Buon pomeriggio a tutti, scrivo qui perché ho bisogno di un parere da parte vostra.
Ho 27 anni, lavoro e convivo da circa un anno. Il problema è la mia famiglia, questo problema non nasce oggi, ma esiste da anni. Ho vissuto da sempre con una madre depressa (scatti di rabbia improvvisi, vittimismo, attacchi di panico ecc.) ed un padre assente (probabilmente freddo e assente un po' per carattere e un po' perché la nostra non è mai stata una famiglia).
Da sempre mia madre ha scaricato su di me la sua insoddisfazione, le sue ansie, i suoi attacchi di rabbia. Crescendo ho sempre pensato che quello che vivevo fosse la "normalità", ma mi sono resa conto che non è così. Vi chiederete come mai mia madre è così, lo spiego subito: credo che tutto ciò sia dovuto a un'infanzia povera, padre alcolizzato morto in giovane età e madre autoritaria. Lei per scappare da questo decide di sposare il primo che incontra (per carità mio padre è una brava persona e gran lavoratore ma riconosco che ha ben poco in comune con lei).
Nel tempo lei ha iniziato ad accusare sintomi evidenti di instabilità, potrei raccontare mille episodi come per esempio quando io ero piccolina, dopo alcuni richiami di mia madre faccio cadere (non volendo -chiarisco- avevo 7-8 anni) una statuetta di poco valore e lei in un momento di rabbia mi prende a morsi tutto il braccio (con una rabbia inaudita), o innumerevoli altre situazioni dove la colpa era sempre mia e purtroppo avevo la peggio.
Negli anni crescendo non vi nascondo che mi sono sentita sempre più lontana da lei e soprattutto si è creata una sorta di rapporto malato (cercavo di non deluderla, cedevo ai suoi ricatti pur di non farla sfogare su di me, quindi le facevo regali, quando mi diceva che non la consideravo - cosa non vera - mi sentivo in colpa e cercavo di riparare pur di "tenerla buona per un po'").
Mio padre in tutto questo sempre assente, sempre a giudicare tutto e tutti, lui invece l'unico uomo a saperne qualcosa del mondo e di come si vive. Praticamente viveva/vive in garage e sale in casa solo per pranzare e dormire. Se si discuteva su un argomento era impossibile esprimere opinioni diverse dalle sue, altrimenti gli insulti e le critiche volavano. Loro hanno sempre avuto "coppie-amiche" temporanee in quanto dopo un po' iniziavano a criticarle e trovare problemi, quindi si sono ritrovati soli senza amici e parenti (ma la colpa è degli altri, loro sono bravissimi).
Nel corso degli anni ho sviluppato un disturbo alimentare (totalmente ignorato da loro) ed altri problemi. Recentemente, andando via di casa ho ritrovato la mia serenità, ma stanno venendo a galla tutti i traumi e le ferite, inoltre frequentandoli da "esterna" mi rendo conto delle cose assurde: mia madre mi critica in continuazione per tutto, se vado a trovarla "cosa che faccio spesso ma comunque mi fa sentire in colpa perché dice che non lo faccio abbastanza - premetto che esco di casa alle 08 di mattina e torno alle 7 di sera - si fa trovare sul divano depressa, non mi guarda nemmeno in faccia e se dice due parole in croce è oro. Tant'è che è davvero deprimente per me andare, inoltre nonostante io mi preoccupi per loro anche economicamente, per lei io faccio sempre poco, sono una figlia ingrata e non merito il suo amore. Mia madre mi dice sempre che da vecchia sicuramente io la tratterò male o la metterò in una casa di riposo, perché sono una cattiva persona e sicuramente mi comporterò male con loro (piccolo appunto - lei è stata mesi in ospedale operata d'urgenza ed io le sono stata accanto dormendo su una sedia, non tornando mai a casa e soprattutto lavandola e medicandola, per carità ho fatto il mio dovere di figlia, ma non capisco perché definirmi ingrata se ci sono sempre stata).
Domenica scorsa sono stata a pranzo da lei, dopo aver mangiato ci sediamo sul divano e ovviamente udite udite inizia a criticarmi, da tempo quando lo fa ho iniziato a risponderle a tono (ma ovviamente questo per lei è assurdo perché io devo tenermi i suoi "preziosi consigli e stare zitta"), questo perché avendo diverse responsabilità (lavoro, casa, mobili da pagare, bollette) non ho più quella pazienza e vorrei che almeno per una volta mi dicesse che è fiera di me.
Comunque, tornando a domenica, le rispondo facendole capire che "forse ha sbagliato" e non mi ha mai compresa, inoltre le dico che forse è il caso di riavvicinarsi anche alla famiglia del mio compagno (ovviamente era un parere - si sono allontanati anche da loro, ma lì diciamo che avevano ragione). Fatto sta che lei non sembra turbata, torno a casa e lì inizia lo spettacolo perché non mi risponde al telefono, così fa il giorno dopo e quello dopo. Quindi in pausa pranzo decido di andare da lei (il terzo giorno di silenzio stampa) e lei mi accoglie dicendomi: "TU NON SEI DEGNA DI AVERE UN RAPPORTO CON ME, TU NON SEI MATURA, MAGARI PIÙ IN LÀ AVREMO UN RAPPORTO MA ORA TU NON MERITI UNA MADRE", mi fa uscire di casa restituendomi il suo cellulare (regalo mio con all'interno la sim - della serie così non mi puoi chiamare). Successivamente decido di chiamare mio padre per capire come risolvere la questione e lui mi dice che non devo più chiamarlo e cercarlo, non devo andare più a casa loro e soprattutto non vuole vedermi più.
Ora io dico, non c'è stato nessun litigio, nessun avvenimento diverso da quelli precedenti e non mi spiego affatto questa reazione.
Adesso vi chiedo, è normale tutto ciò? No perché mi sento dannatamente male ed in colpa, ma non vi nascondo che provo anche un senso di libertà e sento che quel velo di negatività sta sparendo.