Buongiorno dottoressa vorrei un consiglio,non capisco perche', sono sempre stata cosi'anche da piccola.....
mi piace vivere "in disparte"per evitare pregiudizi ecc...vivo per cosi dire nel mio mondo...fatto a modo mio....Mi piace vivere nella fantasia e non riesco a volte a stare con i piedi per terra....altre volte invece sono stabilissima e anche troppo razionale,sono cosi severa con me stessa da provare perfino disprezzo....mi sento in questi momenti fragile,e senza via di uscita......oltre che al senso di infinito vuoto.
Es ieri mi hanno fermata i carabinieri per i loro soliti controlli....ero agitata e nerv.osa....forse perche'ho un auto vissuta.....e uno di questi continuava a chiedermi se va tutto bene....(avevo il cane dietro libero)...alla fine tutto ok...e questo carabiniere mi ha detto:signorina su con la vita!
Sono tornata a casa e ho pianto per queste paure infondate, che spesso mi perseguitano....
Ora mi chiedo cosa potrebbe essere stato questo processo....un trauma infantile....troppa sensibilita'???
Grazie per l'attenzione.

Sono spesso assorta e vivo "nel mio mondo" perché mi chiudo cosi tanto in me stessa?
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Buongiorno Paranoica Perenne,
lei mi ha posto diverse questioni: una tendenza ad isolarsi, un atteggiamento eccessivamente severo nei confronti di sè stessa, un'eccessiva ansia nell'affrontare una situazione che in ogni caso è oggettivamente ansiogena.
Provo a formulare un'ipotesi: il suo mondo di fantasia potrebbe essere una difesa da una realtà eccessivamente richiedente, lei infatti pretende molto (troppo?) da se stessa, punendosi addirittura con il disprezzo. Ha magari anche il timore che anche gli altri possano vedere le sue "mancanze" (mi ha colpito molto l'espressione "per evitare pregiudizi", ma anche il fatto che lei si fosse già condannata per l'auto vissuta e per il cane, quando invece per i carabinieri non c'era nessun problema).
Non posso dirle se tutto ciò derivi o meno da un trauma infantile; per il resto, oltre alla sensibilità (che se lei percepisce, sicuramente avrà un ruolo) mi interrogherei su un possibile meccanismo per cui, se lei non risulta impeccabile, allora il mondo potrebbe notare tutte le sue mancanze e giudicarla negativamente, da qui anche l'ansia di prestazione nel dover aderire ad un modello troppo alto e irrealistico.
La mia è una supposizione (non la conosco per cui posso riflettere solo sugli elementi che ho a disposizione), spero di averle fornito uno spunto utile.
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