E pensare che dovreste essere voi a sbattergli la porta in faccia!
Mica lui!
Mi trovo in difficoltà, cosa fai con una persona così...
Provare a parlargli in maniera calma e serena?
Dici che esplode subito e poi si finisce a litigare? O ce la fa a reggere un ragionamento senza sbroccare immediatamente?
Messaggi di Yatta
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Ciao Cristyna.
Intanto molte grazie, apprezzo la tua risposta. Sicuramente spunti su cui rifletterci.
Però no, non sono una persona superba, anzi. Come ho già detto sono molto umile e distruttiva sull'autocritica, davvero. Non tratto nessuno da maestrina e men che meno penso di essere meglio degli altri. Ho sempre cercato di essere buona e tranquilla, specie con loro, per non sembrare scontrosa più che altro, ma questo perché vado sulle difensive. Non giudico mai nessuno dall'alto in basso, perché io mi sento quella più sotto.
Si è vero che mi lodo un po' per tutto quello che ho fatto, ma perché sono fiera di averlo fatto, tutto qua. Poi non ho specificato tutto quello che abbiamo passato ma si penso di essermi comportata da brava persona. Sicuramente meglio di mia cognata, poco ma sicuro, almeno. Tante persone sposate si aiutano. Ricordiamoci però che c'è chi cerca mariti pieni di soldi o anche con pochi soldi, pretende e non muove un dito. Ho sacrificato me per lui, ed è una cosa bella di cui sono orgogliosa. Poi si mi sono un po' imbrodata qui con voi ma non lo faccio con nessuno sennò hai ragione a dire che farei la parte di quella superba
Pensa che ho avuto problemi di forti emicranie e per rilassarmi e trovare serenità ho lavorato su di me e provato a prendere tutto con amore e leggerezza, ho pensato lucidamente che sono io che posso sbagliare, ho riflettuto sui miei comportamenti, mi sono letta un po' di filosofia buddhista, vorrei davvero essere serena davanti a loro. E ribadisco, lungi da me l'idea di volermi mettere sopra tutti.
All'inizio ho provato a offrire molto a loro, ma ho visto che ho ricevuto qualche pugno in faccia, quindi ho lasciato perdere perché ci soffrivo... Me la son messa via con la convinzione che effettivamente possono non dare la sensibilità che do io alle cose, in fondo siamo tutti diversi.
Comunque l'idea di stappare la bottiglia di champagne mi ha fatto ridere ahahahhahahahahahah!
Grazie mille Cristyna -
A me è capitato anche di ricevere messaggi semi-minatori da parenti acquisiti per qualcosa che avevo postato, con la fatidica domanda:
MA CE L'HAI CON ME? + seguito di cose tipo "tu non puoi dire" "tu non puoi giudicare" "tu non sai"... (Cioè, a me manco mi interessa di sapere i c...i tuoi!!!)
Son rimasta basita. Subire attacchi (da una persona con la coda di paglia) per una minc∙∙ta postata su internet. Alto livello di maturità...
Devo dire che a volte lo uso come sfogo, nel senso che magari butto frecciatine, frasi o aforismi su certe categorie di persone... (Tipo una sorta di sfogo ad esempio. sulle sanguisughe, sugli invidiooosi, sui falsoooni, etc)... Poi se la gente però si sente chiamata in causa non deve mica diventare un mio problema... ci potrò scrivere quello che voglio, finchè non faccio nomi e cognomi o scrivo robe vaghe chiunque può sentirsi pizzicato... succede anche a me di vedere frasi di buon senso e dire "caspita è vero a volte mi comporto male", ma in tal caso dico "ok mea culpa!", ignoro e vado avanti...
O no?! -
Grazie a tutti voi per i preziosi consigli...
Non so quanto possano invidiarmi... in realtà mia cognata sembra apprezzare (e sfruttare bene bene) tutti i servigi che le vengono offerti... e quelli che non le vengono offerti, li pretende. Capisco aiutare l'anello debole, se davvero sono in difficoltà. Ma non dovercene sempre mettere per cose che non servono (tipo: le unghie ogni due settimane, il parrucchiere, o volere a tutti i costi 3 o 4 cani grossi - che poi bisogna mantenerli - o voler cambiare appartamento e di conseguenza mobili per 4 volte in 2 o 3 anni).
Mi chiedo: fate finta di essere il suocero. Se l'ex morosa di vostro figlio non si facesse scrupoli a raccontarvi palle, a trattarvi male e far vedere ovunque che va con altri e manca di rispetto a vostro figlio, quanta voglia avreste di pagarle pure l'affitto?! - edit: i miei suoceri non sono sfondati di soldi, anzi non direi proprio che gliene avanzino. Mio marito è stato l'unico (era il più grande dei fratelli) che versava regolarmente parte dello stipendio a casa, e lui stesso ha detto che hanno cominiciato a vivere abbastanza bene da quando lui ha cominciato a lavorare...
Io, come avete detto voi, preferisco di gran lunga non dover dire "grazie" a nessuno, e guadagnarmi tutto con le mie manine. Non sono invidiosa dell'aiuto che non ho da parte loro.
Questo almeno è quanto mi hanno insegnato i miei genitori... che mi hanno pure insegnato, però, a valorizzare chi se lo merita, e batteccare chi fa il furbo per fargli imparare a non prendere per i fondelli le persone. Specie chi ti aiuta.
Io e mio marito siamo indipendenti, si, come dici te, Lupotta... ma abbiamo fatto qualche anno difficile pieno di sacrifici ma siamo rimasti indipendenti proprio grazie a me e al mio lavoro. Non è stato bello per me. Non è stato bello sentirmi comunque una m...a nonostante tutto.
Avrei mille motivazioni per cui non trovo giusto tutto questo... ma si, in effetti, non ci posso fare niente. Questo enorme distacco e la scarsa sensibilità nei miei confronti cozzano molto con il loro dire di "stravedere per me". Soffro perchè mio marito ci terrebbe che fosse diverso, ma io non ce la faccio ad uscire da questo meccanismo, ormai. Sono rimasta segnata... non riesco a cancellare e ripartire.
Non riesco nemmeno a convincere mio marito a vedere un po' più ampiamente la situazione e viverla come la vivo io... ve lo giuro, penso e sono tuttora convinta di aver fatto tutto il meglio per aiutare mio marito, sempre. I miei genitori, ad esempio, butterebbero il tappeto rosso ad una persona che ha aiutato così tanto il figlio/a. Per i miei suoceri invece sembra davvero non contare nulla. Sembra che sia più benvoluta quella che ha rovinato la vita a tutti loro, e che gli sta ciucciando un sacco di soldi, che una brava donna fedele, che serve e riverisce il marito, e che lavora come un mulo, a casa e in ufficio. Non capisco, davvero.
Cioè, capirei l'invidia della cognata (sempre che mi invidi), ma l'atteggiamento dei suoceri no, per niente.
Vorrei cambiare le cose. Forse è sbagliato il mio voler cambiare gli altri. Non so.
Sono una persona buona e forse il mio problema è che, essendo anche insicura, vorrei conferme da parte degli altri. Che in questo caso come potete ben capire non ci sono per niente. Ironia della sorte, proprio per cose tra le più importanti della vita che abbia mai fatto... -
Ma che caratterino...
Capisco che il papà è sempre il papà ma temo che con una persona così nemmeno ci si può ragionare.
Capisco che se dicessi qualcosa tu, poi tua moglie se la prenderebbe con te se ci fossero dei litigi.
Ma vale la pena vivere e sopportare così o a sto punto meglio mettere le cose in chiaro subito?
Tua moglie che dice? Ne hai mai parlato con lei o hai paura di farla sentire presa tra due fuochi? -
Hai ragione, spesso ci penso.
Solo che mi spacco la testa a pensare al PERCHE' debbano trattarmi così.
Considerando tutto quello che io ho fatto, e che mia cognata non ha fatto, considerata l'enorme differenza che c'è tra me e lei...
Non me lo so spiegare, davvero.
Non voglio che siano sempre "in mezzo", ma almeno un gesto, una parola, che riconoscano che tanto ho fatto, e tanto continuerò a fare.
Allo stato non riesco ad avere chissà che rapporto con loro e nemmeno a far finta che sia contenta di vederli quelle tre volte che li vedo durante le feste, perchè mi fanno sentire perennemente a disagio. Io mi sono ammalata per questo... per mio marito, perchè vorrei che fosse come desidera lui, ma io non mi sento assolutamente a mio agio con loro... Mi sono messa in testa che ero io che sbagliavo, che ero io quella peggiore di tutte. Mi fa stare male questa cosa... -
Ciao ragazzi... adesso vi sottopongo la situazione per cui l'anno scorso ho cominciato ad avere problemi col cibo. Vi prego, ditemi la vostra.
I miei suoceri: entrambi parecchio chiusi e glaciali, di pochi rapporti, sembrano quasi insensibili. Ultimamente lui viene trascinato da lei come un cagnolino, lei lo manipola come le pare, lei non ha mai lavorato, da un po' lei evidentemente ha una crisi di mezza età quindi ha aperto un profilo facebook abbastanza chiaro nelle intenzioni, sotto gli occhi di tutti (figli, conoscenti, parenti etc) e ha tradito lui con uomini anche più giovani (tutto sgamato più volte anche con prove schiaccianti da parte dei miei cognati, e confermato da lei stessa), si veste da rockettara/metallara/siderurgia per non sentirsi vecchia, si fa tatuaggi, e lui dietro... (io canto e faccio spesso serate col mio gruppo rock, mio marito è bassista e ha un paio di gruppi rock/metal), lei mi sembra la classica "bracina morta", quella che non diresti mai, che non dice una parola, chiusa, introversa, e quando parla lo fa usando paroloni e frasi supercostruite, spontaneità zero meno, la bracina morta che poi fa le peggio cose (devo dire che non me l'aspettavo). Hanno entrambi perso 10mila punti rispetto a quando li ho conosciuti, non erano assolutamente così. Lui, poveraccio. Era un tipo mansueto, gentile. Poi, quelle due volte che ha visto i miei, ha voluto pizzicarli e provocarli anche su questioni finanziarie - i miei non hanno problemi e anzi, hanno fatto moltissimo per me e per mio marito, sicuramente ben più di loro - che non hanno ad esempio quasi per nulla partecipato al matrimonio, i miei invece ci hanno regalato una casa... per cui i miei - e anche io - ci son rimasti male = abbiamo pensato, ma se ci vediamo tutti insieme una volta al secolo, non si fa prima a parlare del più e del meno e andar d'accordo senza darsi fastidio appositamente?
Io non ho mai fatto niente di male, con mio marito ho un bellissimo e serenissimo rapporto, mi impegno e non do alcun problema a nessuno di loro, anzi, ho tolto da sola dalla m...a mio marito quando è rimasto disoccupato (fortuna x ora le cose stanno andando meglio).
Il fratello di mio marito è diventato padre a 20 anni. Con la sua compagna (18enne viziata capricciosa ed acida - non solo a mio dire - con cui ho provato a costruire un rapporto ma alla fine è finita che la s∙∙∙∙∙a ero io per cui ho lasciato perdere) è tutto un tira e molla, ma il mio suocero paga loro affitto, bollette, tutto, anche quando si lasciano, e nonostante lei faccia solo qualche ora a settimana approfitta di tutto per farsi i suoi comodi (unghie parrucchiere uscire con le amiche e capricci vari), poi parla sempre e con chiunque male dei suoceri e pure del suo compagno... ma sembra che per lei i miei suoceri stravedano, le puliscono casa, la scarrozzano, la servono in qualsiasi cosa, le regalano un sacco di roba, fanno i babysitter anche quando non dovrebbero (perchè lei deve uscire con le amiche). I suoceri sono glaciali, tranne con lei ed i suoi genitori: è tutto un telefonarsi, farsi gli auguri di Natale e palle varie, il tutto anche davanti a me (che me ne stavo lì a pensare cosa avessero fatto di male i miei per non meritarsi uguale trattamento).
Ora: IO E LA MIA FAMIGLIA, COSA ABBIAMO FATTO DI MALE PER NON ESSERE MINIMAMENTE CONSIDERATI!?
Sono ignorata, sempre, ho avuto la forte impressione che non mi sopportassero (per le provocazioni di cui sopra etc), hanno perfino regalato la nostra bomboniera alla cognata di cui sopra (che in nostra presenza l'ha tirata fuori dicendo "guarda qua cosa continuano a regalarmi i suoceri, ma cosa ne faccio di sta roba")... A lei fanno tutto, a mio marito non hanno nemmeno chiesto - faccio un esempio - se voleva una mano per stirare due cose (c'è stato un periodo in cui sono stata lontana da casa per lavoro quindi ho dovuto prendere una donnina delle pulizie per sopperire a dove mancavo io, nessun aiuto si è nemmeno proposto).
Ho fatto tutto per mio marito, ho sempre lavorato, sono una brava persona.
Io capisco che ora ho costruito delle barriere perchè tutte queste cose non le capisco, tento di buttarle giù, ma non ce la faccio. Provo a farmele passare, ma questi atteggiamenti non riesco a dimenticarli. Non mi piace una donna che si comporta così, non vedo perchè devo fingere che mi piaccia.
Secondo mio marito non è vero che non piaccio ai suoceri, sono solo freddi ma hanno stima di me. Più volte ha tenuto loro la parte (vabbè, forse comprensibile), ma spesso gli dico che forse non è obiettivo, perchè sono i suoi. E sono convinta che a lui non diranno mai "tua moglie ci sta sui c∙∙∙∙∙∙i".
Eppure io percepisco e vedo tutt'altro. Mio marito mi dice "lascia stare sono cose vecchie passate etc"... si ma mi blocco, non riesco a far finta di ripartire.
Percepisco dell'invidia, per la mia volontà, la mia forza, il mio carattere. Sebbene io sia buona con tutti, non litigo mai con nessuno, non mi faccio calpestare e non mi arrendo mai. E questo mi ha portato - CI ha portato - fuori dai casini tante volte.
Vedo dell'invidia per la mia famiglia, che è integerrima. Nessun tradimento, nessuna s∙∙∙∙∙∙∙a, nessun comportamento ridicolo. Eppure siamo tutti gente alla buona, sicuramente meno sofistici di come vogliono sembrare i miei suoceri.
Capiamoci: io sono contentissima di aver fatto tutto quello che potevo (a differenza di altri) e anche di più, e di aver fatto tutto con le mie forze. Non voglio che mi si rinfacci nulla. Non è nemmeno questione di soldi. Ho un buono stipendio e non ho bisogno del mio suocero che mi paghi la manicure (faccio per dire).
Avreste le stesse mie impressioni?
Potrò mai un giorno lavorandoci bene su, dimenticare le brutte cose e comportarmi come se non fosse mai successo nulla? Vorrei esserne capace, per mio marito. Anche se a tratti mi verrebbe voglia solo di mandarli aff... ecco.
Che ne dite voi?
Scusate la lunghezza. -
i miei amati hanno un animo malsano. il groppone che mi si forma nel petto è fortissimo.
Intanto: grazie a te per aver letto il mio commento, sono felice che tu abbia trovato un minimo di spalla amica "remota"
Mi dispiace per come è andata, io ero fiduciosa
Qui sopra ho riportato quella che secondo me è la tua frase chiave.
Tu li ami, e tutto questo ti fa soffrire. (E' nobile amare la propria famiglia; è spesso difficile, ancora di più nelle tue condizioni. Il che rende tutto ancora più nobile.)
Questo dimostra che tu sei buono di animo, e sei tormentato da quello che ti accade.
Questo lo capisco bene perchè anche io sono come te, sono il classico "pezzo di pane"... che poi tutti calpestano malamente.
E dire che se io trovo un "pezzo di pane" invece gli porto l'acqua con le orecchie.
Ma veramente chi ha un animo buono e sensibile può essere definito "disturbato"?!
Ma io voglio un mondo di pazzi scatenati, allora.
Bah, non so. Punti di vista. Forse è come dici tu, più sei buono e caro, e più probabilmente non vai bene alla società.
Non saprei.
Fatto sta che una cosa del genere in famiglia è davvero una mazzata nelle p...e.
Vedo del rancore, non lo so. Una sorta di egoistico "non mi meritavo di avere un figlio con un problema"... e tuo figlio, prima di te, come sta!?
Non fare stupidaggini. Prova, sperimenta e fai quello che ti piace, quello che desideri, quello che può darti sollievo. Non è mai troppo tardi per niente. (Il problema è come fare, più che altro. Ma non il resto. Se vuoi, puoi fare tutto quello che ti va). -
io arrivo ad odiarmi così tanto che vorrei così annullarmi.. Il pensiero del mangiare sta diventando un'ossessione nell'ossessione..
Come ti capisco.
Se seguissi lo stomaco e l'istinto svuoterei supermercati e dispense.
Io adoro il cibo io voglio mangiare tantissimo... ma non voglio farlo e sto meglio se non lo faccio proprio. Ma anche per te è così o tu il cibo proprio lo odi e non lo vuoi vedere? (Spesso penso che finché non mi fa schifo neanche l'idea non posso neanche lontanamente pensare di avere un problema. Ma è così davvero?!)
che tortura
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Ciao amoreperduto,
credo tu abbia fatto la scelta migliore per te stesso.
Devo dire che io mi son trovata nella situazione inversa. Ed è stato altrettanto spiacevole, io la vivo ancora come una colpa.
Il tutto perché un uomo molto in gamba ma più grande di me mi ha coperto di attenzioni e io lo adoravo. Avevo avuto una cotta per lui tempo prima ma mai avrei pensato che ricambiasse. Poi... si è dichiarato. Quando io avevo però già cominciato a frequentare un'altra persona.
Qualche tempo dopo siamo usciti ancora... A me piaceva molto come mi trattava, quello che facevamo insieme. Ma io ero molto combattuta. Avrei voluto buttarmi... ma avevo una terribile paura che tra noi poi non sarebbe durata, mi sentivo troppo piccola e immatura per lui. Gli avrei spezzato il cuore. Non me lo potevo permettere. Avevo troppo rispetto di lui per pensare solamente di fare i conti con una cosa così crudele.
Però continuavamo ad uscire... finché lui giustamente si è stancato.
Mi ha detto di cancellare ogni suo recapito il suo numero e non cercarlo mai più.
Subito ho pensato che fosse stato crudele... ora penso che si sia voluto tutelare dall'essere ferito ancora a causa mia. Anche se non lo facevo intenzionalmente ho capito dopo che certe mie sparate o la mia esitazione lo facevano stare male. Sembrava che non fosse mai abbastanza. Così non era. Era proprio il contrario.
Ma ha fatto bene.
Io non sono stata chiara e ci ho giocato troppo sul fatto che 'tanto siamo solo amici'. Mi sento ancora male per come è finita. Anche se 'ufficialmente' non c'è stato mai nulla tra di noi. Non un bacio, nulla.
"Solo" le sue continue dimostrazioni di quanto mi amasse.
A volte siamo delle vere c*****ne.