Messaggi di hallison
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Oggi mi sto rendendo conto che per uscire da questa condizione dovrei essere io a introdurre profondi cambiamenti che, tuttavia, avrebbero una portata ben diversa da quelli subiti: vorrebbe dire stravolgere la mia vita in un'età in cui le forze fisiche e mentali non aiutano ed il peso del nostro vissuto è ingombrante. Inciderei, con le mie scelte sulle vite di altre persone a me care e tutto questo mi disorienta e mi confonde. Inutile dire che la sensazione è molto frustrante.
Ciao Sofia... grazie di aver riportato la tua esperienza.
Penso che stravolgere la propria vita si possa fare solo in un momento di grande energia e soprattutto con la piena convinzione che quella sia l'unica strada possibile.
Io l'ho fatto nel passato, e allora non avevo dubbi, non avrei potuto continuare nello stesso modo.
Ovviamente quelle scelte mi sono costate care, ma era la mia vita e non avrei saputo , nè potuto fare diversamente.
Quando invece i cambiamenti ti trovano restìa, vuol dire che non hai metabolizzato bene le circostanze che ti hanno condotto a quell'empasse,
che non sai bene come uscirne, qualcosa intorno a te è mutato profondamente e tu devi trovare nuove modalità di reazione.
Si tratta di riorganizzare un quotidiano a volte ormai così consolidato che è necessario rinnovare completamente il proprio modo di pensare-
E qui ti do completamente ragione, ci vuole tempo... piccoli passi, che piano piano diventano più sicuri ...
Ma che fatica, che senso di disorientamenti e di perdita..
La notte a me più che consiglio porta angoscia, è il nuovo giorno che mi spinge a partire, comunque...da qualche parte,
tutto meno che la rinuncia passiva al sorriso -
Erano belli tutti come in certi film di Truffaut o Rohmer, e qualche volta la vita si diverte a fare l'opera d'arte nascosta nei giorni qualsiasi o addirittura bruttarelli.
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Ah...in sottofondo senza volume immagino...perche di solito all'interno di questi programmi c'è l'abitudne a parlare sguaiatamente ed in toni alti
Utili per tirare fuori l'insofferenza trattenuta -
Arianna esprimi con precisione e chiarezza le considerazioni confuse che mi girano in testa.
Grazie -
Ciao Flavio,
quando parlavo di difficoltà ad accettare i cambianti, mi riferivo a situazioni in generale, rapporti interpersonali, lavorativi, familiari o anche solo affrontare problematiche che mettono in crisi il tuo modo di essere e vivere.
Non intendevo nello specifico rapporti sentimentali.
Quelli, a dire il vero, quando realizzo che non ci sono più i presupposti per andare avanti insieme, che i confronti non portano comunque ad alcun risultato, non ho problemi a chiuderli. Non ho paura di rimanere sola.
Paura dell'ignoto? Forse, ma è più un fatto di reagire a determinati stimoli in maniera potenzialmente sbagliata, che tende a ripetersi.
E qui mi aggancio all domanda di Vento. La coazione a ripetere.
In alcuni casi sì, tendo a replicare certe risposte/atteggiamenti che poi mi mettono in
condizioni di sofferenza e forse inferiorità.
Ma non sempre e soprattutto non nella stessa misura.
Come scrive Arianna anche io ho problemi ad accettare la malattia e la sofferenza di persone care.
Ben sapendo che certe cose sono spesso inevitabili, mi rassegno con difficoltà e questo mi toglie serenità.
In altri campi invece riesco a destreggiarmi meglio, pur rimanendo una persona che non riese a scrollarsi di dosso facilmente anche percezioni di poco conto che spesso tendo ad ingigantire.
Poi a volte si stabilisce un circolo vizioso... quando sto soffrendo per una cosa, non mi è facile circoscrivere quella sofferenza e godermi comunque dei momenti di relax e distrazione, così da ricaricarmi un po' di energie positive. -
Mi trovo sempre più spesso a riflettere sul perchè per me sia così difficile accettare i cambiamenti.
Spesso persisto a sopportare situazioni che mi affaticano fisicamente, ma soprattutto mentalmente, pur di non voltare pagina.
Penso e ripenso, cero di raccomodare, interpretare, mi lamento , mi esaspero ed esaspero, ma alla fine non mi sposto di un millimetro.
Eppure razionalmente so bene cosa dovrei fare.
Vorrei tanto capire quali sono le possibili motivazioni di questa resistenza all'ovvio.
Qualcuno ha il mio stesso problema? -
Già...
hai ragione fran... per tante persone che si scrollano tutto senza problemi, ce ne sono altre che raccolgono più di quello che compete loro.