Grazie mille delle belle parole, mi aiutano. I giorni stanno passando, il tatuaggio a volte mi piace, a volte no, io a volte mi sento bene, a volte meno, è tutto molto su e giù. Sto andando dalla psicologa e continuerò ad andare e cercherò di capire cosa sta alla base di tutto questo. Io vi ringrazio perché sentire un po' di belle parole anche da sconosciuti mi aiuta, mi fa sentire meno sola anche se non vi conosco.
Messaggi di Bubble87
-
-
Si, è sul polso interno. Adesso è coperto ma si vedrà in estate. Sono molto in confusione, a volte lo guardo e penso mi piaccia, a volte lo guardo e lo odio per tutto quello che mi sta facendo passare. Infatti il mio volerlo rimuovere il prima possibile credo sia perché voglio fare finire tutto questo dolore che mi ha causato, vorrei tornare alla serenità dei giorni passati, passare le giornate con i miei bambini a giocare, scherzare e ridere con loro. Ma adesso non riesco, penso solo a questo tatuaggio, a quanto mi sta facendo soffrire e mi sta portando via del tempo prezioso, non riesco a non dargli peso, non riesco ad essere lucida, o meglio a volte lo sono ma dura poco. Spero che tutto questo finisca il prima possibile.
-
Il tatuaggio è come lo volevo, come lo volevo da tempo. Forse il risultato è un po' troppo grande rispetto a quello che mi aspettavo. Il tatuatore ovviamente me l'ha fatto vedere prima, ma lì per lì non mi ha dato fastidio. Credo che il problema sia proprio che il mio cervello adesso è in uno stato di ansia costante, sta crollando giorno dopo giorno e il mio pensiero va sempre ai miei bambini. Loro sono ancora piccoli e dipendono da me, e crollare per una cosa così sciocca mi fa stare ancora peggio.
Penso tanto, penso a tutto, penso costantemente, non stacco mai il cervello. Penso a quando dovrò dirlo in ufficio e farlo vedere, chissà cosa penseranno i miei capi. Penso se starò così ancora per molto tempo, come farò a gestire tutto e tutti. L'ultima volta che sono stata così è quando avevo la depressione post partum e mi sono trasferita dai miei per due mesi con un neonato. Penso che forse è il caso di rimuoverlo, anche se mi dispiacerebbe. Penso che lo farei solo per tornare a stare bene, perché adesso il problema che ha fatto scatenare tutto è il tatuaggio.
Avete qualche consiglio per me? Qualche tecnica per calmarmi? I miei prossimi passi non so cosa saranno... Penso solo ai miei bambini che non mi vedono più ridere.
-
Spero che qualcuno possa aiutarmi con qualche consiglio o con esperienze simili. Da poco ho fatto un nuovo tatuaggio (avambraccio destro interno), da premettere che mi piace molto il tatuaggio ed appena fatto ero anche super entusiasta, ma il giorno dopo è cominciato un incubo di ossessioni nella mia testa. Ho iniziato a pensare di aver sbagliato posto, che probabilmente è troppo evidente e che mi condizionerà la vita. Non è il mio primo tatuaggio, ho un altro tattoo bello grande sullo stesso braccio ma più sopra e quello non mi ha causato problemi anzi lo adoro. Ma questo quando lo guardo mi fa venire la nausea, sono giorni che penso costantemente al tatuaggio e non riesco a fare altro, non dormo bene e mi manca l'appetito, mi è calata l'autostima e la concentrazione di colpo.
A volte me lo guardo e penso che mi piace e mi stia bene ma poi di nuovo i pensieri negativi prendono il sopravvento. Probabilmente tutto è partito da un commento del ragazzo con cui mi frequento che subito dopo averlo fatto mi ha detto: " ti immagini a lavoro in camicetta con quei tatuaggi?! ". E da lì la paranoia.
Io nella vita faccio la ricercatrice universitaria, ho 27 anni e ora sto cominciando il dottorato, lavoro in un ambiente molto informale, tranquillo e giovanile e ho fatto il tatuaggio perchè mi piacciono molto e perchè penso che nel 2022 sono una cosa abbastanza sdoganata e comune e quindi non credo di essere giudicata per un tatuaggio se sono una persona formata. Sono una persona molto sicura di me, non ho mai dato troppo peso ai pregiudizi e alle opinioni di persone che nella mia vita contano poco.
Ma diciamo che però una volta insinuato il dubbio è andata sempre peggio. Le paranoie sono aumentate sempre più fino a pensare di rimuoverlo, e continuo a cercare informazioni sulla rimozione. Mi colpevolizzo perchè ero da poco uscita da un periodo di depressione e attacchi di panico grazie ad una lunga psicoterapia ed ora temo di rientrare in quel vortice di brutte emozioni per un qualcosa che mi sono causata da sola magari in un momento di entusiasmo e di benessere. Mi chiedo se magari è solo una questione mentale di abitudine dell'occhio o del cambiamento, se forse il problema non è il tatuaggio in sè ma delle ansie che sto somatizzando sul tatuaggio. Grazie in anticipo a chi mi risponderà.So che è passato molto tempo. Se sei ancora qui, mi dici com'è andata con il tuo nuovo tatuaggio? L'hai accettato? Ci è voluto tanto tempo? Sono nella tua stessa situazione adesso.
-
Buonasera a tutti, sono nuova del forum. Sono una mamma di due splendidi bambini, voluti e avuti con molta difficoltà. Con il primo ho avuto una crisi appena ho scoperto di essere incinta. È stata dura, ma ne sono uscita. Con il secondo ho avuto una bella depressione post partum, curata con antidepressivi, per la prima volta nella mia vita. Era da molto tempo che volevo fare un tatuaggio, il primo. Mi piacciono e mi sono sempre piaciuti. Mio marito è pieno di tatuaggi e lui li porta con orgoglio. Ho sempre sognato di avere anche io uno, e come primo ho scelto un’immagine mia con i miei bambini. Bella, siamo noi, arrivati fino a qui con tutte le nostre difficoltà.
Ebbene, da quando ho fatto il tatuaggio sono tornata in crisi, paranoia. Non dormo più, non me lo vedo addosso. Sapere che non posso tornare indietro mi fa impazzire. Sono in ansia pazzesca, non dormo la notte se non per qualche ora, se prendo sonniferi. Sono tornata dalla psicologa, ma chiaramente in una volta non è cambiato niente. Sono paralizzata. Fino a una settimana fa sembrava tutto perfetto, adesso ho i miei figli che mi chiamano e mi cercano, e io sono sempre tra i miei pensieri e le mie ansie. Non so come uscirne. Vi prego, avete qualche buona parola per me? Ne avrei tanto bisogno. Mi preoccupo tanto per i miei figli. È stato così difficile averli che metterli in crisi per una c∙∙∙∙∙a del genere, ma sta facendo uscire pazza.