Vedo le fasi della vita come una sequenza di passaggi…..dall’infanzia alla pubertà, dalla pubertà all’adolescenza, poi il matrimonio, le figlie….. sono stata fortunata, il bilancio è sì stato positivo.
Sono poi arrivata al salto dai trenta ai quaranta anni e lì c’è stato come un cambiamento in me. E’ stato come un arrivare ad una fase discendente, un capitombolo verso il peggio.
Sono una pessimista nata, ho cominciato a rendermi conto del decadimento anche fisico, mi specchio nelle vetrine e non mi riconosco più, mi vedo nelle foto e non mi piaccio. La vista si è abbassata, l’udito ugualmente, ripeto sempre le stesse cose perché non mi ricordo di averle già dette, in testa ho una grande confusione e vado avanti a promemoria scritti sui biglietti sparsi per tutta la casa.
Ho quasi smesso di fare foto anche ai miei familiari, i filmini del passato mi scavano come una ferita, ho voglia di avere delle amiche ma non ne trovo più, i miei familiari continuano ad aspettarsi manicaretti da me ma io non ho più voglia di cucinare né di dedicarmi alla casa. Oggi poi che mi sento male quest’ultima sembra un campo da combattimento, i panni da stirare sono una montagna, le cose fuori posto stanno aumentando, non ho voglia di niente. Prima mi piaceva comprarmi qualcosa da vestire o per abbellire la casa, ultimamente più niente, apatia assoluta.
Ho nostalgia delle mie gravidanze, degli allattamenti, del profumo di neonato in casa, dei pannoloni, delle prime pappe…..
Fra le mille ansie ho quella di perdere i genitori, che ormai stanno invecchiando, di vedere le figlie allontanarsi da me per amore o per lavoro, di vedere mio marito ammalarsi.
Insomma, per la paura di perdere quello che ho, non riesco a godere appieno il presente.
Se leggo il nick che mi sono data mi faccio pena, quasi quasi lo cambio in “defunta”, altro che “allegra”!! … e come avatar metto una mortesecca.....

Ecco come mi sento dopo gli "anta".....
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Carissima, ogni età ha il suo fascino e ci offre cose bellissime e sensazioni meravigliose. Non temere di invecchiare, la donna che è bella "dentro" resterà sempre bella, ma è importante che tu non smetta mai di apprezzarti. Non ti lasciare andare perché da quello che hai scritto hai avuto una vita importante, una famiglia meravigliosa e tutto questo è bellissimo!
Devi invece essere fiera di te stessa, alzare la testa e guardare con gioia il passato per credere ancora nel futuro. Avrai altre gioie ed avrai anche dolori, ma questa è la vita e va presa così. Tutte le cose un giorno finiscono sia quelle meravigliose che quelle no. Non per questo occorre disperarsi prima, non credi?
Ho 51 anni e gli ultimi quattro anni della mia vita li ho vissuti con una tale intensità che mi sembra ne siano passati dieci! Ci sono stati giorni meravigliosi e giorni tremendi, ma anche questi ultimi mi hanno fatto sentire vivo e mi hanno dato entusiasmo. Ora sono nuovamente solo e sono tornato a vivere con i miei due figli grandi: un nuovo capitolo della mia vita? Sì, ho girato pagina, è stata dura, anzi, lo è tuttora, ma non importa perché il "sapore" della vita ha bisogno anche di questo.
Coraggio, amica mia, alza la testa e regala un bel sorriso a questa tua vita!
Un bacio
mario -
Grazie mille Mario per le tue bellissime parole! Sono davvero piene di ottimismo, che è quello che mi manca e che però devo saper trovare da qualche parte.
Penserò a quello che mi hai scritto e cercherò di sentire il "sapore" della vita, che in ogni caso vale la pena di essere vissuta.
Sei molto in gamba e spero che presto la tua solitudine sia colmata dalla compagnia di una donna che ti meriti!!
Un abbraccio grandissimo! -
Allegra riporto un “divertente” sfogo di una tua coetanea
Difficoltà di concentrazione, facilità a distrarsi, ipersensibilità emotiva, ipereccitabilità, sono caratteristiche comuni a molti di noi, peculiarità caratteriali, che trovano esaltazione in alcuni periodi della nostra esistenza: infanzia, adolescenza, senilità… ma non solo, anche i quarant’anni segnano, sia per gli uomini che per le donne, un trapasso il cui impatto molto spesso non è esente da ostacoli: depressione, stati d’ansia, senso di inadeguatezza, crisi esistenziale, i cui primi sintomi si avvertono sottilmente dopo il compimento del trentacinquesimo anno di età.
Poi, pian pianino, si arriva alle fatidiche 40 candeline e, davanti alla torta, si decide se smettere di contarle oppure continuare.
Ritrovare l’equilibrio (o trovarlo finalmente per la prima volta) risulta una vera e propria impresa, anche perché spesso si è accompagnati in parallelo dal partner alle prese con i medesimi problemi a specchio: mariti in pantofole con gli ultimi guizzi di partite a calcetto e mogli tuttofare occupatissime a tenere in bilico figli-casa e tutto il futile possibile e immaginabile; oppure mariti indaffarati ancora pieni di energie e voglia di fare alle prese con mogli in piena crisi, sull’orlo costante dell’esaurimento nervoso.
Oppure entrambi si trovano demotivati, oppure pieni di sé e dei propri successi nell’ambito lavorativo che li gratifica ognuno nel proprio "spazio personale" creando una sorta di isolamento. La coppia ne risente, a volte scoppia, a volte la presenza dei figli non aiuta a creare un clima di distensione, di ritrovamento del rapporto sentimentale. Spesse volte sono proprio i figli (e le numerose problematiche a loro correlate) a mettere a dura prova la stabilità familiare.
Non è facile fare i genitori, non è facile neppure misurarsi con i figli, relazionarsi quando rifiutano la figura e l’autorità del padre e della madre, e sfuggono al controllo che, fino a ieri bene o male si riusciva a esercitare, e anche quando non provano interesse nei confronti dell’impegno domestico e familiare, quando non legano con i fratelli…
Se poi vogliamo aggiungere alla lista anche i "nostri genitori" che entrano nella terza età, con tutti i problemi psicologici e logistici che ciò comporta, non è poi così strano che l’ansia generica che magari ci caratterizza per natura, venga a trasformarsi in un vero e proprio disturbo di mezz’età.
Non solo le donne, ma anche gli uomini sono soggetti al disturbo d’ansia: per combattere lo stato ansioso la testa cerca di liberarsi dal peso delle responsabilità che sente sempre più incombenti attraverso la dis-attenzione, la distrazione: come un piccolo sfiatatoio dalle piccole responsabilità si riesce a dimenticare la macchinetta del caffè sul fornello acceso, le chiavi dell’auto nel garage (la cui chiave d’accesso è custodita in seconda copia in cantina, e la chiave della cantina è nel canterano su in cucina), la lista della spesa sul bancone in farmacia (che stavo attenta al resto in euro e a non dimenticare lo scontrino per scaricarlo dalla dichiarazione dei redditi), dove ho messo gli occhiali da sole/sono appesi al collo e gli occhiali da vista/sono in testa, o (ciliegina sulla torta) la spazzatura nel baule della macchina ad agosto mentre siamo in ammollo al mare.
Fin qui, tutto nella norma, ma quando cominciamo ad assumere degli atteggiamenti insofferenti, nevrotici, isterici, e iniziamo a cercare sfogo insistentemente attraverso la ripetitività degli atti in modo quasi maniacale, allora si corre il pericolo di uscire fuori dai binari, come si dice "sbarellare".
Tranquilla Allegra, stai vivendo (subendo) la fisiologica normalità ....
Ciao
gas -
Cara Allegra
io sono molto giovane ma mi rispecchio nei tuoi sintomi! Ho una memoria pessima, non so quante figuracce ho fatto perche` mi dimentico i nomi o mi dimentico di aver gia` conosciuto gente. La vista peggiora perche` son miope e l'udito lo stesso perche` sto sempre ascoltando musica ad alto volume. Gli ormoni sono sempre un problema e certe volete mi metto a piangere anche solo per una pubblicita`!Ma cambiando argomento, io penso che ogni eta` abbia i suoi vantaggi. Io ti ammiro molto per la tua saggezza e nonostante quello che hai scritto ammiro davvero tanto la tua allegria! Spero di essere come te tra 20 anni! -
Pensa Allegra al "bilancio" (e chi l'ha detto poi che a 40 anni si deve fare un bilancio?) positivo che hai potuto fare della tua vita...è andata bene, da quello che racconti, tutto rientra nell'ordine delle cose...ti sembra poco? Non fare lo sbaglio di rimpiangere i momenti passati, ricordali con tenerezza e una punta di nostalgia, ma guarda a ciò che hai ora e rifletti su come vivere al meglio questa tua situazione (più che positiva, ribadisco). Non lasciare che il ricordo del passato ti impedisca di godere del presente. Oppure preferisci, a 80 anni, guardarti indietro e pensare che per metà della tua vita non hai fatto altro che rimuginare?
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Grazie a tutti per le vostre risposte. Dopo avervi letto mi sento già meglio, il morale sta salendo tutto insieme. Mi ci voleva proprio di aver trovato questo forum!
Avevo bisogno di una scrollata, me l'avete data, ora mi rimbocco le maniche e vado a cercare di gustarmi questa vita, che, nonostante tutto, è bella!! -
Brava!
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Carissima Allegra,
mi trovo nella stessa situazione: dopo i miei primi quarant'anni è cominciata la crisi. Cambia il metabolismo, si comicia a diventare un pò "ciecate", non ci piaciamo più a causa di qualche chilo di troppo o di qualche rughetta, il nostro corpo non è sodo come prima e assomigliamo sempre più ai nostri genitori e i nostri figli, ahinoi, ci prendono bonariamente in giro quando ripetiamo sempre le stesse cose! Questo non piacerci ci porta a pensare di non piacere nemmeno agli altri...non so se ti capita, ma un complimento inaspettato sul mio aspetto fisico quasi quasi mi cambia in meglio l'umore e la visione delle cose. Anch'io, fortunatamente, ho una situazione familiare molto positiva, a volte credo che la vita mi abbia ripagata di tante sofferenze legate alla mia infanzia e adolescenza (infatti sono convinta che i miei attuali problemi di depressione siano legati al mio "primo" passato), però, nonostante ciò, non riesco a godere pienamente del presente e pessimisticamente vedo solo i lati negativi del mio vivere quotidiano e non apprezzo il fatto, ad esempio, di avere un marito ancora innamorato e che mi ama nel vero senso della parola, che mi rispetta e che in questo periodo di umori alterni e lunaticità mi sta vicino con pazienza. Ho tre figli che mi fanno prendere tante arrabbiature ma mi danno anche tante soddisfazioni e, anche loro, ognuno ovviamente in modo diverso data l'età diversa, mi stanno vicino. Con questo non voglio vantarmi della mia famiglia perchè sono una che non dà niente per scontato, nel senso che ogni giorno è diverso dall'altro e che bisogna sempre comunque lottare e talvolta anche fare delle rinunce importanti, ma mi ritengo alquanto fortunata rispetto a chi, invece, vive i miei stessi problemi e non ha un compagno o dei figli.
In ogni caso, sono convinta anch'io, come più autorevolmente di me hanno già scritto altri, che sia una fisiologica normalità. Anzi, sai che ti dico? Che è meglio prenderne atto di questa crisi che alla fine può essere costruttiva, anzichè fuggire dai cambiamenti e continuare a comportarsi e a vestirsi come ventenni, cercando di mascherare gli anni che passano ricorrendo diperatamente alla chirurgia estetica o ad un abbigliamento da sedicenni.
Ti dico questo perchè ho riscontrato molte difficoltà, nel lavoro o nelle amicizie, a parlare di questo problema con le mie coetanee. A parte qualche caso, quando chiedo: ti capita anche a te...oppure...ti sei accorta che... mi sento rispondere: ah, io no, mi sento ancora giovanissima e piena di energia... no...io ci vedo ancora benissimo...Quindi, cara Allegra, figurati quanto sono contenta di condividere questo problema e anzi, ti ringrazio per averne parlato. Questo forum mi piace perchè ci si sente meno sole. Un bacione
Fanny:) -
Cara Fanny, mi ha rincuorato molto leggere la tua risposta! In effetti è vero: mal comune, mezzo gaudio.
Mi piace raccontare dei miei punti deboli perché alla fine riesco sempre a trovare anche persone simili a me.
Quel che prendevo in giro nei miei genitori sta capitando a me! Mi sento un pò rimbambita e questo a volte mi deprime, mentre altre mi fa sorridere.
Anche a me capita di trovare persone come quelle che hai descritto te, che cioè sfidano la vecchiaia dicendo di sentirsi sempre giovani e mi dicono: "Un pò di palestra farebbe bene anche a te!". “Manco morta” rispondo io. Sono così sedentaria che i miei sport preferiti sono il salto sul divano e la corsa sul letto.
Con affetto.
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