Accettare il passato e perdonare se stessi: cosa mi manca da fare?

  • Vi racconto la mia storia.
    Alcuni anni fa,sposata da pochi mesi, ho tradito mio marito con un collega.
    Me
    ne sono pentita tantissimo, stavo proprio male, sono quasi arrivata
    alla depressione, non riuscivo quasi a mangiare e non volevo alzarmi dal
    letto alla mattina.
    Ho chiesto aiuto e 3 anni fa ho fatto un percorso di psicoterapia di quasi un anno.
    Premetto
    che io nella mia vita ho sempre visto tutto negativo, ho sempre visto
    solo nero, mi sono sempre preoccupata troppo del futuro fino a farmi
    venire delle crisi d'ansia. Quindi quello che ho fatto (una scappatella)
    l'ho sempre (e a volte ancora adesso) considerato come fosse un
    delitto.
    La psicologa mi ha dato degli elementi per farmi capire che
    la vita non è solo bianco o nero, ma è colorata. Posso vedere le cose
    sotto un altro punto di vista. E che quello che ho fatto è stato uno
    scivolone, un errore che ci sta perchè io non sono Dio e non sono
    perfetta.
    E quindi che il tradimento non è stata solo una cosa
    sbagliata, ma è stato anche un “insegnamento” dal quale ho capito di
    avere fatto un errore e che è un'esperienza che non fa per me e che non
    sono interessata a ripetere. Mi ha insegnato che i sensi di colpa e
    l'inquietudine sono inutili, che è meglio concentrarsi e vivere il
    presente, perchè il soffermarsi su esperienze passate o future non serve
    a nulla. Il passato è passato e il futuro deve ancora arrivare e non ho
    la sfera magica per sapere come sarà, cioè che è inutile preoccuparsi
    tanto.
    La psicologa mi ha fatto vedere me stessa sotto un'altra luce e
    questo mi ha dato la “carica” per andare avanti. Poi, alcuni mesi dopo
    aver cominciato la psicoterapia, sono rimasta incinta e tutti i miei
    pensieri si sono concentrati sulla gravidanza e sulla maternità (mio
    marito non sa nulla di questa scappatella). Quindi, la cosa sembrava
    superata, ma in cuor mio sentivo che il “problema” era solo accantonato e
    infatti in questi ultimi 3 anni ogni tanto ripensavo a questo errore e
    ci stavo male. Più che altro, la mia era la paura di dover passare
    ancora quel che avevo già passato mesi prima (la psicologa mi disse che
    la mia era stata una sindrome ansioso depressiva). A volte, senza
    volerlo, da stupida, ripensavo alla storia come a volermi sfidare
    “vediamo se mi fa stare ancora male questa cosa!” e chiaramente io ci
    stavo male, facevo dei passi all'indietro.
    Per aiutarmi la psicologa
    mi consigliò un libro “le vostre zone erronee” di W. Dyer che per me è
    diventato una reliquia, un Vangelo che rileggo quando ne ho
    bisogno..........e finora mi ha aiutato a stare bene e a riprendere il
    cammino sulla strada principale.
    Ma adesso ancora sono qui da un
    mesetto che sono tornata nell'ansia, sono uscita di strada e non riesco
    più a tornare in carreggiata, ancora sono ritornati i sensi di colpa. La
    differenza è che ora, grazie anche agli insegnamenti della psicologa e
    grazie a quel libro, ho saputo gestirli meglio, non sprofondando più
    nell'ansia come 3 anni fa, ma facendo piccoli passi avanti ancora e
    riconoscendo e ammettendo a me stessa, di quella storia altri aspetti
    che prima non avevo mai ammesso.
    Dopo anni che ho sofferto, dopo
    varie tachicardie, palpitazioni e crisi di ansia, ho capito che ora devo
    solo accettare questa cosa, smettere di trascinarmela dietro, lasciarla
    là nel momento storico che è stata fatta. Perchè comunque sia dopo
    tutto questo tempo a tormentarmi, la cosa non è mutata nel tempo, non si
    è cancellata, si è solo allontanata nel tempo.
    Ho capito che questa
    cosa ormai l'ho fatta e purtroppo è una cosa che non si può cambiare, ho
    cercato il perchè al momento l'ho fatta, ho ammesso a me stessa che
    quando l'ho fatta mi è piaciuto e nessuno mi ha obbligato, ma non avevo
    capito quanto fosse grave questo errore.
    Però, pur aver riconosciuto
    queste cosa, ancora non riesco ad accettare che ho commesso questo
    errore, sono arrabbiata con me stessa per quello che ho fatto, non
    riesco a perdornarmelo.

    Non posso permettermi di confessare a mio marito, perchè abbiamo una
    bambina piccola e dei progetti: fra qualche mese ci consegnano la casa
    nuova e poi volevamo ingrandire la nostra famiglia.

    Io per un
    errore fatto in passato mi sono data un'etichetta che non riesco più a
    levarmi. Eppure la psicologa mi diceva (e pensandoci ragionevolmente)
    "se hai fatto un'azione sbagliata, non vuol dire che sei tutta
    sbagliata!" . Ed è vero!! Perchè io nella mia vita ho fatto anche cose
    buone, però purtroppo sono cresciuta con la convinzione che NON SI DEVE
    SBAGLIARE.........e come ho scritto, mi pare di avere commesso un
    delitto.

    Non posso confessare a mio marito, è geloso ed è uno
    che le cose se le lega al dito e ti lascio immaginare....e io questo non
    lo voglio, perchè ora non è più così. E poi la mia bambina, chissà come
    soffrirebbe!! Sto vedendo quello che sta accadendo ad una coppia di
    miei amici, hanno una bambina, loro due si fanno la guerra e chi soffre
    di più è proprio la loro bambina.

    Ora che ho compreso il
    significato del mio errore vorrei solo riuscire a perdonarmelo e a
    lasciarlo andare là, nel passato, dove è giusto che stia.

    Cosa c'è che ancora devo mettere a posto in me stessa?

    Fra
    10 giorni tornerò ancora dalla mia psicologa, ma la l'attesa di parlare
    con lei è pesante e lunga e nel frattempo ne parlo a voi.

  • Non ci vuole uno psicologo per capire di cosa si tratta: senso di colpa.Semmai cercherei di capire perchè dopo pochi mesi che ti eri sposata l'hai tradito, e questo con la psicologia non dovrebbe aver nulla a che fare. Consiglio spassionato, non dire nulla a tuo marito, hai sbagliato tu e ti smazzi la faccenda da sola senza farti troppe menate. Un tradimento non si perdona mai, anche se si è convinti di poterlo fare.dalle mie parti dicono..prima di fare una cosa pensaci sopra 10 volte.

  • Lo so anche io che è il senso di colpa.
    Sono anni che ci rifletto sopra a questa cosa e ci rimugino, ho ammesso a me stessa tante cose di questo tradimento, il perchè l'ho fatto lo so, e non voglio giustificarmi, ma forse era perchè anche lui aveva un debole per un'altra (non ho le prove certe di un tradimento anche da parte sua, però se ripenso a quel periodo, mi nascono forti dubbi). E allora tu mi diresti? e continui a farti le menate?? Sì, e non capisco il perchè.
    Ormai è successo e non posso tornare indietro e cambiare le cose, però ora vorrei imparare a conviverci.............

  • La vedo dura stellina, molto dura!! Anche perchè , scusami ma batto il chiodo, tu dopo pochi mesi lo tradisci, hai pure il sospetto che l'abbia fatto anche lui...ma che razza di matrimonio è??? Avete anche una figlia...cribio!!! Lo so che tante volte hai pensato di dire tutto a tuo marito, ti toglieresti il peso e staresti meglio, ma poi? Lo ami? Ti ama? Ci tieni al tuo matrimonio?

  • Io amo mio marito, dopo questa cosa lo amo di più.............ho dovuto fare la c∙∙∙∙∙a per accorgermene.
    E penso anche che mio marito mi ami pure lui, attualmente non ho modo di dubitarne.

    La figlia è arrivata dopo il misfatto, dopo aver passato il periodo ansioso, quando ero in psicoterapia............io sono cattolica e credente, e quindi io la vedo come se il Cielo mi abbia perdonato e mi abbia dato un'altra possibilità per potere ricominciare il matrimonio.

    E' che sono io che non riesco a perdonarmi, e forse alla base stanno le idee e le convenzioni con le quali sono cresciuta, cioè che è vietato sbagliare (non sai quante parole e insulti mi sono presa da giovane), forse senza quelle convenzioni questa cosa adesso la saprei gestire meglio.

  • Vabbè, a parte la confusione che leggo nel "ho dovuto fare la c... per accorgermene " ma questo ormai fa parte del passato, lasciamolo perdere, non è in questione la solidità del tuo matrimonio, ma il senso di colpa. Lasciamo fuori il "Cielo", la tua religione insegna che tutto si perdona...ma tu non riesci a farlo con te te stessa..mi piacerebbe sapere se perdoneresti tuo marito, nel caso ti avesse tradita . Comunque, non credo tu abbia molte scelte, o confessi al tuo lui la cosa, è sarebbe una follia, o lavori con la tua psicologa per fare in modo di vedere le cose per quel che sono. Il tradimento è il passato, conta il presente.

    parti da questo concetto che hai scritto

    "io nella mia vita ho fatto anche cose buone, però purtroppo sono cresciuta con la convinzione che NON SI DEVE SBAGLIARE.........e come ho scritto, mi pare di avere commesso un delitto"

    hai fatto anche delle cose buone, molte di più di quelle che immagini, la convinzione che non si deve sbagliare è una forzatura, tutti sbagliamo e paghiamo. Tu stai pagando il tuo sbaglio a tuo modo, non credi di aver già pagato abbastanza?

  • Penso anche io che debba andare alla radice delle mie idee e convenzioni, forse una volta cambiato il modo di vedere le cose, o meglio, di dare il giusto peso alle cose, allora forse riuscirei a lasciare e mettere al suo posto questo fatto..........e tante altre cose, perchè a me l'ansia viene anche per altre cose...
    (io in 3 nanosecondi sono capace di farmi un film drammatico in testa!!!)......l'insegnamento della psicologa di tre anni fa, mi fa tornare "svegliare" e dirmi che esagero e che su certe cose devo dare tempo al tempo (forse perchè a volte mi preoccupo troppo di cose che devono accadere e mi rendo conto che è inutile), però questo senso di colpa ancora non lo riesco a gestire ancora del tutto.

  • Stellina, credo sia anche una tua forma caratteriale, e questa nasce da un sacco di cose. Il tipo di ambiente in cui abbiamo vissuto, l'educazione che ci hanno impartito ecc ecc. L'essere, diciamo un pò troppo pessimisti in tutte le nostre cose, pensare che tutto sia o debba diventare un dramma, è sintomo di un tormento interiore e dell'incapacità di leggere fatti e circostanze per quel che sono. Dovremmo essere più razionali, materialisti quanto basta, per dare il giusto peso alle cose della vita.Non riesci a superare il tradimento perchè mette in discussione te stessa e ciò che sei, o credi di essere. Ora, se inizi a pensare che è accaduto anni fa, la tua vita è cambiata nel frattempo, avete un figlio, tu e tuo marito sarete cambiati probabilmente, chiediti in modo razionale e non di pancia: che senso ha? Provaci:)

    Ciauz:)

  • stellina, mi rivedo molto nei tuoi sensi di colpa, anche se la mia situazione è molto diversa...c'è un mio post più sotto. voglio smetterla di pensare al passato dove ho sbagliato di grosso ma non ci riesco, il pensiero continua a tormentarmi, anche se ho pagato fin troppo...

    comunque quel libro sembra molto interessante, ho letto qualche recensione, credo che lo comprerò.

  • stellina, mi rivedo molto nei tuoi sensi di colpa, anche se la mia situazione è molto diversa...c'è un mio post più sotto. voglio smetterla di pensare al passato dove ho sbagliato di grosso ma non ci riesco, il pensiero continua a tormentarmi, anche se ho pagato fin troppo...

    comunque quel libro sembra molto interessante, ho letto qualche recensione, credo che lo comprerò.

    stellina, mi rivedo molto nei tuoi sensi di colpa, anche se la mia situazione è molto diversa...c'è un mio post più sotto. voglio smetterla di pensare al passato dove ho sbagliato di grosso ma non ci riesco, il pensiero continua a tormentarmi, anche se ho pagato fin troppo...

    comunque quel libro sembra molto interessante, ho letto qualche recensione, credo che lo comprerò.

    Ho letto un pezzetto anche ieri sera di quel libro, proprio sul capitolo dei sensi di colpa, e ancora una volta mi ha aiutato........ogni volta che lo leggo, ad ogni frase dò un'importanza diversa rispetto ad un'altra...
    Questo libro ti aiuta ad avere più fiducia in te stessa, non ti liberi del passato, perchè il passato non lo puoi cancellare, non esiste la macchina del tempo (arriverà un giorno in cui ti renderai conto e accetterai questa cosa). Io di quella esperienza ho ammesso a me stessa diverse cose che rifiutavo e ora ho capito che ho fatto abbastanza, che è ora di metterla via in un cassetto.
    Questa esperienza mi ha fatto capire che c'è comunque qualcosa in me alla radice che va corretta ed è la totale mancanza di fiducia e di autostima che ho in me stess. Da giovane mi hanno molto segato le gambe con parole grosse, invece di darmi sicurezza me l'hanno proprio tolta. Non so se è stata colpa di altri o se sono io che non ho capito 'na mazza. Sta di fatto che oggi sono molto insicura, timorosa e senza fiducia. Per questo che tornerò dalla psicologa.
    In ogni caso, quel libro è scritto da un famoso psicologo americano, ritrovo molto le parole della mia psicologa......non penso che faccia male.
    In bocca al lupo!

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