Messaggi di Melegna

    Psichiatra non è una brutta parola e qua nisciun è pazz ^^ . Siamo solo molto sensibili, anime fragili. Anch'io mi ritengo testarda: quando mi metto in testa qualcosa, non mi ferma nessuno, neanche i medici. Le guardie mediche non prescrivono questo tipo di farmaci? Se nel caso la tua dottoressa non dovesse prescriverli (cosa che mi sembra strana)... L'importante è non fermarsi mai.

    Eh lo so che non siamo pazzi, potevano chiamarlo con un nome più carino dai :-P Che ne so, consulente della mente ^^


    La mia dottoressa è molto pignola, se non segue lei tutto l'iter diventa piuttosto irritabile. In questo caso io ho contattato un medico prima di sentire il suo parere e questo potrebbe irrigidirla. Vorrei comunque chiamarla e fare due chiacchiere anche con lei per avvisarla di questo percorso.


    Intanto tra poco mi sentirò in videochiamata con il consulente della mente :P e poi vediamo che dice.

    Non dobbiamo arrivarci noi, dovrebbero essere i medici che ci seguono a suggerircelo.

    Già, purtroppo arrivai a quello giusto per disperazione e testardaggine, fosse stato per il medico di base sarei andato avanti a tranquillanti...


    Ieri ho chiamato lo psichiatra (che brutta parola, mi sembra di essere un pazzo...) e dopo il covid si è trasferito lontano da dove aveva lo studio prima, quindi sono possibili solo sedute online e non può prescrivere farmaci. Questo mi ha un po' buttato giù. Dice che in caso ci si può appoggiare alla mia dottoressa di base, ma bisogna vedere se lei (molto pignola) è d'accordo nel prescrivere farmaci da lui suggeriti.


    Inoltre pensavo di poter ammortizzare questo percorso con l'assicurazione del lavoro, ma quanto pare non è così in quanto la psichiatria non rientra.

    Buongiorno a tutti, sono nuovo ma vi leggo spesso. Mi chiamo Andrea e ho 39 anni, una super compagna e due bellissime gemelline. Da qualche giorno a questa parte non mi sento bene, sono debolissimo (specialmente alle braccia e alle gambe e, quando mi siedo, mi partono le fascicolazioni). Sono tutte sensazioni che ho già avuto in passato, ma mai erano capitate tutte assieme. Sto vivendo un periodo di forte stress con le bimbe (c’è tanto da fare) e col lavoro (faccio l’imbianchino e le giornate in estate sono molto dure). Giovedì ho avuto un attacco di panico e da lì in poi ho iniziato a sentire delle scariche adrenaliniche in tutto il corpo per un paio di giorni. Ero al mare questo weekend e, avendo anche degli amici con noi, dopo un paio di birrette le sensazioni sparivano. Quello però che mi preoccupa e mi fa pensare, come sempre, alle più brutte malattie, è questa spossatezza forte, specialmente alle braccia, e mi sembra di controllarle male. Secondo voi può essere derivato tutto dall’ansia e dallo stress recente? Possono aver influito tutte quelle scariche adrenaliniche che sentivo?

    Ciao Gigi, mi spiace per quello che stai passando. Quello che posso dirti è di non perdere tempo e cercare subito aiuto medico, sperando tu possa trovare quello giusto (ahimè cosa non scontata). L'attacco di panico è un segnale forte. In bocca al lupo.

    Ciao, come dicevo su un altro thread, anche io pensavo di poter continuare a gestire da sola questi eventi, ma sto pensando di riprendere qualche seduta come in passato perchè ci sono giorni "normali" e giorni in cui invece non riesco nemmeno a fare progetti...premetto che ho sempre praticamente avuto problematiche di ansia e sono stata seguita da vari professionisti (non ho invece mai preso farmaci) e la situazione sembrava essersi calmata, quei piccoli episodi sporadici che capitavano erano tranquillamente gestibili in autonomia...

    Ciao Silvi, trovo già molto buono che tu sia riuscita a gestire gli eventi senza farmaci. Spero tu riesca a continuare così.


    Io rimpiango in passato di esserci arrivato troppo tardi dopo estreme sofferenze che purtroppo sono fissate nella mia mente ormai.

    Buonasera a tutti, leggo con piacere messaggi positivi di LeggeraMente, sono contento per te.


    Io sono alla casa al mare da giovedì sera. Ho avuto dei momenti, venerdì, in cui mi sono sentito come con un velo di grande tristezza addosso, nonostante stesse iniziando un bel weekend. La sera, infatti, ho deciso anche di dire alla mia compagna la decisione che tra poco racconterò. Era come se avessi la mente annebbiata e non riuscissi a godere del presente che stavo vivendo.


    Lo stesso giorno ho comprato, tra mille dubbi se farlo o non farlo, un libro da leggere in spiaggia chiamato Panico. Parla del problema che molti di noi si trovano ad affrontare e ha consolidato in me un'idea che già stava maturando, ma che non avevo ancora avuto il coraggio di mettere in atto, più che altro ostinandomi a volerne uscire da solo con la mia forza di volontà. In pratica, suggerisce fin dalle prime pagine una cura farmacologica, per evitare che le condizioni psicologiche peggiorino man mano che non si riescono a controllare gli eventi.


    Ho preso la decisione di andare dal medico di base e poi di tornare dallo psichiatra che mi aveva avuto in cura anni fa, quando, purtroppo con estremo ritardo, contattai un centro medico per uscire dalla prima ondata di attacchi di panico, che credo sia durata qualche anno. Purtroppo nessuno, davvero nessuno, mi aveva indirizzato verso un percorso psichiatrico: fu una mia iniziativa. Avessi iniziato prima, mi sarei risparmiato estreme sofferenze e non avrei probabilmente radicato così tanto queste paure in me.


    Ho voglia di uscirne e di non entrare in un circolo vizioso. Allo stesso tempo, rifletto sul fatto che non trovo possibile come non riesca a controllare questi eventi. Mi fa davvero arrabbiare molto questa cosa. Ho tutto per essere felice, non capisco perché mi debba trovare nuovamente a che fare con questa brutta bestia. Forse mi sono privato un po' di obiettivi, di hobby, di passioni, non so... Vedo il futuro grigio anche se non lo è... Penso che prima o poi perderò i miei cari, e questo mi fa paura. Vedo avvicinarsi certi momenti tristi. Non so perché lo penso, ma è così. È come se fossero passati i momenti migliori e il futuro mi mettesse tristezza.


    Non nego che, tra giovedì e venerdì, mi è passato per la testa anche qualche brutto pensiero, e questo mi ha fatto capire che non posso fare a meno di andare dal dottore. Però mi fa rabbia, molta rabbia. Vorrei davvero uscirne, davvero vedere quella luce e trovare quegli stimoli che mi possano tirare in piedi e far camminare sempre tranquillo, senza avere questo pensiero.


    Buona serata.

    Io sono arrivato spesso al momento della seduta con la testa piena di cose, inondando lo psicologo di parole, perché alla fine un'ora non è poi così tanto tempo... Parzialmente sarà quindi colpa mia, sta di fatto che raramente ne ho tratto beneficio. Diciamo che è servito più come sfogo.

    Credo però di non aver mai trovato nessuno capace di andare oltre il mio modo, a volte anche scherzoso, di raccontare i miei problemi.

    Devo ammettere che l'unico capace di tirarmi fuori dai guai nel momento peggiore è stato uno psichiatra, con farmaci e poche parole.

    Certo, pure nell'ultimo periodo non è che sia molto in forma. Sto provando a cambiare l'alimentazione, soprattutto alla luce del fatto che ho scoperto di avere la serotonina bassissima.

    E qui bisognerebbe capire, come giustamente si diceva qualche pagina fa, se ho problemi perché è bassa o si abbassa perché ho problemi (che ricadono sull'intestino).

    Melegna: i tuoi momenti di ansia sono, per fortuna, circoscritti a poche ore, giusto? O pensi sia così solo grazie ai medicinali?

    Sono circoscritti ad alcuni momenti, ma durante la giornata spesso ho paura che accada. Ieri sera dopo aver cenato molto tardi ho mangiato un gelato ed ancora ho avuto brutti momenti, anche se non come l’altra sera. Oggi al momento nulla, ma ci penso spesso e faccio prove di deglutizione.

    Ciao a tutti, sono in Grecia da Venerdì. Ieri sono stato in spiaggia con gli amici tutto il giorno in un posto paradisiaco, tutto bene gran divertimento e tanto sforzo fisico per giocare e poi per risalire la scalinata di questa spiaggia selvaggia (400 gradini). Ho voluto mettere alla prova me stesso, non ho fatto fermate, sono arrivato su stremato, a pezzi, grondante e ho mangiato uno yogurt greco con frutta.


    Dal divertimento in un attimo sono passato all’ansia, alla sensazione di faticare a deglutire e al fiato corto. Mancava ancora un km in salita per raggiungere la macchina e non stavo bene nonostante avessi preso qualche goccia di ansiolitico. Il viaggio in auto di 25 minuti da li a casa essendo seduto e con meno respiro a disposizione è stato un vero calvario come non succedeva da tempo. Sembrava che stessi per soffocare, non avevo lucidità e mentre gli amici e compagna ascoltavano musica a palla io stavo malissimo. Stavo per dire a tutti che stavo male quando alla fine con la testa che stava per esplodere siamo arrivati all’hotel. Doccia e letto, ma continuavo a deglutire con fatica. Ho preso ancora ansiolitici e la sera a cena ho mangiato leggero per evitare scompensi. A letto poi ero tranquillo (e ci credo avevo preso una buona dose di gocce) e ho avuto anche un rapporto con la compagna.

    Giuro che non capisco come sia potuto succedere, ora ho paura che riaccada. Oggi mi sento un pó patito per quella sofferenza.


    A dir la verità la sera prima ancora stava per succedere a seguito di una forte arsura, non so se vino o qualcosa di salato. Ma non è stata una cosa così terribile come ieri.


    Stamattina mi sono arrivati via email i risultati degli esami del sangue dopamina e serotonina.


    Dopamina forse ok, dice che va bene fino a 29, io ho 5 (magari basso non so).


    Ma la preoccupazione è la Serotonina che sarebbe ok tra 117 e 193, ma io ho 56! Bassissima!


    Quando torno a casa corro dal medico di base.

    Ciao Melegna, come qualcuno ti ha già detto, sicuramente carenze ormonali e vitaminiche possono aumentare l'ansia, ma non ne sono l'unica causa. Altrimenti basterebbe curarsi con integratori per stare bene e, purtroppo, non è così.

    Una causa psicologica c'è quasi sempre. Tra l'altro, mi verrebbe da chiedere a un medico: è l'ansia ad abbassare i livelli di serotonina o viceversa?

    Ciao Speranza, eh lo so che purtroppo non bastano quelli. Magari dando una mano al nostro corpo se ne esce un po' prima o magari almeno ci si convince che sia così. Forse è un gatto che rincorre la coda la risposta alla tua domanda, che trovo molto seria. Può essere...che avendo ansia si creino carenze e poi con le carenze l'ansia aumenta ancora di più e così via.


    Comunque non pensavo esistesse questo esame, non ne conosco l'affidabilità, ma sono curioso di sapere i risultati.