Messaggi di Caos

    Forse partiamo fin troppo prevenuti pensando che queste maschere, per quanto necessarie nei contesti diversi in cui viviamo, debbano essere prive di ogni forma di debolezza ed empatia.


    Critichiamo continuamente questa società arrivista e senza sentimenti ma noi cosa facciamo per cambiarla un pochino?

    La predisposizione caratteriale credo di conoscerla bene: la tendenza a subire. E se non è innata, è talmente acquisita e radicata che è inconsapevole, invisibile, latente. E anche qualora dovessimo avere uno slancio reattivo, non so se riusciremmo a percepirlo come miglioramento.

    E' sicuramente più predisposizione caratteriale, non ci sono reali necessità pratiche per sacrificare la propria serenità per un lavoro vicino casa.


    Quello che mi stupisce infatti è la sua capacità di subire ma al contempo di soffrire all'infinito, rimuginando, non dormendo la notte, senza mai prendere di petto la situazione.


    Poverina, mobbing a che livello? Se puoi, fai qualche esempio. Dopo anni a subire, immagino che sia stordita.

    Umiliazioni davanti ai colleghi, sul suo aspetto fisico o le sue capacità mentali.


    La cosa assurda è che nessuna delle persone presenti dica mai nulla al suo superiore, è una dinamica di gruppo bieca.


    Io le ho consigliato più volte di rivolgersi ai sindacati ma teme che poi farebbe pure peggio.

    Io intanto, a 34 anni, attendo uno stipendio da 1000 euro per 40 ore settimanali, che tarda anche ad arrivare, ahahah.

    Addirittura si punta al ribasso, e quanto voleva prendere?

    Non ha senso fare un paragone del genere, la ridistribuzione della ricchezza dovrebbe avvenire con criteri regolati come l'iper tassazione sui grossi patrimoni.


    Il problema degli sport di punta è sempre quello degli ingaggi che aldilà dei tetti che ci possono essere aumentano nel tempo.


    Che sia giusto o meno non so dirlo, insomma al posto loro farei esattamente lo stesso.

    Ho questa amica che lavora da 5 anni nella stessa azienda, il suo superiore la bullizza da sempre, solo una volta ha cercato di reagire non concludendo nulla sia dagli HR che con il suo superiore.


    Negli anni la situazione è solo che peggiorata, le ho consigliato più volte di cambiare lavoro, senza che succedesse mai.


    Una delle motivazioni che la porta a rimanere è il fatto di stare vicino casa.


    Ma come è possibile che una persona svenda la sua dignità per avere il lavoro dietro casa?


    La trovo una motivazione assurda.

    Son mica tanto d'accordo. Al di là della disanima storica che prendo per buona perché non ho gli strumenti culturali per osteggiarla. Parlo per me. Se, se, io sono innamorata non tradisco, non mi viene proprio. Pur avendone occasione. Metti che lui sta attraversando un momento difficile e magari non ha voglia, succede, beh all' inizio cerco di provocarlo un po', solo un po' perché io sono donna, pur se sessualmente vivace, che non elemosina attenzioni in questo senso. Se non c'è verso esiste l' autoerotismo. Chiaro che se la situazione si protrae una domanda me la faccio, e soprattutto la faccio a lui. Ma, se sono innamorata, non ci penso proprio ad andare a battere cassa altrove.


    Insomma io voglio lui, c∙∙∙o me ne frega degli altri.

    Ciao Lupetta, non è mia intenzione farne una regola per tutti.


    Penso che ogni persona abbia anche dei principi su cui basa la propria esistenza, quei tratti morali fanno sicuramente la differenza nella decisione di un tradimento o meno.


    Siamo animali evoluti, siamo anche capaci di non ascoltare sempre cosa dicono le nostre parti basse.

    Sì: in quali casi?

    In tutti i casi è possibile tradire pur essendo innamorati, tenendo conto del fatto che l'innamoramento come costrutto sociale è un invenzione recente.


    Nella storia umana la monogamia è diventata di "moda" 20.000 anni fa e l'amor cortese nell'800.


    Prima le relazioni avevano percorsi molto diversi e nei nostri geni ci sono ancora quegli istinti che bussano.

    Ringrazio tutti per le risposte e cerco di far chiarezza in generale.


    Abbiamo avuto tutti periodi negativi e io stesso li ho sempre affrontati con razionalità e di petto, quello che mi sta accadendo ora è diverso, più simile a una serie di eventi diversi ma uguali tra loro, la rottura di oggetti è una di queste e i problemi di salute è la seconda.


    Sono fili conduttori di cui non mi capacito e se presi singolarmente non significano nulla mentre visti nel loro insieme sembrano vere e proprie iettature.

    Direi che è tutta suggestione ma che il tuo essere pensieroso a riguardo invece può creare una negatività, ma niente di paranormale, tutto risolvibile semplicemente tranquillizzando la propria mente, anche con una mindfullness.

    La mindfullness la pratico quasi quotidianamente per circa 20 minuti, credo fortemente in questa pratica e nel tempo mi ha dato solo benefici, ora sembra che non basti.


    La persona che mi ha tolto il malocchio, in realtà mi ha detto di avergli tolto intensità ma che c'è ancora, è una sensitiva, mi ha riferito di aver visto 3 paia di occhi piccoli nel suo rito dicendomi che queste visioni corrispondono alla figura di una donna.

    Uscendo da questa ipotesi, la tua esperienza potrebbe anche essere spiegata semplicemente in qualità di attenzione selettiva nei confronti di determinati eventi, nata da un'autocoscienza di un nesso logico di correlazione tra gli stessi.

    Ci ho pensato anche io che la mia fosse una memoria selettiva, ma giuro che no, anzi direi una bugia se fossi una persona che tende ad attribuire eventi negativi a fattori esterni, spesso mi sento io l'imputato per potermi così migliorare, ma ora no.

    In che senso la fai ogni 2/3 giorni? Quindi aldilà dei consigli (che non capisco quali possono essere) hai già iniziato i "rituali"?

    Mi hanno consigliato di utilizzare il palo santo per pulire casa dalle energie negative.

    A livello emotivo no ho nulla che trattengo, ci ho riflettuto ma non ho trovato nessun blocco in tal senso.


    La purificazione della casa la faccio ogni 2/3 giorni e diciamo che la specialista (se così possiamo chiamarla) è un'amica di un'amica e non spenderei nulla.


    Spero di venirne a capo perché ancora ieri ho rotto un altro oggetto.


    La notte sono pensieroso a riguardo.

    La tua vita è letteralmente una vita quasi perfetta, questo a riprova del fatto che non serve avere tutto se la testa non apprezza ciò che si ha.


    La tua mi sembra insofferenza, se puoi chiedi un'aspettativa a lavoro, poi parti.


    In molti paesi del mondo esiste l'anno sabbatico, potresti prima di tutto evadere per qualche mese dalla tua vita e vedere se veramente è quello di cui hai bisogno, l'importante ora è non fare scelte avventate, potresti pentirtene credimi.