Mia cara Arianna,
Dunque non ce l'hai fatta e spandi parole biliose sulla tua ex facoltà e su chi, al contrario di te, c'è riuscito. Bene.
Parole biliose? Ghghghghg
Ok, raccontiamoci la favoletta che ingegneria è come Highlander e ne sopravviverà soltanto uno, quello dotato di intelletto superiore come te.
Però ti consiglierei di evitare questa argomentazione, altrimenti si capisce cosa stai facendo. Magari qualcuno si chiede perché sei scattata in questo modo per un mio post che parlava della mia vita, cosa ti abbia smosso dentro.
CitazioneMostra di PiùPeccato poi con quella media, lasciare. Mi spiace per te...che hai perso il filo.
ghghghg ha fatto la battuta, il filo di arianna, applausi a scena aperta. Peccato che tale senso dell'ironia le faccia difetto quando si tratta di sé, e basta vedere come è scattata in questo 3d
Veniamo brevemente a me.
110/110 lode, Università degli studi di Genova, laurea in ingegneria chimica 22/7/99, vecchio ordinamento, quinquennale.
Prove sperimentali della tesi presso l'università tecnica di Vienna, “Studio sperimentale e progettuale di un impianto di clean-up per un gas proveniente da gassificazione di biomasse e finalizzato all’utilizzo in celle a combustibile”.
Nessun albo, ho lavorato dal 2000 a tempo indeterminato come dipendente di due primarie aziende del settore energia, in una come capo manutenzione e ora in un'altra come buyer dedicato al service. Ho passato l'esame di stato e se un giorno avrò bisogno di iscrivermi all'albo, mi iscriverò.
Quanto alle difficoltà incontrate nel corso degli studi mi è solo mancato il papà nel 97, pensionato ex ferroviere, e mi è rimasta la mamma, pensionata e invalida al 90%.
Ora che hai finito con la tua solita autopromozione, ti invito a ricordare che questo non è il forum degli ingegneri, dove saresti una tra tanti, ma di persone che hanno problemi e questo è il 3d di una ragazza che ha problemi con lo studio. Che ha dei problemi che non sta a me o a te quantificare, non li ha superati ed è in piena crisi. Mi spiace per il babbo, ma prima di digitare i ditini sulla tastierina dovresti chiederti se magari non hai a che fare con persone che - come te - hanno avuto problemi nella vita. Almeno in un forum così, diciamo che sarebbe il caso di reputarlo plausibile e automoderarsi preventivamente, per chi si pone il problema almeno.
La tua laurea non ti ha impedito la castroneria di cui sopra, indi ti invito a non usarla (la laurea) per umiliare le persone o sminuirne le opinioni altrui senza entrare nel merito delle stesse, ma ridicolizzando a livello personale. Non è un modo di fare accetto dalla netiquette, se non altro, e una laurea non è un lasciapassare per certe derive. Né sei la sola ad esserti laureata a livello italiano o a lavorare, sei una tra migliaia e migliaia di persone, giusto qui dentro puoi usare un'argomentazione del genere per zittire qualcuno come hai provato a fare con me. Il che non è un titolo di merito, mi spiace tu non te ne renda conto. Poi se vuoi confrontiamo anche i voti delle superiori, delle medie e delle elementari, facciamo una media pesata e stabiliamo chi ha diritto a scrivere nel forum, mi sembra congruo col tuo modo di ragionare, no?
Se non te l'ho fatta notare, la castroneria, è perché non è mia abitudine ridicolizzare gli altri come hai cercato di fare tu in questo 3d con me e come è tua abitudine consolidata, tirando in ballo cose tipo i congiuntivi. Dall'alto di quel nick, poi, ci vuole un coraggio (ndArianna).
Tra parentesi, non ho mai scritto che sono passati mesi dalla tua castroneria. Evidentemente devi averne scritte due e una deve essermi sfuggita, che dirti.
Ti ho mai rotto le scatole in questo forum, ingegnere? Non mi risulta. Potevi fare altrettanto, sarebbe stato corretto, diciamo.
Perché vedi, come lo fai tu possono gli altri, se evitano non è certo perché non ci arrivano. E' che non è il caso, specie qui. E' come sparare sulla croce rossa.
Se mi dai dell'ignorante che non ce l'ha fatta e che a differenza tua non sa cosa sia la serietà e l'impegno, ti rido dietro. Dieci volte, non una. Non solo per quello che ho visto in facoltà per anni, ma per quello che scrivi: il tuo curriculum non mi impressiona più di tanto, ne ho visti di migliori e da parte di chi castronerie come la tua non le ha mai neanche pensate. Né è la tua stima ad interessarmi a questo punto, mi interessa ricordare di averla avuta da chi a differenza tua ha molti altri titoli nella manica, decine e decine in più di te e a differenza tua, prima di giudicarmi ha esaminato la mia preparazione, e se mi ha stimato è a ragion veduta, voglio sperare. Non per partito preso come te: mica sei un mio prof, sai? Non hai titoli per giudicarmi come hai fatto in questo 3d. Non li hai per preparazione, né per motivi fattuali: non mi conosci, non sai niente di me, stai giudicando un avatar in un forum e parli di serietà e impegno. C'è un che di sottilmente comico in tutto questo.
Se non eri d'accordo con la mia opinione ed esperienza di vita riportata in questo 3d, potevi entrare nel merito della stessa riportando la tua, invece - e stai continuando a farlo tra le righe - sei entrata nel merito della mia persona cercando di trasformare una testimonianza più che legittima (anche perché non abbiamo frequentato la stessa facoltà) in una stupidaggine che sarebbe tale solo perché tu c'hai la laurea e io no, quindi le mie sono valutazioni biliose per principio, perché tu sei tanto brava e "io non ce l'ho fatta". E' un modo di fare di una meschinità oscena, specie in un forum come questo, e mi spiace tanto tu non te ne renda conto.
Mi verrebbe da chiederti: se tu sei tanto brava, qui che ci fai? Ma non te lo chiedo, perché la risposta mi sembra evidente.
La mia non laurea non rende stupidaggini ciò che ho scritto. Anche perché io la media del 29 l'ho presa non rifiutando MAI un esame, MAI sono stata bocciata: le mie non sono valutazioni basate su incapacità personali e il mio libretto lo attesta. Libretto firmato da gente che a differenza tua ha la competenza e il titolo per esaminare e soprattutto ha avuto con me dei contatti molto più intensi di quanto possibile qui, intensi e mirati a valutare la mia preparazione. Ma evidentemente quel mio post deve averti smosso qualcosa dentro se neanche un minuto dopo ti sei affrettata a giudicarlo sicumera di una che non ce l'ha fatta, che non sa cosa sia impegno e serietà senza neanche interessarti di capire cosa intendessi. Sono cose che ho sempre pensato, anche quando frequentavo e la mia vita era in regola, e se le penso è perché potrei spiegarle con decine e decine di esempi. Ma ovviamente c'è qualcosa che ti urta in tutto ciò e quindi devo essere messa in ridicolo perché non tolleri un'esperienza sul campo diversa dalla tua. Ora: la mia vita è andata a meretrici e per me non è argomento da battutine, anche se a te evidentemente diverte molto e trovi simpatico farci su un po' di ironia gratuita. Anche perché hai dimostrato in questo 3d una certa mancanza di spirito autoironico, se qualcosa ti tocca, sei molto seria quando si tratta di te. Non prendo lezioni di serietà e impegno da te, non da una che apre bocca e dà fiato, forummisticamente parlando, perché nelle tue risposte non ci metti né serietà, né impegno a cercare di capire. Tu hai la tua vita, tu hai avuto i problemi, e gli altri scrivono stupidaggini perché l'uva è acerba, che ci vuoi fare. Non so cosa ti faccia pensare di poterti permettere questo atteggiamento, non di certo il titolone che hai appena sfoggiato: ti ripeto, non mi impressiona, ne ho visti tanti di ingegneri con titoloni meglio dei tuoi e so come hanno passato ogni singolo esame perché me lo ricordo. E oggi - mi spiace ammetterlo - hanno fatto carriera migliore della tua. Giusto qui puoi vantarli, altrove sono normali e io ho frequentato un ambiente dove sono normali, non mi impressiona.
Pure la data della laurea c'hai messo, come se interessasse a qualcuno sapere se ti sei laureata in sessione estiva o invernale.
Devo dire che ti avevo sopravvalutato, almeno a livello umano, e non è una considerazione che mi piace fare.
CitazioneMostra di PiùVenendo alla nostra amica e collegandomi alla mia esperienza non posso non ripeterle la domanda in merito al fatto se le piaccia o meno studiare a ingegneria. E' la chiave di tutto, se non piace, non ha senso andare avanti, tanto più in un corso così pesante come ingegneria meccanica.
Buona parte del suo post è incentrato sul fatto di non fare amicizie e dunque non dare esami, ma improntare i propri successi scolastici sulle compagnie non porta a molto.
Ciò non toglie che ripassare e chiarirsi i dubbi con gli altri sia positivo e stimolante, così come è bello uscire insieme con i compagni di corso (io avevo fatto un bel gruppo festaiolo con i piemontesi fuori sede), ma non è certo lo scopo di essere iscritti ad una facoltà.
Questa la mia opinione.
Ed infatti è proprio ciò che hai scritto. Cito testualmente:
"A ingegneria si va per studiare, poi se ci escono degli amici e delle uscite bene, ma lo scopo non è quello.
A te piace ingegneria?"
Devo dire che hai un concetto della sintesi un po' personale, ma sono contenta che - molto spontaneamente - hai avuto modo di esplicitare ciò che intendessi, eri troppo impegnata a farmi passare come la volpe che svilisce l'uva distante.
Ritornando al 3d, e sperando di poter parlare in santa pace dell'argomento del 3d senza ulteriori sarcasmi e attacchi personali di chi non tollera lontanamente la possibilità che il proprio pezzo di carta e la propria posizione sociale possano essere messe in discussione, neanche in modo indiretto e non a lei riferito, e quindi scatta e cerca di ridicolizzare un altro utente, senza il minimo tentativo di capire di cosa si parli...
ripeto, vediamo se si può tornare in 3d:
direi alla ragazza di cui sopra di non scoraggiarsi se vuole diventare un ingegnere, è il requisito fondamentale. A lezione non capire è assolutamente normale, perché i prof ti bombardano di informazioni e hai a malapena il tempo di copiare ciò che scrivono alla lavagna (e neanche sempre). Capisci dopo, quando studi, e a volte è necessario rileggere più volte e aver integrato con altro per mettere il puzzle assieme. Ovvio che se salti delle lezioni poi diventa difficile: si va per stratificazione di informazioni, se ti perdi le basi non vai oltre. Se poi, come succedeva a me, non hai libri di testo, diventa impossibile.
Quindi prima regola: darsi una regolata. Andare a lezione, andare a fare gli esami, non rimandare. Tanto male che vada ti bocciano, ma se non ci provi ti bocci da sola. Non hai molto da perdere.
Perché quanto ho scritto significa che ce la puoi fare, anche partendo da zero in questo momento, se dai un taglio completamente diverso al tuo approccio: meno pippe, più pelo sullo stomaco. Non sei stupida, è normale avvertire il desiderio di rapporti sociali e soffrirne se non ne hai, non c'è niente di sbagliato in te. Devi solo tirare la carretta e non scoraggiarti. Puoi fare figuracce ad un esame, può capitare: non sarai la prima e la sola, anzi è pratica comune, anche di chi a posteriori se la tira. Anzi, la mia esperienza personale è che se la tirano proprio quelli che hanno un conto in sospeso con le figuracce. Rimozione, così si chiama.
Non è un caso che ingegneria sia considerata selettiva, e se lo è è proprio perché gente viene continuamente bocciata, anche quelli che si laureano.
Però quando poi l'esame te lo sei preso, non conta neanche come (se a fortuna o meno), alla fine ti ritrovi col pezzo di carta e tanti pezzi di carta sono stati costruiti proprio così. Se ti metti in discussione in modo deleterio, se vai in crisi, se perdi il ritmo, se cominci a sentirti ignorante o stupida non vai da nessuna parte. Le capacità contano fino ad un certo punto, la cosa più importante è tenere botta e ridimensionare le tue aspettative sulla vita sociale e ciò che pretendi da te. Non devi essere intelligente o meglio, semplicemente non devi scoraggiarti a priori. Non pretendere una conoscenza puntuale degli argomenti, perché la materia è così complessa che se ne sfiora solo la superficie. La maggiorparte degli studenti di ingegneria non ha la minima idea di come muoversi non appena si esce dagli esempi ben modellati, di interesse tecnologico, o si rimuovono alcune condizioni semplificative, ed è normale che sia così. La differenza è che alcuni neanche si rendono conto che c'è tanto altro rispetto a quanto da loro studiato, pensano di sapere. Ingegneria non è una facoltà che premia lo studio, perché se vuoi capire, se vuoi approfondire e farti domande, per laurearti ci metti 30 anni.
Il discorso è: te la senti? Se è quello che vuoi, formatta il cervello e riparti da zero, senza riflettere più sugli anni passati perché è un pensiero deleterio, che non aiuta, anzi ti danneggia. Una zavorra mentale che ti allontana dalla meta. Cancella tutto e riparti da zero in modo diverso. Se non te la senti, lascia perdere e prova a cambiare facoltà o a dedicarti a cercare lavoro. Questo è il mio consiglio spassionato, fanne quello che reputi.