non riesco a smettere di piangere

ragazzi, non so più se la mia è ansia, ipocondria, depressione o cosa.
In questi giorni la psicologa èin ferie e io oltre tutto sono a casa dal lavoro quindi mi annoio a morte. Ieri sera mi ha chiamato il mio unico amico che è più di un amico, un sostegno, un confidente, ma tra noi al momento non può esserci una storia (problemi pesanti di entrambi, ma per favore non chiedete, forse ne parlerò, ma non ora). Mi ha parlato di una donna che ha conosciuto, e anche se so che per lui è difficilissimo instaurare una relazione, mi è partito lo sclero. Io non so cosa voglio da lui e come potrebbe essere tra noi, so solo che anche se ci vediamo poco, lui è l'unica persona con cui mi posso confidare, dato che in questo periodo non ho amici e non ho nemmeno il sostegno dei genitori.
Soffro tantissimo per questa condizione, perchè sono sola, ho capito che sui miei non posso contare ma la cosa assurda è che per la mia ansia non riesco ad uscire e quindi fare conoscenze o accrescere il rapporto con conoscenti che ho già.
Ho pianto per circa 12 ore, e ad un certo momento mi è stato chiaro tutto....la psicoterapia che mi ha fatto capire il rapporto sbagliato con mia mamma, il mio forte rancore verso di lei, la solitudine perchè oltre non avere amici è come se i genitori non li avessi, l'ipocondria come richiesta di attenzioni, l'emetofobia come paura che lasciandomi andare venga fuori tutta la rabbia che ho dentro.
Ho capito cose che la psicologa mi dice da anni, quando ho lasciato venire fuori il vero malessere mi sono dimenticata delle malattie...le malattie sono solo una paura folle perchè se dovesse capitare sarei sola ad affrontare la cosa che più temo al mondo, la malattia.
Ho capito che mi boicotto la guarigione, ho talmente pauradi fare quello che mi potrebbe salvare, che non lo affronto mai. Ho paura della solitudine ma l'ansia mi blocca ogni volta che devo uscire e stringere legami, di qualsiasi tipo.
In tutto ciò non riesco a smettere di piangere, avrò dormito tre ore, non faccio un pasto regolare da ieri sera e sono chiusa in casa da ieri.
Oggi non fa caldo, adesso provo almeno a fare una passeggiata intorno a casa, mascherandomi per bene perchè ho una faccia che fa spavento, e anche questo mi causa ansia.
In questi momenti vorrei solo avere qualcuno che mi sta vicino, ma non ho nessuno.....ed è solo a causa mia (a parte il discorso genitori).

grazie!
io li ho capiti da un mezzo i motivi del mio malessere....ma come posso spiegare....li capivo di testa ma non di pancia.
In questo periodo sto tanto male e mi auguro che sia perchè sto iniziando a capire....di pancia.
Non credo sia una cosa facile, perchè comunque sia dovrò affrontare le mie paure, e farlo nella pratica, cioè uscendo di casa e sfidando quelle situazioni che ora temo, e la cosa mi fa molta paura. Soprattutto mi fa paura non avere un sostegno. Leggo di voi, che dite vi aggrappate all'amore del marito, dei bambini....io niente di tutto questo...ogni passo lo devo fare da sola, senza appoggi e occorrono due palle immense per riuscirci. Non ho nemmeno l'appoggio dei miei, che nonostante io viva da sola (anche se ricevo una parte di aiuto da loro perchè il lavoro non basta) mi fanno pesare ogni cosa.Sono stanca!!!!!

rispondo con ordine a tutte tre....intanto grazie!

Stemori78
hai ragione, io ho la tendenza a credere che se avessi una famiglia sarebbe tutto migliore....ma non penso mai che potrei avere un marito che non mi comprende, o che dover crescere dei figli potrebbe essere una preoccupazione in più, e come dici giustamente tu, con dei bambini non potrei di certo lasciarmi andare ad una notte di pianti e una giornata a girare per casa come una ameba.
Pensa che la ragazza che abita sotto di me, sposata con due figli, mi dice sempre che mi pensa e mi invidia, perchè io qui da sola sto benone. Io invidio lei, per i motivi opposti. Invidiare in senso buono, naturalmente.

ansia123
so che dovrei spiegare meglio la situazione con il mio amico, ma credimi faccio una fatica assurda perchè è complicata, difficile da rendere in poche righe e poi dovrei accennare ad una situazione sua che non mi sento di rendere pubblica, e senza spiegarla non si capirebbe. Mi rendo conto che così è difficile capirmi e darmi consigli.....ti posso solodire che ne abbiamo parlato e riparlato, credo che da parte sua ci sia un blocco, e secondo me prima o poi salterà fuori anche con questa sua nuova conoscenza. Io invece vorrei superare i miei problemi di solitudine per capire se è veramente lui che voglio, di sicuro gli voglio bene e gli sono legata, ma mi chiedo, in una situazione diversa, vivrei così male la perdita? adesso perderlo non vuol dire solo perdere lui, ma anche restare sola...cosa mi pesa di più? me lo chiedo tutti i santi giorni!

Confusa16
ai tuoi genitori non hai parlato, ma a tuo marito si, e anche se l'hai sfinito, hai comunque una persona al tuo fianco che ti sostiene. Io non ce l'ho e i genitori che potrebbero farlo, non lo fanno. Non avere nessuno al mio fianco mai, dover fare anche le cose pensati da sola, oppure portarsi dietro un genitore che però poi mi rinfaccia le cose, sfinisce! se sono ansiosa per un controllo medico, mia mamma si offre di venire con me, e io nella disperazione mi aggrappo a lei. Poi mi sento dire che il controllo l'ho fatto per niente, che sono malata nella mente, che potevo risparmiare soldi. Questa è la situazione che ho io.

Citazione da ansia123

Non devi assolutamente spiegare la situazione se non ti va e non te la senti...lungi da me chiedere o voler essere invasiva...volevo solo consigliarti di fare chiarezza in te per evitare di perderlo (se eventualmente instaura un rapporto con l'altra donna)

no no, non sei stata assolutamente invasiva, non pensarlo nemmeno. Era solo per spiegare che vorrei tanto parlarne, perchè mi piacerebbe un consiglio esterno, ma è una situazione talmente delicata che non me la senso.
Lo sa solo la psicologa...e mi dice che prima o poi capirà e verrà da me.....dipende se io nel frattempo lo voglio aspettare o chissà se dovessi fare altre conoscenze, se alla fine sceglierei lui, o andrei per altre strade.