Salve,
ultimamente ho avuto scambi di vedute su altro sito con un coetaneo sulla sessualità, apparentemente con un problema simile al mio.
Dopo un mese mi sono reso conto che il suo problema non aveva nulla a che fare con me.
L'amico soffre di ansia e paura di perdere l'amata moglie. Questo lo ha portato a focalizzare i pensieri sul sesso, nel terrore di venire tradito per un'insoddisfazione del coniuge.
La sua situazione mi ha fatto pensare. Il suo amore per la moglie, per quanto infinito, l'ho visto tossico ed EGOISTA.
A mio modo di vedere, la più grande forma dell'AMORE è RINUNCIARE A LEI PER IL SUO BENE.
Un esempio? film TITANIC - scena finale - Jack sa che non sopravvivranno tutti e due in acqua e fa salire solo lei sulla tavola, sapendo che morirà e non la vedrà mai più.
Constato che nella realtà l'amore è soprattutto egoismo.
A riprova, basta leggere anche un pò di discussioni in questa sezione del forum.
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Ciao,
credo che questa tua domanda prenda spunto da frasi come "l'amore vero è amore incondizionato" che si sentono dire da vari pseudo oratori da palcoscenico (dal filosofo allo psichiatra di turno) di cui si trovano video online, libri e altro.
Per me sono delle frasi acchiappalike che non significano niente (almeno, nel modo e nel contesto del discorso in cui vengono dette).
Lasciamo ai poeti la definizione di amore, e agli pseudo filosofi da palcoscenico la definizione della sua forma più grande, ed ai santi l'applicazione di questa forma.
Parliamo di qualcosa di più umano, ovvero le relazioni.
Qualunque forma di relazione (più o meno duratura) che sia amicale, lavorativa, sentimentale, o altro, si sviluppa per egoismo, ovvero perchè ognuna delle parti dà e riceve qualcosa dal/all' altro.
Se così non fosse, in campo sentimentale, non nascerebbero relazioni.
Se una relazione nasce, dal punto di vista di ognuna delle parti, è prima di tutto per egoismo ("mi fa stare bene" e simili).
Tant'è che esiste la situazione in cui due persone si amano ma una delle due si tira indietro perchè "ti amo ma non posso stare con te" (tradotto può voler dire: nonostante io ti ami, tu sei fatto in un modo, hai dei tratti caratteriali, uno stile di vita, e altre cose, che NON mi fanno stare bene). Anche questo tirarsi indietro è dettato dall'egoismo (non mi fai stare bene).
Se queste sono le basi perchè una relazione nasca e si sviluppi, per quale motivo di punto in bianco questa forma di egoismo dovrebbe essere messa da parte o diventare negativa ?
Questo sbandierato amore incondizionato in nome del quale bisognerebbe accettare (tradotto vuol dire essere indifferenti) qualunque cosa faccia l'altro, è qualcosa di molto ideologico e poco reale.
Ed è anche contraddittorio se parliamo di relazione sentimentale:
due persone iniziano una relazione "sana" perchè ognuna riceve qualcosa dall'altro che lo fa stare bene (dico sana perchè ci sono casi in cui delle relazioni nascono col piede sbagliato, e una delle parti fin da subito ama ma sta male per via dell'altro, non rendendosi conto che quella persona non è adatta nonostante la si ami).
Ora, in base a questo principio di amore incondizionato, una volta che si è in questa relazione, si dovrebbe accettare qualunque cosa l'altro decida di fare, anche se alcune delle cose che fa NON ci fanno stare bene (è quindi uno sforzo ad essere indifferenti anche se non lo siamo), per poi scoprire che a lungo andare l'altro è diventato la fonte del nostro malessere (e noi del suo magari) con le relative conseguenze del caso.
Passeremo di relazione in relazione, per ritrovarci a lamentarci del fatto che non si trova una persona in grado di amare.
La verità è che l'amore non basta a portare avanti una relazione, e che quello che non troviamo non è una persona che sappia amare, ma una persona che sappia "impegnarsi" in una relazione (e se siamo i primi a non impegnarsi e a chiedere all'altro questo impegno in nome del principio della più alta forma d'amore, poi non possiamo lamentarci più di tanto).
Una relazione sentimentale, come qualunque altro tipo di relazione, comporta cose come rispetto, fiducia, aspettative, e tante altre cose, (come anche qualche rinuncia) che non nascono e non si mantengono da sole se non ci si mette un minimo di impegno.
Pensare che qualcosa che comporti delle rinunce o dei condizionamenti non sia vero amore, o che sia tossco, lo trovo di un'ideologia fanciullesca fine a sè stessa o al massimo adatta a qualche "spirito libero"
Ciao