le mie storie con le putt@ne

  • Citazione da Gilda

    infatti Angel ti avevo parlato di escort dolci , sensibili , acculturate e profonde ............ e comunque esistono , certo non sulla strada ............. pero' tu non hai feeling cn me ............

    neanche avrai letto qllo che t'ho scritto ........... ora vado a nanna ............. notte kiss

    mannò gilda ho letto, ti leggo sempre, però che faccio, vado a cercare le escort quelle dolci? è una soluzione ragionevole per i miei problemi? è una cosa che entra nel mio budget? tra 10 anni se avrò un minimo di soldi e di autonomia economica e se sarò ancora così solo e così spaiato lo farò, ora posso dire magari, magari, meglio un'escort dolce che un altro sabato sera da solo con i miei pensieri a recriminare sul passato per quello che è stato e per quello che non è mai stato

  • Citazione da RandomBlinkingLight

    Ma...e com'è successo che abiti ancora con loro, o comunque con tua mamma (perchè mi sembra di aver assunto che è così, se sbaglio ignora quanto segue)? C'è qualcosa di al contempo molto masochistico e anche un pò sadico,

    è un'osservazione molto buona, hai la sensibilità per intuire l'aspetto morboso della cosa. una volta vivere ha parlato del rapporto con sua madre, dei suoi tentativi di dialogo, e ha detto una frase tipo è come cercare di scuotere un cadavere. non era un'espressione buttata lì, una cosa priva di senso. oppure: è come scegliere un film horror, è come voler sognare un incubo. io infatti mi sento così, mi sento vivo all'interno di un incubo.

    alcune piccole spiegazioni ci sarebbero anche. nel 1998 un'amica di famiglia mi affitta un appartamento, ci vivo per 1 anno e mezzo. ho un piccolo lavoro, una mezza storia, non penso più alla mia famiglia, ho la sensazione di potermi confrontare con la vita (magari anche da perdente, ma insomma, provarci, confrontarmi, esserci). però la tipa a un certo punto mi caccia fuori, ha bisogno dell'appartamento. allora ne cerco un altro. però a quel punto tornare in famiglia sembra una cosa normale. sono più tranquillo, quindi, perché non dovrei tornare con i miei?

    una stranezza totale, ma forse degna di essere raccontata, è il fatto che io con i miei non litigo mai. non mi piace litigare, non mi piacciono gli scontri. se c'è un problema mi aspetto che venga risolto, non che venga usato come una clava. per cui, molto spesso, non si capisce nemmeno con chi ce l'ho. la comunicazione di un problema non basta. dovrei urlare spaccare tutto e fare cose bestiali, fare dei danni materiali, perché i danni materiali vengono compresi. lo stesso principio per il quale se hai una sofferenza psicologica non conta niente, ma se hai 37.5 di febbre tutti si preoccupano per te. la mia sofferenza psicologica è muta, è gentile, se non ci fai troppo caso non ti dà neanche fastidio.

  • Citazione da pollicino

    , mi sono ritrovato a dover abbandonare tutti gli amici e a vivere rintanato in casa

    Era un periodo in cui passavo il tempo a guardare film su film,

    è una strana cosa che abbiamo in comune, anch'io ho passato 2 anni pieni a guardare film. 2005 e 2006 credo.
    il cinema è molto più di quello che sembra.

    ok... ti chiedo un favore pollicino: puoi chiudere il topic? grazie :)

  • caro angelo,purtroppo non riesco a leggere tutto cio' che scrivete,alcuni post,li trovo dopo alcuni giorni che sono scritti.
    pero' questo,mi faceva venire voglia di scriverti fin dal primo momento.
    Non e' vero che ti devi pentire di averlo scritto,si capiva benissimo che non vai tutte le sere a cercarle.
    Ma io pero' non ho capito bene la tua storia,ma qualsiasi cosa sia successa,trumi di famiglia,o di fidanzate,tu devi dara la possibilita' agli altri di farsi conoscere e farti conoscere.ùùNon e' cosi che trovi affetto,perche' in fondo tu e' questo che cerchi,affetto amorevole,sesso con amore.

    Ma non lo potra' mai trovare da donne che lo fanno per lavoro,per vivere,per tutto ,fuorche' amore.
    Devi cercare quello che vuoi,in ogni possibile donna,devi conoscerla,apprezzarla nelle sue piccole cose,e cercare di trovare un'intesa,che piano piano,vi porti a vivere insieme,magari per sempre.

    E' difficle a speigare,anche perche' molti matrimoni finiscono quando l'amore finisce,ma il segreto e' curarlo un matrimonio,come una pianta,poi se la pianta e' gia' malata dalla nascita,e' chiaro che al primo mancamento di cure,morira'.
    Come il matrimonio,se nasce malato,nel senso contradditorio,o non sopportando alcune cose dell'altro,o facendosi dispetti,o non essendo onesti e sinceri,sara' un matrimonio destinato a finire in mille modi,ma non sara' mai d'amore.

    Io credo che tu abbia avuto coraggio,anche se sotto una maschera, a tirar fuori questo argomento,ma altri tacciono.
    prima che mi rendessi conto di non amare piu' mio marito,e che allo stesso tempo ,l'amore che lui diceva di avere per me,non era vero,ma io cercavo di crederci,di apprezzzarlo,di comprenderlo,perche' non volevo ammettere che non era amore,dicevo che ci fu un tempo,che credevo di non essere portata per il sesso,credevo di essere una fredda.

    allora,ragionavo con il mio cervello,e mi dicevo che questo era mio marito emi voleva bene,e io avevo il dovere di trattarlo con affetto e amore.
    Pero' tutto il mio sforzo,non veniva mai ricompensato,con altrettanto suo moddo di fare,mi mandava via giocando,con delle frasi come :via da me,non toccare il mio oro,stammi lontana che io sono arrabbiato,oppure chiamando i miei figli mentre gli facevo le coccole.
    Col tempo,tutta la mia istintivita',andava via,e con le sue offese,o mancanze di rispetto,o liti per la sua famiglia,il mio corpo,inizio' a rifiutare quel corpo.
    Cosi iniziai a ricordre di quando,amavo il mio amore,di quando bastava solo vederlo per non cpire piu' nulla,e perdermi nella sua vicinanza,di come non opponeva resistenza,seppur timida,con principi morali,ma io amavo solo lui,volevo solo lui.

    E capivo che non ero io la fredda,ma perche' non c'era amore,e lui altrettanto,anni fa,mi dissse che lo avevo reso imponente,che non sapeva piu' come si fa.

    io ci credevo,alla sua onesta',ma poi alcuni suoi atteggiamenti,mi fecero credere che ,forse,faceva,come hai descritto tu,forse avra' provato con qualcuno ella sua ''situazione''.
    certo che con me,non ci provera' piu',ne a me mi verra' l'idea di riprovarci,sto bene cosi,se non c'e amore ,almeno quella piccola scintilla che ti fa tremare e dimenticare tutto,non si puo' nemmeno sognarlo.
    Sogno,invece alro,sogno invece una storia tutta particolare,e ci ricamo,e ci cresco la mia vita,ma se la provo a mettere in atto,nella realta',mi vengono anche qui i mille dubbi.
    E allora,mi rirovo sempre in una situazione strana,mio marito che fa finta che va tutto bene e io che da anni gli dico che volgio la mia liberta'.
    Per adesso,accetta tutte le mie ribellioni,e allo stesso tempo,io sono decisa e non mi faccio piu' intimidire, se volgio uscire con mio figlio alle dieci di sera,esco,o alle due del pomeriggio,esco,cosa che lui odia,che io vada fuori a certe ore.

    Ma poi dove vado? da mia sorella,o a portare il mangiare al cane,o a corre in bicicletta.
    Caro Angelo,tu dici,ma come dal mio discorso,andiamo con i tuoi problemi,ma secondo me,e' un filo di logica,solo per farti capire,che in nessuna situazione e' stabile la coppia,l'essere in due,per fare del sesso.
    Ho letto da qualche parte, che bisognerebbe dividere la cosa,con il partner,quando e' il momento del sesso,dimenticare le altre cose,e pensare solo a quel moemnto,ma la persona non e' fatta come una tv,che schiacci un programma e c'e un canale,e non interferisce altro canale,la vita giornaliera ,in casa,in coppia,in famiglia,e' fatta di legami e di conseguenze.

    come si fa,a fare come dicono se un marito e una moglie,litigano per i soldi spesi male,per una decisone non uguale,lasera,lasciare tutto,fare sesso,e poi riprendere la discussione?
    Io non sono mai stata cosi,ho bisogno di saoere che chi stringo tra le braccia,pensa a me con affetto,con amore,con stima,con trasporto,con rispetto.
    Questa fu una delle motivazioni della mia sofferenza ,di quando stavo con il mio unico amore,vent'anni fa.Quando stavo con lui,in quel moemnto le sentvo tutte quelle sensazioni,ma quando ci lasciavamo,con piccole parole dette male,non speigate,mi rattristavo,mi sentivo usata.
    Ma non l'ho mai preso in giro,non l'ho mai deriso,non l'ho mai considerato nulla,anzi ra troppo per me,e io vicino a lui ero nulla.
    Ma avevo anche un odo tutto mio di pensare ,a come era l'amore,come lo viveo io,con slancio,senza obblighi senza falsita'.

    Ma con la conoscenza di mio marito,con il suo essere presente,con i suoi ascolti alle mie parole,o problemi,mi fece cambiare modo di vedere l'amore come era.
    Cosi ho passato vent'anni cercando di crederci alla tesi di mio marito,ma dopo molte cose,sono tornata a crede in quello che ho sempre creduto io,l'amore e' istinto e complicita' e' rispetto.

    Amare una persona,e' seguirla ad occhi chiusi ovunque,appoggiandola in ogni cosa,ma non per forza,non per dovere,o per tenerlo contento,ma perche' si condivide,si ritrova lo stesso capire.

    Scusami,se ho scritto tanto,e magari come al solito,male,ma sono giorni che leggo in silenzio,a volte cerco di rispondere,e non invio,ma solo perche' le mie risposte sono sempre semplici e a volte incomprensibili,perche' magari sembrano non riferirsi all'argomento,ma che invece per me: si.
    Ciao angelo.buona vita.

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