i miei genitori non mi fanno vedere il mio ragazzo

  • Circa due mesi fa ho conosciuto un ragazzo mio coetaneo (24 anni lui 25 io) che abita a 100km da me. Ci siamo conosciuti tramite un mio amico e li siamo entrati subito in sintonia e ci siamo piaciuti. ci siamo messi insieme e insieme stiamo bene. e' sempre venuto lui a trovarmi nei weekend fermandosi pure in hotel a dormire. ma io da lui mai. i miei non approvano la cosa. soprattutto mia madre è una iena e non si risparmia disprezzo nei suoi confronti. ho il divieto di andarlo a trovare perchè in autostrada non ci posso guidare o muoio in un incidente stradale e in treno mi stuprano e poi là non lo conoscono magari sono persone cattive che mi uccidono. insomma lui pazientemente viene sempre da me spendendo soldi anche se lui lavora. ma nemmeno questo va bene perchè lui da fastidio. da fastidio perchè la figlia sta sempre in giro con questa persona e spende soldi per il cibo e altre cavolate, e non è in casa al sicuro. mi tempestano di messaggi e a volte telefonate per farmi tornare a casa entro una certa ora, se entro mezzanotte o al massimo l'una non sono in casa cominciano pensando che sono morta e insultandomi appena torno, dicendo che sono una figlia degenere. mia madre dice che è una disgrazia enorme e un problema atroce irrisolvibile e impossibile che devo rimuoverlo e che crea disagio e problemi a tutti.
    mi dice talmente cose tanto cattive che non riesco nemmeno a scriverle, riesce a farmi nascere dubbi sulla natura dei miei sentimenti nei confronti di questa persona, facendomi pensare che io sono una che usa le persone e che dovrei lasciarlo perchè non posso renderlo felice. faccio pure brutta figura con i genitori di lui che vorrebbero vedermi almeno una volta e invece non posso. nonostante mi sia ribellata e dicendo che a 25 anni deve portarmi rispetto e non permettersi di dirmi di stare chiusa in casa per il suo bene, ho peggiorato le cose. ma molto peggiorato. comprendo che mia madre abbia dei problemi psicologici fin da quando ero piccola, me li ricordo... e qui sul forum leggo cose che evidentemente non era l'unica a soffrirme (manie, persecuzioni, possessività, violenza..)... ma ho 25 anni...perchè devo essere portata a odiare i miei genitori per il semplice fatto che mi recludono la mia vita?
    ho cercato di fare le cose per bene, l'ho anche presentato ai miei e lui si è posto in modo di aiutarmi a far capire loro che è una brava persona. ma nulla è servito. il loro è quasi odio nei loro confronti. non posso nemmeno andare con due miei amici a trovarlo perchè ...non lo so il perchè....perchè rischio di morire in un incidente stradale e perchè lei vive in ansia che sono in giro in un posto che non conosco e con persone cattive.
    la situazione con i miei genitori peggiora di giorno in giorno, non posso scappare e essere indipendente perchè non ho un soldo da parte, sono invischiata e obbligata a lavorare con loro nella loro società e non posso cercarmi un altro lavoro e andarmene. sono persone ormai che covano disprezzo, odio e rancore nei confronti di ogni altra persona, si isolano chiudendo il mondo fuori e non hanno amici. sono sempre arrabbiati, tristi e pensano sempre ai soldi e al lavoro.
    spesso...molto spesso....ho pensieri nei miei confronti ...di quel genere....porre fine a tutto...
    forse dovrei lasciare questo ragazzo che, nonostante i difetti che ha, è sincero e bravo. forse non può essere felice con me.
    vi prego aiutatemi in quelche modo...

  • Perchè mai non puoi cercarti un altro lavoro? I tuoi controllano le tue e-mail e i tuoi sms? Se ti rechi ad un colloquio devi per forza dirglielo?
    Stando a quello che scrivi i tuoi genitori sono degli egoisti che stanno, deliberatamente o meno, rovinando la tua vita.
    La cosa giusta da fare, ma temo anche la più difficile da praticare, sarebbe mandarli al diavolo.
    La cosa più ragionevole invece sarebbe ritagliarti gradualmente i tuoi spazi, evitando innanzitutto di chiedere loro il permesso per cose che vuoi fare, visto che sei maggiorenne e vaccinata.
    Se vuoi prendere il treno, non devi per forza andarglielo a dire, raccontagli piuttosto qualche sana bugia. E non rispondere al cellulare ogni volta che loro ti chiamano. Devi cominciare a fargli capire che hai diritto alla tua indipendenza e alla tua vita.
    Mollare il tuo ragazzo sarebbe la cosa più sbagliata, daresti loro ancora più potere.

  • perchè sono socia di una società e mi vengono già pagati i contributi. per uscire da questa cosa devo pagare una quota che non ho e che dovrebbe versarla mio padre, ovviamente non lo farebbe. riguardo a questo ci sono state infinite guerre soprattutto violente che non sto a raccontare perchè veramente lunghe.. e senza risoluzione visto che sono qui, nonostante la mia ribellione e tentativi di emancipazione.
    quell oche mi preme ora è comprendere e risolvere il loro astio nel farmi avere un ragazzo anche se abita lontano e perchè non posso andare da lui, nemmeno fossero cannibali.
    non posso prendere il treno perchè semplicemente verrebbero a scoprirlo, perchè lavoro OGNI SANTO GIORNO PURE LA DOMENICA nel loro negozio e quindi sarebbe palese la mia fuga.

  • I tuoi genitori stanno mettendo in atto un comportamento ossessivo non troppo dissimile da forme di violenza psicologica oggi considerate reato.

    Sei un loro possesso: ogni libertà (anche banale) ti è negata o ti è concessa a fronte di un controllo asfissiante.

    Coi tempi che corrono "mollare un lavoro certo" e "scappare da un tetto certo" son soluzioni che non mi sento di consigliare... è anche vero che il lavorare nella società di famiglia ti rende "loro prigioniera"... e nemmeno prendere qualche volta il treno di nascosto secondo me è una soluzione vera a propria... che risolvi ? nulla...

    C'è però una cosa che non capisco... tu lavori nella loro società... ma lavori... lavori 7 giorni su 7 giorni e non fai vita sociale... come fai a non avere un soldo da parte ?... ecco io inizierei da quello... avere del denaro da parte (oltre a possedere quote della società) ti darebbe la forza di fuoco di sbattere i pugni... magari poi potresti prendere una stanza in affitto vicino al lavoro ed iniziare a sganciarti da loro...

    E quando esci la sera spegni il cellulare o lasciali sbattere... che fanno denunciano la tua scomparsa ai Carabinieri ?... e quando rientri a casa ignora quello che ti dicono... hai 25 anni... anche qui che fanno ? ti picchiano ?...

  • La situazione è molto peggio di come me la dite. Le soluzioni che mi consigliate non posso metterle in atto perchè le conseguenze sono litigi violenti e veramente orribili. Sono stati capaci di sminuire la stima in me stessa.
    Riguardo ai soldi..non ho uno stipendio perche il cosiddetto lavoro non lo permette ancora.
    Insomma la situazione è molto complessa e impossibile da riassumere in poche righe.
    Io davvero non so cosa fare, desidero solo essere piu libera e fare quello che fanno gli altri miei coetanei...
    Ma sapetr mia madre cosa mi dice? " non sei piu la figlia di prima, sei diventata una iena e sulla cattiva strada! Vedi di darti una regolata perchè sono guai seri" cioè sono una figlia cattiva perchè esco!perchè mi vedo con una perSona!perchè desidero prendere un cavolo di treno o andare a fare un giro con i miei amici!!! Le ho risposto che cosa avrebbe fatto se avesse avuto una figlia che le desse sempre pensieri e problemi, drogata e ubriaca che andava male a scuola non laureata e mai a casa...risposta "sei ignorante"

  • Che tu non sia più la "figlia di una volta" è OVVIO... a 25 anni non si può essere come a 15... sarebbe grave se non fossi cambiata !!!

    Mi piacerebbe capire in cosa consistono i "guai seri" che intima... ti requisisce il cellulare ? ti chiude in camera ? ti sculaccia ?

  • Che tu non sia più la "figlia di una volta" è OVVIO... a 25 anni non si può essere come a 15... sarebbe grave se non fossi cambiata !!!

    Mi piacerebbe capire in cosa consistono i "guai seri" che intima... ti requisisce il cellulare ? ti chiude in camera ? ti sculaccia ?

    La prima cosa che fa è fare il vittimismo dicendo che sta morendo e mettendosi a piangere e a dare l'isterica. Da piccola mi picchiavano spesso e se riescono lo farebbero anche io solo che le do indietro se osa o toccarmi.
    Ma è un argo,ento che mi fa molto male e nkn riesco a parlarne qui.

  • dicendo che sta morendo e mettendosi a piangere e a dare l'isterica.

    E' un comportamento "non normale"... come "non normale" è vietare alla figlia di prendere l'autostrada per paura di un incidente... simili paranoie, se assecondate, vanno solo a peggiorare... quindi, costi quel che costi, lei dovrebbe capire che può anche minacciare di buttarsi sotto un treno ma ciò non cambierà la tua scelta...

    Da piccola mi picchiavano spesso e se riescono lo farebbero anche io solo che le do indietro se osa o toccarmi.

    Se ti alzasse anche solo un dito, a 25 anni, sarebbe una cosa molto grave... anche dal punto di vista giuridico...

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. I suoi genitori e il sostegno che non c'è 5

      • Polimori
    2. Risposte
      5
      Visualizzazioni
      199
      5
    3. La Marina

    1. Da quando è nato mio figlio non ho più una vita 52

      • andrerdna
    2. Risposte
      52
      Visualizzazioni
      2.3k
      52
    3. Andre73

    1. Sto vivendo un incubo, come posso sopravvivere? 5

      • maria27
    2. Risposte
      5
      Visualizzazioni
      397
      5
    3. Andre73

    1. Un esperimento, una lettera e la solita reazione che fa male 53

      • nonloso1989
    2. Risposte
      53
      Visualizzazioni
      2.5k
      53
    3. gloriasinegloria

    1. Marito emotivamente assente e suocera tossica, sono in crisi 96

      • talpa18
    2. Risposte
      96
      Visualizzazioni
      4.4k
      96
    3. leila19

    1. Quando si scende al sud a trovare la famiglia... 8

      • Polimori
    2. Risposte
      8
      Visualizzazioni
      368
      8
    3. Crisantema