Ho 39 anni, nemmeno io sono più un giovincello credimi
Per il mondo del lavoro in certi frangenti anche a 30 anni sei considerato vecchio, sicchè...
Ho 39 anni, nemmeno io sono più un giovincello credimi
Per il mondo del lavoro in certi frangenti anche a 30 anni sei considerato vecchio, sicchè...
Ho 39 anni, nemmeno io sono più un giovincello credimi
Per il mondo del lavoro in certi frangenti anche a 30 anni sei considerato vecchio, sicchè...
Pensavo più giovane; io ne ho pochi in più. Comunque hai ragione, in molte aziende a 30 anni sei considerato vecchio; nella mia attuale è così.
Che le aziende se ne stiano accorgendo non lo so... Io vedo moltissima gente che cambia 3 lavori in un anno... I tempi medi di permanenza in azienda ormai sono di pochi anni... Sintomo che ormai non è più tempo di lavoro da dipendente... Le aziende stanno fatturando alla grande... Se il cittadino paga il prodotto sul mercato ad un costo più alto perché c'è inflazione, anche l'azienda guadagna di più oltretutto abbattendo i costi del personale come dicevate.
Non vedo grandi prospettive, onestamente, e la scelta del martello è per pochi eletti; gli altri se devono turare il naso.
Poi se uno sta single con la casa pagata dai genitori o nonni, anche con 1500 euro al mese sta da nababbo... In ogni caso l'unica è andare in multinazionali, però anche lì conosco gente che ci lavora e c'è una mentalità da piccola azienda... Bisognerebbe finire in multi di natura estera... Non lo so...
Aziende sane ne esistono ancora, ma nel nostro Paese sono pochissime.
Le cause sono svariate, a partire dalla cultura familista amorale, per finire con la cultura generale del "piagni e fotti".
In generale le aziende "meno tossiche" sono quelle dove i manager sanno fare il loro lavoro, quindi: aziende medie con uno o due capi/manager coscienziosi, oppure singoli reparti di mega-aziende.
Le mega-aziende di per sé non possono essere considerate totalmente "buone" o "cattive", perché da reparto a reparto l'ambiente può cambiare anche radicalmente. Dipende dal manager locale.
Le aziende piccole di contro sono terreni fertilissimi a quella tendenza italiana a considerare la propria impresa come il bagno di casa propria: ci fanno quello che vogliono, considerando i dipendenti come se fossero parte dell'arredo (o dei sanitari). Non si rendono conto che l'impresa è un organo socio-economico e che esserne titolari non consente libertà assoluta.
Per cercare aziende (o reparti di aziende) "buone" bisogna poter capire chi le capitana. Di solito le peggiori sono quelle dove i manager sono i figli o i nipoti dei fondatori. Aziende eterogenee (che comprendono parte della famiglia di origine, ma sono controllate da più padroni) sono le migliori, le più ponderate.
L'uomo solo al comando è "bene" solo se si tratta di gente come Cucinelli o Olivetti.
Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.
Hai trovato quello che cercavi?
In caso contrario sappi che puoi effettuare una ricerca all'interno delle decine di migliaia di discussioni presenti sul Forum di NienteAnsia, tra le quali troverai senz'altro una risposta a ciò che cerchi.
Prova.