Messaggi di Draculina

    Eh, qui... cari, avrei tanto da dire ma cercherò e come meglio posso di essere quanto più riassuntiva che si può... da buona amante delle scienze umane e perché no anche della psicologia vi propongo una serie particolarmente attinente con tale materia... è proprio il periodo in cui la psicoanalisi di Freud di cui anche la storia parla e quindi anche il romanzo psicologico è all'ultimo grido... non a caso nella terra in cui e ambientata e proprio in quegli anni vi operavano James Joyce e Virginia Woolf, Stern ecc... avrete sicuramente capito di cosa sto parlando ovvero dell'Inghilterra degli anni '20 e la serie tv è quella dei Peaky Blinders... inoltre anche i personaggi prevalentemente presi in esame presentano le problematiche dell'epoca e il protagonista in modo particolare dato che egli ne sta a indicare proprio l'idealtipo televisivo freudiano di colui cioè che è eros e tanatos che dal greco in italiano sarebbe amore e morte nonchè lo Zarathustra Nietzscheano cioè lo Übermensch od Oltreuomo ovvero colui che vive sopra ogni cosa, colui che sa vivere, colui in cui tutto è coniugato e soprattutto i due principali di quella tragedia classica greca che adesso è morta come lo stesso Dio con l'odierna società... questi due principi sono l'apollineo e il dionisiaco... Infatti questo principale il cui nome preciso è quello di Thomas Michael Shelby, figura assai complessa, è qualcosa di assai mistico sia per la sua provenienza scarsamente religiosa ma fortemente gitana, da questo punto di vista lo possiamo considerare così ma anche e fortemente umana con le sue abilità da bravo stratega e con le sue debolezze di irlandese all'interno di una comunità inglese che al tempo stesso lo osteggia e lo teme proprio nel pieno della crisi angloirlandese di quel tempo, infatti non a caso è proprio in quegli anni che dopo vari decenni di ribellioni l'Irlanda riesce a ottenere la sua tanto sudata indipendenza dalla madrepatria... oltre a questo, è un uomo uscito infelicemente glorioso dalla guerra che infine l'ha premiato come sergente maggiore dell'esercito britannico con ben due medaglie, che farsene se pur vittorioso come ennesimo membro della triplice intesa ne è uscito sconfitto interiormente e i demoni gli divoravano la mente, gli stessi di quel che oggi chiameremo comunemente appunto stress o meglio trauma da vero soldato e che è ancora oggi attuale poichè lo potremmo riscontrare in un qualsiasi combattente della guerra Russia-Ucraina? Ecco l'elemento psicologico cardine della vicenda: il Disturbo Post Traumatico da Stress... l'oppio che lo accompagna per tutta la notte è un altro elemento del tempo da non sottovalutare poiché a quel tempo era l'ottimo antidoto contro ogni male mentale e non a caso anche Freud ne parlava assai di ciò, sapete per esempio perché la Cocacola si chiama così? Io, si... è perché inizialmente la si ricavava dalle foglie di coca e cola ma poi ben presto le prime verranno considerate illegali, le altre erano meno dannose e vi rimasero... questa era un ottimo psicofarmaco per questo, inizialmente infatti veniva prodotta proprio per questo cioè per scopi medico-analgesico-psichiatrici, era un ottimo calmante insieme alla morfina... anche la cocaina è molto presente sulla scena, è la miglior cura per suo fratello maggiore Arthur... ecco, anche questo è assai dipinto da questo punto di vista e con questo anche tutti gli altri personaggi, pure la sua personalità mi ha assai affascinato, è particolarmente profonda... li potremmo confrontare l'uno con l'altro sono simili ma alquanto diversi ma più questo che quello, direi... entrambi presentano gli uomini del tempo ma diciamo solo che la figura di Arthur è più realista, l'altra anche prontamente letteraria poichè artistica, eterea... un po' come se fosse il Dorian Gray della pellicola, il Superuomo di D'Annunzio... Arthur invece è più come un Zeno di Svevo, un Mattia Pascal di Pirandello... un profilo il suo divertente, canzonatorio ma soprattutto inetto...è in questi che si vede la classicità che svanisce sfociando in quella che poi si può definire in francese mal du siecle, male del secolo o per meglio dire crisi dell'Io... da qui la concezione di massa, di capo, di totalitarismo... ecco i potenziali di Tom, in lui possiamo vedere quello che poi si vedrà da lì a poco ma è un concetto che un po' si ripete in tutto il '900 e soprattutto il primo e già a partire dai primi anni della belle époque ed ecco anche un po' che diamo il via alla sociologia della comunicazione con l'americano Zio Sam, è la società moderna d'altronde a funzionare così e questo è già ben evidente nella rivoluzione industriale che ritorna dettagliatamente sulla scena, anche i peaky blinders funzionano esattamente come a una vera e propria catena di montaggio: Tom è l'imprenditore, Arthur l'amministratore, Lizzie Stark la segretaria ecc... mi ricorda anche un certo quadro di quei tempi ovvero Il famoso quarto stato e loro appartengono in effetti alla parte più infima della società inglese ma ben presto tutto si capovolge, certamente le radici rimangono e in Arthur ma anche in Tom questo è anche ben evidente... potrà anche affiancare il fratello a Westminster, Arthur rimarrà sempre il teppistello dalla parolaccia facile... Tom invece vuole sempre tornare al suo stato natura, dopotutto era l'alterego di Zarathustra non è vero? Infine, è proprio l'attore che ha la parte di Tom ad essere il mio attore preferito per eccellenza, preparatevi perché lo rivedremo presto perché tra un mese esce Oppenheimer... ;)

    Ciao, cara... sappi che pure io sto passando una situazione assai simile alla tua! Premetto che sono una tipa piuttosto socievole e solare, forte e anche perché no una buona forchetta, ma ahimè stavolta l'ansia ha di nuovo esagerato e non mi capitava da tempo cosa simile visto che negli ultimi tempi scarseggiava per giunta e quindi era abbastanza gestibile. Eh già, perché vanno proprio così le cose e non c'è modo per far sì che questo non accada, anche se continuo a chiedermi il perchè. Tutto iniziò a febbraio, anche se fortunatamente per pochi giorni, con bolo isterico e problemi gastrointestinali, mi ripresi per un mese e poi il Sabato Santo ebbi una nuova ricaduta. Inizialmente mangiavo poco, adesso va un po' meglio ma non è ancora del tutto passata, sento ancora quelle strane sensazioni che non mi danno minimamente tregua. Io sono sempre determinata come in ogni cosa ma non passano mai e intanto aspetto, chi vivrà vedrà! Essì, si sono presentate proprio nel periodo migliore: amici fantastici, sport e yoga, nuove frequentazioni maschili, peso ideale raggiunto e per finire lavoro! Aggiusti una cosa, se ne guasta un'altra e la storia è ormai vecchia!

    Ciao a tutti, sono nuova! :/ Solo oggi mi sono imbattuta in questo forum e ora eccomi qua! Sono all'incirca 3 mesi che francamente non so che mi succede! L'ansia ha colpito anche me! Uff, di nuovo col bolo isterico anche quando mangio, e il reflusso. Certamente adesso sto meglio ma quando passa? Nel senso che sento rumori strani o movimenti che prima non sentivo e adesso invece sì, però dolori ormai quasi niente e nemmeno problemi di deglutizione ma sono una noia le cose sopracitate! Non so perchè, io da buona forchetta che sono ditemi un po' come devo sentirmi!? :evil: