Messaggi di marialucialandolfi

    Non sono d'accordo con l'opinione di Maria Lucia, che ha risposto prima di me.
    Secondo me, il tuo partner si sente da una parte tirato dal cuore che gli dice di venire da te, dall'altra dal cervello che gli consiglia di stare con i suoi.
    Il suo "cambiamento d'opinione nei tuoi confronti" mi fa pensare che qualcuno abbia fatto notare qualche tua caratteristica che è considerata un difetto: inutile dire chi, credo sia comprensibile. Questa presenza emotiva è ingombrante: potrebbe essere la causa del suo trattarti male in alcuni casi.
    La domanda è: perché non cerca un lavoro cercando di emanciparsi? Qui la questione non è semplice. Ho il sospetto che - anche se trovasse lavoro - i suoi sarebbero sempre in qualche modo presenti emotivamente (conosco bene la questione: la sto affrontando anche io).
    Non credo si tratti di una persona cattiva per indole; credo, piuttosto, che sia una persona buona, di cui molti (non tu, sia chiaro) se ne approfittano. Lui è il classico pezzo di pane che dice sempre si, solo perché vorrebbe un po' di serenità interna. Crede di trovarla essendo accondiscendente, ma è solo un palliativo. Deve rendersi più forte emotivamente.
    So bene che ho parlato poco di te, ma in questo caso tu mi sembri quella che vuole capire il soggetto: io non ho fatto altro che descriverlo.

    Purtroppo credo che tu ti stia identificando troppo nella situazione (lo stai affrontando anche tu). Tu probabilmente sei una persona buona e vivi questo essere "tirato" da una parte o dall'altra come qualcosa di doloroso.
    Ma lui gli ha esplicitamente detto che il problema è LEI e che LUI SE NE LAVA LE MANI!
    Questo è molto diverso dal tuo atteggiamento e dal tuo modo di esporre la questione, lui non dice di si a tutti, lui dice di si solo ai suoi (come per le vacanze e tutto quello che ci ha raccontato) e LEI è il problema.
    Credo che in questa situazione la persona buona sia LEI che avrebbe voluto da lui un pò di sostegno e protezione.
    Infine penso che la questione si possa legare tutta alla tua domanda: perchè non cerca un lavoro? La risposta è molto semplice: perchè dovrebbe farlo se ha le spalle coperte?

    Credo che lui si sia dimostrato ampiamente per quello che è: un egoista che pensa sempre e solo ai suoi bisogni e alle sue esigenze (materiali ed emotive) e tu fai benissimo ad allontanarti da lui. Solo la distanza ti aiuterà ad essere lucida e a vedere DAVVERO che cosa ha intenzione di fare.
    Fino ad ora lui ti ha usata come un distributore ( di emozioni, di supporto e di soldi) e di te "se ne è lavato le mani". Non ti conosco ma credo che tu ti meriti molto di più!
    Non lo pensi anche tu?
    Forse in quella relazione meravigliosa ci credevi solo tu e amavi tantissimo solo tu: chi ama sta dalla tua parte SEMPRE!!!

    Ciao GERMANO,
    fase discendente??? Ma quanti 80enni ci sono in giro che hanno la forza, l'energia e la vitalità di un 30enne? C'è sempre tempo per pensare alla morte!
    Da quello che scrivi mi sembra di capire (correggimi se sbaglio) che tu abbia una cultura di livello medio-alto e sei affermato professionalmente, ti piacciono le amicizie e conosci le persone con facilità....... che altro ti serve per capire che hai tantissimi punti di forza?
    Detto questo, la solitudine è una scelta sempre: se tu ti chiudi in casa, se tu non ti "muovi" ti auto-condanni alla sofferenza. Tu "forzi" la tua natura socievole a rimanere da solo.
    Ora hai due opzioni:
    - o fai qualcosa per i tuoi problemi di coppia con la tua compagna
    - o davanti ad una futura solitudine "forzata" compi delle azioni pratiche per uscire dalla tua apatia
    In entrambi i casi DEVI fare qualcosa per non sprecare gli ultimi anni di vita che ti rimangono da vivere ( ;) ;) ;) ) ed essere FELICE.
    Infine, per esperienza personale, Dio ti ascolta sempre :)
    Forza non abbatterti e VAI!

    bella domanda. si valuterà di volta in volta.

    io ho vissuto una crisi di coppia dove la soluzione non esisteva, e la coppia ha cessato si esistere: ognuno per la sua strada.

    Beh la risposta in quel caso è stata chiarissima! Troppo spesso però non è sempre così definito (bianco o nero) ed è necessario un parere esterno che possa aiutare a trovare un pò di "luce"!

    È vero, non lo sto cercando e nemmeno ne sono predisposta . Ma ho avuto una esperienze di "innamoramento " molto forte. Con il mio ex psicoterapeuta. In terapia ,ormai tre anni fa , mi sono resa conto di quanta parte sommersa c'era in me. Per la prima volta in vita mia avevo davanti un uomo che si occupava di me ,che guardava me , che ascoltava me . Non ti dico l"effetto che mi ha fatto. Io , con la mia maschera da super donna che affronta tutto senza paura , mi sono resa conto di quanto amore e di quanta attenzione avessi bisogno. Cose che ho sempre riservato agli altri e che non mi sono mai state restituite. Per non parlare poi dell'attrazioni fisica che provavo. Praticamente tutta la mia parte femminile era esplosa con grande sorpresa imbarazzo e senso di colpa verso mio marito. È stato lì che mi sono resa conto di quanto avevo sacrificato di me. Avevo nascosto a me stessa, avevo dimenticato del tutto di essere una donna. È stata una esperienza molto dolorosa ma mi ha fatto rendere conto che qualcosa nella mia vita non è andato come doveva. Io donna ,super orgogliosa, abituata a risolvere i problemi altrui mi sono trovata a elemosinare dallo psicoterapeuta un po" di amore. È stato per un certo verso "umiliante "ma è stato lo specchio della mia vita. Ho talmente avuto paura di quello che ho provato che , interotta la psicoterapia per problemi economici, mi sono detta "mai più ". Ma ormai so dell'esistenza dell'altra me non posso far finta che non ci sia. Diciamo che adesso "dorme " ma se dovesse succedere che si risvegli comincerà di nuovo a chiedere amore . Anche fisico.

    Quello che descrivi è un "innamoramento terapeutico", succede molto più comunemente di quanto pensi. Lo psicoterapeuta deve essere per sua natura estremamente empatico, deve saperti ascoltare, deve saperti capire come nessuno mai ha fatto prima, tu ti esponi completamente e molto intimamente e lui è li pronto ad accoglierti. Si occupava di te, ascoltava te, guardava te... per lavoro!!!
    Le donne per loro definizione hanno bisogno, per avere un intesa fisica, di avere una forte attrazione mentale... ed è esattamente quello che ti è successo... lui ti attraeva per "lavoro"!!!
    Detto questo che sia venuta fuori una parte di te sepolta è stato assolutamente un bene ed è giusto che tu voglia (e devi) dar spazio a questa parte di te, ma puoi farlo all'interno del matrimonio, esistono degli strumenti che ti possono permettere di sbloccare i vostri problemi di coppia nell'intimità. Non disperare

    E come potrei affrontarlo? Io ovviamente sono sempre presente, gli dico che ci sono per ascoltarlo, se vuole parlare di qualcosa, se vuole sfogarsi può farlo. Di sicuro, se dovrò affrontare nuovamente il problema, sarà fatto da vicino, perché tramite messaggi o svia l'argomento oppure non risponde proprio.

    CIao, purtroppo non è il tuo compito sostenerlo psicologicamente. Questo è un errore che troppo spesso noi donne facciamo, soprattutto se abbiamo la "sindrome della crocerossina". Tu dovresti amarlo e soprattutto sentirti amata. Niente di meno!
    Tu hai avuto la sua stessa esperienza e ne sei uscita. Lo deve fare anche lui, ci sono dei professionisti che possono aiutarlo.
    E' una storia appena nata, non puoi assumerti un peso così grande.
    ricorda inoltre che non si può aiutare chi non vuole essere aiutato e la sua distanza fa presupporre questo!

    Ma soprattutto gli parlo, e sento che non è più lui. Se n’è andato

    Credo che tutto si racchiuda in questa frase. Non avete problemi di coppia, lui è malato! Il tipo di malattia poi sarà un medico a definirlo (io non lo sono quindi non mi espongo) ma di fatto lui non c'è più.
    Dovrai affrontare una vera propria elaborazione del lutto (come se fosse morto) che passa attraverso varie fasi. Sarà dura ma sono certa che sei una combattente e ce la farai!
    Se hai bisogno di un aiuto conta pure su di me

    Non è facile rompere un matrimonio quando hai visto il tuo partner tra la vita è la morte. Non è semplice come quando tutto è filato liscio (a livello di salute ) e magari si litigva per il dentifricio lasciato aperto. C'è qualcosa di più profondo che ti lega. Mio marito ha subito un trapianto d'organo. Sapere che qualcuno è morto per ridare la vita ad un altro essere umano non è cosa facile da elaborare. Quando sul referto vedemmo scritta la parola "donatore cadavere " rimanemmo tutti e due in silenzio. Chissà chi era costui. Magari un padre ,un ragazzo innamorato, un figlio che una mamma piange. Questi erano i nostri pensieri allora. Infondo alla nostra famiglia (abbiamo 2 figli ) era stata data un'altra possibilità. Di vita. Ai miei figli di avere ancora un padre. A me di non essere lasciata sola . A lui di continuare a vivere. È questo che ci lega : abbiamo visto com'è sottile il confine tra la vita e la morte . Mio marito credo abbia vissuto con molto senso di colpa questo trapianto, non è facile accettare che qualcuno è morto e tu vivi grazie a questo. Sicuramente è caduto in depressione e quello che doveva essere un momento di gioa si è trasformato in un momento di crisi. Ma abbiamo superato anche questa. È vero manca intimità ma io , a differenza sua , perché anche di questa possibilità abbiamo parlato , non riuscirei ad stare intimamente con un altro uomo se.non ci fosse di mezzo un sentimento. E questo non perché sono una benpensate o bigotta ( sono atea nemmeno battezzata ed ho una mentalità molto aperta )ma perché sono fatta così. Lui si e
    nessuno glielo vieta qualora gli capitasse una occasione. Ma poi nessuno di noi due va in cerca di niente. Quello che ci lega è forse troppo forte per poter rivolgere lo sguardo verso qualcos'altro. È proprio per questo che a volte mi capita di chiedermi se è questo il vero amore o se per entrambi è solo sacrificio.

    Dai capiamoci: questo è amore punto. Poi ci sono dei problemi legati all'intimità, essendo tu una donna hai bisogno di un sentimento per poter avere un rapporto fisico con un uomo (per un uomo è più una cosa solo fisica)... questo sentimento con un altro uomo non lo trovi ma la cosa che più ti dovrebbe far riflettere è che non lo stai cercando!!!!
    Il legame nel tuo matrimonio è troppo forte. I problemi di intimità capitano spessissimo in un rapporto di coppia e si possono risolvere con le strategie giuste.
    Ci sono tanti modi... il tuo amore è profondissimo e come si fà a buttarlo via così? Non devi condannarti ad una vita senza sesso! Devi poter avere tutto. Ma se anche trovassi un uomo per il sesso non avresti comunque l'amore. E' dal tuo matrimonio che devi partire. Parliamone se ne hai bisogno vedrai che insieme troveremo una soluzione

    Purtroppo a volte ci si accorge troppo tardi che l’amore non è stato coltivato e a quel punto non c’è molto da fare.
    La vita non sempre ti lascia il tempo di fermarti a riflettere ...

    Hai assolutamente ragione la vita con la sua frenesia purtroppo ti trascina fuori dal rapporto di coppia. C'è sempre tempo per risolvere i problemi di coppia, la domanda da farsi è: ne vale la pena?

    Quello che volevo chiedere è: questo fenomeno può essere dovuto a una forma di difesa e distacco da tutti quei sentimenti che ho provato e provo per questa situazione.. sentimenti che mi hanno fatto talmente tanto soffrire che mi hanno portato a spegnere qualsiasi cosa per non soffrire ancora ogni giorno? O devo iniziare a pensare che l'amore così forte che provavo per il mio ragazzo sia scomparso quasi improvvisamente?

    La distanza è una prova durissima per ogni rapporto anche quello più duraturo! Da quanto tempo state insieme? Quanta distanza c'è? Ogni quanto vi riuscite a vedere?
    In questo momento probabilmente questo fenomeno sia dovuto ad entrambe le cose purtroppo. SIcuramente è un meccanismo di difesa, il tuo cervello e il cuore non vogliono soffrire per sempre, allo stesso tempo un amore fortissimo è fatto si di emozioni ma anche di momenti condivisi insieme, carezze, momenti romantici, di intimità fisica, di quotidianità ed è normale che proprio quando tutto questo manca si ha la sensazione di non provare più amore per l'altro.
    E' vero che molte coppie riescono a gestire una relazione di coppia a distanza, ma per nessuno è una passeggiata.
    Se ti va, dimmi qualcosa in più sul vostro rapporto così magari riuscirei a capire meglio