Buongiorno a tutti, mi trovo in una situazione snervante: tutto è iniziato quasi due settimane fa, quando ho deciso di bere degli alcolici per uscire con degli amici, la situazione mi è sfuggita di mano e mi sono ubriacato. Sono stato malissimo durante la notte e ho usato l’alcol per dire delle cose che mi tenevo dentro da tempo a due persone molto care. Dal giorno dopo ho iniziato ad avvertire delle palpitazioni continue tutto il giorno, allarmato mi sono recato all’ospedale dove mi hanno fatto i controlli ma secondo loro non c'è nessuna problematica fisica, parere che hanno confermato altri due medici da cui sono andato con il referto (elettrocardiogramma). Quando sono in compagnia le avverto di meno, anzi sono quasi nulle ma quando sono da solo è un incubo, sono di continuo. Vorrei chiedervi dei consigli pratici per aiutarmi, sono molto esausto e sto perdendo le speranze. Grazie mille a tutti
Messaggi di Brunei
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Ciao a tutti, anch’io purtroppo soffro di fame d’aria da anni. Ho fatto visita pneumologia, rx al torace ed elettrocardiogramma, tutto risultato nella norma, ma ultimamente è proprio invalidante, non riesco a sentirmi ossigenato e mi viene la voglia di dover correre a fare altri controlli. A volte mi passa, a volte torna molto aggressiva ma non mi abbandona mai. Vorrei sapere se qualcuno è riuscita a sconfiggerla definitivamente, almeno non perdo la speranza perché vivere così è veramente dura. Grazie mille
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Ciao, sto praticamente come te da due anni! Ho fatto tante visite ma l’unica cosa che mi tranquillizzerebbe è anche quella che temo di più, la tac cerebrale. Ad esempio stasera ho tutte le mie strane sensazioni, testa confusa, vista strana, tutti sintomi che non so spiegare e più si avvicina l’appuntamento con le amiche di domani e più mi sento male e penso "E se domani non riesco a stare seduta al bar? Se mi sento male?" E via così... È un incubo credimi e dura da ben due anni. Penso non ne uscirò mai!
Ciao
, come ti capisco, anch’io a volte ho sintomi alla testa: dolore, brividi, sensazione di caldo e altre mille cose inspiegabili. Da qualche settimana ho incominciato a fregarmene, quando i sintomi compaiono inizio a fare qualcosa, qualsiasi cosa, e poco a poco scompaiono. L’allenamento mi sta aiutando tantissimo, la produzione di endorfine è fondamentale per la guarigione. So che è difficilissimo in questo stato mettersi a fare allenamento ma inizia e non te ne pentirai. Vedrai che domani con le tue amiche andrà bene, loro sono al corrente del tuo stato d’animo? Io ne parlo molto liberamente con tutti e devo dire che mi sento molto meglio, così nel caso non devo fingere.
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Grazie per la tua risposta. In effetti, la psicologa mi ha detto le stesse cose, cioè che dovrei fare le cose, uscire e scherzarci sopra quando sento queste sensazioni... Il problema è che riesco a fare tutto tranne che ironizzarci, perché se le sento fuori casa mi spavento ancora di più e sento il bisogno di cercare riparo, anche se in realtà non c'è riparo nemmeno in casa... In realtà, per un po' credevo che le cose stessero migliorando, ma da qualche giorno le sensazioni fisiche sono aumentate così tanto da generare più paura e preoccupazione. Mi chiedo se un giorno tornerò ad essere come prima... L'unica persona che può capirmi è mia mamma, perché ha passato una situazione simile, ma oltre al fatto che è esausta per tutto questo, a volte penso che mi dica che è solo ipocondria e ansia solo per tranquillizzarmi... E poi c'è il mio fidanzato che non ha mai provato nulla di tutto ciò e cerca di sdrammatizzare per evitare che arrivi al panico, ed è fortunato che sia così, ma nemmeno questo funziona... Infatti, ieri dopo l'ennesimo tentativo mi ha detto: 'Devi fare una tac? Così potresti sentirti più tranquilla...' Ma paradossalmente, la sola visita che non ho ancora fatto è anche quella che temo di più perché potrebbe rivelare qualcosa di brutto.
Anche mia mamma ha provato le stesse cose da giovane e anch’io ho una fidanzata (che per fortuna) è estranea a queste dinamiche. Per ironizzare su questa situazione dovresti trovare qualcuno che ha provato in prima persona tutto ciò, altrimenti non ha senso. Sono sensazioni impossibili da immaginare per una persona che non le ha mai provate. Comunque tornerai sicuramente come prima perché con la costanza il tutto si assesta, la voglia di vivere prenderà il sopravvento. Se hai bisogno scrivi pure
buonanotte!
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Ciao a tutti, scrivo e leggo qui da un po'. Stasera sono ancora sveglia perché le mie paure non mi lasciano dormire. Ho fatto molte visite, l'unica cosa che non ho controllato è la testa. Continuo a chiedermi "se tra le analisi e le visite fatte avessi avuto qualcosa alia testa questo sarebbe in ogni caso emerso?" Oppure mi dico "se avessi avuto qualcosa alla testa a distanza di tempo avrei avuto qualche grave sintomo da dover correre in ospedale, o no?". La mia psicologa dice che devo smetterla di andare dal medico e alimentare la mia ansia, ma io passo le giornate a monitorare i sintomi del mio corpo, senza riuscire a distinguere se ci sono davvero o se me li creo da sola, tipo la continua sensazione di essere quasi sul punto di svenire, il sentirmi come se fossi in barca e oscillare, la debolezza... Mi sveglio con la paura che sverrò e che non avrò la forza di camminare e affrontare la giornata, ho queste continue sensazioni da quando sono iniziati gli attacchi di panico un anno fa, non sono mai svenuta...ma tutto ciò mi terrorizza. Ad ogni sintomo dopo arriva l'angoscia, la paura e l'ansia...e continuo a chiedermi "che cos'ho?" In pratica io vivo come se già sapessi di essere malata, non faccio cose normalissime perché credo che il mio fisico non reggerà, poiché mi sento debole oppure perché temo di svenire...
Datemi qualche consiglio vi prego. È tutto nella mia testa? Dalle vostre esperienze, credete che sarebbe uscito un segnale di allarme di qualche malattia al cervello da queste visite: esami del sangue (ripetuti più volte), visita neurologica, otorinolaringoiatra, cardiologa e altri controlli (ad esempio ho fatto eco alla tiroide con annessi esami, visite ginecologiche, rx torace, esami sangue ripetuti completi per due volte)... Non so come uscirne, con l'ansia sta andando meglio, nel senso che sono ad esempio riuscita a tornare all'università e ho smesso di passare le giornate a letto... ma questa cosa, questa paura e queste sensazioni stanno peggiorando e mi sembra di tornare indietro, perché inizio ad avere paura a fare le cose più semplici in quanto fisicamente avverto questi sintomi, ho il timore di sentirmi male e in ogni caso non riesco a godermi le cose perché è un costante stare male. Ad esempio se penso alle vacanze ora sono terrorizzata, non ho paura del prendere l’aereo ma di sentirmi male a causa della mia ipotetica malattia, oppure di stare male durante la vacanza e di non avere le forze fisiche per affrontarla...
Ciao, io ne sto uscendo grazie alla “vita sociale”. Dovresti importi di fare delle cose che ti facciano sentire viva, anche se all’inizio è difficilissimo, ma la costanza dà i suoi frutti. Più stiamo isolati o senza fare nulla nel nostro habitat, che riteniamo sicuro, più queste sensazioni si alimentano. Se hai qualcuno con cui puoi parlarne fallo, anche in chiave ironica. Ad esempio io ho questo amico che, come me, è in balia di queste sensazioni, a volte usiamo apposta in luoghi aperti con gente (parchi…) e con qualche battuta ci raccontiamo le cose che ci sono accadute e per assurdo per qualche ora è come se ne fossimo usciti. Il problema risorge quando sto da solo…
Se vuoi parlare io ci sono. Comunque se fosse qualcosa di “grave” i sintomi si sarebbero già palesati, questa è la frase che mi rassicura quando l’ansia mi colpisce fisicamente. Vivi che ne uscirai sicuramente
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Ciao a tutti, sono un ragazzo di 24 anni. Ho sempre sofferto d’ansia, a 15 anni sono iniziati i veri propri attacchi di panico che sono riuscito a battere, fino a due mesi fa quando si sono ripresentati. Ne ho avuti due forti, dopodiché ansia costante tutti giorni con mille paure: paura costante di morire, senso di derealizzazione, chi più ne ha più ne metta. Ora mi sento molto meglio con alti e bassi ovviamente.
Sono fidanzato da cinque anni e lei sapeva che fossi ansioso ma un periodo così lungo non l’aveva mai vissuto vicino a me. Siccome ciò che provo non si può vedere esteriormente ed a parole è impossibile da spiegare (è impossibile per una persona che non ha provato tali sensazioni capirne l’essenza) ultimamente c’è un po’ di tensione tra di noi. Lei mi continua a chiedere se non è abbastanza per la mia felicità, non riesce a comprendere da dove nasca il mio malessere (non lo so nemmeno io). Molte volte per paura di non appesantire le giornate tengo dentro ciò che provo e ne esprimo solo una piccola percentuale (quando non riesco più a sostenerlo).
Volevo chiedere a qualcuno di voi con più esperienza come comportarsi con il proprio partner. Voglio precisare che lei mi è sempre stata accanto e mi ha sempre aiutato, ma immagino sia molto dura anche per le persone che abbiamo a fianco. Volevo condividere anche una cosa interessante che ho notato, è da due giorni che ho la febbre e mal di stomaco ed i sintomi dell’ansia sono più o meno scomparsi, come se il mio corpo si fosse concentrato completamente su questi dolori “reali”. Ciao a tutti
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Salve, mi sono appena iscritta, non so bene come funzioni qui ma ho aperto il thread "ipocondria" sperando di leggere qualche esperienza simile alla mia. Mi chiamo Jemi, ho 27 anni. È da un anno che ne vivo di ogni, un incubo senza fine, e mentre sembra che ne stai uscendo, succede qualcosa che ti ributta giù. Due giorni fa mi alzo per preparare la colazione e inizio a sentirmi male, stavo per svenire, vista annebbiata, debolezza, nausea, corro a letto... dopodiché la giornata l'ho trascorsa nel buio e nell'angoscia. Il mio primo attacco di panico, un anno fa è nato così, sensazione di svenimento e poi tremori, stomaco, pancia, nausea, credevo di morire infatti chiamai il 118. Da lì ogni sensazione fisica è allarme. Ho fatto diverse visite, nulla. Ad ogni visita speravo di avere qualcosa, così sarebbe stato più semplice. Fai una cura e via. Invece no, io ho la costante paura di avere qualcosa che nessuno dei medici ha visto, paura che servano esami più approfonditi, di quelli "tosti". E quando l'altra mattina, senza alcun tipo di ansia o agitazione precedente, mi sono sentita male, ho detto "ecco qua, non avevo ansia deve esserci per forza qualcosa che non va". Stasera ero a yoga, mi stava aiutando tantissimo con l'ansia frequentare le lezioni, eppure all'improvviso "ecco qua, sto svenendo", è stato orribile... non capisco se sia il mio cervello che crea quella sensazione, che poi mi spaventa e mi procura il panico, o se la sensazione mi venga perché ho qualcosa di patologico (ecco appunto l'ipocondria). È un incubo, in questo anno ho fatto enormi passi avanti, non uscivo nemmeno più di casa all'inizio, e poi da due giorni ne ho fatti 100 indietro... qualcuno vive qualcosa di simile?
Ciao jemi, anche a me succede che capita di fare dei passi indietro che demoralizzano, l’importante è restare focalizzati sui traguardi raggiunti. Continua a fare ciò che facevi e vedrai che le cose miglioreranno, anche se è molto difficile non dobbiamo far influenzare le nostre giornate da queste emozioni e te lo sta dicendo uno che fino una settimana fa entrava in un negozio e dopo qualche minuto aveva la certezza che sarebbe morto da un momento all’altro. Forza e coraggio
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Io invece mi sento sempre iper stanca. Ti capisco benissimo... anche a me da poco sono ri iniziati gli attacchi di panico e vivo con questa sensazione costante di stare per morire. Nonostante anche io in certi momenti riesca a razionalizzare, quando parte la sintomatologia è impossibile farlo e la paura vince sempre. Non ho purtroppo consigli da darti se non quello di andare da uno psicologo (se non lo stai già facendo) ed eventualmente valutare una terapia farmacologica. Spero possa consolarti sapere di non essere l'unico...il fatto di essere in tanti a riportare gli stessi sintomi dovrebbe farci capire che la testa davvero gioca dei brutti scherzi. In bocca al lupo
Sì, in realtà sapere di non essere solo mi rassicura. L’importante è non perdere le speranze e non lasciarsi andare. Qualche settimana fa ad esempio ero in preda allo sconforto e non riuscivo a vedere una via d'uscita, tutto aveva perso senso. Poi con fatica mi ripeto che come sono venuti se ne andranno e riesco a sopportare il presente con più "serenità". In bocca al lupo anche a te
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Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 24 anni e volevo condividere con voi la mia esperienza. Ho sempre sofferto d’ansia fin da piccolo, poi verso i 15 anni sono iniziati gli attacchi di panico. Erano fortissimi mi sembrava di morire da un momento all'altro, sono riuscito a batterli e per anni non si sono più presentati. Molte volte l'ansia si presentava in forme diverse, o come fame d’aria o come capogiri ma niente di troppo invasivo. Esattamente due mesi fa a seguito di un calo di pressione è ricominciato l’inferno: tutti i giorni da quel giorno provo ansia, ho paura di morire...i sintomi che sento li riconduco a malattie. Nei momenti di lucidità so benissimo che sono i sintomi dell'ansia ma quando mi prendono non riesco a controllarmi e vado nel panico. Mi è capitato più volte di piangere sul posto di lavoro, situazione abbastanza imbarazzante perché la maggior parte delle persone sono estranee a queste dinamiche. Nonostante ciò riesco a svolgere tutte le attività quotidiane anche se con molta fatica perché la testa non è mai libera, mi muovo come un robot senza emozioni se non con ansia. Volevo chiedere se qualcuno di voi sa darmi dei consigli, o semplicemente sapere se c’è già passato e quanto potrebbe durare questa situazione. Grazie mille