io e i miei limiti

  • ciao vivere, volevo riprendere una parte del tuo discorso....

    dopo qualche anno, sono arrivata alla strana percezione che in realtà secondo me i bambini giudicano molto di più degli adulti. sono molto più diretti, anche perfidi se vogliamo :) non lasciano scampo, oppure fanno sorridere, e tante altre cose bellissime e complicate insieme. Ad esempio, una delle prime volte quando mi resi conto profondamente che erano li tutti in silenzio (che già di per sè... ha un certo effetto.. ) e aspettavano che io parlassi.. beh... se uno non ha paura del giudizio in quei momenti li... :D

    Però, cerco di spiegarlo meglio che posso, avverto allo stesso tempo che è un giudizio senza filtri; paradossalmente, mi sento "in dovere" ma soprattutto in grado di affrontarlo, proprio perchè non mi devo porre alcun problema, se non quello di semplificare (non i concetti, per carità!!! io da sempre sostengo che ai bambini di può presentare di tutto.. ) cosi da farmi capire bene.
    A pensarci bene, la cosa potrebbe essere per chiunque un training eccezionale per conoscersi meglio e conoscere in profondità i reali meccanismi sociali .. perchè anche con i bambini capita ad esempio, di doversi scusare, di dover avvertire di avere mancato alla loro fiducia, e un sacco di altre cose.

    Non so se questo che ho detto è un po' riduttivo, o un mascheramento, eppure quando sono con loro ad esempio, e balliamo la tarantella.. altro che se ci si muove !!!!!
    Non sento tanti filtri e schemi, strutture mentali che invece di solito sono presenti nei rapporti con individui pià maturi.
    Con loro, poi, le volte che mi sento in difficoltà, riesco sempre a sdrammatizzare la situazione, e ci si ride insieme. Dopodiche, il nostro legame è ancora più forte, e di solito c'è una comprensione reciproca anche nel momento in cui divento arrabbiatissima per le loro mancanze.

    Comunque il problema di sentirmi giudicata l'ho un po' sempre avuto, rispetto ai miei coetanei o a persone più grandi di me. Mi sono sempre trovata in ambienti con persone più grandi, per vari motivi, e da un certo punto in poi mi sono sentita a disagio perchè mi sono vista "osservata", un po' presa in giro: molto brava a scuola, sempre isolata perchè mi dedico ad attività alternative (suonare.. roba da solitari). Tuttora,da "grande", anche se mi pesa molto meno, vedo ancora certi giudizi o pensieri in alcune persone, ora semplicemente lo constato, e talvolta mi diverto un po' a provocare . Qualcuno, poi, conoscendomi, "cambia idea", adesempio sul fatto che ci sia sempre l'equazione : si dedica, che so, alla musica classica=persona seriosa e noiosa.
    Però questo muro lo vedo sempre e rimane, alla fine, come si dice spesso, se tutti manifestano un'opinione su di me, bisogna pure prendere in considerazione l'idea che ci sia del vero.. tuttavia a volte dispiace lo stesso, e almeno io in alcuni momenti dove mi sento un po' giù, ci soffro.
    Perchè alla fine, sintetizzando un po', è come se pensassero, o manifestassero, che per il fatto di non saper ballare, o di provarne disagio (ora generalizzo, comprende anche altri aspetti naturalmente), è la dimostrazione che sono una persona "non adatta" per certi rapporti, per un certo tipo di cameratismo, che non vale la pena inserire in un certo tipo di condivisione, e cosi via.
    Ora, dirai: ma non c'è bisogno di stare con gente cosi. Certamente.. solo che a volte queste delusioni arrivano anche da persone cui invece dedichiamo attenzioni o su cui investiamo emotivamente qualcosa.. allora.. non ci si sta troppo bene.

    forse ho confuso vari piani di riflessione... mah
    saluti!

  • cara piano ti dirò la verità mi piace molto dialogare con te,forse perchè anche tu fai delle riflessioni su delle cose che per altri sono banalità mentre per me sono estremamenti importanti.

    si hai ragione probabilmente con i bambini non ci sono dei flitri che in genere impediscono di fare uscire fuori la " parte libera " che noi abbiamo dentro,effettivamente loro sanno anche essere cattivi se lo vogliono,basta leggere i libri di pedagogia su quest'argomento e si vedrà come si rimane delusi nello scoprire che anche i bambini sanno" far male",ma del resto se Gesù considerato da molti un maestro diceva di tornare bambini per poter entrare nel regno dei cieli ci sarà pur un motivo!

    si i bambini non sono strutturati!

    sul fatto che ci vengano affibbiate delle etichette..anche lì c'è molto da dire ,io per esempio. appaio seria..e così io non mi posso mai lasciar andare...,non posso dire parolacce perchè sorprendo,ma perchè mai..io debbo essere per tutta la mia vita uguale??mi sto incasinando anche io..dimmi la verità piano?

    e poi un'ultima considerazione su quello che dici alla fine,sul cameratismo sul fatto che credono che noi non siamo da inserire in certi contesti,io per esempio. ho due care amiche..che ballano la tammuriata...ecco io perchè ammetto che non so ballare e non so cantare..non vengo neanche più invitata a vedere un loro ballo..e sembra non rimanere niente fuori..perchè??

    a presto cara piano

  • cara vivere ti ringrazio per le tue parole!

    Sulla seriosità concordo in pieno... quante volte ! ma io so benissimo di non esserlo.. da altre parti ho scritto anche un post sui miei problemi che comprendono la relazione con il mio compagno... bisognerebbe chiederlo a lui se mi vede seriosa... di solito riesco ad essere molto "normale", io poi sono molto esuberante, anche un po' esagitata... quando non si sa del tutto cosa faccio.
    Devo dire che negli anni ho avuto esperienze e riscontri talvolta negativi in questo senso: ho frequentato seppur superficialmente coetanei o di poco più grandi che sono professionisti tradizionali (avvocati, medici, oppure soprattutto impiegati o legati adambienti aziendali), ho vissuto a milano e li ho lavorato, per cui mi sono trovata in contesti aziendali molto definiti ... ebbene tutte queste volte, finché non si sapeva che io sono musicista, andava tutto anche discretamente bene; qualche volta, io un po'imbarazzata o timida, ma soprattutto direi poco avvezza a certi codici del gruppo. Quando si chiarisce cosa mi preme soprattutto nella mia vita, cioè la musica, allora compaiono evidenti giudizi o pregiudizi... Pur riconoscendo la particolarità della cosa, e tutta la bellezza per l'aspetto artistico.. e cosi via.. si si Se si porta l'analisi più in là, salta fuori, in percentuale.. che il musicista non è una professione (come minimo.. è un hobby, il classico è : ah, si , ma poi di lavoro cosa fai?), oppure luogo super comune, che il musicista o l'artista vive nelle nuvole, ed altre amenità..
    Ora, detto cosi sembra che io mi senta perseguitata, o che mi vergogni di quel che faccio. Ci mancherebbe pure!!! A volte addirittura mi diverto a spiazzare la gente, o a far pesare certe parole, perchè vengono solo da persone maleducate. In ogni caso, tutto questo per dire, che appunto, in tali contesti, diventa quasi automatico un po' alla volta estromettermi dalle situazioni. Può trattarsi di una riunione per un aperitivo, di un'uscita, oppure anche durante una conversazione (questa, poi, è di una delicatezza...!!!).
    Qualcuno potrebbe obiettare che magari io mi metta in tali condizioni, magari per poi compiacermene, ma penso che anche tu possa capire di cosa parlo. Semplicemente, lo constato; qualche volta ho provato a modificare la situazione, ma sembra di elemosinare briciole di condivisione, e a priori, piuttosto sola!
    Il perchè non lo so spiegare. questa gente si sente forte in gruppo, e senz'altro forse è destabilizzata da individui che sono un po' diversi, eppure questo secondo me non giustifica la determinazione ad escluderli.
    Va detto anche che quelle poche volte che magari ho avuto occasione di passare dei momenti in questi "gruppi", situazioni assolutamente tranquille e anche potenzialmente simpatiche, non ho avuto mai una reale soddisfazione, perchè ho sempre avvertito che per parte loro l'esperienza non avrebbe avuto un gran seguito.
    Devo dire che anche volendo confortarsi pensando : non sanno cosa si perdono, gente cosi lasciamola perdere, mi merito di meglio.. non ha molto effetto perchè penso che non si debba nemmeno stare troppo a considerarsi su un piedistallo o lontani, qui non si tratta di voler essere presuntuosi...

  • ciao piano....debbo dirti prima di tutto che mi rispecchio moltissimo nelle tue parole,ma tu ..riesci attraverso le parole a descrivere benissimo tutti i passaggi mentali che in genere anche io faccio,a me capita però per una altro tipo di passione che io ho..non è la musica( e non ti nascondo che mi dispiace tanto,perchè sento che mi manca qualcosa),ma per tutto ciò che è NATURALE.

    io non ho mai fumato,sono astemia,sono vegetariana,amo le cose semplici..tipo anche fare giochi di società,mi piace spaziare con la mente,sono evangelica..insomma appaio a chi mi conosce per la prima volta come una persona forse " fuori dal mondo",fortunatamente chi mi conosce e mi vuole bene ,scopre poi che non sono male...anzi amano sapere quello che io so..perchè riconoscono in me ,no una persona arrivata ..ma "desiderosa" solo di condividere!

    il problema però nasce in quei contesti sociali ,dove le persone credono che solo" lasciandosi andare" si è felici ed io lì sono insopportabile,perchè mi fa rabbia il fatto che le persono credino che SOLO così si stia bene,io mi sento lo stesso LIBERA..,perchè le mie scelte mi hanno portato a vivere la vita con una sensazione più marcata di ARMONIA!!

    e non si rendono conto che quelli che alla fine hanno i pregiudizi sono loro,perchè sono convinti che sia giusto così,io invece non mi precludo niente ,nel senso che amo stare anche con il mis-credente,il fumatore incallito...o l'ubriacone se dovesse capitare,perchè comunque. riconosco in loro la meraviglia della vita, nel senso che tutti possono darci qualcosa.

    ultimamente mi è capitato di andare dal dermatologo e di vedere nella saletta di attesa delle persone di colore..io fremevo ,perchè volevo porre loro delle domande ..su come ad esempio. la loro pelle reagisse ai raggi solari...,loro ( erano due fratelli) mi rispondevano con un sorriso sulle labbra..meravigliati già del fatto che io gli stessi rivolgendo la parola.

    insomma cara piano..riconosco anche adesso che sono uscita fuori tema..ma io ci vedo ancora un'attinenza con il mio discorso iniziale,perchè penso che in fondo i limiti ce l'impongono gli altri..soprattutto quelli che sono PRE-CONFEZIONATI,IRRIGIDITI NEI LORO SCHEMI MENTALI!!

    a presto
    diana

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