Che bello questo sito. Abbiamo nascosto il post di effimero perche' risulta nella tua lista ignorati... Bene bene.
Dallo psichiatra
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effimero davvero credi che riuscirai a guarire cosi,siamo ancora a questo livello? queste medicine sono sintomatiche appena tolte torna tutto.Non ci sono ricerche o dibattiti da fare,è cosi.
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poi si dice "alLO psichiatra" e non "al psichiatra"... oppure anche gli strafalcioni grammaticali rientrano tra gli effetti collaterali degli SSRI?
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magari (dico MAGARI) soffri di una particolare depressione detta "mascherata", che si manifesta con sintomi ansiosi o somatici..
5 gocce sono pochissime, in genere per un effetto decente ne servono almeno 15-20. Se escludiamo una suggestione molto potente... è probabile che il tuo ansiolitico abbia "liberato" i sintomi depressivi sottostanti al disturbo d'ansia. Prova a riferire la cosa allo psichiatra....Io ascolterei il consiglio di Elair
Ricordo che nella prima esperienza con le benzodiazepine mi somministrarono assieme SSRI per evitare un' eventuale risposta di una qualche depressione "mascherata" . Per quanto mi riguarda nell' attuale per avere effetti collaterali del genere che descrivi Gabriele, dovrei prendere un dosaggio molto più alto di 5-6 gocce..
Facci sapere come valo psichiatra non fa psicoterapia, almeno alla prima visita..
Uhm..ma credo che alla prima visita si faccia un primo incontro conoscitivo con qualsiasi psicoterapeuta; come fa ad essere impostata una psicoterapia senza che prima si capiscano le problematiche del paziente ? Sbaglio ?
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Gabriele, come sta andando adesso?
Passato l'effetto?
Come sono stati i primi giorni di medicazione?Trai qualche sollievo?
Ti sei informato per il psicologo? -
effimero davvero credi che riuscirai a guarire cosi,siamo ancora a questo livello? queste medicine sono sintomatiche appena tolte torna tutto.Non ci sono ricerche o dibattiti da fare,è cosi.
Argomentazione brillante.
Aspetta che scrivo una mail commossa alla OMS, all'American Psychiatric Association, al Journal of Clinical Psychiatry, alla Facoltà di Neuroscienze dell'Università degli Studi di Siena ed ad ogni altro team o associazione, per dirle che sospendano immediatamente le ricerche e pubblicazioni sui trattamenti farmacologici delle malattie psichiche perche sono inutili.
Fede, già il fatto che siano sintomatiche è una cosa enorme, un aiuto gigantesco. Un prezioso alleato per un percorso verso una qualità di vita accettabile.
Io sono totalmente favorevole al percorso d'analisi, ma mi lascia veramente perplessa tutto questo DENIGRARE i percorsi farmacologici. Sono convinta che in determinati casi la terapia psicologica non può neanchè essere iniziata senza prima avere un minimo di controllo sui sintomi.
Non è detto che sono infallibili.
Non è detto che sono per tutti.
Mi chiedevo, semplicemente, come mai, c'è così poca gente disposta a provare un serio e duraturo percorso per VEDERE se sono d'aiuto o meno in quel caso specifico, mentre la risposta standard è quella data da decine e decine di articoli letti al passare che affermano senza basi scientifiche nè fonti affidabili che i farmaci per la cura delle malattie mentali sono il diavolo in persona, colpevoli d'assopire le popolazioni ed impedire ogni guarigione, mentre non si da il sufficiente spazio all'azione salvifica che questi stessi medicinali esercitano su milioni di persone che altrimenti non potrebbero avere un minimo di capacità d'interagire o riemergere all'ambito sociale.
Ne usiamo troppi?Provabile.
I medici non sono abbastanza preparati e analitici quando li prescrivono? Può darsi. Ma è la miglior opzione che abbiamo.
Fanno male?Come tutti i medicinali.
Ma quello che continuo a chiedermi è perchè la prima reazione che vedo nei frequentatori del forum e in molti altri ambiti è quello di dare addosso al medicinale e basta. Senza un minimo d'approfondimento. Pochissime o inesistenti voci favorevoli.
In cambio si trovano profeti di ogni tendenza o moda naturalista, a offrire soluzioni fai-da-te, senza conoscere portata o gravità del problema.
Forse gli ansiolitici non sono la soluzione per Gabriele. Forse il medico non era abbastanza coinvolto o interessato.
Ma la soluzione principale, secondo me, dovrebbe essere cercata ALL'INTERNO dell'attuale scienza medica, dove ogni singola iniziativa o sforzo viene garantita da un numero di passaggi, analisi, controlli, test, precauzioni, garanzie e vigilanze che sono totalmente inesistenti in altre opzioni. Dove c'è la possibilità di rivolgersi ad un medico più preparato, competente, interessato, dove ci sono percorsi d'aiuto delineati da un'infinità di parametri diagnostici.
Ditemi una, una sola voce che si sia levata con tale enfasi e decisione per condannare l'uso di metodi naturali (anche per il trattamento di casi gravissimi) quanta viene usata per annichilare il CORRETTO uso di farmaci psicotropi.
Voglio vedere se queste persone rinunciano con la stessa identica fermezza la radioterapia o la chemio nel caso contrassero un cancro fulminante, metodi della scienza ufficiale, che come sapete, sono fra i più tossici e contestati dell'attuale farmacologia.
E la quantità ASSURDA di pregiudizi ingiustificati che circondano i psicotropi sono un danno serio, reale e pericolissimo per chi, purtroppo, si trova ogni giorno ad affrontare l'esistenza con un carico di disperazione e confusione superiore alle proprie forze e a quelle di chi lo circonda. -
dai,tra 10 anni quando starai ancora cercando il farmaco giusto ne riparliamo)
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Non prendo farmaci da 5 anni.
E per me SI sono stati un valido aiuto (ma anche un rischio, non lo nego).
Non ne ho più bisogno.
Non ho più avuto periodi di depressione o ansia.
Forse ho avuto solo una botta di c∙∙o, chi può dirlo? Forse sono cresciuta, maturata attraverso la psicoterapia, chi lo sa?
Non dico che si deva fare SOLO una cura farmacologica.
Dico che, secondo me, se si è seriamente intenzionati a cercare un percorso per stare meglio BISOGNA PROVARE ANCHE QUELLO, perchè è ciò che la scienza moderna mette a disposizione OGGI. -
basta non incamponirsi sempre nella stessa cosa se non funziona,nessuno è padre eterno qui nemmeno e soprattutto i medici..
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Non mi pare che la situazione sia questa.
Gabriele è andato PER LA PRIMA VOLTA da uno psichiatra.
Che le ha consigliato un farmaco.
Al primo, minimo (e normalissimo) problema con quel farmaco, i reiterati consigli che vedo dare dagli utenti è: MOLLA IL FARMACO.
Questo, dopo un paio di giorni.
Non mi sembra un caso di incamponimento.
Mi sembra invece un caso di estrema superficialità e menfreghismo nelle risposte.
Nessuno è il padreterno e la scienza ufficiale non ha TUTTE le risposte. Ma è lo strumento migliore che abbiamo per affrontare i problemi che quotidianamente ci troviamo davanti.
Se si ti rompe la macchina non la porti dal prete (anche se la mia, ormai, solo un'intervento divino della Grande Teiera Motorizzata potrebbe salvarla)
La porti dal meccanico.
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