tesi difficoltà

  • Ho passato dei periodi difficili con ostacoli anche peggiori di questo, ma sono stata sempre determinata. Ma ora con la tesi proprio non riesco a scrivere. Ora sono nella fase di schedature e lettura dei libri, anche questa avviene a rilento e con tante difficoltà di concentrazione. Ho sempre pensato che una volta fini gli esami la laurea sarebbe stata una passaggiata, una sorta di esame più pubblico e specifico. Ma non è cosi. Mi sembra di essere completamente incapace, come se non sapessi scrivere, o affrontare un compito come quello della raccolta dati, oranizzazione e scrittura di un argomento. Pensavo di essere più forte e determinata, ma non faccio che passare le ora su 1 o 2 pag, mi annoio subito e non riesco a impormi di finire, cosa che prima con lo studio finalizzato ad una data di esame riuscivo a fare. Ho bisogno di un consiglio. Come devo affrontare questo lavoro, e questo periodo? Sono stufa e non mi riconosco in questo tipo di atteggiamento verso un dovere.
    ah per inciso sono passati 8 mesi dal primo incontro con la mia relatrice, e ancora non gli ho portato nulla da leggere.

    vi prego rispondetemi :S

  • A volte, quando si arriva quasi alla fine di un percorso, é normale sentirsi stanchi e demotivati.
    Ma anziché lasciarti andare dovresti pensare a quanto hai fatto per arrivare fin qui e a quanto poco ancora dovresti fare per finire.
    Prenditi una giornata tutta per te: esci, divertiti, mangia ciò che vuoi, rilassati. Dimenticati completamente della tesi, pensa solo a te stessa.
    Il giorno seguente potrai riprendere il lavoro con una nuova carica e con diversa energia.
    Se non ti convince la parte che stai facendo, cambia argomento. Leggi prima altre pagine e poi riprendi quelle che hai lasciato indietro.
    Cerca tra le righe cose che ti interessano davvero, perché la facoltà che hai scelto influenzerà il tuo futuro.
    Potrebbe servirti anche porti degli obiettivi per ogni giorno.
    Non scegliere cose troppo difficili ma decidi per esempio quante pagine fare e come organizzarti il lavoro.
    A fine giornata sarai sicuramente soddisfatta e più incentivata a continuare se avrai saputo tener fede agli obiettivi che ti eri posta! ;)

    *Un pessimista è solo un ottimista ben informato*

  • Come ti capisco!

    Per me la tesi è stata un problema ENORME, entrambe le volte: sia quella triennale che quella magistrale.
    Come te, sono molto brava a gestirmi di fronte al dovere, ero bravissima a pianificare gli esami, mi facevo il programma di studio giorno per giorno, con efficienza e ottimi risultati. Con la tesi, tutto l'opposto. E non per colpa né del relatore (una pasta d'uomo) né dell'argomento: ma per il fatto che io di fronte alla libertà d'azione mi terrorizzo e mi blocco. Se poi la gente comincia a dirmi che dovrebbe essere il momento più creativo e entusiasmante, ecco che veramente mi prendono il panico e il vomito. Sono stata ferma mesi, senso di inadeguatezza e di colpa terribile (io sempre in pari!!!), paura, giorni passati a piangere/ a faticare ore per uscire dal letto...

    Alla fine ho trovato la forza di farcela imponendomi di scrivere pressoché alla cieca, con un sacco di copia incolla (che però andavano bene), tenendo SEMPRE aperta un'altra cosa sul computer mentre scrivevo, così quando mi veniva il vomito potevo rifugiarmi 5 minuti nel forum (che ho scoperto proprio per l'ansia da tesi!)/su facebook/a fare un giochino. Non ho nascosto le mie difficoltà al mio relatore, e sono stata molto chiara (soprattutto la seconda volta) nel dirgli che dell'eccellenza non me ne importava nulla e che a un certo punto o finivo o mi ammalavo seriamente. Credo di sapere la domanda che ti starai ponendo dopo tutte queste eccezioni all'ortodossia del buono studente: NO, tutto questo non ha influenzato la votazione finale, che è stata 110 e lode in ogni caso. E, anche se all'ultimo tuffo, ce l'ho fatta a finire in corso. La soddisfazione più grande, quando tutto è finito, è stato distruggerle quelle maledette tesi. Sono orgogliosa di poter affermare che non ho conservato nemmeno la copia digitale.
    Questo lungo papiro per dimostrarti che, anche nella peggiore delle condizioni, ce la si può fare!!!

    Dal punto di vista pratico, cercavo di darmi un miniobiettivo ogni giorno e una gratificazione per motivarmi, tipo: oggi scrivi UNA pagina e stasera stacchi completamente e ti vai a divertire, e così via. Facevo anche dei lavoretti saltuari- non potevo permettermi un impegno continuativo ma avevo bisogno di staccare la testa. E poi così mi sentivo un po' meno in colpa.

    Forse ti fa paura quello che succederà dopo aver discusso la tesi, e inconsciamente è per questo che vuoi procrastinare?

  • grazie zoey e grazie Random
    cercherò di seguire i vostri consigli.
    Ho sempre pensato che sarebbe stato gradevole lavorare per la tesi, perchè poi io adoro scrivere.
    Ho una relatrice tremenda caratterialmente (anche se ottima a livello di competenze), una di quelle che ti maltratta, ma me la sono scelta per la materia e anche perchè ho pernsato che la sua rigidità mi avrebbe spronata. Complimenti Rondom per la tua bravura, io non sono cosi brillante scolasticamente. Io punto solo ad una soddisfazione personale, ma soprattutto superare questo ostacolo. Perchè per il momento tutta la mia vita è bloccata e non faccio che immaginare e progettare mentalmante la mia vita dopo la laurea. Non risco a darmi da fare, a scrivere nonostante ho tutto a disposizione per farlo. Mentalmente e graficamente mi sono organizzata il lavoro, ma quando poi si tratta di concretizzare proprio non riesco.

    Perciò vi ringrazio, seguirò i vostri consigli degli obiettivi giornalieri, anche se l'avevo gia fatto ma non ha funzionato. ci riprovò partendo da domani.
    grazie ;)

  • ah random: non mi fà paura il futuro dopo la tesi. anzi. te invece pensi che inconsciamente questo blocco sia dovuto alla paura?

    Non non riesco a darmi pace, perchè non mi sono mai blaccata cosi tanto. Non sono brava scolasticamente ma potevo sempre contare sulla mia determinazione. Nel senso che tutto quello che ho superato, gli esami difficili non è stato tanto grazie al mio QI (per intenderci) ma grazie alla mia determinazione, perciò non riesco proprio a riconoscermi.

    boh

  • Preciso intanto che io ero brava anche perché ho fatto una facoltà veramente facile... e credo che il QI c'entri poco con la bravura universitaria, in ogni caso :)

    Non so se nel tuo caso c'entra la paura del dopo, per molti studenti è così perché soprattutto dato il momento socioeconomico nel dopo vedono mille insicurezze e difficoltà... probabilmente era così anche per me. poi è scattato un meccanismo secondo il quale niente poteva essere peggio del presente, e quello mi ha spronato.
    E' un bene che tu sia consapevole che stai lavorando per la TUA soddisfazione personale: così ogni piccolo passettino che fai verso l'obiettivo potrai viverlo come una gratificazione; cerca di dividere il carico di lavoro la tesi tutta intera sembra infinita ma ogni grande impresa è fatta di piccole parti!

    Posso chiederti che facoltà fai?

  • Hai provato a studiare a testa in giù, appesa ad una corda? :|

    Una volta esistevano gli esorcisti per casi simili, non è sarcasmo, è strettamente collegata la situazione. Perchè siamo alle solite, ancora si cerca una via inferiore per sviare il naturale equilibrio; esercitati, vai, vedrai che un modo alla fine lo troverai, ma poi non andare a piangere sulla sezione ansiosi e depressi per nevrosi, sai già cosa stai cercando, o ti fermi o vai avanti, o ascolti te stessa o dipendi dagli altri.
    I vecchi dicevano: "la salute prima di tutto" come se fosse qualcosa di esterno a sè stessi, un componente; prosegui quella strada, studia, dopo potrai "comprare la salute" direttamente dagli ospedali, dagli psicologi, dagli psichiatri, 2-3 pillole e via, che vita magnifica!

    Fino a che non si reggerà in piedi senza pillole, e/o senza i suoi vizi e divertimenti infantili, ha sacrificato la sua stabilità fisica e psicologica, per un pezzo di carta certificato ed un lavoro che finge di amare. Amare? Temo che non sappia più cosa voglia dire amare, appassionarsi, gli bastano gli "impulsi efficaci" studiati scientificamente, come un computer che registra i dati essenziali.

  • Ciao!
    quoto in pieno _Zoey_.
    Aggiungerei che il periodo della tesi può essere veramente bello perchè puoi gestire tutto come meglio credi: il tempo in primo luogo e la quantità di lavoro che devi fare. Trova il tuo ritmo fra tesi e svago/relax e vedrai che giungerai felice alla fine.
    E poi lo dici tu stessa: mi piace scrivere. Quindi ti consiglio di scrivere non solamente ciò che ti dice la prof. ma ciò che vuoi scrivere tu. Nella mia tesi (io ho fatto architettura) mi sono riservato non solo scelte relative al progetto che piacevano a me, ma anche un capitolo nel quale descrivere una certa personale filosofia del fare architettura. La tesi è un'occasione importante per dire come la pensi: trova un punto personale che vuoi approfondire e portalo avanti anche se la prof ti dirò che non serve a nulla. Ricorda che la tesi è la tua, non quella della prof. Questo atteggiamento mi ha aiutato molto, perchè anche io come te ad un certo punto ero molto ma molto demotivato.
    Spero possa aiutarti questa mia esperienza!
    ciao e buon lavoro!
    dac

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