Messaggi di cambi24

    Avevo citato le frasi che mi hanno colpito ma si sono tolte così per ora rispondo così.
    Pierone:
    dici che si lasciano le cose perchè non c'è coinvolgimento... io invece ero cinvolta in quello che facevo ma avevo talmente paura che pensavo di non farcela e ho mollato
    anche io vorrei essere tutto... forse perchè so di poterlo essere (non astronauta o ingeniere super di chissà cosa, ma altre cose più piccole) ma mi ha sempre bloccato la paura
    Paul Verlaine:
    la lista delle cose che mi piacciono nel presente la so, visto che sto meglio (leggere, guardare la tv, colorare) e quindi credo di riuscire a vivere ogni giorno senza pensare che è normale o grandioso, però il problema resta sempre questa ricerca dei corsi e il fatto che anche quando so che che mi piacciono tanto e vorrei fare quello mi blocca la paura. Non ne faccio più per un bel po' quando ho finito questo di scrittura, però tu dici che se li lascio è perchè non mi piacevano davvero e per alcuni è stato così (francese, regia, volontaria telefono amico) ma per gli altri avrei davvero voluto continuare (lettura ai bambini, teatro)
    Come dice Pierone sentivo che quelle erano le mie strade (o per lo meno miei grandi sogni) eppure ho lasciato.
    Moravya:
    forse è proprio come l'elefante: non voglio credere di poter togliere i paletti...
    Ci riuscirò un giorno!

    La cosa positiva è che ora ho meno paura di me, di alzarmi al mattino e di fare ciò che mi piace.
    Non accendevo neanche più il computer solo perchè ho salvato molti racconti e favole da finire e mi agitavo pensando di non riuscire più a scrivere.
    Non sono più brava come un tempo ma per il corso ho scritto e ho avuto il coraggio di mandare i miei testi al blog.
    Non mi fa più paura tornare a casa dal lavoro e non avere un programma del pomeriggio.

    Basta dimenticarsi della 'normalità'

    come?
    ormai piango tutti i giorni e penso solo alle cose lasciate a metà (in particolare i corsi della discussione che ho inserito qui), ho paura del corso che sto facendo e penso che non so chi sono perchè non l'ho mai saputo: avrei voluto essere tutte le cose dei corsi ma non li ho finiti perchè so immaginare ma non essere.
    parli di viaggio: a giugno vado a Londra ma ho paura anche di quello.
    ho paura di stare sprecando la mia vita ogni giorno di più.
    io voglio ma poi scappo.
    voglio la grandezza ma ne ho paura.
    voglio la normalità ma mi sta stretta.
    ho ricominciato a non dormire.
    nel corso di scrittura adesso dovrei rendere moderna una favola e non so come fare: mia madre e mio fratello mi hanno detto delle cose ma non posso copiare le loro.

    hanno dato un nome al tuo disturbo?

    No.
    La psichiatra della prima terapia non hai mai dato un nome al problema e sinceramente non mi ha aiutato: mi diceva solo che ero agocentrica e che non potevo pretendere di volere delle cose se non facevo niente per averle.
    Ora infatti faccio molte cose, invito anche le amiche e organizzo serate, da adolescente invece aspettavo sempre che le cose accadessero.
    Anche la psicoterapeuta non ha chiamato per nome ciò che avevo, però mi aiutato con gli degli esercizi da fare, infatti quello di scrivere il quaderno con le cose fatte per tenere alta l'autostima lo faccio ancora.
    Queste due terapie sono state gratis all'ausl.

    Stavo guardando i prezzi dei dottori a pagamento e penso davvero che non ricomincerò più.
    Ce la devo fare.
    Oggi ho finito di colorare con i colori per vetro degli uccellini e ho suonato così come mi veniva la testiera.
    Insomma, le cose le voglio fare.
    Ho pianto due volte anche oggi ma ci voglio riuscire.
    Sono preoccupata per il corso di scrittura che ricomincia questa sera, ma sono in grado di farcela.

    So anche che sognare a volte fa male perchè distoglie le energie dal presente e in questo periodo che il presente non mi piace non posso sognare sempre perchè è più importante che accetti di nuovo il mio presente.
    Ma come faccio?
    Appena apro gli occhi mi viene da piangere a pensare alle giornate, a quel vuoto, a quella normalità.
    So che normalità è bella perchè ci sono le piccole cose, ma.......

    :dash:

    Per alcuni giorni non riuscivo neanche dormire e ora che riminciato sogno solo episodi e persone del passato. La cosa che non capisco è che sogno anche persone con cui ho litigato ma nei sogni vado d'accordo con loro.
    Il passato mi perseguita. Ho pensato che quando smetterò di sognare il passato (sia in senso letterario che metaforico) vivrò il presente, ma non è poi così.
    Il problema sono io.
    E sempre pensando ai consigli della seconda terapia so di essere anche la soluzione però non so cosa fare!
    Devo smettere di volere di più se non riesco a tenere quello che ho o ad accettare il presente.
    Voglio essere nelle cose che faccio ma poi me ne vado.
    Ci sono con il corpo e non con la mente.
    Forse aveva ragione la psichiatra della prima terapia che diceva che siono egocentrica o l'attore del corso di teatro che diceva che mi voglio far compatire.
    Non so. Odio questi giudizi ma magari avevano ragione.
    Se provo ad amarmi so che non è vero è che voglio semplicemente realizzare dei sogni ma non mi sento degna.
    Sono senza forze.

    Odio il mio presente

    Nella seconda terapia ho imparato ad apprezzare il presente e scrivo sempre ogni giorno 3 cose belle che ho fatto ma nonostante questo non mi basta, anche se so che dovrebbe perchè lavoro di mattina e al pomeriggio potrei fare ciò che voglio (leggere, scrivere, guardare la tv), ma..........

    vorrei fare qualcosa di grande

    So benissimo che vanno bene le cose piccole di tutti i giorni, senza che l'abbia imparato sempre nella seconda terapia, ma......

    Non ho quasi mai scritto in questa sezione perchè non capivo bene cosa si poteva scrivere qui, ma penso che quello che sto per scrivere va bene qui.
    E' da fine novembre che sto male ed è da dicembre che piango praticamente tutti i giorni.
    Prima era "un semplice crollo di autostima" ma ora si sta trasformando in un crollo totale.
    Non so più chi sono e cosa voglio.
    Odio il mio presente e vorrei fare qualcosa di grande come in passato (fare volontariato, pubblicare un libro, sentirmi utile).
    Detta così sembra che so cosa voglio ma il problema è che anche in passato quando ho ottenuto queste cose avevo paura e non mi sentivo all'altezza.
    Anche prima del viaggio a Parigi avevo paura e sono stata in ansia per tutta la vacanza, anche se se mi è piaciuta molto.
    Forse non devo volere niente e andare avanti così.
    Vorrei essere felice anche dei corsi che faccio invece non è mai così.
    Guardate la discussione


    provo mille hobby o corsi ma poi li lascio tutti

    Anche se questa volta (corso di scrittura) non lo lascio perchè l'ho già pagato non posso dire che mi metta a mio agio perchè son crollata ancora più a fondo proprio per un esercizio (scrivi la tua vita in terza persona).
    Se ne avrò la forza spiegherò di più nei prossimi giorni di come mi sento davvero ma adesso ho solo paura di dover tornare in terapia per la terza volta e questa volta penso che forse devo prendere le medicine... ;(

    fare ciò che mi piace senza pensare al senso, al perchè, al dopo.
    a fine novembre sono crollata proprio perchè pensavo che la normalità non bastasse, ma non bisogna pensare a questo, la normalità è importantissima... non bisognerebbe volere altro.
    normalità come lavoro, casa, hobby.