Ciao Lumen, ti ritrovo e qui e beh, da quel che dici sembrano esserci dei tratti di autismo come nel mio caso.
Mi sono sempre considerata introversa, perché fondamentalmente sto bene da sola, ma ho anche sempre sentito una forte pressione sociale ad avere giri, uscite, amici. Negli anni sono migliorata tantissimo e dall’essere timida sono diventata sempre più spigliata e questo mi ha facilitato nel conoscere persone, ma poi la mia parte autistica emerge, perché sono in grado di mantenere legami solo con pochissime persone, forse perché da fuori traspare questa mia autonomia e voglia di stare sola.
Ma quello che ho sempre bollato come introversione è in realtà autismo, e solo ora ho capito che mi sono fatta violenza per una vita nel cercare quella socialità che per me non è un bisogno essenziale perché io funziono in modo diverso, generandomi solo una quantità indegna di frustrazione.
Quindi la domanda fondamentale a cui devi darti una risposta è: soffro realmente nel non avere amicizie, o ci soffro perché non è socialmente concepibile dalla massa non avere amicizie, io sono diverso e da qui la sofferenza?
I consigli su come socializzare sono i soliti, banali, che forse non sono ciò che vuoi sentirti dire: frequenta un corso su qualcosa che ti appassiona e cerca di interagire con gli altri, se c’è qualche collega che ti ispira fiducia, fai cadere l’argomento e proponi un aperitivo, una gita, un’uscita al cinema. Socializzare è un po’ come lo sport: ci vuole esercizio costante.
Non so la tua età, paradossalmente da piccoli abbiamo tempo e più connessioni, ma almeno per me è con l’età che ho acquisito facilità a socializzare perché è cresciuta la mia autostima, non mi vergogno a mostrarmi come sono, non mi interessa cosa pensano gli altri di me e sono molto più spontanea.
Se non ci hai pensato, il fattore autostima è qualcosa di importante su cui lavorare.
Ultima cosa sulla tua fidanzata. Tu dici che né lei né nessuno ti ascolta e ti capisce e che solo lei ti parla dei suoi problemi: hai fatto presente a lei la cosa? Hai manifestato i tuoi bisogni? Abbiamo la tendenza a pensare che gli altri intuiscano le nostre emozioni e capiscano cosa ci passa per la testa dai nostri atteggiamenti, ma purtroppo non è così, è da ciò nascono frotte di malintesi e incomprensioni. Banalmente, lei potrebbe non aver mai visto in te la necessità di confidarsi. Se invece ci hai provato e hai percepito disinteresse da parte sua, il problema è più profondo, e qui dovresti chiederti se ti fa stare bene stare in una relazione dove non ti senti visto veramente.