Concordo con la risposta precedente.
Vedo molte coppie intorno a me completamente stravolte dalla nascita di un bimbo, per i motivi più disparati.
L'unica cosa da fare, come sempre nella vita di coppia, è cercare di parlarsi con onestà e tranquillità e trovare una soluzione insieme.
Sei un gatto castrato sul divano?
Beh, comincia ad alzarti ed occuparti di tua moglie e tua figlia.
Partecipa alle cure ed ai giochi, chiedile in cosa puoi aiutarla, cerca di divertirti insieme a loro.
Adesso non siete più un duo, ma un trio!
In troppi non si rendono conto che dare alla luce un figlio vuol dire far nascere UNA PERSONA.
Un essere vivente che ora come ora dipende COMPLETAMENTE da voi due. In tutto.
Pensaci.
Che sta formando il proprio carattere, che sta imparando a vivere, che ti guarda e vede il suo intero universo.
Direi che davanti a questo una donna può anche accantonare il resto, per un po.
Dovere tuo è ricordarle, con rispetto ed amore, che siete sempre una coppia, e puoi farlo aiutandola ed amandola.
L'amore e le attenzioni non si devono pretendere..
..e se davvero lei ti ha aiutato con i tuoi problemi in passato, forse un piccolo sacrificio da parte tua è dovuto.
Messaggi di Lupotta
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Purtroppo quando si innescano questi meccanismi sono molto difficili da sdradicare.
Quando (e se) hai provato a parlarne con lei, cosa ti ha risposto?
Hai provato a dirle che dovrebbe volere che il figlio si faccia una vita indipendente ed autonoma, e che dopo ben 19 anni è più che esplicito che lui non prenderà mai la laurea?
Ma anche senza laurea può benissimo lavorare e non pesare su di voi, comportandosi come un adolescente?
Hai provato a prendere da parte tuo fratello e fargli notare che dovrebbe vergognarsi? Che oltretutto non è figlio unico e che (magari, non posso saperlo..) anche tu avresti il diritto ad un aiuto?
Tu che fai nella vita?
Se i due non fanno cenno di voler capire quanto sia patologica questa situazione, devi cominciare a proteggere te e tua madre.
Sì, una persona del genere non credo di farà molti scrupoli con nessuna delle due, quando vorrà continuare a fare il mantenuto e godersi i privilegi acquisiti fino ad ora.
Sta attenta, informati e comincia a muoverti fin da ora. -
Premetto che sono molto in sintonia con ciò che ti ha scritto bruce.
Per ciò che riguarda me, anche se potrei sembrare una "profana", dato che di figli non ne ho, ti dico che questa tua ansia è una dimostrazione del tuo amore per tua figlia e della tua maturità personale.
Leggendo ciò che scrivi potrei dirti che, donne nella tua situazione che non si mettono minimamente in gioco e partono per partito preso, si godrebbero solo la loro maternità senza pensare a nulla.
È più giusto?
Non lo so.
Secondo me la via di mezzo è sempre la migliore.
Da parte di una madre è un ottimo esercizio avere gli occhi aperti sul mondo ed i suoi cambiamenti: fin troppo genitori rimangono fossilizzati alle condizioni di vita di quando loro erano i figli, e non si rendono minimamente conto di ciò di cui hanno bisogno i loro figli crescendo in un mondo in molti aspetti completamente diverso.
Ma questo però non ti deve far venire le ansie o addirittura impedirti di godere del tempo che trascorri con lei (che ricorda, è prezioso: non tornerà più. .)
Semplicemente ti rende una madre più consapevole ed attenta, e sai anche tu che capovolgere le condizioni in cui un figlio da trascurato diviene iperprotetto (e viceversa), è una pessima idea.
Per quello che mi riguarda e ciò che ho visto ed imparato in questi anni, un genitore può dirsi soddisfatto di se quando riesce a preparare il proprio figlio ad affrontare ciò che di difficile, ingiusto e crudele ci offre la vita.
Alcuni genitori cercano di fare in modo che i propri figli non vedano mai questo lato del mondo, ma è praticamente impossibile che una persona nella vita non debba mai affrontare queste dinamiche, soprattutto al giorno d'oggi.
Così trovi in giro persone che non hanno assolutamente gli strumenti necessari per vivere.. e lasciamo perdere che fine fanno.
Altri genitori pretendono che i propri figli acquisiscano da soli questi strumenti, mandandoli allo sbaraglio e creando persone che, ad andar bene, saranno sempre ciniche ed insicure su tutto.
Credo che un buon genitore invece debba guardare il mondo per ciò che è insieme al proprio figlio, confrontandosi ed instaurando un rapporto aperto, in cui il figlio possa avere la certezza sia di non vivere nell'ipocrisia di un mondo fittizio, sia di vivere in un mondo di m∙∙∙a.. ma con la possibilità di poter acquisire gli strumenti per difendersi e di avere sempre un supporto valido e sincero nei propri genitori.
Altra cosa importante è non dare sempre e comunque l'impressione di avere tutte le risposte, di avere in mano le leggi del cosmo.
Credo che sia importante insegnare che ognuno fa quello che può (compresi i genitori), con i mezzi che ha.. e che si può sempre migliorare ed imparare qualcosa.
Purtroppo sono a lavoro e con il cellulare. .mi sa che ne è uscito un discorso un po nebuloso.
comunque non negare del tutto le tue ansie.
Usale per imparare ad interpretare al meglio il mondo che ti circonda, in previsione di insegnarlo un giorno anche a tua figlia. -
Comprandomi cosa?
Se ci sono i soldi la macchina la si compra..se non lo si fa i soldi non ci sono.. è semplice.
Non ho 15 anni e lui non è mio padre che mi deve comprare la macchina! (O qualsiasi altra cosa, siamo sposati e lavoro proprio per essere indipendente economicamente, sta cosa che mi deve comprare la macchina mi fa venire i brividi).
Mi aiuta come può, cercando di fare il possibile per me e per la nostra famiglia.
E' ovvio che io sappia benissimo che avendo un figlio le cose cambieranno ma ho 37 anni e non posso certo rimandare adesso.
Più che altro avrei voluto dei consigli sulla ricerca di lavoro e su corsi di aggiornamento o professionali.. come cercarli e quali vale la pena davvero fare.
Grazie. -
Ti ringrazio ma per me è più che altro questione di essere realisti.
Come mi dovrebbe aiutare mio marito scusa?
Lui già si ammazza di lavoro..
comunque semplicemente non so dove sbattere la testa.
Per il mutuo ripeto che siamo a posto, grazie. -
Ti rispondo anche io per punti:
1 - Più che rischiosa, impossibile. Anche persone molto più qualificate di me e con molta più esperienza fanno fatica. E' un lavoro d'elite.
2 - Per i laboratori devo valutare bene, cercare e confrontare. Mi dovrei prendere una macchina, cosa che ora non mi posso permettere..e quindi dovrei avere un guadagno superire a quello che ho ora. Quasi impossibile, dato che anche ai tempi avevo smesso perchè tra spese ecc il massimo che guadagnavo in un mese erano 300 euro.
3 - Con tutti i professori che si accapigliano per strada ed educatori professionali appena laureati ed "a buon mercato" io sono out.
Sono nella m∙∙∙a.
comunque grazie, almeno hai provato a rispondere.
(Per il mutuo non ci sono problemi.. di per se . L'unico ostacolo è la sua esistenza) -
Di solito quando vai a fare le visite ed i controlli ti viene detto che in media ci si mette un anno, a volte due, per rimanere incinta.
Poi non so quanti anni tu abbia..ma spesso la tempistica è quella..poi c'è chi più fortunato o sfortunato..dipende. -
Lavoro in portineria in Università.
Sono laureata in Scienze Ambientali e circa 3 anni fa ho fatto un master in Sicurezza Ambientale, piuttosto serio, per cui ho ottenuto dei secondi lavori anche piuttosto belli..ma che poi per sfortuna non si sono concretizzati in nulla di duraturo.
Mi piace anche l'insegnamento, in passato ho fatto dei laboratori di scienze ambientali nelle scuole e mi sono trovata bene, anche qui ho mollato perchè non mi davano certezze.
Ora son vecchia, ho 37 anni..e più che altro vorrei capire cosa mi conviene fare per trovare qualcosa di stabile, perchè ho un mutuo da pagare ed una famiglia che vorrei costruire.
Ma sono nel panico più assoluto. -
Ciao a tutti.
Negli anni in cui ho seguito più o meno attivamente questo forum, ho sempre spiegato come il mio lavoro mi facesse stare male.
Odio tutto: ed anche se ora sono stata trasferita in una sede più tranquilla, non riesco a smettere di detestarlo, anche grazie alla presenza di un personaggio da tutti definito "pazzo".
Ormai ho le crisi di panico quando devo venire qui.. e sto sempre male.
Ebbene, da poco è diventata ufficiale la notizia secondo cui questa sede verrà "presto" chiusa.
Se da un lato sono molto felice della cosa, perché rappresenta quel calcio nel sedere di cui avevo bisogno per cercare attivamente un altro lavoro, dall'altra sono terrorizzata.
La prospettiva sarebbe quella di tornare alla città dove lavoravo prima, ma ormai abbiamo preso casa e sarebbe troppo distante.
Preferirei davvero trovare altro.
Ma come?
Cosa cercare?
Sono davvero confusa. Vorrei fare un corso per imparare qualcosa di utile, ma non trovo nulla.
Non riescoa capire cosa mi conviene fare, come mi devo muovere..Che speranze o prospettive posso avere.
Mi sento una fallita senza alcuna speranza di migliorare la propria situazione. -
Il punto secondo me è un altro.
Perché ha cambiato idea?
Non è detto che lei non sia stata onesta.. quando ha programmato la cosa col marito mi auguro e spero fosse sincera (se no.. è ovvio che tutto il discorso va a quel paese).
Faccio un esempio.
Due ragazzi giovani decidono di sposarsi e vivere insieme.
"Dopo la laurea viviamo insieme".
Perfetto.
Si laureano, arriva il momento di fare il grande passo, ed uno dei due (non importa chi), decide che si andrà a vivere a casa dei genitori.
Oppure che prenderanno casa solo a patto che il fratello di
uno dei due viva con loro, perché "Poi poverino resta solo".(cosa successa..)
Uno può accettare, ma può anche rifiutare.
È da biasimare perché non sta rispettando il patto?
O forse i due dovrebbero trovare il modo di vivere insieme, per quel che riescono, in modo indipendente?
È questo che dico. Lei avrà le sue mancanze, per carità. .ma non la si può biasimare se non si sente di fare una cosa in determinate condizioni.
C'è da capire se queste condizioni c'erano anche prima o meno.. perché a quel punto avrebbe dovuto dire "Solo se certa gente impara a farsi i fatti suoi..perché se no non se ne parla".
Questo è ovvio.