malessere psicologico

  • La mia esperienza è la seguente .Lavoro da 14 anni come operaio in un'azienda nel settore gomma plastica e in questi 14 anni si sono succedute diverse situazioni , ognuna con il proprio grado di ansie,tensioni,alti indici di stress e quant'altro.I problemi veri però, sono cominciati diversi anni fa , quando per semplici disturbi alla vista si sono scatenate paure e malesseri come non ne ho mai sperimentate prima.Passavo la giornata di lavoro in preda all'ansia e al timore di come questo o quel difetto si sarebbe comportato .L'unico momento di sollievo era quando andavo a letto e staccavo ,esausto,la spina dopo una terribile giornata .La mia quotidianità e il mio benessere era in base a come la mia vista si comportava , e di conseguenza il mio stato d'animo e l'interesse per la vita.Ho passato diversi anni in questo modo ,cercando rassicurazioni da vari specialisti,per poi smontarle io stesso con paure e dubbi ingiustificati .In un certo modo però la situazione era gestibile , e con il passare del tempo ho imparato a convivere con queste mie paure portandole ad un limite per me accettabile nonostante occasionali ricadute.Dopo questa situazione però ho sbattuto il muso contro un problema ancora peggiore.Un giorno sempre a lavoro , forse per masochismo,semplice stupidità,paura, o tutte insieme mi chiedevo come sarebbe stato se quel profondo malessere da me provato in occasione dei difetti alla vista si sarebbe presentato anche solo guardando un oggetto dell'ambiente.La profonda paura che ho provato in quel momento ha toccato un nuovo record,così come l'ansia e lo sconforto.Da quel giorno qualunque oggetto , movimento , elemento dell'ambiente poteva scatenare questa sensazione di malessere psicologico.Non so spiegare bene il meccanismo con cui avviene tutto questo , ma di sicuro ho delle responsabilità , perchè come ci penso , faccio i danni .L'ultima svolta di questo malessere è stata quella di diventare generalizzato , cioè di non essere più legato ad un singolo elemento, bensì quello di aggrapparsi ad ogni cosa ( pensiero,sensazione,oggetto,stato d'animo,discussione ecc...).Non importa quqle soluzione mi venga in mente , poichè questo malessere vi si sovrappone mettendomi spesso alle corde .Spero di non essere stato troppo cervellotico nello spiagarvi il problema , e se l'ho fatto vi chiedo scusa.Rimango in attesa di vostre analoghe esperienze e considerazioni in merito a quanto scritto e di consigli se ne avete.

  • Guarda,io ho 20 anni fatto da poco,e lavoro i produzione da circa 4 mesi,sempre settore plastico. Io sono addetto alle taglierine. Circa 5 mesi fa' mi è stata diagnosticata una miopia,che sta peggiorando piano piano piano. Infatti a lavoro,anche con gli occhiali,non sempre riesco a mettere a fuoco le cose distanti,certe volte neppure quelle vicine e questo mi manda in ansia perché penso che magari,sto per avere un malore o cose simili. In realtà è tutta una questione di illuminazione. Non so' dove lavori tu,ma io lavoro dentro un grande capannone illuminato da luci alogene,per intenderci quei tubi lunghi e fino che ci sono anche nelle scuole. Ci sono anche finestre si,è entra tanta luce,ma principalmente a illuminare l'ambiente sono quelle lampadine alogene. Ho notato che mi danno un sacco di problemi alla vista. Infatti quando esco perché magari mi servono delle cose,la luce del sole o comunque ambientale è davvero di tutt'altro livello. Subito riesco a vederci meglio. Oggi per esempio,a guardare certi oggetti in movimento quasi mi girava la testa..ero stra teso e non vedevo l'ora di uscire. Tutta via piano piano mi sto rendendo consapevole che a crearmi sto disturbo sono quelle luci malsane. E più sono consapevole di ciò più sto tranquilli. Prova a vedere se anche da te è così. Ogni tanto sempre lavoro permettendo 2 esci anche 30 secondi e fissa qualsiasi cosa tu voglia,vedrai che la tua vista è normale. Rientra a lavoro e vedrai che nel giro di 2 minuti la tua vista farà di nuovo scherzi. Con me è così..andrò comunque da rifarmi la visita agli occhi e cambiare lenti,però lo avviserò anche di questo.
    P.s ho riletto il messaggio che ho scritto,è pieno di orrori ed errori,ma scrivo con il telefono dato che sono senza PC per ora..abbi pazienza,appena mi torna correggo tutto.

  • anch'io ho problemi alla vista da molti anni...mi da fastidio vedere degli oggetti alla luce del sole..preferisco la luce artificiale...ho come la sensazione di impazzire quando sono fuori e guardo le auto...non capisco come descrivere questa cosa...poi mi da fastidio vedere al buio...vedo meno di prima di sicuro...ho fatto visita oculistica ma niente....sicuro un problema al cervello...è fastidioso

  • vi ringrazio per l'opinione e i consigli,ho molto apprezzato.Però la vista è una parte del quadro , infatti la cosa non è più collegata solo a fenomeni visivi.Il malessere che provo lo sperimento anche in caso di un pensiero , un gesto ,una parola o una conversazione .Possiamo dire che è ormai generalizzato,è cominciato con la vista diversi anni fa per poi spostarsi ad altri campi della quotidianità.Non so se si tratta di un semplice attacco d'ansia , di sicuro è una sensazione molto negativa e debilitante .Oggi per esempio ho passato tutta la giornata a tenere a bada il continuo presentarsi di questa sensazione da una parte e a concentrarmi sul lavoro dall'altra.Comincia con il pensiero che potrebbe presentarsi , mentre parlo con un collega, o svolgo una mansione , oppure mentre penso a qualcosa.So che sono io a farmi del male , perchè costruisco io stesso intorno a questo mio problema tutta una serie di paure.
    Per esempio:
    mentre lavoro mi prende il pensiero e la paura che questo disagio mi possa colpire (attaccandosi a qualunque cosa,non solo la vista)
    La soluzione trovata per uscire da questa situazione diventa il nuovo problema , poichè il pensiero e la paura vi si attaccano ,sostituendo il soggetto del primo timore)
    Immaginate una catena , in cui ogni nuovo anello è un tentativo di uscire dal problema ( malessere ).Il primo anello di questa catena è il pensiero e la conseguente paura che quel disagio possa cogliermi.
    Ho cercato di spiegarvi il mio problema meglio che ho potuto , non so con che esito.Tengo a darvi un'idea bella precisa di questo mio disagio,così da avere nuovi pareri .Se non sono stato chiaro non esitate a chiedere e a pormi le domande che ritenete importanti.Più scambio considerazioni con voi meglio è, per cui fatemi sapere cosa ne pensate.Vi aspetto e vi ringrazio per il tempo e per l'aiuto che mi date.Un saluto dall'UOMO (parecchio nevrotico)

  • ciao,
    prima di tutto grazie per il tuo commento nel mio thread, ho apprezzato molto.

    riguardo il tuo problema effettivamente non è chiarissimo quello che provi, ma questo è anche ovvio, non è evidente spiegare le sensazioni.

    questa tua sensazione quando vedi oggetti non è derealizzazione?
    Io l'ho avuta per fortuna solo 2-3 volte ed è molto strana come sensazione.

    Poi le paure successive sono legate alla paura che ti possa accadere nuovamente.
    Non penso che si possa ricercare il problema nelle luci o altro, certo una situazione non confortevole può amplificare un problema esistente, che però rimane un problema separato e indipendente.

    Parli di varie situazioni accadute in passato, negli ultimi 14 anni, che definisci stressanti e altro.
    Sono situazioni che da sole possono averti scatenato dei malesseri?

    Io sono "scoppiato" qualche anno fa in un periodo molto stressante, ma non posso dire che fosse stata la causa.
    La goccia che fa traboccare il vaso è solo una goccia, il problema sono le precedenti milioni di gocce nel vaso.

    Alla fine scoprire la causa è quasi impossibile, anche perché in realtà sono molte (parlo di me, per altri potrebbe essere una singola causa spesso violenta).

    Alla base, sempre nel mio caso, sono convinto che il tutto sia l'eccessiva sensibilità agli stimoli, sono ipersensibile. Anni e anni di sensazioni amplificate che ti si scagliano contro senza sapere come gestirle e di conseguenza non possono fare altro che ferirti e indebolirti.

    Magari sbaglio ma questo mio pensiero, che ho da poco, lo voglio portare avanti. Non so ancora come e cosa fare, ma sono convinto della direzione.

    Anche per questo che questa volta voglio evitare dei medicamenti, perchè è vero che sto meglio ma inibiscono questa sensibilità che malgrado sia eccessiva è sicuramente una parte fondamentale del mio essere.

    Scusa, non voglio monopolizzare il tuo thread , quindi lascio a te la parola :-)

    ciao

    Daniele

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