Posso dirvi per esperienza che la gente che si guarda dispiaciuta dopo una gaffe fa sentire la persona in questione ancora più "diversa". Purtroppo ognuno reagisce alle disgrazie a modo suo, ma ho scoperto sulla mia pelle che la pena è più fastidiosa di una reazione ironica o disinteressata.
Messaggi di Lily20
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Ti capisco Oblomovista
Purtroppo, anche in forum come questi (dove si dovrebbe avere consapevolezza dei limiti imposti dalla nostra mente) si finisce sempre nello scadere nel consiglio "dell'amico" (l’ho fatto io stessa).
"Ce la puoi fare", "iscriviti ad un corso" e, il peggiore, "devi essere più positivo".
Se bastassero queste cose avremmo risolto molti dei nostri problemi.
Il punto è che la soluzione non c’è.
Nel senso che la necessità deve scaturire da te: se tu non senti una vera necessità, non farai mai nulla.
Banalmente parlando: se non avessi fame, non andrei al supermercato.
Magari mi domanderei perché gli altri mangiano volentieri. Ma non sentirei una vera esigenza ad andare per me stessa.
E poi, concordo, non fare niente è molto più facile che fare qualcosa, specie se, alla fine della fiera, sai che quella cosa (imparare a giocare a tennis, ad esempio) non ti cambierà la vita, né è, tanto meno, una cosa che vorrai portare avanti.
Purtroppo tu hai avuto questo limite da sempre, il che ti ha portato ad estraniarti da tutti gli ambiti della vita.
Dirti che ripartire ora è fattibile è un po' una bugia: ricominciare da zero in un campo, anche per chi ha già avuto esperienza, non è affatto facile.
Purtroppo, le chiacchiere stanno a zero: o "cerchi di stimolare l'appetito", come tutti ti propongono o speri che ti venga fame.
L'alternativa terza, per non soffrire, è accettare che tu non hai fame e godere della semplicità della vita di una persona che non deve procacciarsi del cibo. Magari, se non ti confronti agli altri, potresti renderti conto che a te piace essere come sei.
Queste risposte le hai solo tu.
P.S. Se abiti vicino al mare, però, fare una passeggiata in riva, in questo splendido week end di ottobre alle porte, lo devi a tutti quelli che non ci possono andare! Ti prego, vacci pensando a noi!
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Comunque il ragazzo di questa storia dopo avermi "rifiutata" e bloccata è ritornato dicendomi che se ci saremmo visti non saremmo andati oltre al sesso orale, ci ho pensato un paio di giorni e gli ho poi detto che per me non aveva senso e che non volevo più vederlo. Sembrava conclusa la cosa ma poi mi ha risposto ad una storia che avevo pubblicato ed ha iniziato a dirmi che mi pensa in quei termini ecc, purtroppo ho capito che è uno che mi vuole prendere in giro perché mi ha detto una bugia, quando si tratta di discutere su una cosa mi ignora, questi comportamenti mi fanno stare molto male... all'inizio pensavo fosse diverso ma è stata tutta una recita.
Volevi una storia di solo sesso, non capisco tutta questa moralità
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Sono anni che ci provo credimi. L’ultima imposizione è durata un anno... poi alla fine ci siamo risentiti ma in realtà solo per salutarci e basta.
È normale anche questo. Ma non hai staccato davvero i ponti. Hai il suo numero e lui può contattarti.
Devi essere tu a dire basta.
Devi convincerti che è un errore, convincerti che ne va della tua reputazione, del tuo matrimonio.
Devi sentire dentro che: no, non è quello che vuoi davvero.
Hai la fortuna di avere una bella storia con tuo marito: concentrati sulla realtà, su cosa fare con lui e con i tuoi figli, su come goderti appieno la tua famiglia.
Questa illusione (ILLUSIONE) ti sta rovinando il presente.
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Con lui non è facile purtroppo perché è l'unico che mi è rimasto "appiccicato" dentro da qualche parte.
Lo so. Lo so.
Deve essere un'imposizione allora.
Devi dirti "basta, questa cosa non va bene per me e per la mia vita" e chiudere ogni possibilità di connessione.
Ci starai male i primi tempi. È l'astinenza. Sapere che non potrai più avere accesso a quella "droga" se lo vorrai.
Ma è l'unico caso in cui consiglio: pensa a te stessa.
Ogni giorno diverrà più facile.
E quando in futuro ti tornerà alla mente, sarà solo un ricordo. Magari ti godrai il tuo esserti sentita unica, a ragione o torto (che importa) ma lui resterà sempre su un piano irreale e tu non sentirai nessun interesse nel ricontattarlo.
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Quello che manca nel tuo rapporto è l'amore successivo alla clandestinità. Mi sembra che, una volta che lei si è accasata (con figlio) non ci sia traccia di amore nella vostra storia (o così si legge).
È poi poco chiaro il motivo per cui l'ex è così sparito (c'entra l’atteggiamento di lei o è proprio uno s∙∙∙∙∙o lui a mollare una figlia in questo modo?).
Ci sono molti tasselli che fanno propendere per una certa furbizia della signora, ma nulla di troppo eclatante, finora... mancano dei pezzi in questa storia.
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Tutte le volte che mi ha invitato l’anno scorso ho sempre detto di no... secondo me ce ne sono di più disponibili di me.
Gli uomini del passato (molti, spesso quelli che non hanno avuto ciò che volevano - in questo caso il tuo lui non ne ha abbastanza) tornano ogni tot anni. Probabilmente tornano da tutte quelle con cui sono stati, a rotazione. Credo sia un ricordo che riaffiora e/o un tentativo di vedere se ne cavano qualcosa. Fingi di non aver proprio letto i messaggi.
Le donne si creano dei film (mi ha sempre amata / mi ama ancora) ma la realtà è ben distante.
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Formare coppie durevoli è faticoso, difficile, bisogna essere bravi attori totalmente psicopatici o bene educati per poterle mantenere.
Faticoso: vero. Per lo meno in alcuni momenti. Ma ritenersi attori psicopatici perché si fanno funzionare i rapporti mi sembra un tantino esagerato.
Chi si ama accetta dei compromessi - quando questi sono entro i limiti del rispetto dell'altro, ovviamente - in quanto sa che il compromesso è una piccola percentuale per poter beneficiare di una percentuale più alta di lati positivi.
E con "lati positivi" non intendo soldi, casa o convenienze in generale. Ma proprio il sano benessere di condividere il proprio tempo insieme.
Il mainstream moderno del "fare cose che ti fanno stare bene" e di "essere se stessi" ci spinge a mettere sul piatto della relazione la nostra sola esistenza
Su questo concordo appieno. Ed è anche il motivo per cui approvo parzialmente tutto il recente ricorso a terapie psicologiche. Le persone ormai ci vanno per sentirsi autorizzate a sentirsi vittime che si devono salvare. Il salvataggio avviene sempre mettendo se stessi ed i propri bisogni al centro del mondo. E, molto spesso, incolpando quelli che stanno attorno o, per lo meno, mettendole su un piano inferiore rispetto al "nostro" fabbisogno di benessere.
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Non c'è più il ruolo di madre o di padre che porta a casa il pane. Non si fanno più figli, le donne non sanno più friggere un uovo e gli uomini non guadagnano più abbastanza per mantenere famiglie che più nessuno vuole.
Ma infatti non è questa l’idea di coppia che hanno molte persone (me compresa). L’amore è un’altra cosa.
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Ok ma basta con questa storia che le ventenni rubano gli uomini alle trentenni o quarantenni…
A mio modo di vedere, uno che si fa "prendere" da una ragazzina (che poi oggi sono spesso delle bambine...) ha un problema di fondo e, fondamentalmente, spegne la mia - di libido - verso di lui...
Generalmente, gli uomini adulti che fanno i bamboccioni con le bambine
a. Non hanno rapporti sessuali da tempo
b. Sono dei pervertiti.
Siccome 20 anni li abbiamo avuti tutte lo sappiamo quanto fossero dei poverelli.
D’altra parte, checché ne dica Bruce, la stessa dinamica si ripete anche a 40 anni per le donne. Anche perché questo genere di uomo ha sempre minimo dai 50 anni in su. Poi ci "perdiamo" i più giovani, che, comunque, non sono certo il target di una donna matura "sana".
Ma un 45/50 enne "normale"... è attratto da donne e non da ventenni (già 30 vs 45 talvolta sono troppi, mentalmente parlando)... a meno che non abbia seri problemi.
In quel caso, una donna adulta fa meglio a perderle che a trovarle, queste "opportunità".