.[/quote]secondo me sei stata coraggiosa ad affrontare tutto ciò nonostante il tuo stato[/quote]
Ciao Billolu!
Grazie, si davvero me lo dico da sola, sono stata coraggiosa. La sono spesso, evito di evitare, da quando ho iniziato la psicoterapia ho dato un colpo di grazia all'evitamento. Certo ho ancora moltissima strada da fare, sono solo all'inizio. Però ho capito che solo facendole le cose, l'ansia passa. Ma per farlo a volte, spesso, è durissima... uno che non prova non può avere un'idea di cosa bisogna sopportare, smontare.. mi aiuto con il controllo della respirazione e con la distrazione dai sintomi (per quel che è possibile, ovviamente..). E cosi, passo dopo passo ho fatto tutto. Il mio psi mi dice va benissimo, ora tanta fatica, poi i sintomi si ridurranno fino a scomparire. ... Voglio credergli. Nel mio piccolo, per ora, vedo che ha ragione. Ieri sera sono uscita con amici. Prima stavo malissimo.. prendo l'autostrada faccio 50 km, ma poi pian piano l'ansia è scemata e una volta la, mi sono divertita (ero comunque tesa) e sono tornata a casa dopo 5/6 ore.. Speriamo. Lo auguro a tutti noi ragazzi. Forza! Alzarsi sempre, piuttosto camminare sulle ginocchia, ma andare, avanti tutta. Sempre.
Un abbraccio.
Messaggi di Allegria!
-
-
Ciao Paco!
Che diagnosi hai? Forse è proprio perché devi e vuoi essere sempre al top, che il corpo ogni tanto "cede" con queste sensazioni che poi sono soprattutto di stanchezza e sfinimento in realtà (dici: manca tachicardia e ansia..)! Non abbatterti! Riposati e magari proviamo ad accettare che non siamo corpi perfetti e sotto stanchezza (per esempio dopo un periodo di forte stress e ansia, si è stanchissimi!) cediamo tutti! Io oggi ero distaccata e spaventatissima come ormai la sono SEMPRE. Ma non demordo, seguo alla lettera il mio psi e cerco di avere piena fiducia anche se onestamente, quando uno sente certi sintomi... io oggi ero sicura di stare per impazzire e in pre psicosi (mia grande e immensa FOBIA da sempre).. poi aggiungiamo mio cugino che mi dice che mi vede cambiata in questi ultimi due anni.. e li mi è proprio decollata la disperazione dentro me mi vedevo già col pigiamino quello che legano da dietro, però.. :sos: È durissima.. Però ora sto già meglio per esempio. Comunque la sensazione di distacco è tremenda, quando dici anche "gli occhi non sembrano neanche i miei", quanto ti capisco! che sembra di vederci troppo e non ci si vede bene, allo stesso tempo.. tutto distaccato, irreale..No davvero è il peggior sintomo al mondo. Questo li batte tutti.. batte anche la temutissima paralisi del sonno! Poi una cosa che ho letto e che mi ha gelata è stata che la derealizzazione sarebbe come un punto di arrivo dal quale è poi difficile tornare indietro. Anche li quasi svengo! ma non è vero perchè comunque ho anche letto che la derealizzazione la provano il 50% della popolazione mondiale anche chi non ha ansia o malattie, che è un sintomo che può dipendere anche da un calo di zuccheri, pressorio ecc.. che tolta la causa, sparirà anche quello.. .ma se uno è ansioso di suo?
Help!! -
Ciao Maristella,
no no, io sposo solo la terapia che mi viene indicata dallo specialista, lo psichiatra. Io non sono medico e non ho le conoscenze per decidere su come curare l'ansia e il panico. Ti ho portato la mia esperienza, avendo provato entrambi gli approcci, dopo 20 anni, posso dire che la psicoterapia su di me sembra dare piu beneficio. So per certo che ci vuole tanta tanta tanta pazienza e una buona equipe di professionisti formata da medico di base, psichiatra e psicoterapeuta. Nel mio caso da buona ipocondriaca, ho aggiunto alla rosa anche neurologi, endocrinologi, cardiologi e ginecologo (sindrome premestruale/aumento sintomi ansiosi prima del ciclo). Bene, nonostante tutto, ho ancora momenti di ansia tremenda ma come sempre mi affido ai medici, al loro parere e alla terapia consigliata.
Per questo ti consiglio di farti visitare da uno psichiatra che è lo specialista, più del neurologo.
Affidati al medico, prima di tutto!
Con coraggio!! -
Cara Maristella,
innanzitutto ti chiedo se hai una diagnosi e se sei stata dallo specialista, ossia psichiatra. Te lo chiedo perchè penso che la psicoterapia cognitivo comportamentale sia ottima per il disturbo di ansia e di panico, la sto seguendo da qualche anno, ma sono seguita per mia volontà da uno psichiatra, da ancor prima di iniziare la psicoterapia. Questo è molto importante, perchè lo specialista fa una diagnosi e se necessario, prescrive una cura, che può essere anche solo la psicoterapia (come nel mio caso per esempio, da qualche anno ad oggi).
Detto questo, in base alla mia personale esperienza (soffro di ansia/panico/ipocondria), ti posso garantire che la psicoterapia non è una passeggiata, anzi. Se si tratta di ansia e panico, i primi tempi, nel mio caso 6/8 mesi, servono a far cessare gli attacchi, che io avevo giornalieri. Allo stesso tempo, la terapia aiuta a far emergere quelle ferite che sono probabilmente alla base, ma non ne sono probabilmente la causa. La causa è diciamo una cattiva abitudine che si instaura, è come una risposta disfunzionale che si attiva e che ci fa andare dritti contro gli attacchi di panico. Ecco allora che va scardinata questa disfunzione e per smontarla, si deve mettere in atto il cambiamento, per esempio, esporsi e a noi con ansia e panico, certo non piace. Perchè si sta male, e soprattutto perchè il cambiamento spaventa tutti. Indistintamente. Ed è qui che vediamo arrivare le famose "resistenze". Quelle che non ti fanno star bene, anzi.. con loro spesso tornano gli attacchi di ansia e poi ti fanno provare sentimenti contrastanti verso il medico o psicoterapeuta (voglia di lasciare la terapia, chiedersi se "questo ha capito qualcosa", se "ha studiato?" "adesso giuro questa sarà l'ultima seduta e lo lascio".. ecc ecc). Ecco Maristella, questo per dirti che si, la psicoterapia almeno per me e per le persone a me care che la seguono, non solo non è una passeggiata, ma a volte è molto dura, difficile e dolorosa. Guarda io mi sono curata per alcuni anni coi farmaci per il panico, e stavo bene. Ora sono piu di 10 anni che non prendo niente ed è dura a volte, ora poi sono in una fase di ansia tremenda, però la psicoterapia, tra le due terapie, è quella da cui sento di trarre maggior beneficio, è come se riuscisse ad arrivare più lontano del farmaco. Però ripeto, nel mio caso sono seguita dallo specialista, non prendo e non ho mai preso decisioni in merito alle cure, autonomamente. Ecco, questa è la mia piccola esperienza.
Ti mando tanto coraggio e ti consiglio di affidarti ad uno psichiatra e di proseguire con fiducia la psicoterapia.
Un abbraccio! -
Ciao a tutti,
sono giorni cosi.. ieri sera mi sono addormentata con ansia tachicardia e paura di impazzire e stamattina al risveglio, l'ansia addosso.. stanchezza, nervosismo "interno", senso di paura indefinita, paura del panico.. senso di confusione.. Ma fa lo stesso, sono comunque uscita per fare spese, ho guidato, ho preso l'autostrada, sono entrata nel centro commerciale, mi sono fatta coraggio, mi sentivo svenire ad ogni passo, senso di irrealtà, di stordimento, di non capire più nulla, faccio più veloce possibile anche se so che è sbagliatissimo, pago alla cassa con dei sintomi che solo voi potete immaginare.. esco. Non contenta, prendo la macchina e vado in un altro centro commerciale dove potevo trovare altri prodotti che mi servivano.. stessa storia, stessi sintomi, pensieri catastrofici, senso di svenimento.. pago alla cassa, con tutti i sintomi che anche qui, potete immaginare.. Non contenta, esco, prendo l'auto, autostrada, altro supermercato, entro, e ancora sintomi come sopra, finisco di fare spesa, vado alla cassa con in mente solo "eventuali piani di fuga e scuse in caso di attacco di panico improvviso", pago esco.. Non contenta, vado pure dal giornalaio, coda, ovviamente sempre con mascherina, 200000 gradi, un caldo, afa, sudavo, mi sentivo svenire, impazzire.. anche li prendo quello che devo prendere, pago, saluto, due chiacchiere auto e torno a casa dopo 4 o 5 ore cosi.. Credete se vi dico che sono venuta a letto a riposare?. Poi sarà che sono giorni che precedono il ciclo e io sto sempre male prima e ansia aumenta a mille.. Ma oggi davvero mi sono sentita l unica sfigata su questo pianeta a star cosi male ma poi per cosa? per la paura di un attacco di panico? Ma non è possibile! Tutto è nato ieri sera, perchè ho pensato, essendo stanca, che forse i medici si sono sbagliati e sottovalutano la mia salute, e cosi è sfuggita loro una diagnosi ben piu seria di ansia e ipocondria.. e da li.. ecco la mia giornata. Devo dire che non ho eseguito neanche mezzo esercizio di psicoterapia, ho lasciato campo libero ad ansia e paure.. e cosi.. ecco il risultato. -
Ciao Leone,
io penso che a porsi certe domande dovrebbe essere il tuo "superiore"! Non esiste che ti tratti in quel modo! Ma poi i PARAGONI?? Le persone vanno trattate BENE sempre! E sul lavoro, vanno valorizzati i punti di forza di ciascuno ed essere senpre propositvi, proprio per aumentarne l'autostima e la crescita professionale in un ambiente sereno, trasparente (senza timori si ha una buona comunicazione e si evitano molti errori e malintesi!), di crescita (oltre che proficuo!).
Al tuo posto parlerei col tuo "capo" e gli direi che il suo atteggiamento nei tuoi confronti ti mette in difficoltà e sta facendo precipitare le cose. Al limite tu perdi il posto ma riacquisti la salute.. loro perdono una persona che ci ha messo e ci sta mettendo il cuore, oltre che tanto impegno e NON È DA TUTTI.
Affronta questo "capo" e fatti rispettare anche umanamente e non solo professionalmente.
In bocca al lupo! -
Ciao Peter,
si succede anche a me! In questo periodo poi più che mai la mia ansia è quasi solo sul piano "mentale". Concordo pienamente con quanto scritto da Gloriasinegloria: si risolve superandola, ossia tenendo duro e fare le cose controvoglia (all'inizio, poi passa l ansia e ritorna il piacere, in genere -non sempre... ma è la sola via per guarire).
Forza!! Quando poi hai fatto quello che subito non volevi fare, fermati, guarda, osserva e di a te stesso: ecco, mi sembrava impossibile, pensavo non ce l avrei fatta, sarei svenuto, non mi sarebbe piaciuto ecc ecc ecc e invece com'è andata? bene giusto? Ecco, registro il percorso e il risultato. Lo tengo bene a mente, per la prossima volta. -
Ciao Milo,
secondo me, i passaggi che dovresti affrontare sono:
1) andare da uno psichiatra e farti fare una diagnosi
2) affidarti a lui ad occhi chiusi senza se e senza ma, perchè è il suo mestiere e sa lui cosa fare e cosa è meglio per il paziente.
3) seguire alla lettera la terapia e le sue indicazioni. Alla lettera. Senza se e senza ma.
4) seguire una psicoterapia cognitivo comportamentale che ti curi il disturbo alla base, perchè se non si cerca di destrutturare il meccanismo disfunzionale cognitivo (procedimento dei pensieri) e comportamentale, i farmaci possono non bastare e dovrebbero lavorare su una mente che continua su un processo disfunzionale. Quindi otterresti meno beneifici. Soprattutto sul lungo termine.
Secondo me, tu non ti stai curando e mi chiedo se tu l'abbia mai seguita una cura. Non hai colpe, fa parte sicuramente del disturbo per questo motivo è fondamentale il punto DUE, secondo me.
Forza! -
Ciao Milo,
secondo me dovresti nuovamente parlarne con un nuovo psichiatra. Non arrenderti.
Penso che forse, curando il tuo disturbo principale (per esempio, ansia) probabilmente i sintomi per i quali tu ora prendi un farmaco che agisce appunto su di essi, spariranno e a quel punto, non dovresti sentirne più il bisogno. Sicuramente la psicoterapia cognitivo comportamentale ti aiuterebbe tantissimo. Informati, hai il diritto di star bene!
In bocca al lupo! -
Ciao Nopesoul,
la paura di impazzire è l'ABC dell'ansia, purtroppo.
Si ha la paura di impazzire e/o di morire. Nel mentre, purtroppo, non si ha quasi mai il giusto raziocinio per provare a se stessi che davvero, si perdono giorni settimane mesi e anni dietro a delle paure infondate, a inseguire paure, cose, pensieri, sintomi... Non banalizzo di certo come ti senti e cosa provi, è tremendo, si sta male, lo so.. la sensazione ad esempio di claustrofobia quando il tempo è "pesante", con cielo coperto, l'ho provata anch'io ma in un certo modo la provano TUTTI solo che non si soffermano su quella sensazione. Chiunque al mondo, se pensasse, si soffermasse sulle cose/pensieri/sintomi come facciamo noi, avrebbe gli stessi sintomi e sensazioni, proverebbe paura. Ti consiglio di distrarti, di banalizzare queste sensazioni e questi pensieri, per esempio dirti " eh niente se impazzirò, mi cureranno.. almeno smetterò di averne paura!", oppure "eh si il cielo è coperto ma e un bel chi se ne frega?", oppure "si ok ci penso dopo ora ho troppo da fare davvero scusa ansia ma ho sempre meno tempo per te e se ho qualcosa da dire a me stessa o da capire usare i giusti canali grazie! Stanchezza? Ok provo stanchezza e NO ansia. Tristezza? Ok provo tristezza e NO ansia, grazie!
Ecco spero che questi piccoli suggerimenti possano aiutarti in qualche modo. Certo non è sempre facile, anzi. Ma bisogna muoversi perchè se ci si ferma, l'ansia ci frega.. e allora ci risiamo con giorni mesi anni di ansia infinita.. no su forza! Lo dico anche a me stessa!