sto di nuovo male

  • domenica ho avuto un forte attacco di panico (l'ultimo risale ad un mese prima ma non è stato così forte!).......Mi sono addormentata verso mezzanotte quando verso mezzanotte e trenta mi sono risvegliata di colpo con una grande agitazione,derealizzazione, paura di impazzire e forti tremori alla gambe ed alle braccia.In quel momento ho rpovato a tel a Franco (il mio ragazzo) ma il cell non prendeva e così ho tel a marco (il mio ex),ma quando gli ho detto che stavo male lui mi ha detto di chiamare qualcun altro.A quel punto ancora in preda alla crisi mi sono fatta coraggio e sono andata da mia madre che abita accanto a me e una volta lì abbiamo telefonata alla dottoressa nostra vicina di casa che dopo avermi senitto il battito e misurato la pressione mi ha diagnosticato una crisi d'ansia.
    Ora il problema è che spesso ho paura di addormentarmi perchè ho il terrore di risvegliarmi e di risentirmi male come l'altra notte.
    Come posso fare per superare quetsa cosa?E' più di un mese che non vado dalla psichiatra e ho tanto bisogno di parlare un pò con lei.
    La mia storia con Franco va bene, ma Marco (sempre il mio ex) è ancora presente nella mia vita perchè sta molto molto male,si sente solo e in un paio di occasioni ha avuto anche lui una leggera crisi d'ansia.
    Poi c'è la mia famiglia o meglio queò che resta della mia famiglia:mio fratello di 31 anni soffre di disturbo bipolare e a detta dei medici è grave e non potrà mai guarire, mia madre sta uscendo ora da una fortissima depressione che dura da più di un anno ed io ho l'incubo di tornare a casa perchè non voglio vederli.
    Io amo Franco e vorrei una vita con lui, ma il pewrnsiero che marco stia male mi sta uccidendo perchè io gli voglio bene.
    Vorrei tanto una famiglia come le altre:un fratello "normale",una madre premurosa che mi faccia davvero da madre e che non abbia bisogno di me per qualsiasi cosa, ma soprattutto VORREI MIO PADRE!Purtroppo però lui non tornerà più!
    Aiutatemi vi prego
    Se qualcuno ha vissuto o vive le mie stesse esperienze si faccia vivo

    Il vero amore è quando il cuore e la mente dicono la stessa cosa!

  • Io non ho avuto le stesse esperienze, nè da solo potrò bastare ad aiutarti, considerando che non sono uno specialista. Stasera scriverò un post un po' dislessico, probabilmente;non farci caso, è che sono molto stanco.Quello che posso dirti è che per risolvere parte di ogni cosa è necessaria un'analisi basata su una certa schematicità, non necessariamente rigida. Gli attacchi di panico inizialmente ti portano ad una strenua osservazione delle conseguenze cui portano. Ti spingono a fissarti, a pietrificarti, nel sondare ogni minimo battere d'ali della tua pische e soprattutto delle conseguenze fisiche, somatismi, associati. Sei in grado di descrivere minuziosamente ogni sintomo, di diventare un sistema solidale con ogni sfumatura di esso, ma mai in grado di fissare le cause. Le possibili cause le elenchi tutte; provengono dall'esterno, sono l'influenza che il mondo circostante ha su di te, sono tua madre, tuo fratello, il tuo ex, il tuo attualuomo. Ma non sei così chiara nel spiegare in che modo queste cose possono essere associate all'effetto che producono in te. Questo è dovuto che l'attacco di panico, ti porto la mia esperienza, è un abile truffatore. Come il Diavolo, che nella Divina Commedia dice " tu non credevi ch'io loico fossi", rubando poi l'anima a Guido da Montefeltro, così potresti scoprire dell'attacco di panico. L'attacco di panico, per come l'ho conosciuto io per circa cinque anni, non è nient'altro che un alter ego, una cosa astratta che paradossalmente più palpabile non potrebbe essere, una sorta di presenza, una forma di vita intelligente. L'ho scritto mille volte e lo continuerò a ripetere: la cosa più brutta e più bella che mi sia capitata. Si è presentato una sera, e mica così, in modo stupido, senza un piano prestabilito. E' una creatura ed io non credevo, non avrei mai pensato, che tale creatura potesse essere logica. E' uno spirito luciferino, dispettoso, intelligentissimo. E' il te stesso più vero, nudo, che ad un certo punto decide che è venuto il momento di prendersi tutto te stesso, emergendo e lanciandoti sfide tremende, che inizialmente paiono insostenibili. Vuole che tu creda questo, per trovarti indifesa e prendere possesso di ciò che ha stabilito, e decide strategie avvantaggiato del fatto che è sì te stesso, ma non la parte che ha paura, bensì quella temeraria, potente, capace di affrontare tutto con la freddezza necessaria, non essendo condizionato come te dal mondo circostante. E' l'animale istintivo che ti porti dentro, che sei, che vuole fondersi con la parte più evoluta della tua mente, con l'intelletto che hai evoluto con l'esperienza, grazie alla tua fervidissima corteccia cerebrale. Ha a disposizione pochi fili da tirare, inizialmente; tira quelli aspettando le tue reazioni, dalle quali trarrà ispirazione per combinarti altri pasticci, in attesa di altre tue mosse che lo alimenteranno. Il filo più potente è la paura, istigata attraverso la conoscenza perfetta che ha di te, che lo aiuta nel generare la confusione necessaria a trasformare la paura in panico. La paura ed il panico generano fisiologicamente una reazione che si chiama "di lotta e fuga", che a livelli basali servono all'uomo, dalla notte dei tempi, a sopravvivere. Attraverso l'innalzamento e l'abbassamento d determinati neurotrasmettitori, quali l'adrenalina, la serotonina, l'istamina ecc... aiutava l'uomo primordiale, lo scimmione primordiale, ad affrontare situazioni di pericolo, di necessità, come la caccia o l'essere predato. Le pupille si dilatano, per meglio vedere al buio, il battito cardiaco aumenta, per fornire più ossigeno al cervello ed ai muscli e renderli reattivi, il sudore scorre, per favorire di essere più scivolosi nel caso in cui vi sia una lotta, lo stimolo di fame decresce ecc... Questo meccanismo si è mantenuto per fortuna fino ad oggi, altrimenti davanti ad un camion che ci stesse per investire staremmo lì come dei pirla a farci stirare. Questo meccansimo garantisce la sopravvivenza, insieme ad altri. La paura è utile quanto la sete, la fame, il sonno il sesso. Per bere e mangiare, e non morire; per dormire, e non collassare; per riprodursi, e perpetuarsi. La paura per lottare e/o fuggire. In situazioni di stress eccessivo, può verificarsi un'alterazione di questo meccanismo, che lo porta ad attivarsi anche in situazioni che non lo richiedono. La paura si trasforma in panico. La differenza sta nel fatto che la paura in genere è l'avvisare un pericolo coscienti di ciò che l'ha prodotto; il panico è l'avvisare un pericolo senza che se ne riesca ad individuare la causa. L'attacco di panico, questo satiro dispettoso, sa tutte queste cose perchè eè nato con loro, le rappresenta. E cosa fa come prima cosa? Fa in modo che tu non conosca la causa di ciò che l'ha prodotto. Si mimetizza in base alla conoscenza che ha di te. Sa che sei allergico? Bernissimo, ti verrà in un momento di profonda allergia, così penserai che il tuo malessere è dovuto ad essa, com'è successo a me la prima volta. Questo ti tranquillizza, non comprendi la causa del fenomeno, poi la identifichi come allergia e tutto rientra. L'attacco d panico ha fatto la sua prima mossa strategica. Perchè dopo qualche giorno, dopo che avrai preso l'antistaminico, tornerà. Caspita, allora non è l'allergia! Sarà mica l'antistaminico? Benissimo, sostituiamolo con un altro. Idem. Allora non è nè l'una nè l'altro. però ora che ci penso, ultimamente vado a mangiare sempre in quel cinese, sarà mica quello? Smetti di mangiare al cinese. Ma lui torna. Poi fai connessioni sempre più vicine al vero, al lato psicologico. Forse è il chiuso, mi viene al chiuso. Mi viene quando mi sento soffocato. Un momento, effettivamente mi sento soffocare anche fuori dall'ascensore. Le pressioni esterne? Le persone! Mia mamma fa così, da piccolo mi è successo cosà.... e così via. Si genera una confusione, tremenda, un mischione di psicologico e fisiologico, un vortice in cui si tende ad imputare una manisfestazione fisica a qualcosa di psicologico e viceversa. E le manifestazioni diventano sempre più forti. Ti senti uno scimmione primordiale idiota, armato di lancia nel buio della notte, senza nemici intorno, con una paura assurda di morire. Ma intorno a te non c'è nulla di minaccioso. E' dentro di te. Smettila di guardare le cause esterne; è dentro di te la soluzione. Fuori possono esserci delle concause, ma è nel tuo atteggiamento, nel come avvisi queste cose internamente, la causa principale dei tuoi mali. C'è un dinamitardo dentro di te, sei tu che metti una bomba sotto al tuo letto e poi vai a dormire. Leggendo il tuo post si evince che hai una forte dipendenza dalle persone che ti circondano, eccessiva. Si sente che ti senti iper-responsabilizzata, che devi asslutamente soddisfare le aspettative che gli altri hanno nei tuoi confronti. "Ma caspita, sono le persone a cui tengo: è ovvio che mi senta così nei loro confronti!" . Ti dico, non nel momento in cui tu stai come loro o peggio di loro. Non puoi soddisfare nessuna aspettativa, non puoi essere d'aiuto a nessuno se hai le crisi di panico. Forse un po' a chi come te le ha, col confronto, col ritrovarsi nella stessa situazione e vedere che allora non sei pazza, ma solo in questo. Però puoi essere tanto utile a te stessa. E' lo scopo ultimo dell'attacco di panico, il costringerti a vedere ciò che sei, ad accettarti in questo, a smetterla di preoccuparti sempre prima degli altri, dei fattori esterni, a coltivarti, a rispettarti. Per fare un'altra citazione, inflazionata tanto da venire banalizzata sulle magliette: "Solo il caos può generare una stella danzante". E l'attacco di panico è un maestro in questo. Ti obbliga ad affrontarti perchè solo in quel modo sopravviverai, prima di tutto a te stessa. Ti ci porta massacrandoti, facendoti lo sgambetto, inculcandoti la paura della morte, per infarto, per asfissia, per tumore, rovinandoti qualsiasi bella uscita in compagnia, qualsiasi lieto istante, distraendoti sul lavoro tanto da rischiare di farti licenziare; ti porta a vergognarti, a sentirti un debole, un diverso, ti mette così a nudo che non puoi nasconderti: lui è sempre con te. Ma contemporaneamente, purtroppo anche in anni, ma per taluni sono solo mesi o poche settimane, ti fornisce tacitamente le armi per sconfiggerlo. Ti insegna ad usare la sua stessa medicina, ad ingananrlo, a fregarlo, ad anticiparlo. Gridando, ad un certo punto, mentre sta per venire e farti vergognare "SOFFRO DI ATTACCHI DI ATTACCHI DI PANICO!!!!" "VADO DALLO PSICHIATRA, E ALLORA?!!!", battendolo sul tempo e portandoti a vedere che al di fuori la reazione non sarà mai quella che aspettavi. Soprattutto la tua. Ti porta, ad un certo punto, a dire "MAMMA, FOTT**I, SEI SEMPRE STATA UNA GRAN s∙∙∙∙∙a", a scoprire che dopo non cambia nulla se non che sei in grado di vivere senza alcun senso di colpa per ciò che hai fatto o detto, esercitando lo stesso diritto che sia arrogano ance gli altri, di essere un po' egoisti, un po' menefreghisti. Non sta tutto sulle tue spalle il peso del mondo, nemmeno quello del tuo microambiente famigliare. Si genera una stella, si genererà una stella, da tutto questo caos. E vedrai che il demonio non è brutto come lo si dipinge; vedrai che il luciferino dispettoso ti sarà stato più utile di ogni altra cosa, facendoti rinascere dalle tue ceneri, sempre te stessa, ma di più. Sciacquati, cara, delle eccessive repsosabilizzazioni. Sciacquati dalla paura di perdere il controllo; il cavallo si governa meglio a briglia sciolta. Non guardare le altrui reazioni come le altrui persone fanno. Gli attacchi di panico vengono in genere a persone più sensibili della media, dotate di un'intelligenza emotiva spiccata. E' bello essere così perchè ti porta a provare, apprezzare e dipsrezzare languori che altri non conoscono; perchè ti fa sentire una sofferenza così angustiante e così bella allo stesso tempo, che ti fa sentire così viva e così morta insieme, che nessun sincretismo è paragonabile. Perchè ti porta ad un'euforia che solo tu sai apprezzare nella sua complessità. Fai dei piccoli esperiment, graduali, per riportarti ad un livello di equilibrio tra la sensibilona ed altruistona che c'è in te e la persona fredda ed egoista che similmente in te risiede. Una sera resterai accanto a tuo fratello, mille sere. Ma la sera che avrà bisogno di te e tu sentirai che non ne puoi più, che vorresti scappare, fallo. Esci, lascia perdere il problema d tuo fratello in quel rangente. Non è colpa tua della solitudine che potrà provare quella sera, o qualsiasi altro sentimento. Potrai essergli più d'aiuto il giorno dopo. Sembra cinico e spietato ma non lo è. Il tuo ex ti dice così? Sparisci, mollalo, ma che senso ha? Accetta che una cosa è finita, non chiederti troppe cose e chiudila lì. Almeno finchè non ti sarai ripresa te stessa. La collega con tre bambini, di cui uno epilettico e l'altro cieco, vedova, ti porta a fare parte de suo lavoro in cui è rimasta indietro perchè ti intenersice? Aiutala, fai bene, è sacrosanto. Siamo fatti così. Ma quando senti che una cosa non ti va, cadesse il mondo, non farla. E manifesta senza scuse che il motivo è che non te la senti, che non ne hai voglia, che preferisci fare altro. Come fa tutto il mondo ogni giorno, vivendo bene comunque. Non vivresti bene facendo così in modo assoluto? Nemmeno io, mi sentirei in colpa a lungo andare. Ma solo a lungo andare. Prenditi te stessa, tutta, completamente, quando lo senti. Hai paura di deludere qualcuno, di sentirti in colpa, che ti abbandoneranno tutti? Non sarà così. E se così sarà avrà significato che la tua scelta è stata ottima. Fai dei piccoli esercizi. Se hai voglia di mandare Aff****** qualcuno, non farlo così, la virtù sta nel mezzo. Dì la stessa cosa con parole misurate, tra le righe, ma fallo, con aplomb. Non vuoi andare in quel locale perchè ti senti soffocare ma tal dei tali, poverino, se lo aspetta tanto da te? Non ci andare. In breve, unsici a tutte queste perosne a cui senti, giustamente e non, di dovere qualcosa, anche te stessa. E in spessi momenti, mettila al primo posto.
    Mi auguro che tu comprenda, se hai letto la mia risposta, che tu non confonda il messaggio che cerco di lanciarti con un scritto crudele. Nel caso sappi che il mio intento è ben altri che quello di ferirti.

    Chi cerca quello che non deve trova quello che non vuole.

  • ho scelto questo nick come buon augurio con la speranza di ritornare la persona spensierata e solare di una volta quando davvero pensavo che la vita è bella.

    Il vero amore è quando il cuore e la mente dicono la stessa cosa!

  • ora mi sento di nuovo male.......
    mia madre mi ha telefonato in ufficio già 4 volte piangendo ed urlando, mentre mio fratello parla in sottofondo e dici le sue solite c∙∙∙∙∙e.
    Il mio ex mi ha chiesto di andare via con lui e Franco mi ha detto che sono libera di andare se penso che sia la scelta giusta.
    Cosa devo fare?Pensavo di affittare casa mia in collina e di allontanarmi almeno di qualche chilometro.
    Non ce la faccio più
    Negli ultimi tempi e per la prima volta nella mia vita ho pensato qualche volta di farla finita,non preoccupatevi non lo farò ma ho paura che quesyo mio malessere mi porti a fare scelte azzardate ma soprattutto sbagliate.

    Il vero amore è quando il cuore e la mente dicono la stessa cosa!

  • Ciao

    efffetivamente dopo aver letto un po' di te la cosa che verrebbe spontanea da dirti è MA PERCHE' NON TE NE VAI PER UN PO'????


    Mi sembra che tu sia sobbarcata di responsabilta' che in questo momento non ti puoi permettere....i tuoi sapranno come fare...a volte quando si sa che verra' qualcuno a raccoglierci

    ci buttiamo in terra da soli....non so se hai capito la metafora...la tua mamma dal momento che tui sarai lontana sara' costretta a fare la mamma almeno per tuo fratello!!!!

    Capisco che sei in una situazione molto molto diffiile......ma continuare a perseverare con il tuo ex è una scelta tua e fossi in te almeno quell'ansia li' me la tolglierei....

    non sei l'infermierina come Candy Candy....il tuo ex trovera' qualcun altro che lo aiutera' è la sua vita...tu stai con franco o sbaglio????? e allora devo occuparti al massimo di lui e non del ex!!!!!!


    comunque se puoi vai via per un po' perche' mi sembra che la situazione ti stia un po' sfuggendo di mano.....potresti andartene anche con franco...perchè no????

    In queste situazioni l'attacco d'ansia misemra quasi scontato quindi non me ne preoccuperei...cioe' lo so che si sta male...me mi sembrano anche chiare le motivazioni e quindi magari eliminando un po' di stress forse elimini anche il problema!!!!



    comunque facci sapere che insieme potremmo trovare una soluzione!!!

    Gaila

  • ciao a tutti,
    finalmente sono tornata a lavoro dopo 2 gg di m....
    Mia madre continua a telefonarmi solo qunado sta male o se le serve aiuto e così stamattina con la complicità del mio ex ho fatto il borsone e me ne sono andata.Credo che starò qualche giorno dalla mia amica-collega che abita proprio sopra il mio ufficio.
    Il mio ex domani parte e starà via un mese e mi ha chiesto di pensare e magari di aspettarlo.
    Intanto Franco sopporta tutto:non sai quanto mi piacerebbe andare via qualche giorno con lui,ma siccome lui ha un'attività non può assolutamente lasciare per andare via con me.
    Che casino!
    Mi aiutate x favore!

    Il vero amore è quando il cuore e la mente dicono la stessa cosa!

  • Amica mia, calma... calma... Non pensi che sia il caso di togliere il piede dall'acceleratore e prendere un attimo di respiro? Casomai, nell'occasione, ti prendi qualche minuto per guardare il "panorama" della vita che è intorno a te. Prima di tutto hai Franco e devi pensare a lui. Rimpianti, rimorsi e quant'altro riguardanti gli amori passati li devi lasciare al... passato. Anch'io sono un ex che è stato male e mi è servito solo il tempo necessario per toglierla da cuore. Però non gli stare addosso, perché altrimenti lui non smette di sperare in un ritorno.

    Fagli capire che non sparisci, ma senza stargli vicino. Vedrai che fra un po' di tempo il tuo ex ti parlerà e ti guarderà in modo diverso ed allora capirai che hai ritrovato un amico!

    Ritrova la tua stabilità e il tuo equilibrio. Non pensare ad altro, queste due cose sono fondamentale per ottenere la serenità necessaria per affrontare la vita. quando avrai sistemato queste cose sarai già a buon punto e sono certo che avrai una visione più chiara della tua vita.

    Un bacio

    mario

    "Non sempre è amore quello che ci spinge ad attaccarci a chi ci rifiuta... quanto un misto di insicurezza, bisogno di protezione e di accettazione"

  • rieccomi........
    invece di andare a stare dalla mia amica poichè lavoro in un'agenzia immobiliare ho fittato una casa da un amico per 8 gg proprio vicino al mio ufficio.
    vi dico la verità sono contenta perchè sto lontano da mia madre e mio fratello ma l'idea di stare sola non è proprio entusiasmante.
    Ieri è venuto a trovarmi Marco per salutarmi perchè oggi è partito per il Portogallo per lavoro ed indovinate un pò....siamo finiti a letto!
    Ovviamente Franco non lo sa e non dovrà mai venire a saperlo, ma io mi sento sempre peggio (ORA HO L'ANSIA!!!!!!) XKè lui non merita tutto questo.
    Il problema è sempre mia madre:oggi mi ha chiamata disperata perchè non ha ottenuto il trafserimento e dovrà fare un altro anno (è insegnante) a Roma e credo che sia per questo che adesso ho l'ansia,la tachicardia,mi tremano le mani e le gambe e (NUOVA SENSAZIONE) sento come se gli occhi si stessero gonfiando anzi lievitando come un panettone.
    Qualcuno ha mai avuto questo sintomo?E' sempre l'ansia?
    Il fatto è che ho detto a Franco che vorrei non dico sposarmi ma almeno provare a stare un pò più insieme: tipo dormire insieme,mangiare insieme insomma quasi una convivenza ma la sua risposta è stata che vuole fare il fidanzato visto che non ha mai avuto una vera e propria storia.Il problema però è che io l'ho avuta e di 10 anni e credevo che con lui saremmo andati oltre soprattutto perchè voglio fuggire da mia madre anche se solo psicologicamente,altrimenti credo che valuterò la proposta di marco di andare via con lui.
    Proprio non ho più la forza di stare con mia madre e mio fratello:ora sono troppo debole e non riesco afronteggiare questo problema.

    Il vero amore è quando il cuore e la mente dicono la stessa cosa!

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