Sono una ragazza poco piu' che ventenne, da un po di tempo vivo una brutta situazione familiare,e cerchèro' di esporla in moo piu breve possibile.... Mia sorella piu' grande ha scopreto di esser in cinta nove mesi f circa, e il ragazzo con cui ormai stava insieme da anni inizialmente era restio a tenere il bambino... dopo un po d giorni si è convinto e mia sorella l ha detto a mio padre, lui che non ha mai avuto buoni rapporti col genero xkè è sempre stato disoccupato dopo tanti lavori che anche mio padre lo aiutava a cercare si è sempre licenziato... Inizialmente non l ha presa bene, poi miasorella ha passato un peridoo iniziale in modo stressante xkè anche lei non sapeva cosa fare dato che è disoccupata... Hanno deciso di tenerlo, mio padre si è addossato ttte le spese, dal corredo per mia sorella, i passeggini ecc ecc.. Mio padre aveva pero' un unica rikiesta, quella che si sposassero prima della nascita del bimbo. Mia sorella prese male questa richesa, e il ragazzo ancora di piu... tanto che suscito nella mia famiglia il dubbio che amasse davvero mia sorella. Pero' stranament si progetto' tutto, lui accetto' e diedero i nomi al comune e scelsero la data. Mio padre dovea regalargli una casa, una festicciola e anke l abito da sposa... didede un acconto all abito, mia sorella fece varie prove. Da parte del marito nessunaspesa per sostenere tutto questo xkè non a il padre, solo la madre che prende un pensione del marito defunto. Passando sopra a questo, mio padre si èdato da fare per mia sorella. A un certo punto, dopo aver dato l acconto aper il vestito ecc ecc, un giorno mio cognato viene a pranzo e dice a mio padre che non ha intenzionedi sposarsi, perchè non vuole pesare sulle sue salle (strano xkèha sempre pesato sulle spalle della madre dato che lui non lavora!) e mia sorella è d'accordo, mio padre è in disaccordo, nasce a pranzo una discussione, papà va via dalla tavola e miasorella decde di andare via di casa e vivre con il ragazzo e la suocera. Io gli porto le robbe piano piano ecc ecc inizialmente ero dalla sua parte, poi ho visto i miei genitor soffrire e piangere quasi tutti i giorni e mi sono schierata dalla loro xkè mi sono resa conto dello sbaglioke lei faceva. Quando ha comiciato a venire a casa per delle visite a mamma e papà la vedevo a disagio, e anche i miei erano a disagio... dopo un po di tempo pero' stranamente... deciedono di sposarsi (sempre in municipio) i miei restano straniti e inizialmene non vengono invitati xkè volevano fare le cosa per conto loro, io ho sofferto molto, e l altramia sorella che doveva fare da testimone vnne sostituita (non per sua scelta) da una parente dell'atra famiglia. dopo un po mia sorella comunica ai miei che voleva che fossero presenti (avva cambiato idea)pero' avrebbero festeggiato in casa dai parenti di lui, per conto loro, e i miei furono invitti il pomeriggio per un caffe (assurdo, avevano comunque deciso di non andare per il caffe, ma di andare solo in minicipio) io ho un arattere molto impulsvo e un giorno parlkai chiaro a mia sorella dicendogli cio' che pensavo usanto toni e parole che non avrei dovuto usare. Quindi non mi presentai in municipio. Mia madree mio padre perdonarono lei ma ci sono stati mesi in cui non sopportavano me per quello che avevo fatto, tuttavia soffrivano anke loro ma per il quieto vivere hannosempre perdonato e fatto finta di niente. Per mesi non ho parlato e ne ho visto mia sorella e il marito e neanke lasuocera con cui avevo comunque confidenza. Mia madre andava alla casa ma ne tornava trste eamareggiata perkè mia sorella non era piu' la stessa di prima, i rapporti si erano raffreddati. Mio padre invece npn ci andava,e lei non lo chioamava neanke al cellulare (mia sorella) si è allontanata da noi, e di qesto ho sofferto molto. Ha partorito da un po, e sno andata in ospedale, xkè è sempre ia sorella, e anche se lei magari non mi ha ancora perdonataper le mie reazioni, io ho perdonato lei per averci ftto soffrire. Sono andata ho visto il bimbo e ho sopportato gli asguardi del marito della suocera che si credono importanti, mi sono sentita esclusa, ma sono andata anke la seconda volta, ho portato un regalino e nonostante mia sorella risponda alle mie domande è sempre fredda e risponde a monosillabi o poco piu. Mio padrte in ospedale ha sempre la faccia tesa e guarda male il marito e la madre, mia sorella non fa nulla, parlacon la suocera e a volte risponde alle nostre domande. La suocera è li seduta afianco a lei che dice "mo che ce lo portiamo a casa sara la nostra goia!" e noi siamo li che acoltiamo, esclusi. A mio padre non importa,prima mi ha gridato in faccia di non rompergli xkè io stavo male e gli chiedevo "come fte a fare finta di niente e a non stare male?". Mi sento incompresa nel mio olore, e piango spesso. Quando mia soella uscirà dall ospèdale non la vedro' piu' e non potro' vedere piu' il bimbo, perkè a casa sua (cioedella suocera) non vado, mi caccerebbero. Una volta mi ha cacciata, dopo che gli avevo risposto male su cio che stava facendo andai alla casa (mesi fa) per far pace e lei mi disse "quella è la porta". Spero che mi perdoni, forse ho esagrato... pero mia madre che prima ce l aveva a morte con me (per molto tempo lei e papà non mi hanno rivlto la parola, dicendo che per colpa mia lei non veniva piu' a casa. anke se non è che prima veniva spesso) ora invece mammami dice "in confronto a cio che hanno fatto loro non hai fatto niente". Saremo sempre litigati... le famiglie divise... e la suocera e gli altri loro parenti potranno essere vicini al bimbo... Io forse non lo conoscerò mai... ma voglio bene a mia sorella, ma sembra quasi "raggirata" dalla suocerà e dal marito. Cosa ne pesate? In casa l altyra mia sorella non da peso alle cose, non gli importa, dice che gli importa solo di nostra sorella. Ma a lei importa di noi invece? Mi vuole bene ancora? Vi prego rispondete... la mia vita è un fallimento
Salve a tutti, sono nuova e vorrei esporre il mio problema...Ho bisogno di consigli... :(
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Ciao, scusami se le mie parole saranno un pò durette, ma...le sorelle minori chissà perchè hanno sempre fretta di condannare e criticare gli sbagli delle sorelle maggiori. E' per un complesso di inferiorità? Credono di essere migliori? Questo non lo so, non penso che sia il tuo caso fino in fondo perchè alla fine tu soffri di questa situazione come gli altri.
Però devi capire una cosa. Credo che tu abbia sbagliato proprio tutto con tua sorella. Non avresti dovuto giudicarla, ma avresti dovuto rimanerle vicino. I tuoi genitori infatti, nel loro egoismo si sono resti ciechi alle sue reali esigenze.
Intanto perchè se loro due (tua sorella e il fidanzato) non avevano intenzione di sposarsi, comunque i figli sono tutelati nelle coppie di fatto e non avrebbero dovuto insistere su questo punto. E' sciocco incaponirsi su un matrimonio con un figlio in arrivo.
Poi, perchè loro hanno badato alle loro sofferenze dopo che tua sorella li ha lasciati soli, ma forse anche io avrei fatto la stessa scelta se i miei si fossero resi ciechi alle mie esigenze. Probabilmente quella serenità (non dico economica ma almeno nel clima di casa) che tua sorella non aveva, è andata a cercarla in un'altra casa e in un'altra famiglia, come fai a giudicarla e a biasimarla?
Probabilmente se tu da un lato hai visto soffrire i tuoi, i suoceri dall'altro hanno visto soffrire tua sorella e il fidanzato.
Tuo padre dovrebbe mettere da parte il suo orgoglio e invece di impuntarsi col suocero e i parenti, se fosse un pochino più altruista penserebbe a stare vicino a tua sorella visto che comunque non è facile mettere al mondo un bimbo quando ci sono tensioni tra le due famiglie.
Se hai ancora un briciolo di buonsenso dovresti anteporre il bene e la serenità di tua sorella e cercare di ricucire i rapporti con i suoceri, perchè capisco che ti caccino di casa se tu entri per seminare lite e fare scenate da "sorella minore"..probabilmente non hanno nessuna voglia di sentirsi fare le lezioni morali da una ventenne, no? Mettiti anche nei loro panni e la prossima volta invece di urlare cerca di affrontarli con un sorriso.. -
Ciao, scusami se le mie parole saranno un pò durette, ma...le sorelle minori chissà perchè hanno sempre fretta di condannare e criticare gli sbagli delle sorelle maggiori. E' per un complesso di inferiorità? Credono di essere migliori? Questo non lo so, non penso che sia il tuo caso fino in fondo perchè alla fine tu soffri di questa situazione come gli altri.
mi permetto di contestare alcune tue parole perchè 1 - mi sembra che ci sia qualcosa nel racconto di questa ragazza che tu abbia preso sul personale, 2 - non sei stata molto diplomatica ( probabilmente per la ragione precedente ).
Esprimere un luogo comune ( " le sorelle minori tendono a criticare... " ) non è d'aiuto a una persona in quanto ciascuno ha la propria esperienza individuale e nell'interazione tra due o più persone ciascuno ha sempre la sua parte di responsabilità. Non mi sembra che questa ragazza si sia svegliata un giorno e abbia deciso di criticare la sorella. penso piuttosto che aver visto i suoi genitori soffrire così e non poterci fare nulla l'abbia portata ad alterarsi nei confronti della sorella.Però devi capire una cosa. Credo che tu abbia sbagliato proprio tutto con tua sorella. Non avresti dovuto giudicarla, ma avresti dovuto rimanerle vicino. I tuoi genitori infatti, nel loro egoismo si sono resti ciechi alle sue reali esigenze.
anche qui.. noi possiamo solo limitarci a estrapolare qualcosa da quanto scritto però... alla faccia dell'egoismo, dopo aver cercato di aiutare il genero a trovare un lavoro, dopo averle dato soldi e via dcendo io credo si possa parlare di tutto fuorchè di egoismo. Se fosse stata mia figlia le avrei tirato due sberle, non tanto a lei quanto al fidanzato " c@zzeggiante ". Quindi un po' di riconoscenza per i sacrifici non ci starebbe male, anzichè etichettarli come egoisti o colpevoli solo perchè lei era abbagliata da un fidanzato che non riusciva nemmeno a offrirle un minimo di stabilità economica O.O anch' io mi sarei preoccupata al posto dei suoi genitori.
ma forse anche io avrei fatto la stessa scelta se i miei si fossero resi ciechi alle mie esigenze.
come sopra... non mi sembra si siano resi ciechi. le esigenze sono una cosa i capricci un'altra.
Tuo padre dovrebbe mettere da parte il suo orgoglio e invece di impuntarsi col suocero e i parenti, se fosse un pochino più altruista penserebbe a stare vicino a tua sorella visto che comunque non è facile mettere al mondo un bimbo quando ci sono tensioni tra le due famiglie.
ribadisco il mio punto di vista sull'egosimo.
Se hai ancora un briciolo di buonsenso dovresti anteporre il bene e la serenità di tua sorella e cercare di ricucire i rapporti con i suoceri, perchè capisco che ti caccino di casa se tu entri per seminare lite e fare scenate da "sorella minore"..probabilmente non hanno nessuna voglia di sentirsi fare le lezioni morali da una ventenne, no? Mettiti anche nei loro panni e la prossima volta invece di urlare cerca di affrontarli con un sorriso..
io penso sia stato proprio il buon senso, misto alla rabbia, a farle dire la verità in faccia a sua sorella, e menomale che qualcuno lo ha fatto. non penso che il padre faccia così per orgoglio ma per delusione e rammarico.
e ribadisco quanto detto all'inizio: mi sa che ci vedi qualcosa di personale per averle risposto così. Oppure è solo il tuo punto di vista.Cosa ne pesate? In casa l altyra mia sorella non da peso alle cose, non gli importa, dice che gli importa solo di nostra sorella. Ma a lei importa di noi invece? Mi vuole bene ancora? Vi prego rispondete... la mia vita è un fallimento
io credo che a tua sorella importi di voi, solo che dal suo punto di vista si è sentita pressata per le richieste che le sono state mosse ( come quella di sposarsi ) ma che però ha comunque realizzato alla fine....
probabilmente ci sono dei problemi tra i tuoi e tua sorella di cui tu non sei a conoscenza oppure non ne sono a conoscenza nemmeno loro perchè sono problemi protratti nel tempo non ben identificati e poco precisi a livello consapevole.
quello che puoi fare tu è stare vicino ai tuoi genitori e al tempo stesso cercare un punto d'incontro con tua sorella, prima o poi le passerà.
non è un atteggiamento serio quello del marito e della suoceranei tuoi confronti, perchè se le tue fossero state le parole di una povera ragazzina ti avrebbero semplicemente dato una pacca sulla spalle e detto " sì, brava, d'accordo " senza attuare simili comportamenti di " basso livello ", quindi del vero c'era in quello che le hai detto e le persone che ha accanto non sono il massimo della maturità mentale, perchè una madre che vede una famiglia in lite dovrebbe provare comprensione per i genitori e cercare di far riappacificare la figlia con loro- invece si comporta da immatura. Quando invece, come genitore, dovrebbe fare esattamente l'opposto.
purtroppo lei ha messo su famiglia con persone poco inclini all'empatìa. Devi comprendere questo, perdonarla e tentare un approccio, prendendo la suocera e il marito per quello che sono.
l'ultima frase non ho capito cosa c'entra: perchè la tua vita sarebbe un fallimento? io penso che tu in tutto ciò abbia solo cercato di evitare il dolore ai tuoi genitori, quindi hai fatto tutto in buona fede e una sorella maggior dovrebbe cercare di capire anche questo. -
grazie per averi risposto... ve ne sono grata, anhese devo dire che la brusca risposta di occhiaperti non è stata molto piacevol, io credo che in un forum ci si debba sfogare ede è bello proprio perchè non ci si sente giudicati ma capiti e al massimo aiutati se si sbaglia. Cara Occhiaperti, anche io ho avuto l ipressione che tu l abbia presa sul personale, non mi conosci e non puoi giudicare me ne tantomeno difenere mia sorella o viceversa, la tua risposta è stato quasi un attacco, i miei genitori ci amano tutti allo stesso modo, e mia sorella forse non accorgendosenegli ha procurato e gli sta provocando ansie e sofferenze (a me compresa) non si puo' giudicare cio' che non si conosce, a limite si puo' dare un parere con discrezione e rispettando la sensibilità della gente. Non sono mai stata invidiosa di mia sorella, è un sentimento che non mi appartiene, ti pregherei di utilizzare dei modi migliori, perchè a volte l'invadenza puo' essere inopportuna. Grazie davvero di cuore invece Elair, mi hai compresa, hai compreso il mio stato d'animo... mi sembrava quasi di leggere i consigli di un'amica
Il mio carattere impulsivo ha fatto si che io sia stata l unica a dire le cose come stavano e a cercare di far ragionare mia sorella, pur aver usato toni troppo alti ma io voglio molto bene a mia sorella, e mi dispiace di aver fatto cio' che avrebbero dovuto fare i miei genitori, che invece tutt ora soffrono in silenzio e difronte a lei fanno finta che tutto sia come sempre, come prima... mia mamma stasera ha pianto... come si fa ad accettare tutto questo? Secondo me l'egoismo significa tenere fuori dalla propria vita chi ti ha messo al mondo e in generale la propria famiglia. Sono amareggiata da tutto questo, amareggiata e triste... spero con tutto il mio cuore che mia sorella possa capirmi e perdonarmi. Oggi gli ho portato un regalo in ospedale, lo ha aperto e la suocera e il marito avevano certe faccie, mio padre sepre in un angolo. Mi sento triste, dico che la mia vita è un fallimento xkè stare in lite con una sorella è la cosa piu' brutta che c possa essere, mi sembra di aver commesso chissà quale sbaglio dicendole cio' che pensavo, e mi sento in colpa.
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Intanto perchè se loro due (tua sorella e il fidanzato) non avevano intenzione di sposarsi, comunque i figli sono tutelati nelle coppie di fatto
Qui ti sbaglia Occhiaperti, perchè loro si sono informati proprio su questo, e hanno scoperto che il bimbo non sarebbe stato tutelato e gli assistenti sociali avrebbero potuto toglierlo xchè disoccupati entrambi, ed è per questo che hanno cambiato idea e hanno deciso di sposarsi, alla fine hanno fatto cio' che mio padre voleva perchè sapeva che era indispensabile per il bimbo.
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E' da quando ho letto la prima volta questa discussione che volevo rispondere, ma per motivi di lavoro e altro non riuscivo mai.
Adesso ci provo.
E' una faccenda delicata, particolare.. di famiglia.
Queste cose si basano su equilibri e rapporti così complessi e intricati che da fuori davvero non si può avere la presunzione di sapere chi abbia ragione o torto..sempre che qualcuno abbia davvero ragione o torto.
Sì..perchè ognuno nel suo crede di aver fatto la cosa migliore, per se o per la figlia, o per il compagno..o per il fratello.
Ma poi vengono fuori sti casini. Perchè?
Perchè ci si aspetta dagli altri che seguano le nostre regole, i nostri ideali..e certe volte non ci si rende conto che non siamo tutti uguali.
Qui si parte dalla storia di due ragazzi che hanno una storia. Nessuno può e deve intromettersi, le decisioni di una coppia spettano solo ai due membri che la compongono e nessun altro. Ora, la coppia è in difficoltà e chiede aiuto: elemento fondamentale.
Nel momento in cui chiedi aiuto non sei obbligato certo a fare quello che ti dice chi ti aiuta, ma ti devi almeno mostrare riconoscente e pronto al dialogo.
Sbaglio da parte di chi aiuta però è quello di porre condizioni: se vuoi dare veramente aiuto a qualcuno lo fai incondizionatamente, senza pretendere che faccia qualcosa in cambio per te.
Quindi a conti fatti, ognuno in questa storia ha sbagliato in qualcosa.
Insomma..io immagino la scena.
Tua sorella credo avesse già abbastanza problemi, incinta, con un compagno traballante al fianco.
Stava letteralmente traballando su un filo sospeso.
La richiesta di tuo padre dev'essere stato un ulteriore scossono a questo filo..
Non sò in che toni è stata fatta la proposta, ma magari dire "ragazzi, io vi aiuto. Però tenete presente che questo bimbo non avrà diritti nella vostra condizione. VI CONSIGLIO di sposarvi. Poi fate come volete..però date retta ad una persona più grande.. sarebbe meglio per tutti"
Invece quando ci si sente obbligati a fare qualcosa, un qualcosa che già era in dubbio nella coppia.. è come tirare all'inverosimile una corda già fin troppo in tensione.
Si vede che la madre di lui non ha dato condizioni, non ha messo limiti al suo amore.
E' vero..non ha pagato nulla.
Però come hai detto tu è una donna sola. Gli ha offerto appoggio senza condizioni e senza giudizi: quello che alla giovane coppia in quel preciso momento di stress e di paura serviva.
In certi momenti bisogna mettere da parte le proprie regole e dare solo appoggio senza criticare ne aspettarsi nulla..per poi aspettare che il momento si tranquillizzi e poter fare delle scelte.
Tua sorella una volta che s'è sentita tranquilla infatti s'è sposata, perchè in quel momento si sentiva davvero di farlo.
Insomma: mi devo sposare perchè mi obbligano o perchè me lo sento io?
Non sto giustificando lei eh.. però cerco di farti capire la cosa..perchè credo che questa sia una brutta situazione nata da fraintendimenti.
Ora è inutile piangere, stare male o arrabbiarsi.
Credo che tua sorella voglia bene ancora a tutti voi..
Con calma, amore e pazienza si possono benissimo instaurare dei nuovi rapporti e riprendere quelli vecchi.
Bisognerebbe a mio parere riuscire a vederla senza marito o suocera..in modo che si crei di nuovo quel clima familiare da cui lei è scappata.
Spero che le cose si sistemino, davveo..non è bella questa situazione. PEr nessuno.
Ma tu non te la prendere con te stessa.
Hai agito come ti sembrava giusto in quel momento, e vedere i tuoi che ci soffrono di certo ti strazia.
Cerca di parlare con lei con calma, di mostrarle il vostro lato di ragione.
Di farle capire che ha una famiglia che la ama..lei e la sua nuova famiglia.
Che la volete ancora con voi..che vi manca.
Ma non farla sentire in colpa, proprio come tu non voi essere giudicata non credo che lo voglia nemmeno lei.
Un abbraccio e scusa se sono stata così logorroica. -
Ciao,
sarò sincerissima con te...secondo me il primo errore lo hanno fatto i tuoi genitori, nel momento in cui hanno attuato una specie di ricatto: noi vi aiutiamo con i soldi e tutto, ma voi vi sposate. Non si può far così...se si decide di aiutare il proprio figlio, lo si aiuta a prescindere dalle sue eventuali scelte. Un genitore non può imporre le proprie decisioni ai figli e soprattutto non può imporre una cosa grande come il matrimonio. Tu dici che poi hanno deciso di sposarsi per tutelare il bambino. Ecco, qui hanno scelto loro di farlo da quello che scrivi e l'hanno fatto per la creatura che sarebbe nata...alla fine vi hanno invitato al matrimonio ma tu non sei andata. Probabilmente ti sei sentita ferita dal comportamento di tua sorella che ora fa parte più dell'altra famiglia che della vostra ma evidentemente dall'altra parte tua sorella ha trovato un sostegno incondizionato. La suocera squattrinata e vedova li ha accolti nella sua casa e questo deve aver fatto la differenza.
Per quanto riguarda il fatto che secondo te la tua vita è un fallimento...non è così! Nella vita ci sono tantissime cose importanti e tra queste c'è la famiglia...ma quando la famiglia non riesce a dare le gioie che ci si aspettano allora bisogna cercare gioia anche in qualcos'altro, anche perchè dell'altro c'è!! La famiglia è un punto di partenza ma poi bisonga essere in grado di costruirsi la propria esistenza con le proprie forze e non puntare tutto su di essa! Con questo non dico di non recuperare il rapporto con tua sorella, anzi, se ci tieni a lei continua a starle accanto anche perchè, scusa la schiettezza, ma la persona veramente in difficoltà non sei tu, ma lei, che si trova con un bimbo, un marito del quale forse è anche un po' insicura, senza un lavoro e per colpe sue ma anche di altri lontana dalla sua famiglia d'origine...Tu definisci tua sorella egoista perchè ti tiene fuori dalla sua vita, ma pensa alla situazione in cui si trova lei. Sono certa che con il dialogo da entrambe le parti le cose si sistemeranno, nel tempo. E magari il primo passo potrebbe farlo proprio tuo padre, non standosene in un angolo, ma parlando a cuore aperto a sua figlia, ammettendo i propri eorri con lei ma cercando di spiegare senza orgoglio ma con sincerità i motivi che l'avevano spinto a certe scelte.
Un saluto. -
i vostri ultimi post mi hanno fatto riflettere su cose a cui avevo già pensato in passato, mio padre purtroppo è un tipo molto oltoall'antica e suprattutto un padre autoritario che vuole sempre che i figli oltre a porterae rispetto come è naturale che sia accettino poi anche le sue decisione, io molte volte ho avuto discussioni con lui xkè avendo un carattere impulsivo non ho mai gradito e accettato che lui imponesse delle regole in alcune cose. Lui si comporta come i suoi genitori gli hanno insegnato... e io rispetto questo, anche se anch'io inizialmente ero dalla parte di mia sorella quando mio padre gli imponeva di sposarsi (una scelta che dovrebbe essere del tutto personale me ne rendo conto) mio padre resterà sepre in un angolo perkè è orgoglioso... non chiede mai scusa perchè crede che debbano essere i figli a chiedere scusa ai genitori e a portare rispetto xkè sono piu' piccoli di loro. Io nonondivio, io ho un'altra mentalità, pero' nel vedere mia sorella allontanarsi anche da me e dall altra mia sorella (ho una sorella gemella) mi ha infastidita e mi ha fatto soffrire. Prima ci sentivamo sempre, poi ha cominciato ad evitare anke me e mia sorella, o credo che andare a convivere non significhi allontanarsi e non avere piu' legami con la famiglia d'origine. Li è scaturita la mia rabbia, il mio risentimento. Poi nel vedere mia mamma prima adare da lei alla casa e poi tornarsene triste e vederla piangere mi ha fatto star male, la famiglia si è disgregata, mio padre è sempre imbronciato sia a casa connoi che all'ospedale da lei, mio padre è insicuro, crede fermamente nella sua posizione, è all antica... fin troppo. Cio' che mi irrita poi è vedere la suocera di mia sorella che ci guarda male... noi andiamo all'ospedale da mia sorella per riunire le famiglie e lei si comporta in questo modo... poi il marito adessoke è diventato padre dovrebbe darsi da fare a cercare un occupazione, invece passa le giornate come ha sempre fatoo , cioè davanti alla play station a giocare... mio padre come tutti i padri vuole una stabilità economica per i figli... lui è sempre stato un nullafacente, per crescere un figlio ci vogliono tanti soldi... l'amore non basta. Se un giorno i rapporti tra me e mia sorella cominciassero a riprendersi ne sarei davvero felice, perchè è mia sorella, mi manca... dopo aver divio la stanza per anni ora ci parliamo a malapena... è triste. Poi i parenti di lui gli sono piu' vicini di quanto gli siamo noi, cio' non signifca che noi l'amiamo meno, anzi... grazie mille pe aver avuto la pazienza di leggere i miei lunghi scritti... un abbraccio a tutte voi
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Purtroppo adesso c'è solo da dire: quel che è stato è stato.
Non si può cambiare quanto fatto fino ad ora, ma si può pensare di rimediare per il futuro.
Alla fine l'hai ammesso anche tu che tuo padre è troppo rigido e non aiuta alla distensione, quindi per un pò lasciamolo fuori, anche se sembra brutto dirlo.
Prova tu a riavvicinarti a lei, a chiamarla magari ogni tanto..a cercare un contatto.
Sò che provi rabbia, sò che la situazione non l'accetti..ma per avere dei sisultati devi cercare un approccio che sia scevro di quel che l'ha rovinato in precedenza, quindi senza giudizi.
Ha un marito fannullone? Se l'è sposato lei, affari suoi.. prima o poi si renderà conto lei stessa dell'errore, se davvero stanno così le cose.
Sò che sembra brutto da dire, sò che dirai "ma chi cavolo è questa? Come si permette?" . Sò che pensi che sia inacettabile per una sorella vedere l'altra che butta via la propria vita. Il punto è che se vuoi aiutarla non devi urlarglielo in faccia, soprattutto non dopo quello che è successo.
Non credo che lei sia stupida, e continuando solo a farle vedere i suoi difetti o gli errori non fate altro che dirle "sei una scema, fai quello che diciamo noi perchè da sola le cose non le sai fare".
Ti pare?
Allora credo che sia arrivato il momento di aprire una nuova pagina.
Di andare quatti quatti a trovare il nipotino, di fare qualche complimento..di cercare di creare un rapporto sereno.
Magari mandando giù quando c'è qualcosa che secondo te-voi non va.
Per poi avere un dialogo aperto, in cui potrai serenamente guardarla negli occhi e dirle "Ma senti..come va con tuo marito adesso?"
E sentire cosa ti risponde.
Ci vorrà tempo, e di sicuro l'impegno di tutti.
E quando lei sarà tranquilla e vi parlerete, magari sarà la prima a cercare il padre e chiedergli scusa..e lui dopo mesi di silenzi sarà il primo ad abbracciarla.
Spero si risolva tutto.
Ma dovete avere pazienza. -
le tue parole mi hanno quasi commossa... spero anch'io di riuscire a sentirmi di nuovo a mio agio on lei tanto da parlare come ai vecchi tempi... da sorelle come una volta... Mio padre ultimamente la chiama, m non haintenzione di andare alla casa xkè non è casa di mia sorella ma comunque casa della suocera. Io ho paura di non essere accettata, se già in ospedale ci trattavano in quel modo figuriamoci nel "loro territorio"... comunque comincero' a farmi sentire un po con lei, magari qualke sms come si faceva un tempo fra noi...
Intanto cerco di andare avanti con la mia vita... anche se finora era la nostra famiglia la cosa su cui facevo piu' affidamento cerchèro' di pensare anche a me stessa... chissà magari un giorno mi innamoreo' della persona giusta... e la mia vita comincerà ad avere piu' senso.... Un abbraccio forte, e grazie davvero
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