Come dire "no" alla cocaina?

  • Sono un alcolista da diversi anni, ma sono relativamente giovane e sono stato aiutato, così attualmente la situazione "è sotto controllo", è raro che esageri. Fumo due pacchetti di rosse al giorno, e nonostante tutto questo la mia salute va sostanzialmente bene, non ho problemi (per ora).


    Il mio nuovo problema è cominciato da circa due settimane. Ho iniziato a fare uso giornaliero di cocaina (sostanza che avevo provato 3/4 volte in passato), e la situazione sta precipitando.


    Mi rivolgo in particolare a chi ci è passato, se può darmi un consiglio: come faccio a dire "no"?

    A occhi esterni sembra la cosa più stupida del mondo, eppure quella pace, quella calma che sento, quel togliermi ogni angoscia e preoccupazione, nella logica distorta del mio consumo vale abbastanza da tollerare il naso sanguinante.

    So benissimo come andrà a finire, eppure non so dire di no.


    Non sto chiedendo soluzioni magiche, solo consigli da qualcuno che è riuscito a dire basta.


    Grazie per l'attenzione.

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Io non ho mai fatto uso di droghe, mi verrebbe da dire che, se uno non è proprio caduto nella dipendenza, per dire no ci vuole forza di volontà. Certo per me è facile perchè è un'esperienza che non ho mai avuto; però mi sembra di capire che tu non sia proprio caduto nella dipendenza. So che non c'entra niente, io diverso tempo fa mi sono accorta che stavo diventando dipendente da facebook, per superare questa dipendenza, a casa nascondevo il pc e il cellulare, così da non avere la tentazione. Non saprei che altri consigli darti, se uno è proprio tossicodipendente esistono i sert, ma se non ci sei ancora caduto (nella tossicodipendenza) cerca di usare la forza di volontà, so che non è facile.

  • Non ho un'esperienza diretta ma indiretta di un familiare a me molto vicino. DA SOLO NON CE LA FAI! Te l'ho scritto in grande proprio perché ti arrivi bene. Per dire di no devi farti aiutare. Ci sono i Sert, servizi pubblici di tossicodipenza e alcolismo, dove puoi rivolgerti.

  • Già il fatto che riconosci sia un problema è il primo passo fondamentale. Chiedi aiuto, anche solo dal medico di base: ci sono tanti professionisti che possono esserti utili se vuoi farti aiutare. Tieni duro.

    "Un attimo di vera beatitudine! È forse poco per riempire tutta la vita di un uomo?”

  • Devi andare al Sert più vicino... in un certo senso sei fortunato: il nostro cervello non ha i recettori della cocaina (li ha invece per l'alcol, gli oppioidi, la nicotina, le benzo e altre cose), quindi non si può parlare di crisi di astinenza fisica da cocaina.

    Questo mondo non mi renderà cattivo.

  • La cosa che colpisce del tuo messaggio non è il fatto che tu non sappia dire “no”, ma il fatto che tu sai perfettamente cosa sta succedendo e lo stai guardando in faccia. Non è una debolezza: è già un barlume di lucidità.


    Il problema non è la forza di volontà, perché con la cocaina, e con qualsiasi dipendenza, la forza di volontà da sola non basta. Non si dice “no” da soli, nel vuoto. Si dice “no” quando si sposta il contesto, quando si mette una barriera tra sé e il gesto automatico, quando non si è più lì da soli con la sostanza e con la versione peggiore di sé.


    Chi ci è passato davvero sa che il “no” non è un atto eroico: è un assetto che ti costruisci. Per me (o per chi ci è passato) il primo passo è stato togliere immediatamente la possibilità logistica: contatti, luoghi, persone. Sembra drastico, ma senza quello il cervello tende sempre a tornare allo stesso punto.


    Il secondo passo è stato parlare con qualcuno di carne, qualcuno che poteva guardarmi negli occhi, un gruppo, un terapeuta, un medico, quello che vuoi, perché la dipendenza vive di isolamento, e spezzarlo è metà del lavoro.

    Non sottovalutare il fatto che sei giovane: non è un vantaggio estetico, è un’opportunità biologica. Puoi ancora invertire totalmente la curva prima che la cocaina si prenda tutto: sonno, memoria, umore, soldi, dignità fisica.

    Hai ancora margine. E lo dimostra il fatto che hai scritto questo post.

    Non devi diventare un eroe, non devi “essere forte”: devi solo evitare di continuare a farlo da solo. Il “no” arriva quando c'è un “qualcuno” o un “qualcosa” che ti sostiene nel momento in cui serve.


    Quindi: non aspettare la magia. Cerca aiuto adesso, anche minimo, purché reale. È il gesto più concreto che puoi fare per trasformare quel "so benissimo come andrà a finire" in una strada diversa.

    "Le convinzioni ferme come roccia dovrebbero quasi sempre trovarsi in manicomio." (Friedrich Nietzsche)

  • Ringrazio tutti quelli che mi hanno risposto, per il tempo dedicato e per la comprensione.


    So che come ha detto shame non esiste una vera e propria dipendenza fisica da questa sostanza, ma la dipendenza psicologica, almeno su di me, sembra essere fortissima.


    Vorrei darvi un minimo di contesto ulteriore. Non frequento nessuno che fa uso di questa sostanza e io la consumo da solo e di nascosto dai miei cari. L'effetto che mi tenta così tanto (questa ovviamente è una mia supposizione) è il togliermi ogni angoscia, paura, brutti ricordi, pensieri negativi e così via. So benissimo che è uno status che durerà ben poco, tuttavia è un'attrazione molto potente.


    Molti di voi mi hanno detto di non agire da solo, e mi rendo conto che avete ragione.

    Purtroppo quando ho affrontato l'alcolismo con il Sert locale e varie altre figure professionali che hanno agito in modo pesante nell'aiutarmi, per esempio prescrivendomi quantitativi molto elevati di psicofarmaci. Beninteso, non voglio sminuire il loro aiuto, ma se ora decido di rivolgermi a qualcuno "fatto di carne che mi guardi negli occhi" vorrei poter scegliere qualcuno di cui fidarmi al massimo.


    Grazie ancora a tutti per il sostegno.

  • Ringrazio tutti quelli che mi hanno risposto, per il tempo dedicato e per la comprensione.


    So benissimo che è uno status che durerà ben poco, tuttavia è un'attrazione molto potente.

    Sembri molto lucido e cosciente del meccanismo infido delle dipendenze, io sono passato dall'alcol e ti posso confermare che, come saprai, la sostanza si maschera da soluzione quando invece è benzina su paranoie e paure, insicurezze ecc.

    "Un attimo di vera beatitudine! È forse poco per riempire tutta la vita di un uomo?”

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