Final, secondo me sei molto confuso sulla tua situazione, hai detto che sei e fai molte cose ma che si contraddicono a vicenda.
A me sembra molto improbabile che tu riesca a mascherare la tua situazione da Hikikomori o da timido. Ne ho parlato con la mia psicologa, nel centro Hikikomori di Milano, dicendomi che appunto non si può mascherare qualcosa come la depressione o una situazione grave come quella del fenomeno, sociofobia etc...
E' molto più probabile invece che TU ti reputi tale, così facendo ti metti in una situazione di svantaggio in una falsa convinzione perenne.
Ti faccio un esempio banalissimo: io un anno fa ero quasi sicuro di avere un problema relativo all'attenzione e concentrazione, tanto che non riuscivo a seguire discorsi (film, testi etc...), ma a seguito di un test saltò fuori che non avevo nessun problema, ed ero soltanto io che ero talmente convinto da "assecondare la mia convinzione".
Ma sono sempre più convinto che tu non sei "uno di loro", sei più simile a me in modo approssimativo, ossia una versione meno grave di quel fenomeno (so che è brutto detto così).
Ti consiglio vivamente di seguire una terapia da un bravo psicologo se quello tuo attuale non ti da risultati, soprattutto perchè lui riuscirà a chiarire la tua situazione.
Messaggi di Oakley
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Non credo sia la timidezza, o almeno può contribuire in piccola parte. Dipende da che concetto di timidezza hai in mente, ma credo sia quella giusta.
Comunque mi viene spontaneo dire che non ti puoi definire un Hikikomori, perchè queste persone non possono mascherare la loro situazione... in tal caso allora è uno stile di vita scelto da te quello di non uscire mai. Ma come ho già detto la definizione di Hikikomori non è "una persona che sta a casa e non esce per guardare la tv, pc o a farsi i cavoli propri", ma una persona che ha seriamente paura di uscire di casa per mostrarsi, non ha interazioni con i genitori, e nei casi peggiori non esce manco dalla propria stanza.
Quelle cose che hai scritto che fanno parte di una vita intera le rifaresti tuttora? Perchè se si, allora non capisco come sei finito a diventare un Hikikomori.
Ad ogni modo, se il motivo del tuo post è a scopo di sfogo beh, questo è il posto giusto, perchè altrimenti non capisco cosa intendi dirci se comunque non hai problemi a farti una ragazza, dato che ti sei fidanzato anche.
Però posso condividere la mia personale opinione che effettivamente nel 2016 io ho avuto modo di vedere più ragazze preferire ragazzi estroversi ed eventualmente s∙∙∙∙∙i, ma non è affatto vero che ripudiano o stanno alla larga dai timidi, preferiscono semplicemente non scegliere come partner uno di queste persone, ma è sempre questione di gusti. Rivoltiamo la frittata: ammetti di essere un ragazzo popolare, bello ed estroverso, e sai che una ragazza normale ma timida ci prova con te... probabilmente avrai anche modo di conoscerla o di parlarci (sempre con le pinze) ma dubito fortemente che sceglierai proprio lei tra le tante altre che hai a tua disposizione. A meno che ovviamente quella ragazza abbia alcuni pregi che ti attraggono in modo particolare. -
Come da titolo.
E' una domanda che mi pongo spesso, un po' perchè mi potrebbe riguardare, un po' per curiosità.
Intendo dire: si salva di più un ragazzo alto e con un fisico buono ma con dei lineamenti oggettivamente brutti (intendo dire quando molte persone lo vedono brutto) oppure un ragazzo relativamente basso e con una corporatura gracile ma con dei lineamenti da molti ritenuti gradevoli?
Insomma, sono basso e con un'ossatura minuta, e anche se in viso non mi vedo bello (anzi), un po' di persone mi dicono il contrario. Per carità, non posso in nessuna maniera ritenermi oggettivamente bello ma a seconda della mia esperienza ho avuto persone che comunque mi hanno apprezzato così come sono, per il viso, e dunque mi posso inserire in qualche modo nel secondo gruppo. -
Quoto con Rebel. Per esperienza personale, da ragazzo che teme molto l'approccio verso il prossimo per la mia sensibilità al giudizio, ho avuto comunque ragazze a cui piacevo di aspetto e di carattere, soprattutto quest'ultimo, quando ancora ero lontano dall'essere Hikikomori. Quindi dubito fortemente che sia SEMPRE colpa della timidezza, e anzi molte ragazze (tipo la mia ex) ammettono di essere attratte da ragazzi timidi. A parer mio, se è vero che hai una bellezza nella normalità, il vero problema sta nella vivacità e nel carattere. Non sto dicendo ovviamente che se le ragazze ti rifiutano significa che hai un carattere negativo, assolutamente no, ma i caratteri, così come la bellezza, sono visti in modo soggettivo. C'è a chi piace il ragazzo s∙∙∙∙∙o, a chi quello gentile, quello sicurò di sè e così via...
Non ti voglio giudicare perchè non ti conosco e non so quanto tu possa essere timido, ma se ti definisci un Hikikomori un qualche problema nel relazionarsi con gli altri dovresti averlo, e non parlo di timidezza ma di sociofobia un po' esagerata.
Mi chiedo...tu generalmente con gli altri, che magari non sono tuoi amici, come ti mostri? Se ti mostri sempre depresso o vuoto di interessi (lo stesso motivo per cui la mia ex mi ha lasciato) è ovvio che non vieni preso in considerazione, ma non parlo solamente dall'altro sesso, ma in generale. (e te lo dico per esperienza). Questo perchè metti automaticamente in risalto i tuoi difetti, qual'ora li hai e se sono visibili.
Quindi dire che le ragazze "ripudiano", o per meglio dire "stanno alla larga" dai timidi, è una cavolata. Un po' come dire che la pizza piace a tutti... non è vero, è questione di gusti.
Io ti consiglio dunque di INNANZITUTTO uscire dalla tua situazione di Hikikomori che di certo non ti aiuta, risolvere qualche problema nel momento in cui tu ce li hai, e cercarti la ragazza giusta.
Ah, e trovare una ragazza su un sito di incontri non significa che temporaneamente o con lei nascondi il tuo carattere da sociofobico, non sono siti adatti a chi è Hikikomori. -
Io credo sia una moda. Non è possibile che molta gente reputi lo sfottò verso il prossimo come una cosa moralmente giusta, che poi sono le stesse super sensibili verso i loro cari, animali, cose, diritti etc... quindi si, sono anche persone incoerenti.
Ormai la maggior parte delle persone, indipendentemente dall'età, segue le mode nonostante tale questione magari non è totalmente apprezzata o incline al proprio codice etico. Gente che dice di essere vegana ma solo nel cibo, e intanto cammina sui marcapiedi con le loro scarpe di pelle all'ultima moda.
Mi fermo qui altrimenti diventa un off topic, ma quello che voglio dire è che lo sfottò rientra nella moda, da sfoggiare ovviamente nei gruppetti di amici di turno (oltre per rafforzare la propria autostima da bulletto). -
Può sembrarvi un titolo abbastanza vago o parecchio discusso, e nel mio caso è anche un piccolo sfogo.
Ho 18 anni e di persone realmente affini a me ne ho trovata solo una, che purtroppo a causa del mio carattere evitante non sento più nemmeno lei.
Ho avuto pochi amici ed esternamente sembravano davvero brave persone, empatiche e compatibili con me, ma non è nemmeno una coincidenza se adesso tutte quelle persone o non mi sentono più oppure è andata a finire male.
Uno che mi reputa impazzito, l'altra che mi insulta gratuitamente perchè l'è andata male la giornata, un altro che reputa qualsiasi cosa che dico come una pazzia o cosa senza senso e devo esserci io necessariamente dalla parte del torto...
Posso essere anche io che trasmetto verso queste persone antipatia, ma non mi sembra sia questo il motivo, non per presunzione (ho bassa autostima) ma perchè quando ho conosciuto quelle persone si comportavano tutti in modo diverso, amichevole, e alcune mi hanno visto come una persona simpatica con cui passare piacevolmente delle giornate insieme.
Ma cosa è successo nel frattempo? Io non sono cambiato nel mentre, sono rimasto la stessa persona di un tempo, magari leggermente più matura a causa dell'età. Forse sono io che pretendo troppo dall'amicizia, anche perchè in tutti questi anni ho dato molto ad un mio vecchio migliore amico (compagnia nei momenti più bui, consiglio quando non sapeva cosa fare, sacrificio per dargli cose materiali e non), lo stesso amico che adesso mi odia e non vuole sentire parlare di me, sparlandomi di me dicendo a tutti che io lo odiavo e che non ho fatto nulla per lui.
Ad ogni modo questo è ciò che mi è accaduto nel campo degli amici.
Invece con la persona media, soprattutto se è una di quelle che segue le masse, con carattere superficiale e scarsa empatia, non le sopporto proprio, e sto lontano da loro.
In me è cominciata questa sorta di disprezzo verso i miei coetanei, sempre basandomi ERRONEAMENTE sull'apparenza, e a causa di ciò non riesco a legare con nessuno. Ormai sono circa 6 mesi che non vedo nessun ragazzo (sto a casa tutto il tempo e non vado a scuola), ma prima ero anche riuscito a conoscere dei ragazzi che apparentemente sembravano affini a me, ma a causa di questa mia stupidissima convinzione li ho mollati tutti.
Per me ormai socializzare con qualche mio coetaneo (5 anni in meno o 5 anni in più) è diventato un problema.
Sarà la reazione di uno che ha passato le medie da solo e bullato dal 75% degli alunni o semplicemente la reazione di uno che ha sbagliato amici.
E' solo uno sfogo, ma è da tempo che volevo scriverlo. Alla fine questa nuova psicologa che sto frequentando ha detto che il mio problema non è tanto la timidezza, e temo sia questo un ostacolo serio.
Apprezzo ogni genere di critica. -
E' da tempo che ci penso, ho sperimentato diversi hobby ma nulla, altrimenti non si ponerebbe il problema... mi sembra di essere intrappolato in un limbo perenne
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Fata del bosco: ti ringrazio per i complimenti per la mia scrittura (mi fa piacere che qualcuno lo pensi).
Mi spiace davvero tanto che tu sia bloccata a casa per problemi fisici, ed effettivamente mi fa sentire davvero in colpa, quasi come la mia situazione sia un'offesa a tutte le persone come te... se posso chiedere, è un problema momentaneo? In tal causo ti auguro una buona guarigione...
Rispondendo anche ad Ofelia: si, è stata una mia scelta rimanere a casa, ma non è stata casuale. Non so se l'ho scritto sul forum in modo dettagliato, ma mi soffermo solamente ad un rapido riassunto.
Era settembre 2014, proprio quando è iniziata la scuola (terza superiore), e proprio nei primi giorni di presenza iniziarono a manifestarsi problemi di ansia acuti e attacchi di panico (vi risparmio i motivi) e dunque, dopo una settimana di sofferenza, mi rinchiusi in casa, giusto per fare una sorta di "pausa" e vedere se passava... ci riprovai dopo due settimane, ma nulla. Insomma, dopo mesi non ho avuto il coraggio di ritornare a scuola, perdendo così l'anno scolastico.
Ma poi ho trovato la forza, e a settembre dell'anno successivo, ossia quello di quest'anno, sono ritornato a scuola. I problemi d'ansia sembravano molto ridimensionati e ho frequentato fino a gennaio, poi a causa di un evento che mi ha traumatizzato, sono ritornato a punto e a capo.
I miei genitori ovviamente hanno avuto da ridire per un bel po' di tempo, ma con delle maniere che mi hanno fatto passare la voglia anche di fare qualsiasi altra cosa con loro.
Ogni volta che provo ad uscire insieme a loro litigano sempre, e danno la colpa sempre a me per qualsiasi cosa succede, e conoscendo la mia ansia sociale si mettono sempre in ridicolo facendomi sentire a disagio, anche se questa è un'altra storia...
Insomma, mi hanno semplicemente stressato pensando di fare del bene, e in parte hanno anche alimentato in me l'ansia.
Ad ogni modo come già detto nel post precedente, non posso considerarmi a tutti gli effetti un hikikomori perchè questi ultimi si rifiutano in tutte le maniere di uscire dalla propria camera, cosa che invece (se ne ho l'occasione) io non mi creo problemi se sono insieme a qualcuno.
Il motivo per cui mi vergogno o mi sento a disagio andare in giro da solo (oltre all'ansia sociale a parer mio eccessiva) è perchè ho un problema di acne volgare, un problema che ha minato molto la mia autostima soprattutto negli ultimi due anni. Sto facendo delle cure, ma si notano pochissimi miglioramenti anche se i miei dicono l'opposto.
Mio padre mi ha iscritto anche in palestra, e ci sono andato da allora tre volte. Lì non ho provato molta ansia perchè vivendo in un paese abbastanza piccolo non ci sono molti ragazzi della mia età ma solo adulti.
Riguardo agli hobby, pochi giorni fa ho scritto un post riguardante la mia apatia e il fatto che non riesco in nessuna maniera a coltivare un interesse. Ne avessi solo uno, a quest'ora mi sarei iscritto probabilmente a qualche corso inerente al mio interesse. -
Mi pare sia passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho scritto in questa sezione. Anyway...
Credo sia diventata una mia peculiarità. Mi riferisco a questa perpetua e incessante apatia e scarsissima volontà nel fare le cose.
Poco più di un anno fa feci il mio primo post su questo forum scrivendo, tra le tante cose, il fatto dell'essere apatico verso tutto, non riuscire ad apprezzare nulla, nè me stesso nè qualsiasi altro valore/evento/cosa.
Io quando già avevo 14 anni c'erano dei periodi che duravano relativamente poco in cui ero apatico e con scarsa voglia, ma ormai da un anno e mezzo sono costantemente in questa situazione, senza periodi di pausa.
Mi sono già lamentato di come io non abbia nessun interesse se non quello di oziare tutto il giorno al PC, ricaricare la home di Youtube o avviare i due soliti videogiochi installati. Bene, in tutto questo tempo mi sono sforzato a tentare di rincorrere qualche hobby, ma oltre il disagio che sentivo mentre lo facevo, un po' come se mi sentissi fuori luogo, non riuscivo ad apprezzare quello che facevo in quel momento, e ne ho provate di tutte. Dal disegno, ai film, alle serie televisive ai videogiochi (si, un ragazzo che non riesce nemmeno a farsi piacere i videogiochi) e altro.
E' come se mi sentissi vuoto, ma di un vuoto che in nessuna maniera si può colmare per chissà quali ragioni. Ho provato anche a sforzarmi duramente a coltivare anche solo un interesse, ma al posto di farmelo piacere andava a finire al contrario.
Non ho amici, non sento nessuno a parte un ragazzo che abita dall'altra parte d'Italia rispetto dove abito io con problemi più o meno simili ai miei e non esco quasi mai.
Mi sto comportando più o meno come un Hikikomori anche se effettivamente non sono messo malissimo come questo fenomeno, ma a differenza di questi ragazzi che comunque qualcosa da fare la trovano, io non ne sono capace.
Io ho anche altri problemi, che vanno dall'autostima, dall'approccio con il prossimo, alla scuola e alla soddisfazione personale, ma che sono sicuro si possano risolvere appunto sviluppando interessi, coltivando hobby e trovando la voglia di vivere le giornate con più entusiasmo.
Non so come uscire da questa situazione, un anno e mezzo sembra poco ma in piena apatia le giornate passano lentamente, con una noia costante e una stanchezza alle spalle anche quando hai dormito 18 ore di fila (mi è successo, ma credo per motivi di salute).
E con ciò concludo questo sfogo, alla fine non è nient'altro che un resoconto della situazione che è nata un anno fa.
Non credo che l'argomento dell'apatia sia una cosa originale su questo forum, per questo vi chiedo di prenderla come uno sfogo, e se avete dei consigli (sempre ammesso possano esistere) o anche delle vostre esperienze personali, sono sempre ben accetti. -
Non per essere cattivi, ma forse ti conviene farle fare una visita da qualcuno. Però dipende anche da come si comporta, la sua fermezza nel documentare e descrivere queste cose...