Messaggi di _LucyInTheSky_

    sembra proprio che tu abbia avuto un attacco di panico.

    Addirittura un attacco di panico? Ma non dovrebbe essere collegato a sensazioni di terrore? Sono ignorante in materia.


    La prima volta mi è successo all'università, durante l'attesa per il mio turno all'esame. E in quel caso sono proprio dovuta uscire dall'aula. Mi è successo un anno intero, per quel singolo esame.


    Ora però mi succede nel bel mezzo di niente, ogni 3/4 mesi. L'ultima volta stavo camminando, all'uscita da lavoro. Quindi in teoria anche in un momento in cui iniziava il relax della giornata. Non sentivo paura. Quando è arrivato sapevo che stava succedendo qualcosa che conoscevo bene ma di cui non conoscevo l'origine. Quindi non mi sono agitata. Ero semplicemente infastidita come avrei potuto esserlo da una mosca che ti ronza intorno.

    Nei giorni successivi ho continuato ad avere queste sensazioni. Oggi va già meglio. Ho solo qualche palpitazione ogni tanto.


    Non avrei mai associato questa cosa a un attacco di panico, almeno non per quello che io immagino essere un attacco di panico.

    A me sale l'angoscia a non aver nessuno con cui uscire, passare il fine settimana a casa mentre poco tempo fa avevo qualcuno che mi faceva compagnia.

    Cosa intendi di preciso?


    Se intendi dire che la coppia è l'unica via d'uscita che senti di avere alla solitudine, probabilmente è qui che si creano quelle molteplici dinamiche che portano alla rottura.


    Per esempio, il tuo partner potrebbe "giocare" sul suo ruolo all'interno della coppia, sul fatto che senza di lui la tua vita sarebbe vuota e quindi potrebbe sentire di potersi permettere delle libertà che altrimenti non gli sarebbero concesse.


    Ovvio che la percezione di noi stessi e la concezione che abbiamo del nostro tempo da soli è qualcosa di estremamente personale, legato a molteplici aspetti del nostro passato. A mio avviso avrebbe poco senso che ti consigliassi di estendere la tua rete sociale, di lavorare su te stessa. Tuttavia se ho interpretato bene quell'angoscia derivante dal non avere nessuno con cui uscire e per te è destabilizzante, magari potresti provare a ragionare su quali sono gli schemi di comportamento che ti conducono a rifuggire la solitudine e sistematicamente riportartici tuo malgrado. Secondo me soprattutto al di fuori della coppia, perché (sempre salvo male interpretazioni) in una situazione in cui bene o male hai un cordone affettivo di salvataggio, la fine della coppia assumerebbe un peso diverso.

    Fiato corto. Un macigno sul petto. Palpitazioni. Dolori addominali. Lucida confusione mentale, livelli di attenzione minimi. Più raramente, vertigini. Che si protraggono per 3/4 giorni in media.


    Credo sia stress, ma oggi tutto è stress o ansia, anche per i dottori che non sanno da dove possano arrivare certi sintomi.


    Tampono con dei medicinali fitoterapici (credo siano fitoterapici almeno) all'occorrenza. Ma ciclicamente, ogni 3 o 4 mesi, mi ritrovo con questi sintomi nei momenti meno opportuni. Tipo giovedì scorso, era quasi ora di cena e stavo uscendo da lavoro per recuperare l'auto e tornare a casa. D'improvviso fiato corto, macigno sul petto, palpitazioni, confusione, lieve senso di vertigine.


    Eppure non ho l'impressione di essere stressata. Vita impegnata e impegnativa senz'altro, ma non più di altri.

    Dove trovare un partner maschio che non metta fretta per venire a letto con te e faccia pressione in questo senso? Io non voglio affrettarmi, ma loro scappano quando non ottengono quello che vogliono.

    Ciao, cosa intendi quando dici che non vuoi affrettarti?

    Non che ci sia una giusta attesa, è talmente soggettiva la cosa che deve essere giustamente vissuta in modo naturale.

    Vorrei solo contestualizzare la questione temporale: si intende attesa fino al matrimonio o comunque ufficializzazione concreta del rapporto (es, convivenza) o del tempo necessario affinché si creino i necessari presupposti di fiducia reciproca?

    Ciao Pie30. Domanda da 1 milione di dollari :)

    Non sono la migliore delle maestre in questo, perché spesso per me il momento no vuol dire perdere totalmente l'autostima e percepire il peso anche del buttarsi sotto la doccia. Innescando tra l'altro un lunghissimo loop apatia-pigrizia-sensoDiColpa-pensieriNegativiVari.


    Ho iniziato a tenere un Bullet journal però, che mi aiuta a mantenermi focalizzata. Ho notato che i loop si sono accorciati e che l'innesco del senso di colpa riuscivo a neutralizzarlo.

    Perciò non li supero, cerco di assecondarli ma con un approccio più empirico e razionale, così da affamare i pensieri negativi.

    Possibile che un rapporto senza sesso diventi un'amicizia? E' quantomeno riduttivo o forse no?

    Anche, questione spinosa, legata soprattutto a come una persona interpreta queste relazioni e nello specifico stai chiedendo a qualcuno che concepisce il sesso in prospettiva di una relazione stabile e univoca. Senza alcun tipo di giudizio verso chi riesce a scindere le due cose, anzi, eventualmente li guardo con un po' di invidia :)


    Un rapporto senza sesso può diventare un'amicizia se il sesso fuori dalla coppia non è considerato dalla coppia come tradimento. Magari è semplicistica e riduttiva come conclusione. Ma per me fin quando la coppia "obbliga" alla fedeltà sessuale non si può parlare di amicizia, soprattutto in una coppia senza sesso.

    Ciao cunegonda, mi dispiace molto per quello che stai vivendo con la tua amica.

    Anche per me questi comportamenti risultano incomprensibili. Voglio dire, capisco che la distanza affievolisca i rapporti, ma sparire senza una spiegazione e addirittura bloccare una persona per me rimane un comportamento anche un po' infantile se vogliamo.


    Così su due piedi mi viene da dirti: rallegrati, hai perso una persona inaffidabile, ora hai più posto per ciò e/o chi verrà dopo. Ma sarebbe un'insensibile banalità.


    Hai modo di contattarla per vie traverse? Genitori, amici, fidanzata/o?

    Ciao AlePT, credo che questa sia una di quelle decisioni da considerare strettamente personali, magari l'esperienza di qualcun altro può esserti utile, perciò sinteticamente ti racconto la mia.


    Fino al 2014 lavoravo in un'azienda solida, ma senza prospettive di crescita né stabilità. Gli unici contratti a tempo indeterminato venivano fatti sottoscrivere ai miei colleghi maschi.

    Decido di aprire un'attività per conto mio, ad alto rischio e con poco capitale.

    Iniziavo a fare i primi numeri interessanti e scoppia la pandemia.

    Competitor più grandi hanno investito in adv a vario titolo.

    A fine 2020 ho chiuso per evitare perdite.

    Ora ho cambiato settore e sento di aver trovato la mia vocazione.

    Ma credo che si stiano creando dinamiche particolari con il mio titolare. Questo mi destabilizza e mi spaventa.


    Morale? Il mondo del lavoro è estremamente complicato. Soprattutto per una donna. Se poi fai qualcosa che non ti piace e/o in un ambiente ostile/insoddisfacente/poco stimolante, allora diventa semplicemente stipendio per arrivare a fine mese. Che non c'è nulla di male, ma dipende dalle nostre ambizioni e desideri.


    Prenditi del tempo per riflettere e ovviamente informati a livello fiscale cosa vuol dire aprire partita iva nel tuo settore (es. Devi pagare una quota fissa di contributi INPS? O è una % sul fatturato?) e in base a questo valuta quanto sei disposta a rischiare.


    In bocca al lupo in ogni caso!

    Rispetto a 20 anni fa il numero di persone che non ha mai avuto rapporti sessuali è aumentato, il sesso senza amore due decadi fa era possibile per il 37% delle donne e il 61% per gli uomini, oggi è aumentata rispettivamente al 77% e al 81%.

    La tendenza, fa pensare che siamo di fronte ad una nuova dimensione sessuale, se da un lato i giovani attivi praticano molto sesso, da un'altra esistono le coppie bianche, ossia quelle coppie che non necessariamente incentrano il loro rapporto e la solidità di esso sul sesso.

    Infatti, un milione e mezzo di persone tra i 18 e i 40 anni è in una relazione stabile, il 12% non ha mai fatto sesso.


    Cosa ne pensate? E' anche questa libertà sessuale?

    Credo che in generale la libertà sessuale sia sempre condizionata da elementi etici e sociali delle varie epoche.


    Personalmente posso dirti di non aver mai vissuto il sesso come divertimento, piacere senza impegno: per me è impossibile non pensare a un futuro più o meno lungo con l'intenzione di costruire un percorso insieme se condivido la mia sessualità e intimità con qualcuno. Perciò non rientro nel 77% del Censis.


    Per quanto riguarda la coppia, qui il discorso è complesso, legato a quelle dinamiche della quotidianità che per sintesi definisco "noia, abitudine". Ma siccome la cd. coppia bianca la sto vivendo, posso dirti: non è affatto facile vivere in una coppia senza sesso. Perché non è solo l'atto in sé a mancare, ma quel contorno che rende speciale il legame. E in tutta onestà, se non ci fossero stati di mezzo problemi di salute del mio compagno (che è una bravissima persona tra l'altro) e spietati egoismi personali (assolutamente non di natura materiale o economica), non sarei più in coppia con lui da tempo. Per me è fondamentale percepire il desiderio di chi ho accanto.


    Argomento spinoso comunque!