Oggi sono riuscita a telefonare a due amiche senza paura di parlare troppo, di spendere troppo, di non sapere cosa dire.
E sono stata meglio psicologicamente.
Messaggi di cambi24
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Rispondo volentieri a questa domanda perchè domenica sera sono tornata da Siviglia e, anche se la Spagna non è un paese poverissimo, ci sono tantissime persone per strada che chiedono l'elemosina.
E la curiosità è proprio che in ogni strada ci sono icone con santi, Madonne e Crocefissi.
Io credo che la fede nasca ancora di più in situazioni di povertà (materiale e spirituale) perchè se ti manca qualcosa (di materiale o di spirituale) lo cerchi per forza in qualcosa di soprannaturale.
Parlo anche per esperienza personale: sono stata per più di 3 mesi molto male psicologicamente e se non avessi ritrovato la fede sarei ancora più a piangermi addosso.
Poi per quanto riguarda la povertà materiale capisco che "i barboni di Siviglia", anche se hanno fede, non ricevono un pezzo di pane dal Signore, però di sicuro vivono un pochettino meglio la loro situazione disperata. -
a me ha aiutato molto la biodanza.
Qualcosa che ti permetta di conoscere te stessa, di capire quanto vali, quanto vale la pena volerti bene e vivere.. ne vale la pena!!Lo so che è una discussione vecchia ma commento per dire che anche a me sta aiutando molto la biodanza...
E' davvero rilassante: è una danza semplice in cui si muovono quasi solo le braccia e quindi va bene anche x me.
Poi ci si guarda negli occhi, ci si tiene x mano, ci si abbraccia.
E' davvero rilassante, è la seconda volta che ci vado.
Mi piace molto. -
Che mi serve andare da lei? E soprattutto sborsare soldi!
E' la stessa cosa che mi chiedo io da quando vado a pagamento da uno psichiatra.
Però in fondo l'hai detto anche tu: cercare risposte.
Ma loro non le danno altrimenti smetteremo di pagare.
E se le hai già trovate tu non andarci più.
Anche io se le trovo smetto, per ora ho solo confusione, confusione e confusione.
Potrei dire che ho fretta perchè ci sono andata solo 3 volte ma è il portafoglio che piange già. -
i soldi e il coraggio
Ciao Catluna.
Hai fatto bene a dire soldi e coraggio insieme.
E' la prima volta che mi rivolgo ad uno psichiatra a pagamento e ho capito che a pagamento serve ancora più coraggio perchè devi superare il trauma delle prime tre sedute che sembrano inutili perchè, pagando, pensi irroniamente, di risolvere prima.
Pensi che dovrebbe capirti e prenderti sul serio.
Pensi di mollare tutto e poi ci ripensi.
Pensi che stai buttando via i soldi e il dottore non ti vuole davvero aiutare e lo fa per soldi.
Ma poi il coraggio ritorna e riparti.
Non sai dove stai andando ma sai che la guarigione c'è.
Un abbraccio -
io ho iniziato da 2 settimane ed è la prima volta che prendo medicine di questo tipo, non vedo miglioramenti x ora
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Mi manca la fiducia in me e nelle mie capacità e ho bisogno di questo.
Ieri però credo di aver iniziato il percorso di guarigione.
Mi sono detta che non voglio più obbligarmi. Subito mi è sembrata una frase negativa... mi sembrava di aver toccato il fondo, di averlo raschiato, invece ho capito che è qello che mi serve: non posso impegnarmi in sogni troppo grandi, in corsi che non sono i miei.
Devo fare le cose per me.
Ieri ho ricominciato a scrivere per me, sulla carta. E ho iniziato a sentirmi felice. Sì.
Sarà stata la neve, La mattina a letto a casa dal lavoro, la fiducia in ciò che ho sempre fatto.
Non so, so solo che ora sono più in pace. -
a me piace molto il tuo modo di scrivere,di raccontarti
grazie.
allora scrivo ancora dicendo che la mia situazione non mignora e ormai non mi va più di fare niente e non trovo neanche un motivo per impegnarmi nelle cose.
ho paura di essermi trasformata in quei vecchi che girano i pollici e sentono la tv senza guardarla, stanno davanti alla finestra ad aspettare niente.
sono così ormai.
so che non sono più quella di un tempo, ma non so altro.
sono in pausa dalla vita da novembre.
le pause fanno bene e non ho voglia di altro.
ma perchè non mi piace anche solo questo?
perchè voglio sempre altro? altro? e ancora altro?
ho cercato questo altro nei corsi che poi non termino, in hobby che non mi convincono più.
vorrei cercare un altro lavoro ma poi so che i lavori da impiegata (posso fare solo questo perchè sono disabile motoria) sono tutti uguali.
la mamma mi continua a ripetere che non devo fare niente (per il lavoro e per il tempo libero) ma se non faccio niente cosa cambia? -
Come immaginavo non riesco a pensare che vado bene così.
Vorrei ricominciare ad essere fiera di ciò che faccio e di ciò che sono. Ma sono riuscita ad esserlo solo 3 volte in vita mia e non capiterà più.
Non devo essere ossessionata dalle 3 esperienze positive del passato ma il problema è che in quelle 3 occasioni sapevo chi ero e cosa volevo e ora no.
Devo smetterla di voler essere diversa per assomigliare a quei momenti che non tornano.
Basta corsi per cercare cose che non so se solo veri sogni o solo sfide con me stessa per dirmi che posso essere come gli altri.
Voglio scrivere ma non riesco.
Vorrei dire come mi sento, ma ............. -
A forza di stare male ho capito (poi non so se riuscirò a metterlo in pratica) che non devo voler niente e devo essere nessuno perchè sono già qualcuno.
Devo volere solo essere felice.
E per esserlo devo solo fare ciò che mi piace senza pensare che quello che faccio mi porterà ad essere qualcuno.
Per esempio il corso di scrittura non mi deve agitare per il fatto che non scrivo bene perchè non diventerò scrittrice con questo.
O il corso di teatro che ho lasciato non mi deve tormentare perchè non diventerò attrice.
Non devo pensare a diventare qualcuno.
Io sono già impiegata, figlia, sorella e forse amica.
Non devo volere essere altro.
Voglio la mia felicità.
Non posso di nuovo alzarmi al mattino terrorizzata dal giorno che ci sarà.
Il lavoro mi agita perchè ho più cose da fare in poco tempo, ma non posso essere agitata dai pomeriggi, dalle cose che faccio pensando che siano poco, dalla stampante per paura delle cose che scrivo e che non stampo perchè non mi sembrano belle, dagli album di foto per paura di com'è e di come sono ora.......
Insomma... un tormento. Un tormento che deve finire.