Messaggi di Devastata

    Ciao a tutti,

    a distanza di una settimana ripenso a quello che mi è successo e cerco di mettere un po' d'ordine, anche alla luce dei numerosi consigli che mi sono giunti attraverso il forum e dagli amici più cari. Ammetto di sentirmi un po' meno "devastata" di una settimana fa, ma ci sono momenti in cui è davvero dura. Oggi ne parlavo per l'ennesima volta a pranzo con una mia collega/amica che ha ancora avuto la pazienza di ascoltarmi ma si è sentita in dovere di mettermi in guardia da me stessa, perché sembra che stia andando un po' oltre...Senso di colpa, senso di disagio, angoscia che non riesco a mandar via...ma anche viaggi mentali allucinanti, rivivo la serata immaginando cose peggiori di quelle che in realtà sono accadute, mi sono fissata sul fatto che la vita mi punirà per tutti i miei errori a causa del kharma. Con quel po' di razionalità che mi è rimasta posso notare che questo disagio ce l'avevo già prima, nei mesi precedenti, semplicemente ora ha cambiato sfumatura (non so spiegarlo meglio). So solo che il minimo comun denominatore delle mie paranoie deriva dal mio senso di inadeguatezza e dalla scarsa considerazione che ho di me stessa. Paradossalmente, però, questa esperienza negativa ha avuto il merito di scuotermi. Ho sperimentato che gli errori si commettono anche quando non ce lo si immagina, ho imparato che è giunta l'ora di cominciare a fare attenzione a ciò che mi circonda e che devo imparare ad occuparmi di me stessa. Purtroppo sto riscontrando problemi di natura...fisica. Ho una specie di rifiuto del mio corpo, non riesco a curarlo e neanche a spalmarmi la crema dopo la doccia! E' come se lo considerassi la causa della mia sofferenza per essere stato oggetto di attenzioni indesiderate e, cosa ben peggiore, sono riuscita ad avere momenti di "intimità" con il mio fidanzato solo una volta questa settimana. Considero il mio corpo come una cosa sua e il fatto che un altro abbia provato a trarne piacere alle sue spalle mi fa sentire sporca e non degna di lui. Credo che pian piano le cose andranno al loro posto, anche se è da una settimana che dormo male a causa degli incubi e ho un mal di stomaco terribile. Credo di dare troppa importanza a determinti aspetti della vita e dell'amore e poca ad altri, e forse dovrei rivedere un po' i miei parametri. Vorrei tanto che il mio ragazzo mi consolasse per la brutta esperienza vissuta, ma effettivamente se gli dicessi tutto (anche se ne abbiamo parlato un pochino) avrebbe solo voglia di andare a spaccare la faccia al mio ex e sarebbe divorato dal rancore e dai dubbi, quindi per una volta nella mia storia d'amore cerco di fare un gesto a tutela del mio amato: basta gettargli addosso le mie paure, le mie ansie, e cerco di proteggerlo. Chissà che quello che mi è successo non mi serva a svegliarmi e a riprendere le redini della mia vita. E riportare pian piano le cose al posto che spetta loro potrà forse aiutarmi a crescere, a trovare la mia strada, a sentirmi soddisfatta di me stessa, più matura, e quindi degna e pronta per una vita di coppia "adulta".

    Devo ricominciare a guardare positivo, la vita non è brutta, è quello che mi ripetono in continuazione da mesi, anni, le persone che mi vogliono bene; i momenti di sconforto ci saranno, ma dovrò imparare a rialzarmi da sola. E smetterla di credere di dover salvare il mondo. Intanto potrei cominciare con lo smettere di chiamarmi "Devastata", un nome può condizionare il modo di essere di una persona, e questo l'ho scelto io. Che ne pensate?

    A presto

    Vorrei rispondere a bridget...credo che l'autrice del post si sia rivolta a questo forum per avere dei consigli, non dei giudizi come il tuo. Se non ci stesse male non starebbe qui a cercare parole di aiuto.La sua è una situazione molto particolare e delicata, io per prima non ho mai conosciuto persone con un tale problema. La sessualità è parte integrante della vita di coppia, lei è con il suo attuale marito da dieci anni e non ha mai vissuto quest'aspetto così importante per una coppia!!! E poi cosa vuol dire stare con una persona per convenienza? A chi conviene stare con una persona che ha un problema? Lei ci dice che vuole aiutarlo, non lasciarlo. Ed è affrettato dire che è squallido averlo tradito con un collega. Lei mi sembra una persona equilibrata dal punto di vista sessuale, è normale che dopo un po' di tempo abbia cominciato a farsi delle domande su stessa, credo che anche lei si sia posta il problema di essere la causa di questo rifiuto. Le esperienza negative di cui parli le ho avute anch'io e credo che le abbiano avute un po' tutti, ma a questo punto tronchi la relazione. E se dobbiamo vedere le cose dal tuo punto di vista, se è suo marito ad avere un problema, se davvero si sente così a disagio con sua moglie, perché ci è stato per 10 anni e perché l'ha portata all'altare? Sarebbe un tradimento ben peggiore a mio avviso! Qui ci troviamo di fronte ad un problema molto complesso, fresiablu vuole AIUTARE suo marito ma non vuole neanche rinunciare a se stessa. Dice che sarebbe disposta ad andar via DA SOLA, da quanto ho capito ha un lavoro, quindi mi sembra una donna indipendente che non sta con uomo solo per avere sicurezze. Anche perché in una storia come la sua, a me tutte le certezze sarebbero venute meno...

    Qui c'è bisogno di un aiuto esterno, di uno specialista, e io credo, fresiablu, che ora tocca a tuo marito decidere di farsi aiutare. Se è arrivato a 30 anni con questo problema sicuramente sarà difficile, ma sarebbe un enorme gesto d'amore che TI DEVE, anche perché quando vi siete sposati ti ha fatto delle promesse e, mi dispiace, ma la sessualità anche come mezzo per procreare (non la vedo solo come tale, ma in questo caso ci sta) è un suo dovere. Altrimenti avrebbe dovuto pensarci prima di assumersi questa responsabilità nei tuoi confornti.

    Un abbraccio

    Mmmm...non è facile rispondere, sai. Hiba, credo che tu abbia fatto un bel lavoro, perché a quanto pare tu ci vedi chiaro in quello che non andava in te. Non saprei dirti...ci devo pensare su seriamente. Sai, io ho paura proprio di questo, di andarmi a ficcare di nuovo in qualche bel guaio! Sarà che non mi sento all'altezza delle cose belle della vita e trovo più rassicuranti quelle che corrispondono all'immagine che ho di me. Poi c'è il fatto che sentendomi in dovere di "salvare" le anime perse le vado inconsciamente a cercare er sentirmi utile. Le cause perse mi sembrano pù "rassicuranti", in fondo se va male posso sempre dire "lo sapevo"!Sai, dicevi prima che il senso di colpa si supera capendo gli errori...è questo il mio problema, non so da dovevenga il mio errore! Sarà anche che guardando le persone realizzate intorno a me vedo in loro capacità che non mi riconosco, le coppie di amici sono sempre più adulte di me, il mio fidanzato è mio coetaneo ma lo sento molto più adulto di me! è come se mi mancasse sempre qualcosa e come se sentissi di non avere le capacità per raggiungere quel livello. Dico che da un po' ho dimenticato i miei sogni. Eppure da qualche mese ne ho uno che non avrei immaginato:mi piacerebbe sposarmi, metter su famiglia, o andare a convivere con il mio ragazzo perché con lui mi sento finalmete "a casa". Alla fine è una cosa che capita a molti, perché non a me? Ma mi fa una paura...è come se mi fossi convinta che non è possibile, e cerco di salvaguardarmi da una possibile delusione. Tante volte dico al mio ragazzo che lo amo. E lui: "anch'io ti amo...lo sai?". E io:no E lui incassa, dice che conosceva la mia risposta, e non sa cosa fare per convincermi del contrario...povero tesoro. E' che se non imparo io ad amarmi, non posso accettare l'amore di un'altra persona...

    Ciao. Sì, è vero che il mio racconto ha tratto in inganno molti...bisogna anche dire che i vuoti di memoria legati a quella serata non mi rassicura(va)no, è orribile perdere il controllo! Ho cominciato a pensare di aver rimosso i particolari più angoscianti, mi sono fatta mille paranoie...di solito la gente si convince della propria verisone dei fatti per rassicurarsi. A me invece avviene il contrario, immagino che per cause sconosciute mi siano capitate cose terribili di cui non conservo il ricordo, e purtroppo la cronaca è piena di episodi di quetso tipo. Comunque, sesso o non sesso, la vicenda mi ha lasciato un trauma incredibile. Ripeto, forse sono io che esagero, ma cerco sempre di assumermi la responsabilità delle mie azioni, e quella sera non dovevo bere e non dovevo parlargli proprio perché ubriaca e quindi incapace di difendermi da eventuali reazioni (e visti i precedenti avevo di che temere).

    Ma sono fatta così, devo sempre mettere tutto in chiaro, concludere discorsi lasciato in sospeso. So che dovrei imparare dagli errori, solo che inconsciamente io l'errore non lo tollero. Sarà perché ho avuto una brutta esperienza da bambina, a scuola, quando la mia maestra mi umiliava davanti alla classe se commettevo degli errori (ero piuttosto bravina,attribuiva questo al mio orgoglio e non so perché credeva di spronarmi a migliorare in questo modo assurdo...). Quindi, intanto devo accettare che nella vita si sbaglia, e poi imparare dagli errori. So di mettermi in situazioni sbagliate per punirmi molto spesso, e ho già parlato a lungo della mia scarsa autostima, quindi non riprendo il discorso. Se mi avessero raccontato questa storia avrei pensato che non c'è bisogno di pensarci troppo, ma starci dentro è diverso. Razionalmente capisco tante cose, ma devo imparare a sentirle con il cuore, e non so quando ci riuscirò...

    Al mio ragazzo non ho raccontato i particolari, ho detto solo che ho parlato con il mio ex e ci ha provato, non vedo perché farlo soffrire. Se lo avessi tradito perché attratta da un altro o in dubbio sulla relazione sarei una str...a a non dirglielo, ma io non ho mai avuto dubbi sul mio amore per lui, né tantomeno ho mai pensato al mio ex in altri termini che un ricordo, o provato attrazione nei suoi confronti da un anno a questa parte.

    Quanto agli amici...sì, hanno sbagliato, ma mi reputavano una persona adulta...io comunque non sarei andata via, o meglio, non l'ho fatto quando mi è capitato di vedere un'altra mia amica in una situazione simile...

    Hai ragione, e infatti non mi perdono il fatto di non essermi controllata. Gli ho raccontato un po' quello che è successo, non è stato contento per niente di sapere che ho parlato con il mio ex, ma gli ha fatto piacere che io abbia messo in chiaro le cose una volta per tutte. No, non ho fatto sesso!!! :) E a quanto pare questo lascia perrplessi i miei confidenti che non capiscono per quale motivo mi faccia tutti questi problemi! Lui è stato insistente, ma alla fine ha capito quello che doveva capire. E' vero, sono così innamorata che non tollero neanche la più piccola "violazione" del mio amore, e forse dovrei sentirmi davvero in colpa se in colpa non mi sentissi, perché in quel caso non ci terrei così tanto al mio ragazzo. Ma cosa ci posso fare se mi sento così? E' che il mio ragazzo si merita il meglio, una persona affidabile, non una che non riesce a rendersi conto di aver esagerato un tantino con l'alcol e non capisce che le sue intenzioni possano essere fraintese. Non posso cancellare ciò che è stato, purtroppo mi è successa una cosa che non volevo,né da lucida né da ubriaca, ed è per questo che non riesco ad accettarla. Come si fa a dimenticare e a tornare in pace con se stessi? Come si fa ad accettare che alcune cose sfuggono al nostro controllo e accadono contro la nostra volontà?

    temo sia stata lei a scrivere il tread, stessa mano, stessi vocaboli, stessa storia (romanzata)
    che dire, è esattamente ciò che pensavo!!!!

    Ho letto la tua storia dopo il tuo intervento di ieri perché volevo vederci più chiaro...scusa tanto, ma mi sembra che quello che mi è successo sia un tantino diverso da quello che ti ha raccontato la tua ragazza!!! Sarà che mi sono spiegata male, non è facile far capire emozioni così complesse su un forum, ma sinceramente la storia della tua ragazza è totalmente diversa dalla mia!!!E poi in cosa ti sembrerebbe "romanzata" la mia storia???Ho semplicemente espresso un mio disagio, non ho detto di essere stata drogata, non ho parlato di datori di lavoro...quindi leggi bene prima di esprimere giudizi! E poi, cos'è esattamente ciò che pensavi? Cosa??? No, sai, vorrei capire, visto che qualcuno a quanto pare crede di aver capito meglio di me! Scusa lo sfogo ma mi sento offesa, cerco un luogo in cui confidarmi e mi sento "accusata" da uno sconosciuto di cose lontanissime dalla mia realtà quotidiana! Sono davvero risentita quindi eviterò di dire altro,però una cosa te la vorrei far notare: se sei stato capace di prendere fischi per fiaschi in maniera (almeno per me) così palese, credo che tu non abbia la lucidità necessaria per prendere decisioni in questo momento. Quindi fermati un attimo, respira, allontanati per un po' da questa situazione e poi, se davvero lo vuoi, prova a recuperare il dialogo con la tua ragazza. Ma se decidi di farlo, accertati di essere disposto ad ascoltare senza pregiudizi.

    Scusa il tono ma il tuo commento mi ha davvero urtato... :cursing:

    Non so che dire...ho avuto un'infanzia serena, genitori amorevoli e resenti, che ancora si amano dopo tanti anni di matrimonio. Ma ricordo che sin da bambina avevo il timore di esprimere i miei desideri e mi captava spesso di sentirmi in colpa per delle stupidaggini. I miei hanno fatto di tutto per farmi superare questa cosa, ma ancora ne soffro. E non so dirti da dove venga.

    E poi la mia paranoia...spesso mi capita di temere cose assurde, di temere che siano accadute cose di cui non mi sono resa conto e che potrebbero causarmi gravi danni...un po' come l'altra sera, ho avuto paura di cose che poi, nella realtà, non sono accadute. Sono ipocandriaca e ho paura del futuro...

    Non so Hiba. Sicuramente gioca molto il fattore della non realizzazione. Ma credo che si inserisca in un contesto più grande. Forse non vedo le cose in maniera obiettiva. E forse, o sicuramente, non reagisco in maniera adeguata alle varie situazioni. Molto probabilmente ho una percezione sbagliata di tante cose; ci ho pensato stamattina quando ho letto le vostre reazioni...Il mio problema, credo, non sono tanto gli eventi che mi accadono, quanto le emozioni che mi suscitano. Ho notato nelle vostre risposte quasi dei rimproveri quando vi siete resi conto che quello che mi è successo non è poi così grave come voi credevate...ma io lo percepisco così, per me è grave, e mi sento male, in colpa e a disagio. Non sai quante volte mi sento derisa dalla gente, anche dai miei amici, quando cerco di esprimere il mio malessere in rapporto a determinate questioni, ma cosa posso farci se mi sento così? D'altronde se mi sentissi a posto con me stessa non starei qui a mettermi a nudo.

    Sì, sono idealista, e credo che questo mi porti a non vedere il senso reale delle relazioni e della vita in generale...

    Scusate, adesso sono io che mi sento cretina...purtroppo non ho molto tempo oggi, posso solo dirvi che, non so, tutti i sensi di colpa e le emozioni negative di cui vi ho parlato li ho avuti e li ho tuttora, e il mio senso di inadeguatezza e di scarsa autostima mi accompagna giorno per giorno, peggiorando in caso di eventi come quello dell'altra sera.

    L'altra sera c'è stato solo un bacio, qualche mano fuori posto, non so come spiegare meglio. Speravo di essermi spiegata, non volevo creare malintesi, ma volevo solo parlarvi del mio stato d'animo. So che ci si aspetta sempre una reazione commisurata all'evento che l'ha causata. Bé, per me quello che è successo è già tanto, cioè, a me ha causato questo senso di pena enorme. Il forum si chiama Nienteansia, è vero, ma l'ansia nasce a volte dalle cause più nascoste e insignificanti, ripeto, in caso di violenza avrei denunciato (credo), in seguito a quello che mi è successo scrivo in un forum perché voglio capire meglio per quale motivo ci sto così male, e voglio capirlo confrontandomi con altri.

    Poi, un bacio o altro...sono un'idealista e per me un amore grande è anche puro. Il fatto che un altro che non sia il mio ragazzo abbia toccato il mio corpo, sfiorato le mie labbra (non so come spiegarmi diversamente senza trascendere...), bé, mi fa sentire come se avessi sporcato questo amore.E lo dico davvero in quanto idealista, non in quanto bacchettona o moralista.Ma forse devo solo capire che a 30 anni è giunto il momento di smetterla di credere nelle favole.

    Credo di non dover aggiungere altro. Ripeto, per quanto riguarda i miei stati d'animo li ho condivisi con voi, poi se ritenete che quello che è successo non giustifichi tale reazione (anche i pochissimi amici con cui ho parlato lo pensano) bé...non so...mi sto sentendo stupida. O semplicemente non mi sono spiegata bene, ho fallito nella comunicazione. :punish:

    Grazie comunque, a presto

    Ciao a tutti,

    vedo che il mio problema ha creato un bel dibattito. Intanto devo chiarire da subito una cosa: forse la mia reazione vi sembra eccessiva rispetto a quello che effettivamente è successo, magari qualcuno riderà di me, ma non c'è stato nessun rapporto sessuale fra me e il mio ex! C'è stato un bacio, o meglio due o tre. Dovrei dire SOLO un bacio, ma per me è tanto, soprattutto se non lo voglio e se sono ubriaca (che senso ha baciare una persona ubriaca?)...e pur non ricordando molto credo che qualche flashback lo avrei(così come ricordo il bacio), e anche se non lo ricordassi il posto in cui ci trovavamo non si prestava alla cosa!! Quindi, Trotterello, mi dispiace deluderti ma non sono la tua ragazza e non posso offrirti chiarimenti, ma da quello che ho intuito ha subito una violenza (o sbaglio?) e tu non ne sei così sicuro...forse è per questo che tante donne violentate non si confidano con la gente che hanno accanto, perché temono che non gli si creda e di essere giudicate male! Nel caso si fosse consumata una violenza, ex o non ex, credo che lo avrei denunciato, e invece di concentrarmi sull'analisi delle mie problematiche generali mi sarei concentrata sull'evento in sé...o meglio, credo che in quel caso non avrei neanche la forza di star qui a scrivere. Condivido comunque in tutto e per tutto ciò che ha detto Hiba riguardo alle violenze sessuali.

    Ora, per me poco importa quanto e cosa c'è stato, è stata una situazione spiacevole in cui non volevo ritrovarmi e, caro Joe, forse non hai capito che ciò che mi fa stare più male è il fatto di essermi gettata nel fiume in piena senza valutare le conseguenze! Oltre al fatto che farsi toccare da una persona quando non se ne hai voglia a me come sensazione NON PIACE AFFATTO! Hiba ha ragione quando dice che devo prendermi cura di me come di una bambina,è che per quanto sono rigida (e lo sono davvero tanto) a volte faccio cose stupide senza neanche rendermene conto. Il mio ex è una persona particolare, si è lasciato trasportare o ha interpretato male, ma non è andato "fino in fondo". Ho risposto al suo sms in toni durissimi e devo dire che la sua risposta mi ha sorpreso: mi ha detto che ha visto benissimo che amo un altro e che a lui va bene così perché quest'uomo mi rende felice,che è stato felice di parlarmi, che l'altra sera ha sbagliato e non capisce perché io mi dia così addosso visto che alla fine non è successo niente di che (vabé, dal suo punto di vista). Mi ha chiesto solo di imparare ad essere felice e di rendermi conto che sono una bella persona.

    Sinceramente da lui, da quello che credevo di conoscere, non mi aspettavo una cosa del genere. Questo non giustifica le cose del passato, ma vi dirò, se davvero ha capito i suoi sbagli (non solo nei miei confronti) e ha apprezzato quello che gli ho dato quando stavamo insieme, per me è comunque una vittoria, perché il mio spirito da crocerossina è felice di vedere che qualcosa di buono l'ho fatto. Alla fine sono d'accordo con voi sul fatto che forse non dovrei pararne al mio ragazzo. Personalmente gliene paralerei non tanto per liberarmi la coscienza, ma per condividere tutte le emozioni,anche se negative, che sto condividendo con voi, il che non sarebbe brutto in un rapporto di coppia. Ma è vero anche che le storie d'amore sono rette da delle dinamiche particolari, che forse alcune cose sarebbe meglio tacerle, e che magari di tutto ciò potrei parlargliene diversamente. Alla fine non è questo singolo episodio che costituisce la mia persona. Magari questo episodio sarà archiviato, magari da questo episodio troverò la forza di prendermi per mano e condurmi dove voglio. So che devo ricominciare ad ascoltarmi, credo di aver già spiegato quali sono le dinamiche della mia mente, so che devo imparare a perdonarMI, e so anche qual è stato l'episodio che ha sconvolto la mia vita, di cui non parlo per pudore (non è una violenza e si aggiunge alla delusione "professionale" di cui ho già raccontato).

    Ovviamente c'è un bel lavoro da fare, non lo nego, e al di là di quello che è successo in questi giorni mi piacerebbe continuare a discutere in maniera costruttiva con voi anche in futuro. Mi pongo sempre tanti interrogativi e ho bisogno di confrontarmi con gente disposta ad ascoltare e ad aprirsi a sua volta. Joe, condivido quello che hai detto e l'ho capito, ma Hiba ha ragione quando dice che bisogna creare uno spazio accogliente, a volte il modo di dire le cose può essere frainteso o ferire, non è il mio caso poiché ho imparato negli anni a leggere le sfumature (la comunicazione è sempre stata la mia passione) ma capisco anche che una persona più vulnerabile avrebbe potuto rimanerci male.

    Mando un bacione a tutti

    P.S. Giusto una precisazione: non credo di potermi definire un'alcolizzata in piena regola, ho preso una sbornia (2 birre e un cocktail, mea culpa), ma non credo di poter affermare che ho un problema con l'alcol! E se mi sono lasciata andare è perché sapevo di non dover guidare!!!! ;)