Come non farsi condizionare dal "fallimento universitario"

  • Buonasera a tutti, ho già scritto qui sempre per questioni simili.

    Sono una ragazza di trentun anni che ancora deve prendere la magistrale in università, e che nella fattispecie considera il proprio percorso universitario un fallimento per tutta una serie di motivi (votazione non alta, passaggio da università statale a un ateneo telematico, tempi del percorso lunghissimi). Ora, sarà per l'importanza che questa faccenda ha nella mia vita (purtroppo molta, complice il clima familiare), ma questo fallimento sta condizionando buona parte della mia esistenza. Sono spesso di cattivo umore e mi viene da sfogare la mia rabbia su chi ho intorno. Non voglio che succeda, come posso fare per depotenziare la portata che questo aspetto ha sulla mia esistenza? Avete qualche consiglio?

    Vi ringrazio.

  • A quanto ho capito la famiglia ti condiziona più di tutto. Forse è lei a farti sentire un fallimento?

    Probabilmente sì, in maniera indiretta, ma non fanno o dicono niente di esplicito per farmi sentire, più che altro sono io che mi lamento.

    Poi è chiaro che la delusione per il percorso sia chiaramente frutto di un passato lungo condizionamento familiare, ma al momento (visto poi che c'è di mezzo anche una mia patologia mentale) la mia famiglia non si esprime in tal senso.

  • Beh, questo ai miei occhi è sostituire un condizionamento con un altro condizionamento... grazie comunque.

    Ma almeno è uno che ha senso.

    E poi in questo caso "condizionamento" non è il termine più giusto, a meno che procurarsi da vivere non sia un banale condizionamento.

    Io lo chiamerei "furba preparazione all'affrontare una necessità". "Furba" perché esistono anche quelle non furbe: non studi e vai a fare l'asfalto per il resto dei tuoi giorni.


    Il punto comunque è che questo LO FAI SOLO PER TE, non per la paura delle sgridate/delusioni o per il premio che sgancia la nonna quando prendi bei voti.

  • Ciao! Io ho avuto per anni la sensazione di fallimento per non aver finito gli studi. Nel mio caso, la mancanza di disciplina e i problemi economici familiari, ma anche a distanza di anni era sempre presente quel sentimento. Ho risolto questo problema iscrivendomi a una telematica part-time. Sono contento della scelta e sto portando avanti questo progetto, perché è quello che voglio per me stesso.

    Quindi, al di là dei voti e di quello che si aspettano gli altri, ti consiglio di capire cosa vuoi fare tu. Se il percorso ti piace, allora continua. Se lo fai solo per far piacere agli altri, allora valuta vie alternative. È la tua vita e nessuno te la deve condizionare. E, se posso, prendere voti bassi non significa essere un fallito. Concentrati a capire cosa ti rende felice.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Come potrei mettere su massa? 19

      • Aurora123
    2. Risposte
      19
      Visualizzazioni
      732
      19
    3. Stregatta@

    1. Esperienze con terapia cognitivo-comportamentale 3

      • into_theAbyss999
    2. Risposte
      3
      Visualizzazioni
      172
      3
    3. leila19

    1. PNL Coach e libri di miglioramento personale: la vostra opinione 4

      • mpoletti
    2. Risposte
      4
      Visualizzazioni
      168
      4
    3. cactusinfiore

    1. Non riesco a chiedere aiuto, devo sempre cavarmela da sola 84

      • Lupettadibosco
    2. Risposte
      84
      Visualizzazioni
      3.3k
      84
    3. Garden

    1. Come non farsi condizionare dal "fallimento universitario" 8

      • Riccioli e Teina
    2. Risposte
      8
      Visualizzazioni
      466
      8
    3. Sconsolato86

    1. La stanchezza mentale dopo mesi di disciplina: come affrontarla? 20

      • nonloso1989
    2. Risposte
      20
      Visualizzazioni
      639
      20
    3. speranza24