Prima ho ascoltato per sbaglio una conversazione dei miei genitori , dove dicevano che io non parlo mai con loro , sembro perennemente arrabbiata e per i fatti miei.
E alla fine mi accorgo che è pure vero, ma da un paio di anni è come se io non avessi nulla da spartire con loro, tranne una grande rabbia repressa! Rabbia repressa perchè hanno sempre cercato di soffocarmi fin da quando andavo alle elementari! Mio padre è sempre stato molto taciturno quindi non saprei, mia mamma era casalinga quindi ero costantemente con lei e mi ha veramente assillato ...
Alle elementari il pomeriggio non potevo vedere le amichette perchè dovevo studiare. E anche se avevo già fatto tutti i compiti, era indifferente.
Alle medie stesso identico motivo. Poi non potevo uscire per il paese con un'amica, neanche a 100 metri da casa e l'unica volta che l'ho fatto mia mamma mi ha seguita. Non potevo andare ai pigiama party perchè papà non voleva che dormissi fuori. Una mia amica che andava tutto giugno al mare insieme ai suoi genitori, mi invitava continuamente a andare da lei una giornata e i miei non mi mandavano perchè poi "saremo stati in debito e quindi costretti a re invitarla"
Alle superiori mia mamma a fine anno andava a vedere i cartelloni dei risultati, copiava tutti i voti dei miei compagni, tornava a casa e faceva le medie, confrontava con gli anni passati e poi mi rinfacciava il tutto per almeno due settimane , dalla mattina alla sera, senza tregua!
Non ho quasi mai portato amiche a casa, e quelle poche volte che l'ho fatto, mio padre si è dimostrato scocciato e mia madre ci ronzava attorno come se fossimo state oro, a tavola quasi ci imboccava. Inutile dire che non ho più fatto venire nessuno.
Inoltre i miei non si sono mai preoccupati dello stato in cui era la casa (ovvero sverniciata esternamente, con i muri interni con le strisciate nere del termosifone, le stanza spoglie , nessun salotto nonostante ci siano ben 11 stanze disposte su due piani ...) mentre io me ne sono sempre vergognata, perchè fin dalle elementari i miei compagni di classe mi prendevano in giro per la recinzione arrugginita. E badate bene, non ci mancano i soldi !! E' semplice disinteresse ...
Sto da un anno e mezzo con il mio ragazzo, e non l'ho mai presentato ai miei e nemmeno ho intenzione di farlo ... una paio di volte mia mamma me l'ha chiesto e io ho risposto sgarbatamente che non lo conoscerà mai perchè si sentirebbe soffocare anche lui qui e poi non sono affari suoi. Ci è rimasta male, e sono stata cattiva ma io non mi sono sentita in colpa, sapete perchè? Perchè per diversi mesi le ho raccontato di lui e delle amiche dell'università e una volta l'ho sentita che SPARLAVA con mio padre proprio di queste persone, non conoscendone nemmeno una.
Per lei è inconcepibile che viaggi col treno per andare dal mio fidanzato (non è di qui, vi abita solo per l'università) perchè vederlo una volta ogni 10 giorni è anche troppo. :pinch: Per lei i colleghi fuorisede che vivono da soli, lo fanno perchè hanno qualche tornaconto economico e rientrano in loschi giri simil mafiosi
Per lei quando vado tutto il giorno all'università, non vado a lezione ma vado a girò per la città!! cioè questo vuol dire che non si fida nemmeno di me!
Ho conosciuto la mamma del mio ragazzo e mi ha trattata come se fossi una nuova figlia ... il nonno ogni volta mi guarda con aria innamorata! Anche lei è una casalinga, ma non passiva... si diverte a cucinare, legge molto, si guarda un sacco di film, per impiegare il tempo si è messa a imparare una nuova lingua oltre l'inglese, si appassiona dell'arte , della musica ... nonostante sia vedova da circa 3-4 anni ha una voglia di vivere e una risata travolgente. Mia madre è tutto il contrario, una persona perennemente arrabbiata e se è "contenta" ti rintrona così tanto di chiacchiere che non ti da nemmeno la possibilità di parlare; non ha interessi di nessun tipo ... passa la giornata in casa a pulire, dormire, guardare la tv e ogni tanto va in giardino con i suoi fiori, non parla con i vicini e evita tutti ...
Quindi io da diversi mesi parlo con i miei solo lo stretto necessario, a cena guardo un telefilm alla tv e poi me ne sto per conto mio il resto della giornata. Non racconto niente nè di quello che m succede , nè di quello che mi piace perchè loro non hanno nessun interesse a parte lavoro e famiglia e giudicano i miei inutili.
Forse sbaglio, ma anche se cerco di parlarci, specialmente con mia mamma, è come se mi stessi strappando degli organi vitali!

Zero dialogo in famiglia
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Hai provato ad esporre i tuoi disagi ai tuoi genitori?
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Sarà una visione distruttiva, ma in casi come il tuo io sono per la non-partecipazione.
Innanzitutto bisogna vedere quanto può essere produttivo avanzare un dialogo, nella maggior parte dei casi non lo è, perché molto spesso situazioni come le tue, sono prodotte da fattori un po' complessi in cui è difficile venire a capo.
Già dalla descrizione di tua madre emerge un personaggio rigido, che per conseguire le proprie convinzioni non è sceso a compromessi nemmeno sul benessere di una figlia (farti socializzare tranquillamente, non reprimerti)...Tutte azioni che ai genitori devono venir spontanee per amore di veder crescere un figlio felice. Questo vuol dire che i suoi schemi sono più potenti dell'innato buon senso e lo sono sempre stati.
Quanto può essere utile parlarne ora? Ottenere un cambiamento da parte di tua madre tramite un dialogo è una visione fattibile?
Nella mia situazione di figlia ho capito di no. Quando mio padre è a pranzo o a cena, io ormai ho perso l'abitudine automatica di sedermi, e sono anni ormai. In sua presenza parlo lo stretto necessario e quando sproloquia lo ignoro, stringendo i denti perché in me è ancora viva la reazione di figlia che vorrebbe contraddirlo, ma solo perché il suo modo di essere mi ha ferito e sfiduciato e ancora continua a scalfirmi.
Chissà che colpo se un giorno capisse che è stato lo spunto perché cominciassi a cercarmi altri padri spirituali nei libri che smentissero tutto cio' che mi ha trasmesso, perché era nocivo.
Il paradosso genitoriale è questo, a volte sono l'insegnamento e lo spunto di cio' che non bisognerebbe essere o diventare. Diventando uno dei moniti più indelebili nella vita dei figli.
Quando la tua individualità sarà più formata, smetterai di infrangerti su questa cosa. Il figlio per natura è predisposto all'abbandono dei genitori (e meno male) però quando i tempi per lui saranno maturi.
Se puoi non crucciarti del passato anche se è difficile dato che è anche un po' di presente, prendi quel buono che possono ancora darti (possibilità di studiare, di formarti) e cerca di vivere il più serenamente possibile tutto il resto. -
Secondo me e' arrivato il momento di confrontarti con i tuoi genitori. Hai un ragazzo che ti sostiene.Liberarati delle catene che ti impriogiano.Parla liberamente. Credimi enersi tutto dentro e' solo peggio.Parla come hai fatto qui e vedrai che andra' meglio
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