Essendo questo un Forum per persone depresse, il fatto che legga o intervenga qualcuno che l'ha vissuto realmente non è così improbabile.
Sorry,non ci avevo pensato. 
Per non guardare in faccia la realtà? Quale? Forse quella realtà è proprio chi la guarda in faccia direttamente che si augura la morte (la sua) piuttosto che doversi trovare davanti a certe scelte.
Scusa papaveroviola, non so come si chiama la ragazza che ha avuto due gravidanze particolari,la chiamerò Elena.
Contrariamente a quanto può sembrare non ha semplicemente commesso un atto brutale ed egoistico,o perverso.
Ha solo fatto una cosa: portato avanti la gravidanza. Perché ha portato avanti la gravidanza? Perché non si è fermata alle apparenze. Credo che abbiamo perso il senso del giusto e dello sbagliato, la pietà, la maternità, il valore della vita umana.
Quello che io trovo brutale è questo: chi compie l'aborto volontariamente. Per aborto s'intende semplicemente UCCIDERE una creatura umana.(sana e non)
Non si può sopprimere una creatura solo perché gli mancano le gambe per esempio.
Non si può vedere solo il lato negativo del bambino. Che ne sappiamo se crescerà con doti eccellenti superiori alla norma? Che facciamo sopprimiamo tutto i bambini senza gambe solo perché non corrispondono ai nostri canoni estetici? Ed io ho postato l'esempio del ragazzo senza braccia e senza gambe che ha molte doti, in primi la bellezza del viso, la bellezza della voce e del modo di esprimersi, l'amore per la vita,il credere in Qualcosa di più' grande di noi e soprattutto ha insegnato molte cose. Questo ragazzo a 8 anni si voleva suicidare,lo spiega nel secondo video. E' perfettamente umano, comprende la sofferenza. Non è un innaffiato di dogmi sofferenti,anche lui si è posto delle domande, il perché,il senso. E nel 2° video spiega tutto, il suo rapporto con i genitori, cosa ne pensavano i genitori quando scoprirono la sua malformazione. Siamo umani papaveroviola. Io diffido di chi usa la sofferenza e la esalta ai limiti del sadismo.
I bambini con trisomia 13 o con anencefalia sono bambini sfortunati, che non sopravvivono a lungo.
Vedendo dall'ottica della fede le cose cambiano,non in senso perverso del tipo:creatura da sacrificare, da far soffrire per salvare anime(toglietevi dalla mente questi concetti errati). Nessuna madre,compresa quella cristiana, vorrebbe un bambino con queste gravissime malformazioni.
Bisogna riflettere su questo punto: chi siamo noi per decidere sulla disabilità altrui?
Siamo sicuri che sopprimere bambini (perché di soppressione si tratta) sia la strada giusta?
E' più' comodo voler mettere al mondo bambini sani e buttare nella spazzatura bambini malati?
Non è forse selezione umana, un pò come giocare a Dio ed a sindacare sulla vita degli altri, che non è nostra e non ci appartiene?
Qui c'è la testimonianza di una madre con bambina anancefalica:
e ci sono altre testimonianze.
Credo che questi bambini non muoiano tra atroci sofferenze come si vuol far credere. Capisco comunque il tuo sconcerto sul veder morire il proprio figlio. Ma è proprio questo il bello del cristianesimo ma anche di tutto il mondo intero e del destino umano, la vita non finisce qui, quello che noi viviamo in questo momento e che noi siamo (sani o malati) non ci delineano come persone,noi non siamo la disabilità, siamo PERSONE. Gli handicap non sono il nostro ESSERE,noi non siamo la malattia o la malformazione, bisogna andare oltre l'apparenza.
Ah, ho già detto che stiamo parlando di TUO FIGLIO?
Se vogliamo vedere tutto dall'ottica materiale, corporea, se vediamo solo in nostro figlio LA SUA DISABILITA'( e non il suo essere creatura bisogna di amore e di attenzioni) allora vuol dire che non siamo capaci di amare interamente la creatura, con i suoi alti e bassi.
Choupette:La vita di questa persona dimostra solo l'incredibile capacità di adattamento degli uomini, che riescono (a volte) a sovvertire completamente situazioni già segnate. Nel caso specifico inoltre non si è trattata di una scelta abortiva o meno, dato che nessuno era a conoscenza delle sue malformazioni. Certamente la sua determinazione può essere un esempio per gli altri, lui non ha avuto scelta ed ha cercato di tirare fuori il meglio dalla sua vita nonostante lo scoramento ma questo non può essere preso come punto di riferimento per tutti i casi analoghi e non dimostra certo una volontà divina, anche se ha abbracciato Dio per trovare conforto per la sua terribile condizione.
A parte l'aver avuto genitori meravigliosi che hanno imparato a vedere oltre le sue apparenze...(cosa fondamentale per un figlio disabile) questo ragazzo è semplicemente uno di noi, si è adirato con Dio, a 8 anni ha tentato il suicidio , poi qualcosa in lui è cambiato. Ha capito. Non so se hai visto il 2° video.(che consiglio perché più' completo)
Se non avesse creduto in Qualcosa di più' grande, se non avesse avuto l'amore e l'appoggio dei genitori, non sarebbe neanche sopravvissuto dal dolore e dalla rabbia. Si sarebbe semplicemente suicidato.
E in quel dolore ,in quella incomprensione umana: "Perché proprio a me??" qualcosa è nato, ha avuto delle risposte.
Dio non è una fiaba dove appoggiarsi per illuderci come sottilmente hai fatto intendere. Sbaglio? Lo deduco da qui:
Choupette:Anche se ha abbracciato Dio per trovare conforto per la sua terribile condizione.
E' successo molto di più' Choupette che un semplice arrampicarsi a qualcosa che ispira speranza e forza.
Sfido chiunque ad essere in quelle condizioni e tirare fuori il meglio di sé, è umanamente quasi impossibile.