Ciao a tutti, io ho 27 anni e da circa 6 mesi mi sono trasferito in una nuova città. Ho deciso di fare questo perché, mi sono reso conto, continuando con la mia vecchia vita non sarei mai riuscito ad essere felice. Così ho trovato un lavoro lontano da casa (a parte la mia famiglia e 1-2 amici non avevo niente che mi legasse li) e ho cominciato questa nuova esperienza.
Quello che veramente speravo accadesse, era riuscire a conoscere una ragazza, con cui poter costruire qualcosa che mi rendesse finalmente felice. Il fatto è che non sono mai riuscito a trovare una persona con cui stare insieme, fino a tre anni fa questo dipendeva dal fatto che mi comportavo in maniera passiva, sperando che qualcuna cadesse dal cielo davanti a me. Ora che ho capito il mio errore (l'errore di tutta una vita, probabilmente) sto facendo di tutto per riuscire a trovare una persona, convinto che solo stando con qualcuna riuscirei a superare definitivamente tutti i miei problemi (non so, probabilmente sbaglio? io penso che avere qualcuno accanto con cui parlare e che ti faccia sentire importante possa aiutare parecchio :)).
Esteticamente sono un ragazzo normale, so di essere simpatico e abbastanza intelligente, ma per quanto stia provando non riesco a trovare nessuna, ho girato diversi siti d'incontri, ultimamente sto provando con degli eventi che organizzano in città, tipo speed date, etc... l'unica cosa (la più importante credo) è che non ho ancora un giro d'amicizie tale che possa portare poi a conoscere nuove persone.
Il pensiero di essere solo, fa si che quasi ogni cosa non riesca ad acquisire importanza per me, in quanto penso:" che mi importa di questo o quello, intanto io non ho nessuno con me..." ed è sempre stato così.
La cosa che più mi crea ansia è che penso che potrei anche non trovare mai nessuna e che potrei rimanere da solo per tutta la vita.
Io non so, sono "abbastanza" convinto che la mia sia una specie di ossessione e infatti pensavo di rivolgermi ad uno psicologo per cercare di superare questo mio modo di pensare... c'è qualcuno che si trova in una situazione paragonabile o che abbia qualche consiglio da darmi?
Paura di restare solo (per sempre…)
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Ciao. Il discorso è complesso. Per quanto mi riguarda dai 20 ai 28 anni ho avuto diverse storie tutte o quasi nate e sviluppatesi in ambito universitario anche perchè era il luogo che frequentavo tutti i giorni e indirettamente anche la sera... In quel periodo l'ultima mia preoccupazione era quella di restare solo nella vita anzi la vedevo come una possibile scelta anche intrigante sotto certi aspetti. Il trionfo della mia libertà di fronte al mondo. Viaggi, interessi culturali da soddisfare, amici, qualche relazione ma poco impegnativa. Poi dai 28 ai 36 la mia storia piu lunga e importante 8 anni... Chi mi conosce sul forum sa di cosa parlo. Comunque storia finita molto male tra mille sofferenze e disturbi di ansia (anche molto forti) da parte mia. Il pensiero di rimanere soli a vita in questo anno è esisistito. A volte riaffiora sulla superficie e altre volte si inabissa... Forse il fatto di avvicinarmi ai 40 anni un pochino influisce. Cambiano le prospettive. In tutto questo pero devo anche dire che da ottobre 2014 a gennaio 2015 ho frequantato una ragazza stupenda che mi ha fatto di nuovo riscoprire l'amore... Ora non so se avrà un futuro questa storia, forse no, ma comunque mi ha fatto rinascere un'emozione, un sogno. Quindi quello chee ti consiglio è di crederci sempre. Se una donna ti piace e ti senti attratto da lei buttati... Sullo psicologo per una cosa del genere non saprei... Ti direi di no. La cosa che non capisco è un'altra pero... Cambiare città secondo me non aiuta a trovare un'altra persona e anzi all'inizio potrebbe aumentare la solitudine...
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Ciao dario, grazie della risposta.
Sul fatto di cambiare città anch’io avevo dei dubbi all'inizio, comunque lo scopo principale non era quello di trovare qualcuno (quella era una speranza), c'era la possibilità di fare un lavoro che mi piaceva, così ho deciso di rischiare, anche perché non vedevo molte alternative... poi ho colto questa opportunità anche per cercare di cambiare alcuni atteggiamenti che avevo e che mi avevano bloccato in passato. -
Anche io, nonostante che sono indipendente e posso stare anche senza una donna, ho paura di restare solo in futuro, essendo figlio unico e i genitori si sa non sono eterni. So che è un modo sbagliato di approcciarsi alla vita, anche io fino a poco tempo fa' non l'avrei mai pensato, ma ora ci penso, con conseguenti ansie a non finire.
Non credo che la ragazza aiuti a risolvere i nostri problemi, anzi.. potrebbe anche far peggio, prima bisogna stare bene e in equilibrio con se stessi, poi ci si rapporta con l'altro sesso.
Riguardo allo psicologo non saprei che dirti, forse potrebbe aiutare, anche perché non è facile parlare di queste cose con le persone comuni. -
ciao Roy, ho qualche anno meno di te (24 quasi) ma capisco benissimo ciò di cui parli, poichè anche io ci sono passato,,,
spesso alcuni di noi tendono a cercare un punto di riferimento in un partner, a maggior ragione in momenti difficili della nostra vita, quando non gira niente per il verso giusto o quando siamo in un contesto nuovo dove non abbiamo punti di riferimento (come tu che ti sei trasferito da poco).. secondo me è una cosa naturale e umana di per sé, e perchè no, anche 'giusta'. in fondo siamo tutti individui fragili, e spesso con una persona accanto che ci comprende e ci dà forza, il mondo fa meno paura.
il problema nasce quando la mancanza di questa creatura miracolosa ed ideale smette di farci andare avanti con tutto il resto della vita, quando a forza di sognare o rimuginare sulla paura di restare soli si perde di vista sè stessi.
per questa cosa non ci ho dormito le notti, ed è stato il mio chiodo fisso per settimane intere. poi di colpo l'illuminazione: che senso ha disperarsi per qualcosa che potrebbe essere ma non è ancora? prima o poi la persona giusta arriverà e l'essere disperati perchè non è già lì con te non velocizzerà di certo le cose (anzi, semmai instaura un circolo vizioso che ti fa sentire sempre più insicuro e inadeguato e quindi sempre più bisognoso di un angelo che piova dal cielo che ti salvi la vita).
prenditi una mezz'oretta prima di andare a dormire per pensarci razionalmente -
Grazie mille ragazzi per le vostre riflessioni e i commenti... sinceramente all'inizio non pensavo che delle parole, dette da persone a me sconosciute, potessero avere quest'impatto e farmi pensare in maniera cosi diversa da quanto facevo fino a solo qualche giorno prima... è stato un po’ come la tua illuminazione outis
Perciò di nuovo, grazie davvero -
Anch'io, a 26 anni, francamente ho molta paura del futuro e di restare da solo...anche io ero ossessionato dal trovare la ragazza, il problema è che pensandoci NON LA TROVI. La frase "La persona giusta prima o poi arriva" ha francamente fracassato le palle...
Bisogna semplicemente accettare le cose come stanno e andare avanti come meglio si può, con la maggior serenità possibile, accettare qualsiasi cosa, qualsiasi stato d'animo.
RoyHope: anch'io ho quasi sempre vissuto la cosa "in maniera passiva", ovvero nella speranza che qualcuna si sarebbe interessata (e non è mai successo niente, nonostante non sia per nulla brutto esteticamente e interiormente), ma non mi sento in colpa per questo. Ognuno ha il suo carattere, è vero che si può migliorare, ma la perfezione non esiste. E in ogni caso bisogna essere in due per innamorarsi. Se tu ci avessi provato a destra e a manca (come da quello che ho capito fai adesso) prima o poi trovi e vivi l'esperienza, ma a meno di un colpo di c∙∙o stratosferico, non sarà un granchè.
Parlo in virtù di molte storie che sento in giro, che mi raccontano...a volte sono combattuto perchè da un lato, come te, sento il bisogno di condividere la mia vita con qualcuna (che è molto diverso dal farlo con i genitori e un fratello), dall'altro lato sentendo cosa accade in giro dentro di me capisco che forse, dopotutto, non c'è poi tanta gente in giro che meriterebbe una relazione con me. E badate bene che quest'ultima cosa che ho detto non è mettersi su un piedistallo e credersi un Dio, caso mai sono le altre persone con i loro atteggiamenti e i loro egoismi che vanno sempre più in basso...
Quello che voglio dire è che, per quanto dolorosa sia la solitudine (specialmente quella non voluta, come è nel nostro caso), si può accettarla e andare avanti lo stesso. Non è facile? Ovvio, non lo è assolutamente. -
Anch'io, a 26 anni, francamente ho molta paura del futuro e di restare da solo...anche io ero ossessionato dal trovare la ragazza, il problema è che pensandoci NON LA TROVI. La frase "La persona giusta prima o poi arriva" ha francamente fracassato le palle...
Bisogna semplicemente accettare le cose come stanno e andare avanti come meglio si può, con la maggior serenità possibile, accettare qualsiasi cosa, qualsiasi stato d'animo.
RoyHope: anch'io ho quasi sempre vissuto la cosa "in maniera passiva", ovvero nella speranza che qualcuna si sarebbe interessata (e non è mai successo niente, nonostante non sia per nulla brutto esteticamente e interiormente), ma non mi sento in colpa per questo. Ognuno ha il suo carattere, è vero che si può migliorare, ma la perfezione non esiste. E in ogni caso bisogna essere in due per innamorarsi. Se tu ci avessi provato a destra e a manca (come da quello che ho capito fai adesso) prima o poi trovi e vivi l'esperienza, ma a meno di un colpo di c∙∙o stratosferico, non sarà un granchè.
Parlo in virtù di molte storie che sento in giro, che mi raccontano...a volte sono combattuto perchè da un lato, come te, sento il bisogno di condividere la mia vita con qualcuna (che è molto diverso dal farlo con i genitori e un fratello), dall'altro lato sentendo cosa accade in giro dentro di me capisco che forse, dopotutto, non c'è poi tanta gente in giro che meriterebbe una relazione con me. E badate bene che quest'ultima cosa che ho detto non è mettersi su un piedistallo e credersi un Dio, caso mai sono le altre persone con i loro atteggiamenti e i loro egoismi che vanno sempre più in basso...
Quello che voglio dire è che, per quanto dolorosa sia la solitudine (specialmente quella non voluta, come è nel nostro caso), si può accettarla e andare avanti lo stesso. Non è facile? Ovvio, non lo è assolutamente.La solitudine di per sé non sarebbe il male assoluto, però lo è in una società che è ancora strutturata sulla coppia. Penso che se la maggioranza fosse single, a nessuno peserebbe la solitudine.
Purtroppo non basta "non pensarci", la ragazza c'è chi ha facilità a trovarla e chi no.
Poi certo se ci si mette ad osservare bene quello che avviene nelle coppie c'è spesso da mettersi le mani nei capelli, però il pensiero va sempre al fatto che chi è in coppia secondo la nostra mente sta meglio, ha qualcuno con cui condividere gioie e dolori..ha un riferimento. La paura di stare soli per me non è paura della solitudine, ma la paura della mancanza di un riferimento in caso di bisogno. Lo so che è un ragionamento mediocre, ma spero che qualcun'altro possa condividerlo e consigliarmi su come superarlo oppure se l'ha superato. -
La solitudine di per sé non sarebbe il male assoluto, però lo è in una società che è ancora strutturata sulla coppia. Penso che se la maggioranza fosse single, a nessuno peserebbe la solitudine.
Purtroppo non basta "non pensarci", la ragazza c'è chi ha facilità a trovarla e chi no.
Poi certo se ci si mette ad osservare bene quello che avviene nelle coppie c'è spesso da mettersi le mani nei capelli, però il pensiero va sempre al fatto che chi è in coppia secondo la nostra mente sta meglio, ha qualcuno con cui condividere gioie e dolori..ha un riferimento. La paura di stare soli per me non è paura della solitudine, ma la paura della mancanza di un riferimento in caso di bisogno. Lo so che è un ragionamento mediocre, ma spero che qualcun'altro possa condividerlo e consigliarmi su come superarlo oppure se l'ha superato.Sono assolutamente d'accordo, difatti sono anch'io sulla stessa barca. Stavo solamente offrendo un punto di vista alternativo, perchè francamente (parlo per la mia esperienza) se ci si mette nella prospettiva di "avere bisogno di una relazione", per quanto questo bisogno sia assolutamente giustificato e naturale, le altre persone finiscono per avvertirlo e si allontanano.
Risultato: frustrazione e delusione infinite (ripeto, parlo per me). E questa cosa finisce col consumarci dentro. E io non voglio questo. -
Citato da "layton"
se ci si mette nella prospettiva di "avere bisogno di una relazione", per quanto questo bisogno sia assolutamente giustificato e naturale, le altre persone finiscono per avvertirlo e si allontanano.questo è verissimo!
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