Messaggi di cactusinfiore

    Ciao Sj07, per come la vedo io lui non sta avendo il benché minimo rispetto per te. Lui sente la libertà di comportarsi come meglio crede, tanto sa che gli basterà una parola carina per riconquistarti. Tutto questo non ti fa sentire presa in giro?


    Non credi che quelle scuse e quelle parole carine sono assolutamente vuote e false, volte solo a tenerti lì a sua disposizione?


    Io non credo che tu sia esagerata, il modo in cui si è comportato a mio avviso non è accettabile. Perché credi di esagerare? Oltre tutto, se questi comportamenti ti feriscono, perché tornare da lui?


    Io credo che le sue scuse e le sue carinerie ti colpiscano particolarmente perché senti bisogno di affetto, amore ed attenzioni. A tal proposito: come va la tua vita? Hai famiglia, amicizie, hobby, lavoro etc. che ti diano un po' di soddisfazione?


    Un abbraccio :bouquet:

    Concordo con gloriasinegloria.


    Con un po' di analisi interiore possiamo cercare di capire se nel nostro comportamento c'è qualcosa che non va.

    Come accennavo prima, ci sono libri su delle branche di studio (intelligenza emotiva ed intelligenza sociale) che possono essere di grande aiuto e che mi sento di consigliare a chi ha problematiche in questo ambito.


    In quanto a "fattori esterni": persone tossiche, narcisiste etc. purtroppo ci sono, come dicevo se sono anche brave a vendersi ottengono facilmente consensi ed è pure difficile distinguerle dalle persone sane.

    Noi non possiamo guarire o migliorare queste persone, possiamo al massimo decidere a chi dedicare il nostro tempo.

    Potrei fare diversi esempi che smentiscono questa tua convinzione. In realtà esiste un "mercato" per tutti indipendentemente dal nostro aspetto, dal nostro carattere o dai nostri problemi.

    Concordo sul fatto che ci sia un "mercato" per tutti i tipi di persone indipendentemente dai loro aspetti caratteriali, nel limite dell'accettabile però.


    Aggiungo comunque una nota molto importante di cui a mio avviso è essenziale tenere conto: in età adulta secondo me è più difficile instaurare nuovi rapporti di amicizia perché la maggior parte delle persone ha meno tempo, hanno già la loro vita e poco spazio ulteriore da dedicare ad altri (spiace ma è così). Per cui non tutti i "rifiuti" che si ricevono a mio avviso sono indice di un qualche problema.

    Ciao Aurora123, sono d' accordo con ciò che è stato suggerito (nutrizionista + attività fisica). Mi sentirei di aggiungere alcuni suggerimenti.


    Ricordati di bere la giusta quantità di acqua, è importantissimo rimanere idratati. A volte non ci si pensa ma è importante anche lei ^^


    Altra cosa relativa all' attività fisica: evita il fai da te. Nella palestra dove vai ti vengono preparate le schede di allenamento personalizzate e spiegata l' esecuzione corretta degli esercizi?


    Comunque io credo che con impegno già in pochi mesi dovresti vedere dei risultati :winking_face:


    Buon lavoro e facci sapere come va! :flexed_biceps:

    Secondo me non c'è nulla di vero in questo. Si può essere tristi perché (giustamente) non si hanno amici e non il contrario, non si hanno amici perché si è tristi. La tristezza è legata per forza di cose al vissuto di una persona e non può nascere da dentro senza una qualche ragione.

    La tristezza può avere molte cause, sicuramente, e la solitudine è una di queste. Su questo sono assolutamente d'accordo.


    Quello che intendevo è che se si ha "qualcosa che non va" (non solo tristezza, ma anche altro), in maniera costante, difficilmente riusciremo ad avvicinare e incuriosire le persone.


    Pensa ad esempio chi ha sempre l'espressione seriosa, chi per nervosismo / tensione risponde in maniera troppo brusca o ancora chi si lamenta troppo di tutto, etc. Sporadicamente ci sta, ma quando è una costante la gente tende ad allontanarsi.


    Alla fine è una spirale che tira sempre più in giù e che porta via via sempre più negatività e tristezza.


    Ovviamente la mancanza di amicizie può essere dovuta anche a fattori esterni, per esempio avere poche possibilità di uscire o avere hobby, o perché siamo circondati da "bulletti" (di qualsiasi età) che ci tagliano fuori.


    In primis si cerca di migliorare sé stessi, che è l' unica cosa su cui possiamo lavorare (laddove ve ne sia necessità); poi, eventualmente, si cerca di capire se le persone che stiamo frequentando sono effettivamente le persone giuste per noi, o se è il caso di cambiare giro.


    Ovviamente questa è solo la mia opinione ^^

    Ciao, io credo che prima di cercare amicizie e affetto, sia importante lavorare su di sé e sulle proprie fragilità.


    Sembra la solita frase fatta, ma credo che ci sia molta verità in questo. Se non si sta bene (si è troppo tristi, insicuri, se si hanno troppe paure o ansie etc.), chi ci sta intorno lo percepisce e tende ad allontanarsi.


    Al massimo, in condizioni così, si possono attrarre persone "crocerossine", ma si verrebbe a creare una dinamica non sana.


    Altra cosa che ho notato è che chi si vende bene all' inizio di una conoscenza (di qualsiasi tipo), risultando simpatico e affabile, è già a buon punto dell' opera, anche se si tratta di persone che non sono perfette o irreprensibili (contando comunque che i difetti li abbiamo un po' tutti!).


    Credo che il saper socializzare e riuscire a piacere alle persone intorno sia una vera e propria arte! Esiste una branca di studio, l' intelligenza emotiva (trovi diversi libri a riguardo) che tratta questi temi :)

    Ciao Gilala , mi dispiace della situazione, sicuramente è una cosa fastidiosa.


    Sul lavoro possono crearsi rapporti amichevoli, mi è capitato di vedere situazioni in cui fra colleghi maschi e femmine ci fossero contatti come messaggi, caffè insieme etc ma in una maniera assolutamente amichevole.

    Ovviamente dipende molto dal contenuto delle conversazioni e da come si pongono le persone coinvolte... Perché potrebbe esserci anche altro.


    Hai modo di avere qualche informazione in più? Di questa collega e relativi contatti è stato lui a parlarne apertamente o hai scoperto tutto tu per caso?


    La cosa comunque che ti consiglierei al momento è di non pressarlo troppo (facendo troppe domande per esempio), perché se avesse qualcosa da nascondere alzerebbe la guardia e sarebbe più difficile beccarlo in flagrante.


    Nel frattempo, osserva e cerca di capire se ci sono cambiamenti nelle sue abitudini, comportamento, ecc.

    Ciao Tanja, anche a me la tua collega sembrerebbe una persona molto insicura delle sue potenzialità. È giovane magari, alle sue prime esperienze?


    Il fatto che rimanga un po' in disparte nelle riunioni mi fa pensare che sia proprio per la paura di dire cose sbagliate o poco utili.

    Anche il fatto di non dedicare del tempo ai colleghi (anche un semplice caffè) mi dà l' idea di qualcuna che teme un possibile confronto o giudizio altrui...


    Non credo che ci sia molto da fare se non piccoli incoraggiamenti "pratici". Secondo me, non sarebbe tanto utile uno sterile "sei in gamba", meglio un "quel lavoro [specificando cosa] lo hai svolto alla perfezione, perché dici di essere incapace?" accompagnato da un sorriso sincero.


    Questo auto-sminuirsi così esplicitamente e con parole così dure potrebbe anche essere una ricerca di conforto e approvazione, a mio avviso.


    Fossi in te comunque, al di là di qualche piccolo incoraggiamento come detto sopra, non insisterei per "aiutarla": mantieni comunque un distacco, è qualcosa su cui lei stessa dovrebbe lavorare e non è da escludere che sia una sua strategia per non essere caricata troppo di lavoro, come già accennato da altri utenti :/ non si sa mai.

    Ciao Duegoccedichanel, io sono una di quelle molto sensibili che per cose così ci rimane male, per cui ti capisco!


    Dipende ovviamente dal rapporto che si ha con queste persone e se si conoscono le loro abitudini. Ci sono persone che non sono molto veloci nelle risposte o che utilizzano messaggi brevi/con poche carinerie, smile etc., ma poi molto di compagnia e carinissime dal vivo.


    Credo che quando si tende a pensare male potrebbe essere perché abbiamo vissuto esperienze negative che ci hanno segnato. Un qualche abbandono che abbiamo vissuto male, per esempio, che inconsciamente ci influenza portandoci a dare spiegazioni negative ad un certo evento.


    Sono comunque dell'idea che in un'amicizia debba esserci un minimo di reciprocità: se vedi che sei sempre (o quasi) tu a cercare qualcuno, probabilmente meglio se rivaluti il rapporto...

    Ciao annina2, anche a me non sembri molto convinta di questo ragazzo: magari all' inizio ti incuriosiva anche per il fatto che ha chiesto di te, ma nei fatti mi sembra poco concludente. Inoltre, tutti quei complimenti (soprattutto sull'aspetto) mi danno un' impressione di qualcosa di poco naturale.


    Ci sta che non ti ispiri troppa fiducia. E ricorda che a parole siamo bravi tutti, sono i fatti che contano ;)


    Poi, non escludo che possa essere un tipo timido e impacciato, che impressione ti ha dato dal vivo? Se vuoi approfondire con lui, potresti cercare di organizzare un incontro anche per parlare e chiarire anche quelle che sono le vostre intenzioni; altrimenti, semplicemente lascia scadere la faccenda.

    Ciao bertino10, quello che ti lega a lei non è tanto la persona in sé, ma il come è stata in grado di farti sentire, andando a toccare i tuoi punti sensibili.


    È proprio da questi secondo me che dovresti partire. Come mai hai "fame" di queste sensazioni? Forse la tua vita non ti dà abbastanza soddisfazioni e/o i rapporti (amici, colleghi...) che hai non ti fanno sentire abbastanza apprezzato?


    Mi sembra di capire da un altro intervento che non hai avuto modo di instaurare rapporti profondi con nessuno (anche per dire frequentazioni, hobby che possano darti distrazioni e soddisfazioni), quindi è probabile che il motivo sia anche quello.