Messaggi di aconito

    Non è vero che lo sport fa calare il desiderio, o meglio va valutato il tipo di sport.

    Per esempio la pesistica ed altri sport con sforzi intensi danno delle vere botte ormonali che aumentano il livello del testosterone ed il desiderio sessuale.

    Io lo sperimento molto spesso pur non essendo più giovanissimo.

    Poi dipende anche da come reagisce il singolo soggetto.


    Anni fa, dopo 4-5 ore di pedalata, al pomeriggio soddisfavo la mia partner in modo egregio e molto soddisfacente per entrambi.


    Anni fa...

    Mi sembra di aver capito dai tuoi scritti che, dopotutto, sei riuscito ad avere una buona vita sentimentale.

    Ritieni comunque di non essere soddisfatto?

    Ho dato ed ho ricevuto, ho imparato cosa sono i sentimenti condivisi, le delusioni ma anche le soddisfazioni, il tradimento.

    Soddisfatto? No, perché sento di poter dare ancora molto.

    Ho la consapevolezza di poter essere ancora felice e di rendere felice una persona, di provare sentimenti condivisi, di perdermi in uno sguardo o in un sorriso o, ancora meglio, in un abbraccio.

    Ho l'età e la maturità giuste, porto con me un bagaglio (esperienze di vita) che mi permette un buon livello di maturità e consapevolezza.

    Sono altrettanto consapevole dei miei limiti, tra i quali un carattere non facile.


    Molto mi son precluso ma ultimamente ho rivisto certe posizioni mie troppo estreme ed anche questo probabilmente aiuterà.

    In un certo senso mi viene in mente quel che dicevano si me i professori alle medie: ha le capacità ma non le sfrutta.


    È un pensiero che mi torna in questo contesto.


    È normale avere paure.

    Resto della mia idea: meglio timoroso e schivo piuttosto che arrembante e sfacciato.

    La virtù sta nel mezzo, ma evidentemente virtuoso non sono.


    L'approccio diretto, il primo passo...non è proprio da me, non riesco neanche ad immaginarmi in un simile contesto.


    Vedo colleghi che lo fanno quotidianamente con una disinvoltura disarmante e ne rimango basito, provo quasi imbarazzo per loro.


    ...


    E alla fine mi ritrovo spettatore passivo di un mondo meraviglioso che mi auto precludo.

    sapere che avrei molto da dare a livello affettivo e non solo, rende tutto questo ancora più doloroso.


    Che malinconia, che senso di incompletezza...

    Penso anch'io che siano più incapaci con le donne, però non è che loro scappino: sono io che vado via perché stanno lì a fissarmi e basta. Cosa vuoi? Uno che mi piaceva tantissimo mi aveva detto di dargli subito una risposta se lo ricambiassi, e poi ha aggiunto: "se no, tanto vado avanti". Ci sono rimasta malissimo: mi sono sentita come dire "una o l'altra va bene lo stesso". Non lo direi mai a chi mi piace.

    Ma dal vivo...

    Se dovesse mai capitarmi di vedere una bella donna ed avessi desiderio di cominciare un approccio in modo semplice, come un saluto o una battuta, sinceramente non ne sarei capace.

    Troppo imbarazzante, sarebbe magari uno scambio di sguardi e poi il dispiacere di non aver avuto il coraggio di fare il primo passo.


    Quante occasioni perse da giovane, ed anche da non più giovane.


    Non conta l'età, in questo contesto timidezza e paura son un mix micidiale: spengono ogni iniziativa.


    Forse più di tutto è la paura del rifiuto o della brutta figura.


    Il timore che lei possa pensare: ecco un altro che ci prova.


    E invece magari pensa: peccato, era un bell'uomo....


    Tra tentare e tralasciare, a me viene naturale la seconda.


    Brutto carattere.


    Pazienza...

    Se mi conoscessi si persona vedresti la mia timidezza.

    Timido si, eccome: non oso, tentenno, esito, non mi butto, penso e ripenso.... troppo cerebrale talvolta.

    Imbranato, e lo scrivo sorridendo.

    Ci sono donne alle quali piace anche questo tipo di uomo, un pochino impacciato ma mai arrembante.

    E son loro che prendono l'iniziativa.


    Una volta rotto il ghiaccio ovviamente sono più disinvolto e sciolto, ma all'inizio vado col freno tirato.


    Talvolta vivo una situazione paradossale: bloccato dalla timidezza ma al contempo spinto dall'interesse, e pure dal cuore. È come guidare l'auto premendo al contempo acceleratore e freni....si spegne il motore.


    Comunque non è da sottovalutare il peso delle esperienze pregresse, parlando di approccio uomo/donna, specie quelle negative, e per una persona introversa queste sono cose che lasciano il segno in modo molto profondo.


    È vero che chi si è scottato con l'acqua calda poi soffia anche su quella fredda.

    Questo, secondo me, è una sorta di "giocare sporco"!!

    Dimostrare le vere intenzioni, è basilare.

    Ok, il gioco della seduzione, ma non ci devono essere fraintendimenti.


    Spontaneità comunque nel senso appunto di "lasciarsi andare", se lo si vuole, senza reprimere.

    Lasciarsi andare.....

    Se dopo una serie di piacevoli incontri (chiacchiere, cena) io mi sento così coinvolto da lei che la sfioro o "accidentalmente" le tocco una mano, lei può essere piacevolmente stupita e ricambiare o schivarsi schifata ... per il più innocente dei gesti.


    Ti assicuro che ho vissuto entrambe le possibilità e la seconda fa male.


    Rimarrà sempre il dubbio su come lei possa reagire, e lì o ci si butta o si rimane esitanti col dubbio.


    La paura della seconda opzione può precludere la prima.


    Un timido ragiona così, uno più estroverso pensa che o la va o la spacca e si butta.

    Io fui invitato diverse volte da una mia amica a cena a casa sua, ma tutto poteva succedere tranne che un rapporto intimo tra di noi.


    Diciamo che dipende dalla persona, dal rapporto e dal contesto. Nulla è scontato, nemmeno che la donna che ti invita vuole veramente prendere un gelato con te e basta.

    L'universo femminile è meraviglioso, ma trovare il giusto approccio talvolta è complicato.