Né bello né brutto. Può essere interessante o noioso... dopo una chiacchierata. L'estetica non è il suo punto forte sicuramente.
Messaggi di Araba Fenice 71
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Si, è una bella idea quella di farti una lista e metti il piacere prima del dovere, che sei in difetto di energie e devi ricaricarti le batterie, prima di poter pretendere che tu possa dare qualcosa. Per darti un esempio: lascia pure la casa in disordine, senza sensi di colpa, ed esci a divertirti. Vedrai che quando torni, con le batterie ricaricate, mettere in ordine peserà un quarto di quello che ti sarebbe pesato prima e ti ci vorrà metà del tempo. Se non hai nulla non puoi pretendere di dare nulla. Prima prendi, poi potrai dare. Con il forziere vuoto non puoi donare l'elemosina.
Se senti pressioni da parte della tua famiglia, se ti giudicano, se vuoi puoi parlarne e sfogarti qui.
'Esci e divertiti' è una parola grossa per una persona depressa... Lo dico in base alla mia esperienza. Non lo dico sicuramente per pessimismo. Spero che lei riesca...ovviamente. La cosa migliore è seguire una cura e farsi seguire da un bravo professionista.
Con la fiducia che ce la farai, ti abbraccio.
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Lo escludo
Davo un'opinione sulla sociopatia, non sulla tua amica.
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Guarda io penso come te che l'ambiente conti moltissimo; però credo possano esistere delle eccezioni, persone che reagiscono all'ambiente in modo diverso dall'atteso e dal comune. Nel caso della mia amica l'ambiente era sicuramente disfunzionale, e indubbiamente lei ha introiettato tutti i loro comportamenti disfunzionali, dai quali sta cercando ora di "differenziarsi", pur essendo davvero molto, molto lontana a mio parere.
In particolare, tra tutte le cose che più mi meraviglia, è che su alcune cose che per me sono crimini, reati, lei è molto serena nel compierle e la sua ottica è talmente distorta che la legge è nel torto, per lei. Non so come spiegarlo; lei pensa a come aggirare la legge nel modo in cui si pensa a come aggirare un ostacolo che malauguratamente ci troviamo davanti, quindi non prova alcuna vergogna e non ha remore nel trasgredirla. La legge che la ostacola nella sua ottica è un fastidio e null'altro. E' difficile per me rendere bene questo concetto, provo a fare un esempio. Può capitare a chiunque di noi di violare un regolamente ad esempio parcheggiando in doppia fila. Se lo faccio io so che sto facendo qualcosa di sbagliato, quindi se prendo una multa sono in torto e lo so e anche se mi secca pagarla dentro di me so che è giusta, sono io ad fatto qualcosa che non si doveva fare. Lei no; lei percepirebbe la multa sempre e comunque come un'ingiustizia, perchè le sue esigenze sono al di sopra della giustizia, è così che le percepisce. E questo esempio va applicato in ogni ambito della vita, le sue esigenze viaggiano su un livello più alto di quelle degli altri e nei suoi ragionamenti, nel suo modo di approcciare la vita, questo è sempre molto evidente.
Conosco diversi soggetti che si comportano così...fanno uso di cocaina. Oggi moltissime persone ne fanno uso... E quello che descrivi è un atteggiamento tipico di quella sostanza o similari. Con questo non sto dicendo che la tua amica fa uso di cocaina.
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Secondo voi, la prima impressione è sufficiente per farsi un'idea su qualcuno? Quanto spesso ci si sbaglia senza conoscersi?
Perchè fin dalle prime interazioni, si ha quel "sentore" anche se a volte non lo vogliamo accettare, che qualcosa non vada o che qualcuno non sia adatto a noi, poi si dice però che non basta una vita per conoscere davvero una persona... vi preoccupa la prima impressione che date di voi? E secondo voi nel caso in cui si ottenga un tipo di riscontro, si può cambiare nel tempo l'idea che si è data inizialmente oppure è troppo tardi perché una volta che hai un' "etichetta" è quella?
Io credo che la prima impressione non è così fondamentale. Certo... Se una persona non ci piace di primo acchito alziamo delle barriere che rendono più difficile il cambiamento della nostra opinione. Sappiamo benissimo però che può essere un giorno strano sia per noi che percepiamo che per lui che trasmette... Chiudo dicendo che è importante anche il tipo di relazione che si vuole avere... In una relazione intima e profonda l'esame dovrebbe durare un bel po' di tempo...
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Non ho capito, che vuol dire?
Semplicemente perché non stai utilizzando questo 3d come dovresti. Hai ricevuto tantissimi consigli, critiche, incoraggiamenti ma tu rimani sempre sulla tua posizione. Dovresti essere un po' più grato a tutta questa gente che mette il cuore nei messaggi che ti dedica. Sempre secondo il mio punto di vista.
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Grazie per la comprensione. In effetti non so più cosa fare, perché dice che mi faccio problemi inutili. La terapia di coppia non vuole farla, dice che sono io a dover risolvere i miei problemi facendo psicoterapia...
Sarò impopolare, ma a me questo 3d non mi convince più molto.
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Grato di essere rilassato sul divano a godermi un bel film.
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scusa, ma messa cosi' sembra che per gli ansiosi (mi ci metto nella categoria) non ci siano le basi per una relazione purchessia, perché é difficile starci vicino. Io dico che bisogna evolvere entrambi, l'ansioso e il suo compagno.
Certo che ci sono speranze...bisogna curarsi e tornare capaci di affrontare le problematiche di coppia e non solo. Io sono single per scelta. Sono stato sposato e non ho figli. Riconosco i miei limiti in un rapporto di coppia. Ho scelto di non essere un peso per la mia eventuale compagna. Molto probabilmente avrei bisogno di una psicoterapia che mi aiuti a vedere le cose diversamente, ma tant'è adesso. Si guarisce da questa patologia... Ma ci si ricade... Purtroppo.
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Io non ho mai chiesto di avere l'ultima parola, non ho mai detto a mio marito che deve accordarmi questa priorità. Mi sembra una differenza importante, ma voglio spiegarla meglio. Io sono una persona piuttosto incline al compromesso, e in nessun modo costringerei qualcuno ad andare nella mia direzione, ma il poter guidare io certe scelte nella relazione, mi ha permesso di evolvere nel tempo come compagna e moglie; mi ha permesso di risolvere dubbi e insicurezze, perchè mio marito mi ha resa il centro della sua vita e della nostra famiglia. E' ovvio che noi ci confrontiamo su tutto, e siamo orientati molto similmente, altrimenti certo non si potrebbe andare d'accordo; è altrettanto ovvio che a volte siamo anche in contrasto, e la cosa si risolve parlandone e riparlandone fino a trovare dei compromessi accettabili per entrambi. Ma in linea di massima lui mi accorda una priorità nelle scelte importanti perchè si fida di me, mi stima, e per dirla con lui "sono il suo faro".
La mia sensazione è che l'opener questo faro non l'abbia trovato, non ha individuato la persona alla quale "affidare" la propria vita. Troppi contrasti, per non parlare dell'assurdità di una par condicio che fa tanto pensare ad un rapporto tra amici e non tra compagni di vita.
Ciao ipposam
Credo sia importante essere considerati in una coppia... È importante avere un ruolo attivo e responsabilità diverse. È importante avere fiducia. Tutto questo però avviene naturalmente. I gesti, i comportamenti, la moralità fanno accadere questo. Gio1988 ha bisogno di riconquistare la stima della sua fidanzata. Non sappiamo la storia di questa coppia. La maggior parte di noi però sà quanto è difficile stare insieme a una persona ansiosa e depressa. Sappiamo che gli altri non comprendono le nostre sofferenze... Come fargliene una colpa? Dopotutto agli esami medici stiamo benissimo. Il mio consiglio a Gio1988 è quello di non fare l'errore di sposarsi o fare figli. Non ci sono i fondamenti per una storia longeva e felice. Dopo il grave errore della casa, questi sarebbero errori irreparabili, per persone con caratteristiche come le nostre, se le cose poi non vanno. Non è una sentenza ovviamente è solo il mio modesto pensiero.