Messaggi di leonardh

    L'ipocondria è uscita ultimamente..

    An..io ho il terrore DEI DOTTORI..non riesco ad entrare negli ospedali o vedere un dottore.

    Un pò anomalo. Di solito l'ipocondria si accompagna alla voglia di vedere continuamente dottori e fare analisi per scoprire chissà quale cosa nascosta.

    una lotta quotidiana stasera sono a letto dalle 20h00.. perchè affrontare le paure ti fa usare tutte le energie.

    L'effetto collaterale è quello. Appena rientri a casa crolli come se avessi corso la maratona. La cosa fa più incavolare è che quando rientri a casa sei pienamente cosciente dell'inutilità di aver vissuto la tua giornata in piena tensione, di aver sprecato energie e di aver abbassato la qualità della tua vita praticamente per nulla.

    In altre parole, se 10 anni fa temevo di avere chissà quale malattia cardiaca (ed infatti l'ansia si somatizzava in sensazioni inerenti il cuore) adesso son pienamente convinto di essere in perfetta salute (ed infatti l'ansia ha smesso di somatizzarsi in un organo) ma nonostante questo scatta la paura legata al pensiero "in questo momento sto benissimo, ma se mi sentissi male tra 5 minuti ?" che nella situazione agorafobica fa stare in tensione continua.

    Il punto è che razionalmente nessuno al mondo sa se tra 5 minuti si sentirà male, ma è disfunzionale che una persona sana lo pensi.

    Oggi per lavoro mi è toccato attraversare circa 400 Km tra autostrade, viadotti, gallerie e tratti di viabilità in mezzo al nulla.

    In sintesi tutto il campionario della situazioni temute top.

    Li ho percorsi. Senza evitamenti e senza fughe, anche perché impossibile sia evitare che fuggire.

    L'ansia c'è stata. In alcuni momenti anche un pò accentuata, ma mai tale da farmi fermare. Stasera sto spossato al massimo.

    Tonfi al cuore, sensazione che non batte..

    Sono tutte sensazioni, illusioni.

    Chi è realmente colpito da queste problematiche casca giù senza potersi rendere conto di nulla.

    Tutto il contrario di quello che provi tu.

    L'ansia acuisce ogni sensazione, ti fa stare perennemente in guardia, altro che svenire.

    Oggi ho fatto la prova..ho guidato da sola!! All'inizio ero presa bene, positiva...ad un certo punto, ansia, testa vuota, extrasistole, paura di stare male...
    Vado a casa, scende mio marito per uscire, guido io, vedo un ambulanza..entro nel panico, mi fermo in una strada a senso unico e faccio guidare lui..

    Il solo fatto che tu abbia provato ad affrontare la situazione temuta è già molto positivo.

    E' assolutamente normale anche il fatto che dentro la situazione temuta tu abbia avuto una crisi.

    In questa fase il successo non è stare dentro la situazione temuta senza crisi (perché probabilmente è impossibile) ma rimanerci dentro nonostante la crisi. Non fuggire.

    Il prossimo passo dovrebbe essere riprendere nuovamente l'auto da sola e non fuggire.

    ma non imparo mai a capirle e sapere che non succederà nulla...

    E' impossibile ragionare sul come non provare ansia. L'ansia è un meccanismo strutturato apposta per bypassare tutti i circuiti logici. Non puoi sconfiggerla col ragionamento.

    Se invece ti esponi alla situazione temuta e nonostante la tantissima ansia ti accorgi che l'evento temuto non si è palesato (non sei morta, non sei svenuta, non sei impazzita) la parte del sistema nervoso autonomo che fa scattare allarmi senza reali pericoli inizia a rieducarsi.

    sono giorni che mi impongo di scendere e fare 4 passi o di prendere la macchina e fare il giro del condominio..ma non riesco..

    Non troverai mai il momento giusto perché ogni volta che starai sul punto di farlo l'ansia anticipatoria ti mangerà viva.

    Dovresti porti un obiettivo facile, anche arrivare a 500 m da casa e tornare indietro, e farlo a prescindere da quanto brutti siano i pensieri.

    E' garantito che dopo starai meglio ed avrai voglia di fare 1 Km.

    Dopo aver imparato a gestire gli attacchi di panico quest'ultimi sono quasi del tutto spariti.

    Tuttavia sono comparsi degli stati non più legati a singole sensazioni fisiche ma a più generali malesseri quali sbandamento, vertigine, confusione, irrigidimento seguiti dalla classica spossatezza propria post-attacco classico.

    Al solito. Si va avanti. Qualora dovessero diventare particolarmente fastidiosi ci si ferma quei 10 minuti e poi si riparte.

    Il farmaco darebbe quel minimo di sollievo temporaneo in cambio di una cronicizzazione, probabilmente irreversibile, del disturbo. No grazie.

    Per qualche motivo incognito il nostro cervello attiva reazioni di pericolo in assenza di pericolo.

    Noi dobbiamo rieducare questo sistema di allarme, facendogli capire, attraverso le esperienze, che non ha senso che si attivi in situazioni normali.

    Ma è l'unica strada che porta alla guarigione e non solo alla cura dei sintomi.

    La desensibilizzazione permette di poter condurre una vita normale, nonostante tutto. La desensibilizzazione però implica la presenza dell'ansia anticipatoria.

    Sabato mattina al solo pensiero di dover affrontare una situazione temuta l'ansia stava alle stelle. Grazie alla desensibilizzazione non me ne sono privato e, dopo un pò, ne ho anche goduto ma non è stato normale che per circa 20 minuti io abbia letteralmente dovuto combattere con me stesso per auto-forzarmi a far qualcosa che chi non soffre di ansia non pensa neppure.

    Il mio sogno sarebbe riuscire a stare fuori dalla zona comfort senza che il cervello subisca il bombardamento di pensieri come "e se ti senti male ?". "e se svieni ?", "e se perdi il controllo ?", "ma non è che ti sta mancando il respiro ?", "se stai male qui nessuno ti può aiutare" e via dicendo.