Ma è anche vero che un folle si fa carico dell'ombra della società, di un gruppo, di una città, di una nazione. Un'amica "quasi" sciamana mi disse un giorno: "il folle mi protegge". Solo dopo tanti anni ne compresi il significato
http://www.youtube.com/watch?v=QLmyDeKLHyo

Come decodifichi la follia quando la riconosci?
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So che venire a contatto con un folle genera smarrimento, paura, rabbia, sentimenti di impotenza, frustrazione. Se poi si tratta di una persona amata, si aggiunge il dolore, la pena...
Il folle non ti vede, non ti sente, non ti percepisce, ti provoca, ti spaventa, scardina tutti i tuoi normali punti di riferimento. Non ci può essere dialogo, a meno che tu non abbandoni le tue consuete coordinate per entrare un pochino nel mondo del folle. Allora, forse, ci può essere un punto di incontro. La cosa buffa che scopri è che per quanto tu sia brillante, intelligente, furbo, esperto nella vita reale, nel mondo del folle sei un imbranato, un pasticcione, un deficiente, un bambino che a malapena si regge sulle gambe.
E' un mondo capovolto, dove si chiede aiuto respingendo, si cerca il contatto provocando l'allontanamento, è un mondo spaccato da profondissime contraddizioni, è un mondo dove per uscire dalla gabbia si crea un'altra gabbia.
Aiutami, ma io non mi fido di te, sei il mio persecutore. Ascoltami, ma io so che non mi puoi capire perchè nessuno capisce. Amami, ma tu mi odi, sei il mio principale nemico. Ho bisogno di te, ma ti respingo, non ho bisogno di nessuno. Sono cattivo/tu sei cattivo con me. Ho paura di te/ tu hai paura di me. Sono un fallito/tu sei un fallito...
E' difficile districarsi in questo mondo di specchi.
La domanda che si fanno i familiari o gli amici di chi è toccato dal dio (per i greci la follia era essere toccati da un dio) è: come mi devo comportare? Cosa devo fare?
Dicono che bisogna comportarsi normalmente, con genuinità. Sappiamo bene che già siamo nevrotici di nostro e che la genuinità per molti di noi è una faticosa conquista... Ecco, il folle ti da l'occasione di essere onesto, sincero, assertivo. Di comunicare. Perchè i tuoi giochetti con lui non funzionano come con gli altri. I tuoi mascheramenti sono ridicoli, tu sei ridicolo agli occhi di un folle.
Il folle non è il ritardato mentale, il mentecatto, il deficiente, il bambino ingenuo. Il folle è un adulto che ti guarda con altri occhi, vede cose che tu cerchi di nascondere e ti smaschera con una bella risata. Gli basta uno sguardo per metterti a disagio, e spesso ha delle uscite che ti lasciano a bocca aperta o ti fanno arrossire di vergogna, perchè capita che un folle ti dica la verità in faccia senza tanti fronzoli.
La cosa più difficile, per me, è stare a contatto con la sua sofferenza. Perchè spesso la sofferenza la respiri nell'aria. Non è necessario che il folle in questione dica o faccia qualcosa di strano, è sufficiente guardarlo negli occhi.
Occhi cattivi, o distanti. Occhi rivolti dentro, in un altrove. Occhi che ti guardano ma non vedono te, te come ti conosci o presumi di conoscerti, ma qualcun altro. E spesso questo "altro" ha connotati inquietanti.
Capisco che si voglia evitarli, che si desideri averci a che fare il meno possibile.
Ma poi, capita, che la follia bussi alla tua porta. E sei costretto ad averci a che fare. E inizi a familiarizzare con la cosa. Soprattutto familiarizzi con una serie di sensazioni e sentimenti spiacevolissimi che esigono da te risposte diverse dal solito.
E lì le cose sono tre:
1. inizi a rispondere
2. vieni distrutto
3. scappi e ti salvi.
Ma la domanda del 3d è come decodifichiamo la follia.
Io non credo nè al tocco del dio, nè agli spiriti. Per me la follia è un uomo che guarda dentro l'abisso mentre l'abisso guarda dentro di lui (per parafrasare Nietzsche) e si impadronisce dei suoi occhi.uhm...Io non credo nè al tocco del dio, nè agli spiriti. Per me la follia è un uomo che guarda dentro l'abisso mentre l'abisso guarda dentro di lui (per parafrasare Nietzsche) e si impadronisce dei suoi occhi...uhm...quindi vince l'abisso a quanto sembra... eppure il folle ti direbbe che solo uno sciocco si metterebbe a guardare un abisso..
te lo dico per esperienza...tanto tempo fa ero sdraiato a faccia in giù, in compagnia di un folle a guardare l'abisso...e ci siamo detti che si, effettivamente è sciocco guardarlo negli occhi...cosi ci siamo rialzati e abbiamo vinto noi -
uhm...Io non credo nè al tocco del dio, nè agli spiriti. Per me la follia è un uomo che guarda dentro l'abisso mentre l'abisso guarda dentro di lui (per parafrasare Nietzsche) e si impadronisce dei suoi occhi...uhm...quindi vince l'abisso a quanto sembra... eppure il folle ti direbbe che solo uno sciocco si metterebbe a guardare un abisso..
te lo dico per esperienza...tanto tempo fa ero sdraiato a faccia in giù, in compagnia di un folle a guardare l'abisso...e ci siamo detti che si, effettivamente è sciocco guardarlo negli occhi...cosi ci siamo rialzati e abbiamo vinto noiQuindi per te, come per tanti-ssimi, è ancora una questione di vincitori e vinti
Allora, in questo forum ti senti molto bene...immagino. Puoi continuare a pensare che hai controllo su ogni cosa, anche sulla follia...contento tu -
Quindi per te, come per tanti-ssimi, è ancora una questione di vincitori e vinti
Allora, in questo forum ti senti molto bene...immagino. Puoi continuare a pensare che hai controllo su ogni cosa, anche sulla follia...contento tuehm...veramente se leggi senza soffermarti troppo sulle parole, vedrai che non ci sono vincitori ne vinti in quello che ti ho raccontato...ma solo rispetto.
ma per come tu voglia leggerla...ti ringrazio lo stesso del benvenuto -
ti ringrazio lo stesso del benvenuto
prego Azazel...c'è spazio, accoglienza, libertà e possibilità di consapevolezza per ognuno
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prego Azazel...c'è spazio, accoglienza, libertà e possibilità di consapevolezza per ognuno
parli da psicologa sai?... il chè è un po' come dire..riconosco uno sbirro lontano un miglio
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parli da psicologa sai?... il chè è un po' come dire..riconosco uno sbirro lontano un miglio
Dici? Mi sa che generalizzi un pelino (ehehehhe...a un dirigente non la si fa, ne ha visti e conosciuti troppi), ma su su non spacchiamo il capello in quattro Azazel che sarebbe come guardare l'abisso negli occhi (per restare in tema).
ciao ciao, amico burlone -
Dici? Mi sa che generalizzi un pelino (ehehehhe...a un dirigente non la si fa, ne ha visti e conosciuti troppi), ma su su non spacchiamo il capello in quattro Azazel che sarebbe come guardare l'abisso negli occhi (per restare in tema).
ciao ciao, amico burlonesu su vieni anche tu con noi a fare la maratonda...saresti perfetta come ospite normale tra folli normali...
La Maratonda -
su su vieni anche tu con noi a fare la maratonda...saresti perfetta come ospite normale tra folli normali...
La MaratondaArrivi tardi
...già fatto
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