Di nulla.
Cosa intendi per normalmente Luca? e che genere di ambienti frequenti se i tuoi amici si allontanano, perchè lo fanno, te lo hanno mai detto?
Mi sembra di aver letto che scrivevi poesie, giusto? ma erano romantiche o alludevano al sesso?
Credo che la tua, più che apatia, sia un condizionamento o una forte paura nel mostrare ciò che sei!
Il sesso opposto ti attrae ma evidentemente non riuscendoti a rapportare con le ragazze, ti convinci che non ti interessa, ma questa è una bugia lo sai anche tu!
Per caso vai da un terapeuta? ne hai mai parlato con lui? che dice?
Quando dico che mi comporto normalmente, intendo dire che quando incontro una ragazza la saluto con un sorrisone incredibile e con tanta gioia, le chiedo se ha piacere di dirmi il suo nome, poi, se ha piacere, parliamo un pò di com'è il tempo, se domani pioverà, di che musica le piace, di cosa fa nella vita, di che libri le piace leggere, di che studi fa, etc. Io, coi ragazzi con cui uscivo, ho sempre frequentato pizzerie e locali in cui si beve; da ultimo sono andato a casa di uno di loro a sorbirmi una partita di calcio, sport che a me annoia veramente tanto. Con me non hanno mai parlato di allontanarsi, ma mi hanno visto cattivo molte volte e io avrei dovuto rendermi conto che il fatto di diventare cattivo (e con diventare cattivo intendo arrabbiarmi) è un campanello d'allarme che va sempre e comunque preso in considerazione perchè quando scatta significa che ti senti a disagio. E tutte le volte che succedeva, loro mi dicevano: "Taci, tu non ci capisci. Ti stai comportando da vittima. E il vittimismo a noi non piace". Ti devo dire che in realtà alcune avvisaglie le ho avute. Per due volte mi avevano proposto dei viaggi; la prima volta a Ginevrae la seconda volta a Parigi, ma non siamo mai andati né a Parigi né a Ginevra, e io questo gliel'ho sempre fatto notare; loro mi hanno sempre detto di no, ma secondo me sono andati sia a Ginevra che a Parigi.
I problemi sono iniziati il giorno dopo che ho vissuto quella bellissima esperienza che ho spiegato brevemente in uno dei miei threads: per farla breve, quando la mia migliore amica mi ha accarezzato la faccia dicendomi: "Che bel ragazzo che sei!", perchè i miei amici non riuscivano a capire che cosa avesse di straordinario un'esperienza del genere. Io invece cominciavo a sentirmi diverso, perchè cominciavo a maturare una consapevolezza diversa e cominciavo a leggere con occhi diversi il mio frequentare la Sacra Scrittura e il mio abbeverarmi alla fonte della vita. Tra l'altro poi, dovunque mi trovassi, tutto ciò che volevo era dormire accanto alla mia migliore amica per farle capire che desideravo che lei mi stesse vicino. Neanch'io comunque, sapevo spiegarmi perchè mi sentissi diverso, ma ero cosciente di vivere un passo biblico ben preciso, anche se non sapevo dire quale. Adesso invece so qual è: si tratta di Ger 20,7-9: "Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso. Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me. Quando parlo, devo gridare, devo proclamare: "Violenza! Oppressione!". Così la parola del Signore è diventata per me motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno. Mi dicevo: "Non penserò più a lui, non parlerò più in suo nome!". Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo". Tranquillo, ti spiego cosa vuol dire: sostanzialmente, il profeta Geremia dice: io non profeterò più in nome del Signore e non penserò più a lui, perchè mi fa dire delle cose che per me sono oggetto di scandalo!; però, anche se lui si sforza di non profetare più nel nome del Signore, c'è una forza a cui lui non può umanamente resistere. Tornando a bomba, è più o meno la stessa esperienza che ho vissuto io. Sì sto andando da un terapeuta e mi ha detto che è solo paura e che mi devo buttare.