Perchè gli ossessivi si vergognano di esserlo

  • L'ho scritto in un altro post, ma lo scrivo anche qua, perché mi fa venire il nervoso. Che gli ossessivi si debbano vergognare di esserlo.

    Che ci sarà mai? E' una malattia come un'altra. Si ammette tranquillamente di essere ansiosi, di essere depressi, ma ossessivi mai, per carità. E' una cosa infamante. Ce ne sono tantissimi ovunque, ma per niente al mondo lo ammetterebbero. Di avere paura dei germi, di lavarsi molte volte le mani, di pensare ossessivamente a qualcosa, senza riuscire a distogliere il pensiero per quanto lo vogliano. Di avere delle manie, delle superstizioni, di perdersi nei dettagli, di rifare molte volte le cose, per la paura che non siano mai fatte sufficientemente bene.

    Di fare esageratamente fatica a fare qualsiasi cosa, a concentrarsi se sono studenti, a lavorare per la troppa attenzione ai dettagli, e magari se le cose non sono fatte bene, le si rifà del tutto. A non accontentarsi mai, a ripensare alle cose sbagliate per cercare una soluzione, ma senza trovarla. A pensare a tutto e al contrario di tutto, cercando di vedere tutti gli aspetti delle questioni, tanto da fare alla fine talmente confusione da non capirci più niente.

    Io ne conosco di persone che disinfettano le scrivanie e le penne quando qualcuno le ha prese in mano, che mettono i cuscini sulle sedie perché chissà chi si è seduto, che aprono le porte dei bagni con la carta igienica, e ci vanno nei modi più assurdi possibili per non infettarsi, ma non lo ammetteranno mai con nessuno, anzi, se vedono qualcuno che, quando sternutiscono, si allontana, allora lo accusano di avere le manie e di essere ossessivo.

    Ok. E allora? E' una malattia come un'altra. Perché nasconderla? E' già abbastanza difficile viverla, figurarsi il doverla vivere in segreto.

    Quando parli con la gente non ti capisce. Solo un altro ossessivo a volte ti può capire, ma non è detto, se le sue ossessioni non coincidono con le tue.

    La vita diventa faticosa, pesante, ingestibile. Anche stare con la gente lo diventa. Tanto che alla fine si preferisce farsi i fatti propri e stare da soli.

    E nessuno che ti dia qualche consiglio utile, che ti insegni qualcosa che come un interruttore, riesca a fermare questi pensieri fastidiosi, queste musichette che si ripetono tutto il giorno dalla mattina quando le senti alla radiosveglia, quel pensiero di come fare a fare una cosa che dopo averci pensato e ripensato, ancora non se ne va, o le scelte che non riesci a fare mai, e dopo aver a lungo pensato, l'unica cosa che hai ottenuto è il mal di testa.

    Se gli ossessivi parlassero tra di loro, forse potrebbero darsi una mano. Ma tutti si vergognano di esserlo, e ognuno deve stare da solo, a lottare senza tregua e senza soluzione, con i soliti guai. :(

  • P.S.: entrambi i miei genitori sono ossessivi, e anche un fratello. Ma nessuno lo vuole ammettere. Ognuno vede le ossessioni degli altri come se fossero stranezze, e non riesce a vedere le sue. Sarà ereditario il DOC? Può darsi. O forse deriva dall'educazione ricevuta? E chi lo sa...
    Io ce l'ho ma non mi sento inferiore per questo. L'unico modo a suo tempo per potermi curare è stato ammettere di averlo.

    Solo che anche se sono spariti i sintomi più eclatanti, tuttavia io sono rimasta ossessiva. Non so se è proprio la mia personalità fatta così, non una malattia, e per questo non può cambiare... So che non diventerò mai come gli altri, come potrei? In tutta la mia vita non ho mai visto nessuno cambiare carattere, e non capiterà neanche a me. Non è per scarsa volontà, è per impossibilità. La gente che mi conosce, quando ha capito, di solito accetta la cosa come una "stranezza", anche se ci sfottono pesantemente, e questo mi scoccia, però le mie cose le faccio comunque, e anche molto bene, per via della mania di perfezionismo, che in realtà non è tale, ma solamente il voler fare bene le cose, come vanno fatte, non da cialtroni.

    Però non è facile vivere con questa malattia, per tutto l'inutile dispendio di energie che comporta. A volte vorrei darmi una martellata in testa per ritornare a pensare in modo normale, senza tutti questi dubbi su tutto, che non si risolvono mai.

    Sarebbe bello capire se qualcun altro è guarito, e come ha fatto: io ho preso solo dei farmaci, la psicoterapia non è servita a niente con me.
    Ma forse qualcuno ha imparato qualche "trucco" per funzionare meglio. Se volesse condividerlo potrebbe essere utile. Lo ringrazierei molto! :)

  • Perché le persone sono fondamentalmente vigliacche e dunque bugiarde.
    Detto questo, alcune ossessioni, specialmente quelle legate all'igiene, nascono da presupposti sensati (ad esempio. le maniglie delle porte dei bagni sono realmente portatrici di schifezze), subentra soltanto la scelta se usare queste presupposti per crearsi un nuovo problema (oltre a quelli legati al sopravvivere) o meno.

    Per quanto mi riguarda ho più ossessioni adesso che in passato. Anzi, ne ho alcune che io stesso considero stupide e insensate, ma dalle quali fatico a guarire (nemmeno ci provo, a dire il vero).
    Prima, boh. Mi ricordo che fino ai 18 anni mi mangiavo le unghie fino a farle sanguinare, poi d'un tratto ho detto basta e ho smesso (!). Poi c'è stato un periodo in cui avevo un tic al naso, non mi ricordo nemmeno quando è sparito... ora ne ho altre. Forse il mio destino è quello di avere una qualche ossessione, non importa quale, e dunque ogni tot tempo queste si danno il cambio.

    Personalmente mi vergogno delle mie ossessioni perché molta gente non le ha e vive lo stesso. Anzi, la Storia dell'Uomo è storia di gente sporca che non si lavava e faceva schifezze a tutte le ore, senza troppi pensieri. E quella Storia ha portato a me. Perché io devo essere diverso? Boh. Infatti da bambino non lo ero. Ma perché in seguito lo sono diventato? E perché non guarisco, considerando che la gente di oggi non è diversa da quella che la ha preceduta?
    La mia teoria - perdona la brutalità - è che dovrei t∙∙∙∙∙∙e, possibilmente spesso.

  • A me me l'hanno fatto notare involontariamente il mio medico e i miei famigliari dicendo la parola ossessioni, ma io non me ne rendevo neanche conto o sapevo di averle ma era quasi normali, poi sono cose che anche le persone "normali", per esempio mia sorella ha delle ossessioni che dal nervoso che mi da come se mi girassero le palle degli occhi o come se fosse il diavolo che fa quelle cose.
    Ma io credo abbia ossessioni da molti anni, da quando non avevo l'ansia.

  • Secondo me alla gente fa paura la parola "ossessione" pare una cosa da film horror che richiama la pazzia.
    Ma non è niente di quello che comunemente si intende. E' come un meccanismo bloccato che si ripete n volte e non riesce a sbloccarsi con la volontà. Sono pensieri che vanno per conto loro, non si sa venuti da dove, che ci si rende conto che sono assurdi, ma non si riescono a fermare.
    E pare che le cose non vadano mai bene, ma per quanto si faccia, la sicurezza che siano a posto non c'è mai.

  • Ciao little, trovo che in te lo stile ossessivo sia abbastanza evidente, te l'ho già fatto notare in un altro thread..del resto non credo tu abbia bisogno che qualcuno te lo faccia notare, te ne rendi ben conto (a pensarci bene l'ossessività non è altro che un continuo, e sterile, rendersi conto ehehe :D ). Naturalmente noto tutte queste cose perché mi sono estremamente familiari, anche in me lo stile ossessivo è estremamente evidente, in alcune epoche della mia vita mi ha fatto molto soffrire, nell'adolescenza in particolare, quando sono stato ossessionato da alcune paure in particolare (impazzire, fare del male, farmi del male) e nel corso degli anni ho avuto qui e là momenti di maggiore vulnerabilità, nell'insieme ora non mi lamento, gestisco abbastanza bene questi aspetti e mi "godo" gli aspetti positivi di questo stile di pensiero, voglio dire... un'attività mentale leggermente febbrile e iperattiva, una vasta gamma di percezioni interiori, un'ottima capacità di osservazione e descrizione, gusto per il dettaglio, un'intensa curiosità intellettuale che mi porta ad assorbire molti contenuti...tutti questi sono aspetti che se non diventano troppo frenetici fanno vivere una vita estremamente ricca, benché un po' instabile e "dispersiva", io la mia la sento così e ne sono per lo più contento perché senza "ossessività" sarei semplicemente un'altra persona, non sarei io come mi conosco, sarei "essenzialmente" e intimamente diverso da ciò che sono. E' vero...le grandi sofferenze legate all'ossessività, la fase più patologica della mia esistenza, risalgono ormai a parecchi anni fa, nel frattempo sono cresciuto, ho fatto esperienze, mi sono rafforzato, ho lavorato su me stesso, sono migliorato molto...ad oggi credo di non essere percepito dall'esterno come una persona ossessiva, gli altri tutt'al più notano una certa vivacità mista ad irrequietezza e una certa volubilità, ma io che vivo da sempre in compagnia di me stesso...io so. Purtroppo non ho molti consigli da darti, forse sono stato solo fortunato se ora mi ritrovo gestire relativamente bene la situazione...chissà. Posso solo dirti che per me è stato molto importante, poco prima dei 30 anni, scoprire (con sorpresa) che avevo un corpo, e che era pieno di insospettate energie...mi sono appassionato allo sport (nuoto, ciclismo, cicloturismo) ,mi sono dato intensamente a queste nuove passioni e, oltre a divertirmi, ho canalizzato un sacco di energie che sono andate a riequilibrare l'eccessiva componente mentale che mi caratterizzava, e questo mi ha reso in parte una persona nuova, o per meglio dire, ha aggiunto al vecchio me stesso nuove parti di me che hanno, in un certo senso, riequilibrato il sistema. Ma anche questo processo, a dire il vero, lo considero più un dono che un merito o il risultato di miei personali sforzi...è semplicemente successo, spero comunque di averti dato qualche spunto...
    Ma tu hai delle ossessioni particolari

  • No, non ho delle particolari ossessioni. Ho avuto il DOC dei germi, ma vedo che è molto diffuso. Più che altro, dopo che mi è passato quello specifico DOC, è rimasta questa "ossessività" di fondo, cioè che quando comincio una cosa che non va subito bene, sono costretta a farla e rifarla finchè non ottiene il risultato sperato, e meno lo ottiene, e + ossessiva divento.
    Poi c'è questo DOC di non riuscire a scegliere tra due scelte quasi equivalenti. Continuo ad andare avanti e indietro dall'una all'altra delle due, senza riuscire mai a venirne a capo.
    E' come un perenne oscillare tra due poli, positivo e negativo, che non si possono incontrare mai essendo agli antipodi. Ci vorrebbe un equatore di mezzo, ma la mia ossessività di fondo non lo prevede :S
    E specialmente quando devo fare qualcosa di difficile come un esame, tendo a perdermi nei dettagli, cercando di capire bene, ma perdo la visione d'insieme, e ora che passo ad altro, mi sono dimenticata tutto il resto.
    Quindi più che altro questo DOC assume una connotazione stressante di grande affaticabilità perché è come fare venti volte la stessa cosa prima di poter proseguire, e questo mi consuma una esagerata quantità di energie.
    Ma mi ritengo anche fortunata, perché non ho quelle ossessioni invalidanti che hanno alcuni, di avere il cancro o l'aids o di essere gay. Io per fortuna queste non le ho. Anzi, ho avuto grossi interventi, ma quando è successo sono sempre stata piuttosto serena, confidando in qualcuno più in alto e nel fatto che se doveva succedere era il destino. Ma penso che poi ognuno abbia un po' un doc per conto suo, a seconda dei suoi particolari vissuti. Non è tanto il contenuto, è il modo di vivere la cosa che è simile in tutti, e tu Belfalas, se sei stato ossessivo un tempo, sicuramente lo sai. Siamo un po' tutti nella stessa barca, noi ossessivi, però a dire il vero, sono le persone con cui mi trovo di più :)

  • Secondo me alla gente fa paura la parola "ossessione" pare una cosa da film horror che richiama la pazzia.
    Ma non è niente di quello che comunemente si intende. E' come un meccanismo bloccato che si ripete n volte e non riesce a sbloccarsi con la volontà. Sono pensieri che vanno per conto loro, non si sa venuti da dove, che ci si rende conto che sono assurdi, ma non si riescono a fermare.
    E pare che le cose non vadano mai bene, ma per quanto si faccia, la sicurezza che siano a posto non c'è mai.

    Alla gente fa paura ammettere di essere ossessionata. Come dici anche tu, tutti hanno una qualche minima ossessione. Ammetterlo implica mostrare debolezza.

    E specialmente quando devo fare qualcosa di difficile come un esame, tendo a perdermi nei dettagli, cercando di capire bene, ma perdo la visione d'insieme, e ora che passo ad altro, mi sono dimenticata tutto il resto.

    Questo ce l'avevo anch'io, anzi ce l'ho ancora ma ho realizzato che è una conseguenza dello studiare cose che non mi interessano realmente. Infatti ho smesso di studiare.
    E' DOC? Ho sempre pensato fosse rimbambimento (io lo chiamo "alzheimer prematuro").

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