Ciao
Quello che mi capita presumo si possa definire 'attacco di panico'.
Sono sempre stati tendenzialmente un emotivo,un asioso.Ma sempre a livelli accettabili.Effettivamente parecchi anni fa mi capitarono due/tre episodi di attacchi di panico (infatti il primo in assoluto mi portò diretto al pronto soccorso).Ma all'epoca evidentemente riuscii a smaltire subito.
Questa volta invece,a distanza di molti anni,é un pò diverso..
Tali attacci mi sono iniziati 6 mesi fa.Uno di questi mi ha fatto andare nuovamente in pronto soccorso,anche se in parte ci sono voluto andare più per farmi controllare che altro..e infatti sembra tutto ok a livello funzionale.Cardiaco insomma...
Solo che da allora vivo un pò nel terrore perenne..in 6 mesi mi sono ricapitati attacchi brutti altre 6/7 volte.L'ultimo proprio ieri,dopo quasi due mesi di tranquillitá.
Diciamo che la cosa che maggiormente mi da noia é io non riuscire a gestire la cosa quando mi succede.Il cuore inizia a pompare e ci vuole un bel pò perche io riesca a calmarmi (in condizioni normali una botta di adrenalina si placa in poco tempo).Spesso in quei casi (non sempre per fortuna) ricorro all'ansiolin (classiche sostanze calmanti..infatti al ps mi fecero flebo di quelle infine..).
Però,come dicevo,ho grosse difficoltá a calmarmi in quei casi..perché vabbé se uno ha un attacco d'ansia ok,aspetta un attimo magari e passa.Ma io più ci penso piu mi agito,e in pratica autoalimento la produzione di adrenalina...
Probabilmente,il vizio più pericoloso (chiamiamolo pure comportamento ossessivo compulsivo) che ho inizato a praticare da 6 mesi a questa parte é controllare molto spesso nel corso della giornata quanto veloce batte il mio cuore.Non conto in modo professionale ogni volta,ci mancherebbe..semplicemente metto due dita sul collo e vedo sul momento se é un battito veloce o lento.
Ovviamente trovo sempre risultati alterni,magari alle volte va veloce altre no,ecc
Forse la cosa piu ridicola é che nell'ultimo attacco,mi sono controllato le palpitazioni perche mi sentivo debole (tipo mancanza di forza) ed era basso (cosa che di solito mi fa stare sereno e mi rende felice),però di colpo mi é presa l'ansia (dovuta alla sensazione di spossatezza/simil svenimento) e li ovviamente il cuore é partito all'impazzata...poi mi sembrava che stresse rallentando..ma forse il fatto di stare li ad ascoltare i battiti mi ha inconsciamente rimesso in agitazione e via di nuovo lui..ho preso l'ansiolin e fine,dopo 20 minuti ero tranquillo..
Vorrei sapere se qualcuno di voi ha vissuto situazioni simili e ne é uscito o comunque ha imparato a gestire la cosa.A me interesserebbe sentire più i pareri di chi in qualche modo ha risolto o quasi,non tanto di chi sta come me o peggio perché sennò finisco poi per fissarmi ulteriormente,cosa che vorrei evitare.
Cosí a occhio,credo che questo vizio che ho preso di ascoltarmi il cuore sia deleterio e andrebbe rimosso.
Per il resto ho cercato e sto cercando il piu possibile di migliorare la qualita della mia vita..ho smesso di fumare (ero un fumatore accanito),ho iniziato a stare di piu in compagnia di persone (prima degli attacchi ho passato un periodo un pò di solitudine/isolamento)..e su certi aspetti mi senti globalmente molto meglio di quando non avevo gli attacchi di ansia.Sono sicuramente meno nervoso e piu solare..anche perché mi sono imposto pian piano di evitare o limitare inutili nervosi,quindi prendere meno sul personale le cose della vita (spesso cose banali tipo discussioni con amici per cavolate,ecc).
Però ogni tanto mi prendono questi forti attacci di panico e il cuore per un pò decide di galoppare,con lo spavento del caso..forti tremori,sudori,ecc...
Lo so che la cosa piu importante in questi casi é accettare il panico,non averne paura o vederlo come un problema..cosa che bene o male sto facendo..al max vorrei solo riuscire a calmare il mio cuore e l'ansia piu rapidamente quando capita.
Un paio di volte ci sono riuscito..un paio però.
Attacco di panico con tachicardia,ne siete usciti?come lo gestite?
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Una buona cura è la lettura di Topolino. Ma anche Tex va bene.
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Ciao
Quello che mi capita presumo si possa definire 'attacco di panico'.
Sono sempre stati tendenzialmente un emotivo,un asioso.Ma sempre a livelli accettabili.Effettivamente parecchi anni fa mi capitarono due/tre episodi di attacchi di panico (infatti il primo in assoluto mi portò diretto al pronto soccorso).Ma all'epoca evidentemente riuscii a smaltire subito.
Questa volta invece,a distanza di molti anni,é un pò diverso..
Tali attacci mi sono iniziati 6 mesi fa.Uno di questi mi ha fatto andare nuovamente in pronto soccorso,anche se in parte ci sono voluto andare più per farmi controllare che altro..e infatti sembra tutto ok a livello funzionale.Cardiaco insomma...
Solo che da allora vivo un pò nel terrore perenne..in 6 mesi mi sono ricapitati attacchi brutti altre 6/7 volte.L'ultimo proprio ieri,dopo quasi due mesi di tranquillitá.
Diciamo che la cosa che maggiormente mi da noia é io non riuscire a gestire la cosa quando mi succede.Il cuore inizia a pompare e ci vuole un bel pò perche io riesca a calmarmi (in condizioni normali una botta di adrenalina si placa in poco tempo).Spesso in quei casi (non sempre per fortuna) ricorro all'ansiolin (classiche sostanze calmanti..infatti al ps mi fecero flebo di quelle infine..).
Però,come dicevo,ho grosse difficoltá a calmarmi in quei casi..perché vabbé se uno ha un attacco d'ansia ok,aspetta un attimo magari e passa.Ma io più ci penso piu mi agito,e in pratica autoalimento la produzione di adrenalina...
Probabilmente,il vizio più pericoloso (chiamiamolo pure comportamento ossessivo compulsivo) che ho inizato a praticare da 6 mesi a questa parte é controllare molto spesso nel corso della giornata quanto veloce batte il mio cuore.Non conto in modo professionale ogni volta,ci mancherebbe..semplicemente metto due dita sul collo e vedo sul momento se é un battito veloce o lento.
Ovviamente trovo sempre risultati alterni,magari alle volte va veloce altre no,ecc
Forse la cosa piu ridicola é che nell'ultimo attacco,mi sono controllato le palpitazioni perche mi sentivo debole (tipo mancanza di forza) ed era basso (cosa che di solito mi fa stare sereno e mi rende felice),però di colpo mi é presa l'ansia (dovuta alla sensazione di spossatezza/simil svenimento) e li ovviamente il cuore é partito all'impazzata...poi mi sembrava che stresse rallentando..ma forse il fatto di stare li ad ascoltare i battiti mi ha inconsciamente rimesso in agitazione e via di nuovo lui..ho preso l'ansiolin e fine,dopo 20 minuti ero tranquillo..
Vorrei sapere se qualcuno di voi ha vissuto situazioni simili e ne é uscito o comunque ha imparato a gestire la cosa.A me interesserebbe sentire più i pareri di chi in qualche modo ha risolto o quasi,non tanto di chi sta come me o peggio perché sennò finisco poi per fissarmi ulteriormente,cosa che vorrei evitare.
Cosí a occhio,credo che questo vizio che ho preso di ascoltarmi il cuore sia deleterio e andrebbe rimosso.
Per il resto ho cercato e sto cercando il piu possibile di migliorare la qualita della mia vita..ho smesso di fumare (ero un fumatore accanito),ho iniziato a stare di piu in compagnia di persone (prima degli attacchi ho passato un periodo un pò di solitudine/isolamento)..e su certi aspetti mi senti globalmente molto meglio di quando non avevo gli attacchi di ansia.Sono sicuramente meno nervoso e piu solare..anche perché mi sono imposto pian piano di evitare o limitare inutili nervosi,quindi prendere meno sul personale le cose della vita (spesso cose banali tipo discussioni con amici per cavolate,ecc).
Però ogni tanto mi prendono questi forti attacci di panico e il cuore per un pò decide di galoppare,con lo spavento del caso..forti tremori,sudori,ecc...
Lo so che la cosa piu importante in questi casi é accettare il panico,non averne paura o vederlo come un problema..cosa che bene o male sto facendo..al max vorrei solo riuscire a calmare il mio cuore e l'ansia piu rapidamente quando capita.
Un paio di volte ci sono riuscito..un paio però.Ciao io è da 10 anni che soffro di ansia e depressione per colpa. All'inizio avevo attacchi di panico e andavo al pronto soccorso ma gli esami erano tutti apposto. Il fatto e che da allora anche io mi sentivo sempre il cuore e controllavo i battiti e se il cuore batteva, e da allora sento il cuore pulsare nel petto senza più toccarmi il collo ho i polsi. Ho l'ernia ietale e problemi di aria e digestione lenta. Tu hai problemi di stomaco?
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Non escludo di avere problemi allo stomaco o ernia ietale ma queste di sicuro non causano l'ansia eccessiva che ho.(dovrei fare accertamenti in merito)
Qualcuno é riuscito a contenerla? Intendo senza farmaci,perché con i farmaci é più semplice..
Credo che il problema sia la mente,nel senso instaurare il meccanismo in cui si pensa anche involontariamente e si inizia ad agitarsi.
infatti soffro decisamente della cosi detta 'ansia anticipatoria',che crea un circolo vizioso...magari non ho nulla poi inizio a pensarci su,e inizia a venirmi ansia.
Dovrei imparare a distogliere rapidamente i miei pensieri altrove e non agitarmi..
Se vogliamo,alla fine é una questione di rilascio di adrenalina..per un nonnulla inizio a sentirmi un po tremolante e la pancia brontolare..e questa é l'ansia lieve,che ho sempre avuto in certe situazioni (tipo affrontare un esame ecc) ma che é gestibile.
il problema é quando sfocia in forte agitazione e conseguente tachicardia.. -
cosa vuol dire tachicardia? prendi la pressione E' meglio E comunque se sei cosi da piccolo, non c'è niente da fare. Al massino fatti prescivere un ansiolitcol bisogno.
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Sono cosi da piccolo nel senso che sono nato emotivo,fin in tenera etá ero ansioso e magari andavo di corpo come somatizzazione,ecc
Panico vero e proprio con tachicardia non ne ho mai avuto..o meglio,due episodi isolati 13 anni fa e poi il nulla fino a 6 mesi fa.
Però comunque ho affrontato le classiche sfide della vita (che a me ovviamente generano di mio un po si tremarella) tipo la maturitá ed esami vari,la patente,ecc ma si al massimo ero agitato,mal di stomaco,ecc ma non ho mai avuto forti tachicardie o cmw non me ne sono di certo accorto..
Ma credo che il problema maggiore,secondo me,é l'essermi fissato.
Fino a 6 mesi fa non facevo caso se e quanti battiti aveva il mio cuore,mentre da quando mi sono iniziati gli attacchi é diventata una piccola ossessione.Ogni giorno mi ascolto il battito quasi in automatico.E credo che sia questo il comportamento primario da evitare..infondo l'attacco di 10 giorni fa ( dopo mesi di calma apparente) é nato proprio dall'ascoltarmi il battito.Mi sentivo debole,ascoltato,ero molto calmo e mi sono (stupidamente,oserei dire) spaventato perché era 'troppo basso' (cioe di solito mi spavento per il contrario,assurdo..)
Credo che mi frega questo (il controllo del battito) e la 'paura della paura'..mi capita spesso di pensare a sta cosa e qualche brivido mi scivola lungo la schiena..credo che se riesco ad evitare di pensarci e di misurarmi il battito ho risolto al 90% il problema...
Cuore e pressione sono ok comunque,ho fatto gli accertamenti.(diverse volte poi..)
È tutta ansia aimé (o fissazione). -
Sono in psicoterapia cognitivo comportamentale...Ti consiglio di intraprendere un percorso, soprattutto ora che mi pare di aver capito l'ansia non condiziona quotidianamente la tua vita. Io mi sento molto meglio (soffrivo di agorafobia, ma sono in via di guarigione) e non prendo nessun tipo di farmaco. Con una psicoterapia impari a gestire l'ansia quando arriva, ma non far passare troppo tempo come ho fatto io che mi ero ridotto a non uscire più di casa: vacci domani stesso, segnati un appuntamento con un bravo dottore o dottoressa...Capirai che quello che tu provi è assolutamente innocuo e apprenderai delle tecniche per gestirlo, che comunque si basano sull'ACCETTAZIONE dei sintomi e non sulla loro repressione. E' come un'onda in mezzo al mare: se ti lasci accompagnare dall'onda, non senti nulla; se ti metti a nuotare contro di essa, sprechi inutilmente energie e i pensieri disfunzionali, a ruota libera, ti provocheranno un'intensa ansia. Lascia andare la tua ansia quando arriva, falla agire: se non ti opponi, in pochi secondi sparisce.
Buona vita! -
Ciao,
Non ho mai ben capito se la terapia cognitivo comportamentale,che sicuramente farebbe al caso mio,la può fare/sa fare qualsiasi psicologo o meno..perché io innanzitutto vorrei limitare l'ansia e quindi mi serve uno psicologo bravo in tal senso..
Devo chiedere qualcosa in particolare al terapeuta per capire se fa al caso mio?
Non ho ben capito se serve,nel caso di ansia,ecc uno psicologo o uno psicoterapeuta..non mi é ben chiara la differenza.Ho letto in merito ma comunque non ho ben capito.
Riguardo il condizionamento dell'ansia non saprei perche non posso dire che non mi condiziona onestamente..diciamo che ho avuto,in 7 mesi, due momenti difficili (all'inizio e adesso) in cui mi ha condizionato eccome..poi per il resto é stata accettabile,nel senso che magari passavo svariate giornate conducendo una vita 'normale' e magari uscivo pure fuori la sera ogni tanto.
Adesso forse mi sto riprendendo (dopo una prima settimana infernale),al massimo la cosa che mi fa sorridere é non capire bene perché certe volte un attacco di ansia non mi lascia alcun problema postumo (due mesi fa ho avuto un forte attacco,preso il diazepam,giorno dopo ero ok fino a due settumane fa),altre volte mi traumatizza letteralmente nei giorni successivi (come all'inizio e due settimane fa),paralizzandomi dalla paura per svariati giorni prima che inizio a riprendermi...
Perché da un lato non ho paura degli attacchi in se,se sto bene per gran parte delle mie giornate e ogni tanto vado 'in tilt' amen,purché la cosa nasca e finisca li..il pronlrma sorge appunto quando un attacco mi mette addosso un'ansia pazzesca per un sacco di giorni successivi.
Riguardo la paura degli spazi aperti,li dipende..alle volte se devo uscire mi agito,altre no e gestisco ma se devo agitarmi mi agito anche in casa non é che in casa sono immune..di fatto ho avuto tutti gli attacchi di panico in casa,paradossalmente,,fuori casa magari mi agitavo alle volte però forse gestivo meglio la cosa.. -
Ciao! determinare un assoluto rimedio per tuti è pressochè impossibile, perchè ognuno di noi necessita di uana propria cura sepcifica...ma posso consigliarti di dare una lettura a questo manuale, si chiama "Dall'altra parte della paura". Io l'ho acquistato per caso rovistando tra gli ebook su amazon. lo considero un valido apporto ad una accurata cura per guarire dagli attacchi di panico e ansia in generale, accompagnato da una adeguata cura. Mi sono sentita capita con la massima sincerità. E' scritto in modo molto semplice e per questo motlo efficace. Ci sono dentro anche degli esercizi da fare quando arriva un attacco e per l'autocontrollo che consiglio vivamente di provare!! Io sono rimast molto colpita dal capitolo "Chiudere il cerchio"..ritengo che tutti nella vita, aldilà dei disturbi di ADP debbano guardarsi un attimo attorno... ciao ciao
-
Se nel DNA hai ereditato un carattere fondamentalmente ansioso, magari dallla mammma, c'è poco da fare. Puoi cercare essperienze che ti rinforzino nel tempo. Se non ce la fai, usa qualche ansiolitico a bisogno, sentito il tuo medico.
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