Messaggi di equilibrio?!

    Grazie mille :)

    L'incontro è andato benissimo!
    L'ho sorpresa mentre usciva da scuola, non se l'aspettava :) Abbiamo passato l'intera giornata insieme, siamo andati al mare, lì l'ho baciata, poi siamo stati per la città. E' stato bello. So' tornato da poco, sono stanco, ancora non ho metabolizzato tutte le emozioni di oggi.

    Che bello :)

    Ciao :)

    Domani farò 250 km per sorprenderla. Lei, che ho visto 5 mesi fa al compleanno della ragazza di mio cugino.
    C'è interesse reciproco. Ci siamo sentiti su fb, sembra esserci intesa. Lei sa che vengo il 10 aprile. :D

    Come andrà a finire? Bene, ovviamente ^^

    dopo l'estate del 2007 ho iniziato a farmi un sacco di pippe mentali, a isolarmi un pochino di più: un po' per il mio egoismo, un po' per la mediocrità dell'ambiente. Quindi niente ragazze, niente serate memorabili (se non sporadicamente), sempre più pippe mentali.

    Ma la prima vera crisi l'ho avuto a 18 anni, nel marzo 2010. Nulla mi pareva sensato, sentivo di non avere scopi, non avere passioni, non avere voglia di vivere. I miei sottovalutavano la cosa. Io cercai di metterci una pietra sopra.

    Da allora (ho 21 anni) ho alternato momenti buoni ad altre crisi, fino ad ora in cui, complice un esame non sostenuto (ma è solo la goccia), sto passando un periodo molto brutto, fatto di un giorno ok e un giorno molto bad.

    Tuttavia, credo di poterne uscire, anche se non ho ancora avuto il coraggio di chiedere aiuto a qualcuno, un po' per eccesso d'orgoglio, un po' perché costa troppo, un po' perché le risposte so che devo trovarle dentro di me.

    Credo semplicemente che sia il segno dei tempi.

    La percezione del mondo, le informazioni che riceviamo, sono diventate sempre più frammentarie, incoerenti e numerose. Il nostro cervello non è in grado di elaborare tutto in maniera razionale.
    Poiché però il nostro cervello tende a volere delle certezze e a semplificare, a ridurre tutto a una teoria più o meno semplice, siamo portati automaticamente a dare spiegazioni brevi e coincise a problemi magari enormemente più complessi.
    Ecco, secondo la mia personale opinione da ignorante della psiche umana, perché 'ste teorie hanno tanto successo (e anche perché le religioni hanno più successo della scienza).

    Poi c'è chi è dotato di capacità intellettuali molto più avanzate, ed è in grado di dare una spiegazione molto più seria, profonda e completa di eventi così complessi.
    Ma visto che la maggioranza fa più rumore, ecco che la voce dei pochi realmente esperti viene soffocata.

    Ammetto che anch'io sono stato suggestionato più volte da teorie del genere. Siamo umani, siamo deboli, vogliamo certezze. Che ci possiamo fa'.

    Come disse la mia prof di francese al liceo: "Ragazzi, le decisioni che prendete ora ve le ritrovate fra 50 anni"

    La frase mi colpì non poco, ma non abbastanza da pensare seriamente a cosa volessi per il mio futuro.
    Ho idee confuse.
    Però credo che l'energia di cambiare il mio destino io ce l'abbia ancora.

    Credo che mi mancano un sacco di cose da fare prima di lanciarmi in una strada. Mi spiego.
    Ho sempre voluto suonare uno strumento musicale.
    Inoltre non ho mai avuto una relazione sentimentale stabile, insomma che durasse almeno qualche mese.
    Infine, non ho mai capito cosa volesse significare davvero lavorare, sudarsi pochi euro tutta una giornata.

    Insomma, l'università è ormai diventata solo una scusa per non avere tempo di mettermi in gioco in queste 3 cose che voglio provare.

    Credo che, se dovessi vincere, o almeno vivere, queste 3 sfide, potrei ridare un senso alla mia vita, rimetterla sui binari giusti, poggiarla su una scelta giusta. Concreta, definitiva e appassionata.

    Ora sono confuso, troppo confuso. Ho solo bisogno di fare un po' a cazzotti con la vita per capire quando e quali colpi affondare, e quando e quali colpi evitare.

    Perché ve lo dico? Boh, voglio condividere questi pensieri con voi. Almeno voi, mi capirete.

    Grazie delle vostre risposte :) Vi terrò aggiornati!

    Ciao

    La società ha smarrito ogni senso. La società non ha più scopi. Siamo nella fase di transizione più precaria della storia. Si ha la vaga sensazione che qualcosa stia per esplodere.

    Noi siamo figli di questa società. Noi siamo precari, dentro e fuori. Abbiamo smarrito la fede. Intesa come la fiducia nel futuro a prescindere. E diventiamo polemici, anticonformisti, violenti. Vorremmo cambiare il mondo. Non ci riusciamo. Forse, non siamo così forti come pensavamo. Ci adeguiamo. Ma sappiamo che questa non è la vita che abbiamo sempre desiderato. Di colpo, ecco che arriva una nuova vicina: l'ansia.
    Mah, tra non molti anni, qualcosa cambierà, forse il mondo, forse noi. E le cose potranno andare per il meglio.

    Ho 21 anni, mi faccio schifo a leggermi :)

    Non so se il mio intervento centra col tuo. Ma mi hai ispirato questa riflessione.

    Dei quotidiani nazionali non mi fido, per il semplice fatto che sono finanziati da gruppi privati. Troppi interessi in gioco.
    Mi fido più di internet. Ultimamente ho scoperto un sito, http://www.linkiesta.it, che sembra abbastanza ben fatto.
    Per il resto, anche la "voce popolare" delle discussioni informali dei forum possono essere buone fonti di notizie.

    Quanto a riviste mensile, le uniche due che ogni tanto acquisto sono Le Scienze e Mente&Cervello

    Grazie della tua risposta :)

    Forse sto vivendo una vita che non mi appartiene, forse sono io che estremizzo anche le minime cose, forse ho semplicemente bisogno di un esempio da seguire...
    Sono molte le cose che nella mia vita non vanno, ma credo che molto dipenda dalla mancanza di serenità che sto vivendo da qualche anno, dovuta alla mancanza di una scelta sincera di strada per il futuro che non ho mai realmente fatto...

    Il primo libro che mi hai consigliato mi ha interessato, probabilmente lo leggerò, nelle prossime settimane.

    Grazie :)

    Forse quel che mi manca davvero è autostima. Causa e conseguenza di ciò, è la mancanza di amore altrui, e di serenità. E' un po' di tempo che mi sento solo. Non tanto fisicamente, piuttosto affettivamente.

    Sapete, spesso faccio mille progetti in testa e li faccio crollare dopo neanche un po'. Ho preso coscienza di questo mio grande difetto, ed ora so benissimo che questo mio sfogo di lasciare tutto (non solo l'uni, ma anche il paese dove vivo) va preso con le pinze. Ciononostante, qui non c'è futuro (vivo in un paesino a metà tra Napoli e Avellino, è una zona che peggiora di anno in anno, purtroppo :| )

    Devo capire la mia strada, una volta per tutte. Ma come? Insomma, potrei trovarmi un lavoretto, potrei trovarmi una ragazza, potrei fare 3 esami all'uni, potrei fare tutte e tre le cose, ritrovare l'autostima e la fiducia negli altri, ma prima o poi, quando qualcosa andrà storto (come è inevitabile che sia, nella vita), potrei far crollare tutto, e questo perché non ho mai messo fondamenta solide alla mia vita. Ecco, ho bisogno di fondamenta, ho bisogno di certezze, ho bisogno di una "casa mentale di certezze" in cui rifugiarmi nei momenti-no, in cui ricaricare le pile, e ripartire nella vita. Non pretendo di trovarle subito queste certezze, ci vorrà tempo, okay, ma quale strada percorrere? Voi, in cosa avete trovato una base di serenità solida? E come l'avete capito? E che percorso avete seguito?

    Ve l'ho detto, questo thread lo voglio impostare a mo' di discussione reciproca :)