della terapia. Per questo motivo è una buona regola, laddove possibile, titolare il dosaggio con dosi incrementali utilizzando le gocce.
    La Paroxetina peraltro non è tra gli SSRI più attivanti ed è certamente tra i più efficaci nei disturbi di ansia. Dopo un mese di assunzione l'eventuale effetto paradosso dovrebbe essere scomparso e l'effetto netto di un SSRI dovrebbe manifestarsi con una diminuita reattività. Farmacologicamente la dose iniziale è di 20 mg, aumentabile fino a 60 mg. Non sono un medico ripeto, ma in Italia molti specialisti prescrivono dosi molto basse di farmaco, portando così il tempo di risposta a molte settimane. Personalmente ritengo che quando una persona inizia una cura a prescrivere il farmaco sia uno specialista in psichiatria che operi in ambienti ospedalieri, in quanto più preparati a livello psicofarmacologico. Il neurologo è più accettato dal paziente rispetto allo psichiatra. Il neurologo, però, non è lo specialista della cura dei disturbi depressivi e/o ansiosi. Si tratta, infatti, di un medico che, dopo la laurea in medicina, ha frequentato un corso di specializzazione di cinque anni per la cura dei disturbi organici del Sistema Nervoso Centrale (ad esempio epilessie, cefalee, malattie dei nervi) e non dei disturbi della sfera emotiva, di cui fanno parte i disturbi depressivi e ansiosi. Certamente molte persone sono disposte a rivolgersi al neurologo perché fa meno paura e perché ritiene sia lo specialista più adeguato per la cura dell’“l’esaurimento nervoso”, categoria senza alcun fondamento scientifico, ma utilizzata fino a non molto tempo addietro nel linguaggio comune, per fare riferimento a qualunque tipo di disturbo della sfera psichica. In realtà lo specialista che cura depressione e ansia è lo psichiatra, il medico cioè che, dopo la laurea in medicina, ha frequentato un corso di specializzazione di cinque anni per la cura dei disturbi della sfera emotiva. Scusate questo preambolo, quindi ritornando al quesito di
    Corinna, il dosaggio che assumi impiegherà forse più tempo per lo steady state, quindi abbi molta pazienza. Intanto affianca lo xanax che serve a controllare i picchi di ansia finchè il farmaco inizi a raggiungere la concentrazione plasmatica. Sicuramente la dose, se unica, conviene somministrarla nell'arco serale, in pratica quando si va a letto, in modo tale da minimizzare gli effetti collaterali. Un consiglio..........distruggere letteralmente il bugiardino o almeno non leggero, inizia con un effetto collaterale quale cefalea etc e finisce con tumulazione della salma :roftl: :roftl: . Resta inteso che i nuovi canoni per curare i disturbi dell'umore prevedono la terapia farmacologica in abbinamento con la psicoterapia di breve durata. Buonasera a tutti/e.......... :thumbup:

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

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